miércoles, 30 de marzo de 2022

TABULÉ DE COLIFLOR SIN PASTA

Con la llegada de la Primavera ya empiezan a apetecer más los platos en forma de verduras crudas como este Tabulé de Coliflor. El Tabulé es una ensalada originaria de Siria o el Líbano que se prepara con una base de pasta y hortalizas. Sus ingredientes principales son el búlgur o el cuscús, el tomate, la cebolla, especies aromáticas, un buen chorro de aceite de oliva y limón. Actualmente existen diferentes versiones, entre les cuales destaca el tabulé de quinoa. Pero hoy quiero ir un poco más allá y proponeros una opción para potenciar el consumo de verduras y prescindir de la pasta. Para ello prepararemos un cuscús de coliflor que le dará al Tabulé un toque crujiente. Esta ensalada es muy refrescante y tiene un punto cítrico ideal para esta época del año. Ingredientes (2 personas) 300g de coliflor 120g de tomate maduro 75g de cebolla tierna 120g de pepino Zumo de ½ limón 1 puñado de pasas Menta y perejil al gusto Preparación Picamos o rallamos la coliflor hasta obtener unos granos parecidos al cuscús. La salteamos en una sartén con un chorro de aceite de oliva durante 3 minutos. Dejamos enfriar. Picamos la cebolla, el tomate y el pepino y lo introducimos en un bol. Añadimos la coliflor, las pasas y la menta y el perejil picados. Lo aliñamos con el zumo de limón y un chorro de aceite de oliva. Salpimentamos al gusto. FUENTE: https://arrelsdesempre.com/tabule-de-coliflor/

RISO IRANIANO CON FRUTTA SECCA E SPEZIE

Un primo piatto dai sapori e profumi d’oriente, che vi conquisterà con il suo perfetto mix di zafferano, cannella e cardamomo Questo riso si chiama shirin polou e si prepara per le grandi occasioni! È un trionfo di spezie, profumi e frutta secca in grado di trasportarvi in oriente fin dal primo assaggio. Pistacchi, mandorle, uvette e mirtilli sono il perfetto accompagnamento per i sottili bastoncini di carota saltati con zafferano, cannella e cardamomo. Insomma un piatto che gli amanti dei sapori etnici e delle spezie non possono assolutamente perdersi. Leggero, gustoso e profumato, con un’ottima consistenza. Prep.: 15 min Cottura: 20 min Tempo tot.: 35 min Dosi per: 4 persone Ingredienti 320 g di riso basmati 260 g di carote 40 g di uvetta 40 g di mirtilli essiccati 30 g di pistacchi 30 g di mandorle 1 bustina di zafferano ½ cucchiaino di cannella 1 baccello di cardamomo 2 cucchiai di zucchero di canna grezzo Strumenti Mortaio Si cucina! Per prima cosa ammollate le uvette e i mirtilli in una ciotola con 180 ml di acqua per 15 minuti. Ora lessate il riso in abbondante acqua salata e una volta al dente scolatelo. Prepariamo il condimento Pulite bene le carote e tagliatele a bastoncini sottili, e a parte tagliate le mandorle a listarelle. In una padella antiaderente ben calda tostate i pistacchi e le mandorle fino a doratura, poi rimuoveteli dalla padella e teneteli da parte. Aprite il baccello di cardamomo e versatene i semi in un mortaio, poi riduceteli in polvere utilizzando il pestello. In una padella scaldate un po’ di olio e saltate le carote insieme a cannella, cardamomo e zafferano per un paio di minuti, dopo di che unite lo zucchero di canna e fate caramellare per 2-3 minuti. Versate infine anche le uvette e i mirtilli con la loro acqua di ammollo e proseguite la cottura per altri 5 minuti, fino a quando le carote si saranno leggermente ammorbidite e il fondo sarà ancora un po’ liquido (sarà poi il condimento del vostro riso). Condite il riso Una volta che le verdure sono pronte aggiungete in padella il riso, i pistacchi e le mandorle e mescolate bene in modo da condire tutto il riso. Servite caldo o a temperatura ambiente completando ogni porzione con delle lamelle di mandorle. Conservazione Potete conservare questo riso 3 giorni in frigorifero in un contenitore per alimenti. Consiglio per i vegolosi: Per una versione ancora più tradizionale, aggiungete durante la cottura delle carote delle scorzette di arancia precedentemente lessate 10 minuti. FONTE: https://www.vegolosi.it/ricette-vegane/riso-iraniano-con-frutta-secca-e-spezie/

PASTA AL PESTO CON JUDÍAS VERDES SALTEADAS

La pasta al pesto es una receta predilecta para muchos. Os proponemos la clásica receta pero con una pasta diferente hecha sólo de guisantes verdes. ¡Así que en realidad sólo estás comiendo vegetales! Esta comida es súper rápida y fácil de hacer, ¡puede hacerse en unos 5-10 minutos! Ingredientes: 1 paquete (250 g) de pennette di piselli (pasta de 100% guisantes verdes) 4 cucharadas de pesto verde 250 g de judías verdes 1 cucharada de aceite de coco 2 cebollas rojas pequeñas (o 1 mediana) 250 g de tomates cherry 2 cucharadas de levadura nutricional Elaboración Pica finamente las cebollas rojas. Corta los tomates cherry por la mitad. Calienta en una sartén con aceite de coco a fuego fuerte. Limpia las judías verdes. Córtalas en trozos cortos de unos 3 cm. Añade las cebollas rojas y fríelas durante 2 minutos. Añade las judías verdes y fríelas durante unos 5 minutos hasta que estén crujientes y cocidas. Añade los tomates cherry y cocina un minuto más. Hierve la pasta pennette 3-4 minutos. Enjuagua con agua fría. Mezcla con el pesto verde. Sirve los platos y adorna con la levadura nutricional. ¡Ya está lista la pasta al pesto con judías verdes salteadas! FUENTE: https://www.buenoyvegano.com/2020/03/23/receta-pasta-al-pesto-con-judias-verdes-salteadas/

BARRETTE DI FARRO, AVENA E CONFETTURA

Ingredienti per 8 persone 160 grammi fiocchi di avena 100 grammi farina di mandorle 200 grammi farina di farro 60 grammi zucchero panela 1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio 1 arancia non trattata scorza 1,5 decilitro olio di semi spremuto a freddo 200 grammi confettura di lamponi 150 grammi confettura di fragole q.b. sale CREA LISTA DELLA SPESA Come preparare le barrette di farro, avena e confettura 1) Mescola i fiocchi di avena con la farina di mandorle e quella di farro, unisci lo zucchero panela (zucchero di canna iperintegrale, si acquista nei negozi di alimentazione naturale), il bicarbonato, una presa di sale e la scorza grattugiata di 1 arancia non trattata. 2) Versaci l'olio di semi (a scelta) spremuto a freddo e mescola accuratamente, preferibilmente usando le mani. 3) Con 2/3 dell’impasto copri il fondo di una teglia (circa 22x32 cm) rivestita di carta da forno, premendolo bene con il palmo della mano. 4) Distribuiscici sopra le 2 confetture mescolate e termina con l’impasto rimasto. Cuoci in forno a 180° per 30 minuti circa. 5) Lascia raffreddare e taglia il dolce in quadrati o rettangoli. Puoi avvolgere le barrette di farro, avena e confettura nella carta da forno per conservarli alcuni giorni, chiusi in un recipiente, in un luogo fresco e asciutto. FONTE: https://www.salepepe.it/ricette/dolci-dessert/dolci-ai-cereali/barrette-farro-avena-confettura/

ARROLLADOS PRIMAVERA

Tiempo total: 25 min. Preparación: 25 min. Porciones: 4 Ingredientes 6 rollitos de masa para arrollados primavera 1 manojo de rúcula lavada 1 calabaza espagueti mediana 1 / 2 taza de pistachos 145 g de champiñones shitake 1 cucharada de vinagre de arroz 1 pizca de sal 1 cucharada de salsa de soja 1 cucharada de vinagre balsámico 1 cucharada de margarina Preparación Hervir la calabaza que esté tierna (es decir,que pueda ser fácilmente atravesada por un cuchillo), dejar enfriar. Mientras tanto, saltear los hongos en la margarina blanda, a continuación, añadir la salsa de soja y vinagre balsalmico. Cocer 1 minuto más y luego pasar a un bol para que se enfríe. Cuando la calabaza esté fría raspar las semillas y filamentos. Pisar con un tenedor para hacer un puré. Mezclar el azúcar, la sal y el vinagre y el arroz y agregar la calabaza. Calentar una sartén con agua. Cuando el agua empieza a hervir colocar un rollo de masa primavera para ablandar, alrededor de 30 segundos. Escurrir y rellenar con la mezcla de calabaza, hongos, rúcula y pistachos. FUENTE: IVANA KUSMAN https://www.hazteveg.com/receta/1009/arrollados-primavera

RICETTE CON LE FOGLIE DI RAVANELLO: 6 IDEE PER CUCINARLE

Le foglie di ravanello troppo spesso vengono buttate nella spazzatura senza sapere che, in cucina, si possono utilizzare per preparare delle deliziose ricette. Per poter utilizzare al meglio questo ingrediente è utile scegliere i ravanelli raccolti da poco (si possono coltivare anche sul proprio balcone) e con le foglie più fresche e verdi. Prenderne almeno 3-4 mazzetti in quanto le foglie si riducono di molto con la cottura. Vediamo dunque alcune deliziose ricette con le foglie di ravanello. Anche se le foglie di ravanello possono risultare un po’ “spinose” non bisogna preoccuparsi troppo in quanto, dopo la cottura (soffritte o sbollentate), diventano morbide ed appetitose, pronte da gustare. Pesto con foglie di ravanello La prima ricetta che si può preparare con le foglie di ravanello è sicuramente il pesto. Questo condimento può essere utilizzato per condire la pasta, il riso ma anche il cous cous o altri tipi di cereali. Per 2 persone occorro le foglie di 3-4 mazzi di ravanello che devono essere pulite e lavate abbondantemente per eliminare tutti i residui di terra o concimi. Una volta lavate, asciugarle bene e metterle in un frullatore con 5 cucchiai di olio evo, 10-15 pinoli e uno spicchio di aglio tagliato grossolanamente. Regolare di sale e azionare il frullatore per qualche secondo fino a quando non diventa denso. Una volta pronto si può riscaldare a bagnomaria e usarlo come condimento allo stesso modo del pesto tradizionale. Frittelle con foglie di ravanello Con questa ricetta potremmo preparare 15-20 frittelle di foglie di ravanello a seconda della grandezza che desideriamo. Dopo aver lavato le foglie di una quindicina di ravanelli, facciamole bollire per 2-3 minuti e scoliamole bene. Nel frattempo in una ciotola mettere 200 grammi di farina con l’acqua e il sale. Per questa ricetta si possono usare diversi tipi di farine alternative, anche senza glutine per i celiaci. Giriamo tutto affinché il composto sia amalgamato ma non troppo denso e aggiungere le foglie di ravanello sminuzzate. Una volta pronta la pastella, si può mettere una padella con dell’olio sul fuoco e appena frigge versare con il cucchiaio una parte del composto. Far friggere per un paio di minuti per lato e mettere ad asciugare su carta assorbente. Per un miglior risultato si consiglia di friggere poche frittelle alla volta per evitare che la temperatura dell’olio scenda troppo. Risotto con foglie di ravanello Chi ama il riso e vuole assaggiare un piatto originale può provare a preparare questo primo piatto delizioso: il risotto con foglie di ravanello. Si inizia facendo soffriggere mezza cipolla tagliata finemente, con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Quando comincia a friggere, si possono aggiungere circa 150 grammi di riso (porzione per 2 persone) facendolo tostare per qualche secondo e girando spesso per non farlo attaccare. A questo punto si possono aggiungere le foglie di 15 ravanelli (precedentemente lavate) e farle soffriggere insieme al riso e alla cipolla. Passato qualche secondo si possono versare un paio di mestoli di brodo vegetale facendo cuocere il riso per il tempo necessario. Se dovesse servire, aggiungere man mano il brodo che dovrà essere sempre ben caldo. Quando il brodo sarà evaporato e il riso cotto si può impiattare e gustare subito. Per rendere ancora più aromatico questo piatto, si potrebbe usare del buon riso venere in sostituzione del riso bianco. Gnocchi con foglie di ravanello Chi desidera preparare degli gnocchi verdi in casa può utilizzare le foglie di ravanello. Per 2 persone occorre bollire 2 patate medio-grandi fino a quando la forchetta non affonderà completamente. Una volta cotte, si possono scolare e far raffreddare un po’ prima di sbucciarle. Dopo averle sbucciate si devono schiacciare bene con una forchetta in un’insalatiera aggiustando di sale. Sbollentare le foglie di 15-20 ravanelli e frullarle in un mixer. Aggiungerle alla purea di patate e mescolare bene. Dopodiché, unire la farina lentamente e impastare prima con un cucchiaio e poi con le mani. Quando il panetto è abbastanza morbido si possono preparare dei piccoli filoncini e tagliarli a pezzettini di circa 2 centimetri ognuno. Una volta pronti si possono versare in abbondante acqua salata per un paio di minuti. La cottura sarà ultimata non appena gli gnocchi saliranno tutti a galla. Impiattare e condire come più si desidera. Frittata senza uova con le foglie di ravanello Per 2 persone occorrono le foglie di circa 12-15 ravanelli. Anche in questo caso, dopo aver lavato le foglie, si possono lessare e scolare bene. Tagliarle a piccoli pezzi e farle soffriggere per un paio di minuti in una padella con della cipolla fino a quando quest’ultima non sarà dorata. Fatto questo, mettere il condimento in un piatto e farlo raffreddare per 2-3 minuti. Intanto in un altro contenitore, preparare la pastella con circa 75 gr di farina di ceci e 150 gr di acqua. Mescolare fino a raggiungere una consistenza simile a quella delle uova sbattute. Aggiungere le foglie dei ravanelli soffritti e a piacere anche qualche spezia in polvere o del sale rosa dell’Himalaya. Mischiare bene il tutto e mettere in padella con un filo d’olio e far cuocere come una normale frittata. Ovviamente, per esaltare il sapore si può cuocere la farifrittata nella stessa padella dove si sono soffritte le cipolle e le foglie di ravanello. Oltre a questa versione vegana, questo piatto si può realizzare come una normale frittata fatta con le uova, utilizzando lo stesso procedimento. Minestra con foglie di ravanello Nelle fredde giornate d’inverno si può preparare una bella zuppa con le foglie di ravanello. Basta far friggere le foglie di 15-20 ravanelli in 4 cucchiai di olio insieme a mezza cipolla ed una patata, tagliando il tutto a piccoli pezzi. Dopo un po’ aggiungere 3-4 mestoli di brodo vegetale e far cuocere fino a che le patate non saranno morbide. Una volta terminata la cottura, traferire il tutto in un mixer e frullare per ottenere una deliziosa passata da gustare con dei crostini di pane fatti in casa. Prima di servire, condire con un filo d’olio d’oliva a crudo che è un ottimo antiossidante. FONTE: https://www.vivere-armoniosamente.it/foglie-di-ravanello-ricette/

jueves, 3 de marzo de 2022

TODO SOBRE EL MISO: PROPIEDADES, BENEFICIOS Y USO EN LA COCINA

El miso, producto seguramente desconocido para la mayoría de vosotros, se trata de un alimento originario de Japón y al que se le han atribuido infinidad de propiedades y beneficios para la salud. Se trata de una pasta aromatizante fermentada de manera natural (no pasteurizada) con semillas de soja o habas, en ocasiones cereales como arroz, cebada o trigo, y sal marina. Un alimento considerado como curativo en la antigua cultura china y japonesa y del que hoy analizamos propiedades, beneficios y uso en la cocina. Diferentes tipos de miso Dependiendo del proceso, tiempo de fermentación y del tipo de productos que se utilicen en la preparación de este alimento, podemos encontrar y adquirir varios tipos de miso, desde aquellos con sabores más suaves hasta los más intensos. Miso blanco: denominado de este modo por su color más claro, pero también conocido como shiromiso y es la modalidad más apreciada por su sutil y suave sabor. Su proceso de fermentación es el más corto, alrededor de un año. Miso rojo: también llamado Akamiso. Su sabor es más fuerte que el del miso blanco y su proceso de fermentación dura alrededor de dos años. Miso negro: o kuromiso, su gusto es mucho más intenso y su fermentación dura unos tres años. En función del tipo de productos que se incluyan en su fermentación podemos encontrar desde el Hatchomiso, que es el miso más puro, más oscuro, el que contiene mayor concentración de proteínas (20%) y en su fermentación no se incorpora ningún grano añadido de trigo, arroz o cebada, únicamente se realiza a partir de soja; hasta otros misos que contienen soja y cebada (Mugimiso), soja y arroz integral (Genmaimiso) o soja y arroz blanco (Komemiso). Propiedades del miso En cuanto a su valor proteico, dependiendo del tipo o variedad de miso que elijamos, podemos encontrar desde miso con una concentración de proteínas del 13% (como en el caso del Mugimiso), hasta aquellos que rondan el 20% de valor proteico, como el popular Hatchomiso, hecho a partir de la fermentación de soja. Algunas variedades de miso pueden contener hasta el 20% de proteínas La gran variedad de aminoácidos esenciales y minerales que contienen determinados misos que combinan sojas y arroces, confieren a estos productos de una proteína de alto valor biológico. Al igual que en legumbres y cereales, el miso contiene altos valores de carbohidratos de lenta absorción, combustible idóneo para nuestros músculos, así como altos niveles de vitamina B12, ácido fólico y minerales como magnesio, calcio y hierro. Beneficios del miso Poder enzimático: en el caso de los misos sin pasteurizar, y sobre todo aquellos en los que la fermentación es artesanal, aparecen grandes concentraciones de enzimas digestivas que favorecen el equilibrio de la flora intestinal y de procesos digestivos complicados. Poder antioxidante: que ayuda a depurar sustancias tóxicas de organismo a través de la eliminación de radicales libres. Además, es un perfecto alcalinizante que favorece la eliminación de la acidez causa por ciertos alimentos grasos y refinados. Debido a sus propiedades nutricionales y beneficios, el miso es un producto muy recomendado tanto en dietas de deportistas como de mujeres, ya que contiene altas concentraciones de isoflavonas que favorecen el equilibrio hormonal de la mujer, por ejemplo, en procesos menopáusicos. Restricciones del miso Los usos del miso en la cocina abarcan infinidad de recetas y platos, pero, antes de nada, es importante que cuando vayamos a comprar un producto de estas características nos fijemos de que se trata de un miso natural, ya que cada vez están más extendidos los conocidos como pseudo-misos, cuya fermentación es artificial y contienen gran cantidad de azúcar y productos químicos añadidos. Hay que prestar atención a las cantidades de sodio presentes en el miso No debemos olvidarnos que el miso cuenta de por sí con un alto contenido en sodio, así que se recomienda añadir poca cantidad de sal y, debido a su alta concentración, la cantidad de miso a utilizar por persona no debe superar una cucharilla de postre. Como consejo para que el producto conserve todas sus cualidades y su valor enzimático digestivo, se recomienda disolver el miso previamente en un poco de agua caliente y añadirlo en el tramo final de las cocciones. Uso en la cocina Uno de los usos más comunes del miso en la cocina es como ingrediente de sopas, aunque también se suele utilizar en platos de arroz y legumbres, como vinagretas para ensaladas o incluso como aderezo. FUENTE: DAVID DÍAZ GIL https://www.vitonica.com/alimentos-funcionales/todo-sobre-el-miso-propiedades-beneficios-y-uso-en-la-cocina Imágenes | iStockPhotos, Directo al Paladar

MICROBIOTA ORALE. I PROBIOTICI NELLA BOCCA POSSONO GUARIRE QUESTE MALATTIE

Microbiota orale: non se ne parla abbastanza ma i batteri che vivono nella bocca hanno un grosso potere così come quelli che vivono nell’intestino. Nella bocca vivono circa 700 specie di microrganismi, per la maggior parte batteri, che costituiscono il cosiddetto microbiota orale. Con i batteri convivono protozoi, miceti, virus. I microrganismi che vivono nella bocca se perdono il loro equilibro, portando alla proliferazione dei batteri patogeni e diminuzione dei batteri simbiotici, possono provocare questi effetti locali: carie placca afte stomatiti ulcere orali alito cattivo gengivite sanguinamento gengivale cancro alla bocca tonsillite faringite naso chiuso otiti gola infiammata E anche effetti più diffusi: obesità diabete malattie cardiovascolari infiammazione intestinale disturbi metabolici Ho suggerito di provare un probiotico orale a diverse persone che hanno alcuni dei sintomi di sopra per valutare gli effetti. Le testimonianze che ho letto su internet sono entusiasmanti quindi non ho aspettato a condividerlo con voi. Se avete quasi sempre naso tappato, tendete ad avere placca facile ai denti e quindi carie, l’alito non è fresco come una rosa, il tuo metabolismo non è al massimo e magari sei nato col cesareo, forse il microbiota orale va trattato. La particolarità del microbiota orale è che i batteri della bocca possono aggregarsi tra loro aderendo, mediante proteine salivari, alla superficie dei denti. Questa aggregazione è possibile se ci sono batteri negativi in prevalenza dato che da origine a un biofilm che costituisce la placca dentale, la quale, calcificando può portare alla formazione di tartaro. E quindi col tempo alla carie. E’ stato osservato che nei bambini riduce gli episodi infiammazione alle tonsille e quindi permette di evitare l'(ab)uso di antibiotici il cui effetto anti-vita dovremmo conoscere bene ormai. Sto sviluppando la teoria che magari anche i distubi della tiroide siano legati al microbiota orale ma al momento non ci sono studi a sostegno. Quello che mi porta a pensare questo sono 3 fattori: 1) localizzazione della tiroide vicino alla bocca;... Lo Streptococcus salivarius K12 è un probiotico orale che ha la capacità di combattere le infezioni. Produce due proteine significativamente potenti: il peptide batteriostatico Salivaricin A e il peptide battericida Salivaricin B. Entrambi sono indicati come “sostanze inibenti simili alla batteriocina” o BLIS. Gli studi mostrano che la Salivaricina A e la Salivaricina B attaccano i batteri invasivi colonizzandoli nella cavità orale. Il processo di colonizzazione impedisce ai batteri patogeni di attaccarsi all’ospite. La formazione di agenti patogeni crea uno squilibrio nell’ambiente della flora e contribuisce a cavità dentali, alitosi, mal di gola e infezioni alle orecchie. Le molecole BLIS di Salivaricina A e Salivaricina B colpiscono e attaccano questi patogeni. K12 comunica con specifiche cellule della bocca per eccitarle e aumentare il sistema immunitario del corpo. K12 protegge anche le orecchie, il naso, la bocca e la gola dalle infezioni. Lo streptococco pyogenes causa una varietà di problemi di salute tra cui mal di gola. La ricerca mostra che i bambini con S. salivarius K12 hanno il 50 percento in meno di probabilità di contrarre infezioni della gola e possono presentare meno infezioni alle orecchie. Spesso i collutori mascherano i sintomi di un problema e uccidono sia i batteri buoni che quelli cattivi. Tuttavia, BLIS-K12 equalizza la flora nella cavità orale e lascia spazio ai batteri buoni di prosperare. Dosaggio Adulti. 2 tavolette da 1 a 4 volte al giorno. Bambini (sopra 2 anni). 2 tavolette da 1 a 5 volte al giorno. Modo d’uso. Far sciogliere completamente le tavolette in bocca senza masticare, poi inghiottire. Testimonianze Su questo probiotico orale ci sono in America circa 400 recensioni positive, ne condivido qui alcune (sono tradotte dall’inglese): “Mio figlio aveva calcoli tonsillari e conseguente il cosiddetto “respiro del drago”. È un adolescente e si lava i denti almeno due volte al giorno, ma questo non è il caso dei calcoli tonsillari. Questi probiotici sono a dir poco un miracolo! Non mi aspettavo questo drastico risultato, speravo solo che avrebbero aiutato un po ‘. Pochi giorni dopo averne preso una ogni mattina e sera, ha avuto un esodo di massa di calcoli tonsillari! In realtà ha aiutato a sciogliere quelli che si nascondevano alla vista. Ha detto che ha tossito e tre sono usciti tutti in una volta! Non ha più patina in bocca al mattino e la produzione di calcoli tonsillari è quasi nulla.” “Questo prodotto ha funzionato all’istante! Sono stupito! Ho sofferto così tanti anni nel cercare di capire i miei problemi di alito cattivo e in un giorno è finito tutto, ho pianto e ringraziato Dio che mi ha portato a questo prodotto! Ora io e i miei figli non dobbiamo più soffrire perché come loro madre ho passato il problema ai miei figli da bambini che li baciavano e assaggiavano e masticavano cibo per loro, sono così felice di aver corretto la situazione per loro in modo che possano essere adulti felici con fiato fresco e non attraversarlo l’ho fatto per così tanti anni e ora sto raccontando a tutti di I. Sono davvero una persona nuova!” “L’ho usato solo per 2 giorni e finora ho notato i seguenti miglioramenti. Il mio naso non è stato così tappato come è normalmente, riesco a respirare attraverso il naso durante la notte, la patina che mi copriva la lingua è sparita e il mio costante problema con i calcoli tonsillari sembra già avere un po ‘di sollievo. Il gonfiore che ho sempre avuto nelle mie tonsille si è ridotto di un po ‘e anche se potrebbe non essere visibile, personalmente posso vedere / sentire una riduzione del gonfiore. Non vedo l’ora di vedere se elimina completamente i miei calcoli tonsillari.” “Circa 6 mesi fa ho iniziato a svegliarmi con una patina davvero strana in bocca. Non importa quanto bene mi spazzolassi la sera prima o con cosa mi facevo i gargarismi, l’alito e la lingua peggioravano. Inoltre, il mio dentista mi ha detto che ero nelle fasi intermedie della malattia parodontale. Ho attribuito il problema a questo rivestimento che si stava formando nella mia bocca di notte e ho iniziato a guardare le opzioni. Mi sono convinto che i batteri malsani venivano generati mentre dormivo – ho sentito che questi batteri erano la ragione per cui le mie gengive erano così male. Ho provato alcuni risciacqui e collutori, ma quando ho iniziato a usare i probiotici orali i sintomi sono completamente scomparsi. Sono appassionato di vita! Mi piacciono particolarmente i Blis Oralbiotic NowFoods. Mi lavo e uso il filo interdentale la notte, quindi mi tiro 2 pillole in bocca e vado a letto. Ci vogliono un po ‘per dissolversi e io in un certo senso le faccio roteare in bocca in modo che tocchino ogni parte della mia bocca e delle mie gengive. Il mio alito è fantastico la mattina e le mie gengive sono tornate ad essere in buona forma. Non posso dire abbastanza cose positive di questo prodotto.” “Ho notato rapidamente che il mio alito cattivo cronico è stato quasi immediatamente risolto dopo un giorno o due con questo probiotico! Vorrei solo che ci fossero più pastiglie in ogni confezione.” Il migliore probiotico orale che ho trovato con circa 400 recensioni positive (che affermano guarigioni da molti dei disturbi menzionati sopra) negli USA e che si trova in vendita online anche in Italia è questo: Probiotico Orale S. salivarius 60 tavolette Immagine. Credit Maoyang Lu, Songyu Xuan, Zhao Wang. Oral microbiota: A new view of body health. Food Science and Human Wellness. Volume 8, Issue 1, March 2019, Pages 8-15 ScienceDirect.com FONTE: https://dionidream.com/microbiota-orale-probiotici/

'CHIPS' VEGETALES: ¿SON MÁS SANAS QUE LAS PATATAS FRITAS DE TODA LA VIDA O ES SOLO LA IMPRESIÓN?

Estos aperitivos vegetales van ganando popularidad. Las probamos y analizamos con un dietista-nutricionista En los pasillos de los supermercados, las patatas fritas son las reinas de los aperitivos. Pero, tímidamente, durante los últimos años les ha salido una curiosa competencia: se conocen como chips vegetales y se les da muy bien entrar por los ojos. Tienen un colorido nunca visto en los snacks de toda la vida, del morado de la remolacha hasta el naranja de la zanahoria, y también hay en ellas una gran riqueza en etiquetas como bio, orgánico o 100% natural. ¿Y si fueran el anhelado sustituto sano para las patatas fritas? ¿Y si encima estuvieran aún más sabrosas? En busca de respuestas, juntamos a los amigos y consultamos a un dietista-nutricionista para zanjar estas y otras cuestiones. Las chips vegetales no solo están en los supermercados, cada vez las tienen en más bares. "Alguna vez me las han puesto para picar", dice mi amiga Camila cuando la invito a catar varias versiones de este aperitivo. Llevo cuatro, unas sin aliño, otras llevan miel y pimienta negra, las terceras combinan sal marina con vinagre balsámico de Módena y las últimas también son sin aliño, pero "bio". Con una copa de cerveza para cada uno de los participantes de la degustación (nada marida mejor con unas patatas fritas de toda la vida y asumimos que con estas pasará lo mismo), coloco un poco de cada sabor en boles separados, sin aclarar el tipo de hortalizas que hay en cada un ni sus valores nutricionales, aunque presidente de la Academia Española de Nutrición y Dietética, Giuseppe Russolillo, ya me lo ha dicho. Remolachas, boniatos, zanahorias y chirivías naturalmente dulces Cada uno coge una de un color diferente y, tras un examen exhaustivo de sus formas, nos las llevamos a la boca. Primero acercamos tímidamente la punta de la lengua hasta tocarlas, y notamos un ligero toque salado. Más allá del color, parece que nada las hace muy diferentes de las patatas. Una vez en la boca la cosa empieza a cambiar. La mía, la naranja, sabe claramente a boniato. Incluso recuerda a las chips caseras que se pueden preparar con láminas de esta verdura, bien friéndolas o —una opción más sana— en el horno. "Esta era de remolacha", comenta Javier después de llevarse a la boca la de color morado, mientras Camila no logra distinguir el origen de la suya. Es la que tiene un tono entre amarillento y blanquecino. "¿Plátano?", pregunta. No, es chirivía, un tipo de hortaliza de color blanco similar a la zanahoria que también está en el mix. Estas son las cuatro verduras más comunes en este tipo de productos, aunque en el mercado también es posible encontrar aperitivos de brócoli, guisantes e incluso de frutas como la manzana. Cada uno de los cuatro sabores de esta bolsa recuerda a las verduras de las que proviene. El 72% del contenido es de hortalizas en proporción variable. Camila se queja del dulzor al haber probado unas pocas. Todos estos vegetales son naturalmente dulces y, en este caso, los fabricantes han añadido jarabe de glucosa a la lista de ingredientes. Si las comparamos con una bolsa de patatas fritas normales dice Russolillo, "tienen menos carbohidratos y la mayor parte son azúcares naturalmente presentes en las hortalizas, no perjudiciales para la salud". Eso sí, el dietista-nutricionista advierte de que quizá no sean la mejor opción para un diabético. Demasiado saladas y tostadas Las siguientes que probamos son las dos bolsas de chips aliñadas. Los vegetales en ambos casos son remolacha, boniato y chirivía; y —según dicen los paquetes— no tienen ni sabores ni colorantes añadidos. Es cierto, al igual que en la anterior, el gusto de las verduras se distingue claramente. Y eso, a pesar de que en este caso están aliñadas con miel y pimienta negra o con sal marina y vinagre balsámico de Módena, solo que estas últimas no son tan ácidas como suelen ser las patas con vinagre que encontramos en el mercado. Todas ellas son verdaderamente crujientes, como las patatas, aunque su grosor es notablemente mayor. Esto hace que —a pesar de estar fritas— ninguna tenga esas burbujas traslúcidas que quedan en algunas patatas por la finura del corte. Al masticarlas, se nota más claramente su volumen. Algunas están demasiado tostadas, observamos los tres. Aunque mantenemos la calma, no llegan al tono negruzco que se considera perjudicial para la salud por la aparición de la acrilamida, una sustancia que podría ser cancerígena y que se produce cuando el alimento se quema. Lo que sí nota el presidente de la Academia Española de Nutrición y Dietética es la cantidad de sal que tienen: "Me ha sorprendido. Una de ellas [la que tiene miel] tiene 1,2 gramos por cada 100 de chips y la otra [la que está aliñada con vinagre] 1,8 gramos. Es mucho y puede tener una repercusión sobre la salud si picamos demasiado este tipo de productos". Si las anteriores no eran aptas para diabéticos, ahora les toca a los hipertensos alejarse de estos aperitivos. Orgánicas con forma artificial Sacada del pasillo "bio" de uno de los supermercados, si esta bolsa pudiera hablar, nos gritaría a la cara lo orgánica, veggie, ecológica y saludable que es. En general, el paquete contiene más mensajes que los demás productos que hemos probado, que se limitan a especificar que se trata de hortalizas naturales. Estas, además, son aptas para intolerantes al gluten y "no están fritas", por si todas las frases que hay en el paquete no dejaban claro que eran sanísimas. Aunque su tabla nutricional no dice lo mismo. Tienen tanta sal como las de vinagre: 1,8 gramos por cada 100. El aspecto tampoco convence en la cata, tienen un corte rugoso que no recuerda a ningún vegetal conocido, y su textura es grumosa y harinosa. Dejan una sensación en la boca más parecida a morder poliespan que un vegetal. Al leer los ingredientes nos damos cuenta del porqué, están hechas principalmente con harina de patatas. Solo un 6% del producto viene de otro tipo de verduras (zanahoria, remolacha, espinacas y brócoli). Resulta que hay dos tipos de chips vegetales, las que se cortan finas y se aderezan, y las que se hacen con una masa de almidón, harina, aditivos y algo de verdura, según un análisis que la Organización de Cosumidores y Usuarios hizo de estos productos hace un año. El veredicto de Russolillo, al compararlas todas las analizadas con las patatas clásicas, es que no hay grandes diferencias. Por mucho que las veamos más saludables, "no aportan ninguna ventaja desde el punto de vista calórico. Todas, las vegetales y las patatas, oscilan entre las 450 y las 520 calorías por cada 100 gramos. En un picoteo no tienen ningún tipo de repercusión", aclara el experto. Además, recordemos que casi todas siguen siendo un producto frito. Así que la elección entre unas y otras tendrá que ser por "una cuestión gastronómica, social y de gusto", concluye el experto. FUENTE: MANUELA SANOJA https://elpais.com/elpais/2020/03/04/buenavida/1583344783_867535.html?fbclid=IwAR06ioxse6ZCSY-ayURW4dOmUq6ZDlytDEDOwNiVUewt2tb_cfGpf8w3bbY

TONICO VISO FAI DA TE: 7 RICETTE ASTRINGENTI E PURIFICANTI

Preparare in casa un tonico viso fai da te è semplice. Ecco 7 ricette per fare un tonico astringente o purificante a base di ingredienti naturali come camomilla, rosmarino, limone ecc. Molti sono gli ingredienti che possiamo utilizzare per preparare in casa un tonico viso fai da te come il rosmarino, la menta e la camomilla. Il vantaggio di un tonico fatto in casa è ovviamente quello di essere 100% naturale e quindi anche molto delicato sulla pelle del viso. Ogni tipo di pelle, inoltre, ha bisogno di un’azione diversa a seconda del problema che presenta; per questo può necessitare di un tonico astringente e purificante o di un tonico lenitivo. Ecco allora qualche utile ricetta per realizzare un tonico viso fai da te in base al proprio tipo di pelle, con ingredienti semplici e naturali! Tonico Viso Fai da Te: 7 Ricette Astringenti e Purificanti Il tonico, è un prodotto necessario per pulire la pelle del viso a fondo dopo il normale lavaggio. La maggior parte dei prodotti in commercio però contengono alcool, per cui possono risultare molto aggressivi a lungo andare. Per questo motivo possiamo sostituirli con un tonico viso fai da te composto da ingredienti naturali. Tonico alla camomilla Il primo tonico viso fai da te che andremo a preparare è a base di camomilla. Questa erba ha proprietà lenitive sulla pelle per questo è indicata non solo per la pelle secca che “tira” ma anche per quelle infiammate e acneiche. I flavonoidi presenti nella camomilla inoltre, aiutano a curare la pelle danneggiata dai radicali liberi e dai raggi solari. Per preparare il tonico alla camomilla ci occorrono: – 2 bustine di camomilla (o 5 gr di camomilla essiccata) – 150 ml di acqua – qualche goccia di olio essenziale di geranio o lavanda (facoltativo) Preparare il tonico alla camomilla è semplicissimo. Basta far bollire l’acqua e versare la camomilla essiccata o le bustine. Lasciamo riposare per una decida di minuti, dopodiché filtriamo e versiamo il tonico viso fai da te in un contenitore. Aggiungiamo a piacere qualche goccia di olio essenziale come quello di lavanda. Tonico al rosmarino Il rosmarino è un ingrediente perfetto per realizzare un tonico viso fai da te antibatterico e disinfiammante. Questa erba aromatica infatti è consigliata per chi soffre di acne e pelle grassa in quanto attenua l’infiammazione e assorbe il sebo in eccesso. Gli ingredienti sono: – 3 rametti di rosmarino fresco – 200 ml di acqua distillata – Succo di mezzo limone o 1 cucchiaino di aceto di mele Prepariamo il tonico al rosmarino facendo semplicemente bollire i rametti nell’acqua per una decina di minuti. Al termine facciamo raffreddare e aggiungiamo il succo di mezzo limone o un cucchiaino di aceto di mele. Entrambi gli ingredienti aiutano a potenziare l’effetto astringente del nostro tonico viso fai da te. Passiamo il tonico sulla pelle con un batuffolo di cotone dopo aver lavato bene il viso. Tonico al tè verde Pochi sanno che con il tè verde possiamo realizzare tante ricette di bellezza per la pelle come questo utilissimo tonico viso fai da te. Il tonico al tè verde è indicato sia per le pelli mature (visto il contenuto di antiossidanti) che per le pelli grasse e con punti neri in quanto riduce il sebo e aiuta a chiudere i pori dilatati. Gli ingredienti sono: – 2 bustine di tè verde – 1 tazza di acqua – 1 cucchiaio di gel di aloe vera Cominciamo a preparare questo tonico viso fai da te facendo bollire l’acqua in un pentolino. Aggiungiamo le due bustine di tè verde e lasciamo riposare per 5 minuti. Aggiungiamo anche il gel di aloe vera (lenitivo ed idratante) e mescoliamo bene. Trasferiamo il tutto in un contenitore o in una bottiglietta spray e usiamo il tonico nella nostra routine quotidiana. Tonico al limone Un altro tonico viso fai da te molto efficace è il tonico al limone. Il limone aiuta a ridurre i punti neri, a schiarire le macchie della pelle e a trattare l’acne ma va usato con cautela. Nei soggetti con la pelle più sensibile infatti può causare irritazione e bruciore, in questi casi ne va ridotto l’uso o sospeso il trattamento. Se il bruciore è lieve, si può diluire il succo con altra acqua. Per il tonico al limone ci occorrono: – Tazza di acqua – Mezzo cucchiaio di succo di limone – 2 gocce di olio essenziale di limone (facoltativo) Preparare il tonico viso fai da te al limone è semplicissimo. In una bottiglietta versiamo l’acqua, il succo di limone e l’olio essenziale di limone. Agitiamo bene e usiamolo direttamente su un batuffolo di cotone. Possiamo conservare il tonico al limone in frigorifero per 1 settimana. Se decidiamo di usare l’olio essenziale di limone, ricordiamo che è fotosensibile per cui questo tonico va usato solo di sera o quando non ci si espone ai raggi solari. Tonico al timo Il tonico viso fai da te al timo si dimostra molto utile in caso di macchie della pelle dovute all’acne ed è efficace anche come tonico astringente e purificante. In questo tonico useremo anche l’acqua di amamelide che ha un potere calmante e lenitivo e potenzia l’effetto astringente del timo. Gli ingredienti sono: – 1 cucchiaio di timo essiccato – 4 cucchiai di acqua di amamelide Mettiamo il timo in un contenitore sterilizzato e ricopriamolo con l’acqua di amamelide. Lasciamo riposare per circa mezz’ora, vedremo che l’acqua diventerà più scura. A questo punto possiamo filtrare il tutto e usare subito il tonico viso fai da te o lasciarlo riposare per altri due giorni in modo che il timo rilasci maggiormente le sue proprietà nel liquido. In ogni caso conserviamo il contenitore il frigo o in un posto fresco. Tonico al sale rosa dell’Himalaya Chi l’avrebbe detto che con il sale rosa dell’himalayana si può preparare un ottimo tonico viso fai da te? Questo sale contiene più di 80 diversi tipi di minerali che vengono facilmente assorbiti dalla pelle, aiuta a pulirla a fondo ed esercita anche un’azione antisettica. Unito all’aceto di mele è ottimo soprattutto per chi soffre di acne e ha la pelle lucida. Gli ingredienti sono: – 2 cucchiaini di sale rosa – 2 cucchiaini di aceto di mele – 100 ml di acqua demineralizzata Mescoliamo l’aceto con l’acqua e aggiungiamo il sale rosa. Agitiamo bene fino a quando il sale non si scioglie del tutto. Se abbiamo la pelle grassa e vogliamo un tonico viso fai da te più astringente, aumentiamo leggermente le dosi dell’aceto di mele. Conserviamo il tonico in una bottiglietta ben chiusa e usiamolo 2-3 volte al giorno sulla pelle completamente pulita. Tonico alla menta Le proprietà rinfrescanti e astringenti della menta, ci consentono di preparare un tonico viso fai da te perfetto per chi ha la pelle grassa e unta. Per potenziare l’effetto del tonico alla menta aggiungeremo anche una bustina di tè verde e qualche goccia di tea tree oil. Questo ultimo ingrediente è indispensabile per creare un tonico viso fai da te con azione antibatterica. Ci servono: – 2-3 rametti di menta fresca – 1 tazza di acqua – 1 bustina di tè verde – 3 gocce di tea tree oil Facciamo bollire una tazza di acqua e aggiungiamo la bustina di te con le foglioline di menta. Lasciamo riposare per 5 minuti e filtriamo l’infuso lasciandolo completamente raffreddare. Quando è freddo versiamo tre gocce di tea tree oil e trasferiamo il tutto in una bottiglietta o in uno spruzzino. Usiamo il nostro tonico viso fai da te sulla pelle pulita e asciutta 2 volte al giorno. FONTE: https://www.vivere-armoniosamente.it/tonico-viso-fai-da-te-ricette/

7 VEGETALI CON IL PIÙ ALTO NUMERO DI PROTEINE

Spesso, quando si parla di proteine, si pensa a quelle di origine animale. Eppure esistono alternative vegetali che contengono, a volte, ancora più proteine della carne. I vegetali ad alto contenuto proteico sono importanti sopratutto per chi conduce una dieta vegana. All’abuso di carne sono state associate numerose condizioni di salute. Per quella rossa è arrivata addirittura l’avvertenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’AIRC. È proprio per questo motivo che è importante conoscere quali sono le alternative vegetali alle fonti proteiche di carne. Ortaggi a foglia verde Sono tra gli alimenti più nutritivi disponibili in natura, e sono anche molto ricchi di proteine. I broccoli, ad esempio, contengono 2,8 g di proteine ogni 100 g di prodotto, mentre le quantità di proteine salgono a 3 grammi in 100 grammi di spinaci cotti. Germogli Possono essere di cereali o legumi, e sono una fonte ricca di fibra, proteine, vitamine e minerali. Soia È considerata come una delle prime fonti di proteina vegetale: 200 g di soia contengono circa 29 g di proteine. Fagiolo con l’occhio Sebbene poco conosciuto e diffuso, questo legume è ricco di benefici e contiene circa 7,5 g di proteina ogni 150 g di prodotto. Lenticchie Eccellente fonte di fibra, folati, vitamina B1, ferro e proteine. 200 g di lenticchie contengono 18 g di proteina. Carciofi Un carciofo dalle dimensioni medie contiene circa 4 g di proteine. Inoltre, il carciofo contiene molti antiossidanti che aiutano a ridurre il rischio di malattie croniche. Asparagi 100 grammi di prodotto contengono circa 2,4 g di proteine essenziali. Sono anche tra le fonti più ricche di vitamina K, potassio e antiossidanti. FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/7-vegetali-ad-alto-contenuto-proteico-per-una-dieta-vegana.htm

EL CARDO MARIANO MEJORA LA SALUD DEL HÍGADO Y DESINTOXICA EL CUERPO

Nuestros cuerpos enfrentan inmensos desafíos para la desintoxicación en la sociedad moderna. El humo de segunda mano del cigarrillo, el alcohol, las drogas, los solventes industriales, los pesticidas e incluso parte del agua y los alimentos que consumimos son una carga constante para los órganos que limpian y desintoxican nuestros cuerpos. Pero ¿sabías que el cardo mariano mejora la salud del hígado y desintoxica? Sigue leyendo nuestro artículo y entérate de sus potenciales beneficios para desintoxicar el hígado. La función hepática adecuada es fundamental para el metabolismo Las elecciones positivas de estilo de vida, como el ejercicio y una dieta saludable, ciertamente contribuyen a fortalecer nuestros sistemas continuamente bombardeados con toxinas. Sin embargo, cuando se los lleva al límite y más allá, estos órganos de desintoxicación requieren apoyo. El hígado es nuestro principal órgano de desintoxicación que ayuda a eliminar las toxinas que pueden dañar otros sistemas de órganos, incluidos el corazón, los vasos sanguíneos, los ojos y la piel. Actuando como un filtro importante y a través de un complejo conjunto de pasos, el hígado neutraliza las toxinas y las elimina del torrente sanguíneo o las convierte en formas solubles en agua que pueden ser excretadas por los riñones o formas solubles en grasa que pueden ser excretadas por el intestino. Una función hepática adecuada es fundamental para el metabolismo saludable del colesterol e incluso influye en la forma en que el cuerpo de una mujer metaboliza el estrógeno. Si bien el alcohol y las enfermedades como la hepatitis son los principales elementos que impiden una función hepática saludable, el rendimiento de esta función puede volverse lento y complicarse incluso en quienes no tienen una enfermedad hepática diagnosticada. La acumulación de sustancias tóxicas puede provocar fatiga, dolores de cabeza, mala digestión, problemas de la piel e incluso el deterioro de la función inmune. Extracto de cardo mariano mejora la función del hígado El extracto de cardo mariano, con su componente activo silimarina, es el protector y soporte hepático de la naturaleza. Es un tratamiento herbario establecido para afecciones como la enfermedad hepática relacionada con el alcohol y la hepatitis crónica, y se ha demostrado que optimiza la función y maximiza el potencial de desintoxicación y limpieza del hígado. El cardo mariano (Silybum marianum) produce pequeños frutos duros (a veces denominados semillas) a partir de los cuales se hacen extractos altamente concentrados en suplementos herbales. Si bien las semillas de cardo mariano se usaron para promover la salud del hígado desde hace 2.000 años, el uso moderno de la hierba comenzó en 1968 con el descubrimiento del complejo de bioflavonoides silimarina. Los investigadores descubrieron que sus beneficios para la salud residen en gran medida en este complejo y han llevado al desarrollo de extractos altamente concentrados que están compuestos al 80% de silimarina. Beneficios de los extractos de cardo mariano y la silimarina Protección celular Ayuda directamente a las células del hígado uniéndose al exterior de las células y bloqueando la entrada de ciertas toxinas. Además, las toxinas que ya están en las células del hígado son neutralizadas por la silimarina. Estas acciones también ayudan a proteger contra productos químicos peligrosos, como el tetracloruro de carbono, el alcohol, el acetaminofeno y algunos medicamentos comúnmente recetados. El cardo mariano aumenta la actividad antioxidante El extracto de cardo mariano es particularmente útil para aumentar la producción de glutatión, un poderoso antioxidante producido por el cuerpo, así como para aumentar los niveles de otros antioxidantes, como el superóxido dismutasa. Regeneración celular El abuso de alcohol, la hepatitis crónica e incluso los medicamentos recetados comúnmente, como los medicamentos para bajar el colesterol y los antidepresivos, pueden dañar las células del hígado. La silimarina tiene la capacidad única de ayudar a regenerar las células hepáticas dañadas. Propiedades antifibróticas La fibrosis es un proceso que ocurre en las células del hígado debido a la inflamación. Los causantes más comunes de este proceso son el abuso de alcohol y la hepatitis viral crónica (tanto B como C). Al actuar como un bloqueador, la silimarina no solo ayuda a mantener la salud del hígado, sino que también frena la progresión del daño hepático irreversible, también conocido como cirrosis. El cardo mariano en tratamiento primario de enfermedades hepáticas La mejor noticia es que los estudios muestran que los extractos estandarizados de cardo mariano apoyan el tratamiento primario de las enfermedades hepáticas. Otro grupo de personas que se pueden beneficiar del tratamiento continuo con extracto de cardo mariano son quienes sufren de hepatitis B o C crónica. Si bien los medicamentos antivirales potentes y estimulantes del sistema inmunológico se han estandarizado en el tratamiento exitoso de la hepatitis C, el extracto de cardo mariano ayuda a evitar futuras lesiones hepáticas y a disfrutar eventualmente de una función hepática óptima. El uso de extracto de cardo mariano no solo se limita a las personas con enfermedad hepática. Puede ayudar a prevenir los posibles efectos dañinos del hígado de ciertos medicamentos, como el acetaminofeno, los medicamentos antiinflamatorios no esteroideos (AINE), los antidepresivos y los medicamentos para reducir el colesterol. Las personas con múltiples sensibilidades químicas, así como aquellos expuestos a toxinas químicas en el trabajo, también se podrían beneficiar del uso a largo plazo del extracto de cardo mariano. Finalmente, el extracto de cardo mariano es un punto focal seguro de cualquier programa de limpieza. Al aumentar la producción de bilis (importante para transportar toxinas a los intestinos para su eliminación) y aumentar la actividad antioxidante, el extracto de cardo mariano ayuda a promover la limpieza del hígado y asegura la mejor acción desintoxicante posible. FUENTE: https://www.lavidalucida.com/cardo-mariano-mejora-salud-higado-desintoxica.html