sábado, 31 de julio de 2021
CALABACINES RELLENOS DE TOFU
El calabacín es un buen amigo para las dietas poco calóricas, por su alto contenido en agua y bajo en lípidos, rico en potasio, hierro y vitaminas. y por supuesto, muy sabroso, sobretodo si lo rellenas con los ingredientes que más te apetezcan.
Tiempo total: 45 min.
Preparación: 30 min.
Cocción: 15 min.
Porciones: 4
Ingredientes
4 calabacines medios
300 g de espinacas frescas
100 g de tofu
1 cucharada de piñones
4 cucharadas de aceite de oliva
1 chalota (o cebolla) y sal
Preparación
1. lavamos los calabacines y los cortamos por la mitad. los cocemos durante diez minutos. una vez templados, hacemos en ellos un surco de un centímetro y aplastamos la pulpa.
2. cocemos las espinacas y la chalota (o cebolla), bien picadas, durante veinte minutos a fuego lento, junto con dos cucharadas de aceite y una pizca de sal.
3. a continuación, unimos las espinacas con la pulpa de los calabacines y el tofu a cuadraditos. rellenamos los calabacines con la mezcla y añadimos los piñones.
4. horneamos a 200ºc durante 10-15 minutos, dejamos reposar y servimos.
FUENTE: AIDA GASCÓN
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COME REALIZZARE UNA FRESCA INSALATA DI FARRO, VERDURE E CURCUMA
Come realizzare un’insalata di farro e verdure fresche e godere contemporaneamente di tutti i benefici della curcuma.
D’estate, nei giorni di gran caldo desidereremmo mangiare solo cose fresche e leggere, come insalate, macedonie di frutta, ed è proprio in questi giorni che potrebbe essere l’ideale cucinare un’ottima insalata di farro. Esistono diverse soluzioni per realizzare dei piatti leggeri, ma nutrienti e ricchi di proprietà.
E, come ribadisce il sito dell’Ansa, l’insalata di farro, verdure fresche di stagione e curcuma è una di queste possibili soluzioni.
Vediamo innanzitutto cosa ci serve per la preparazione e qual è il procedimento da seguire per realizzare il nostro piatto.
200 grammi di farro;
60 grammi di rucola;
erbe aromatiche a volontà! Una manciata di menta, maggiorana, finocchio e timo;
poche gocce di succo di limone;
160 grammi di pomodorini;
1 cipollotto;
Un pizzico di pepe nero;
curcuma q.b.;
1 cucchiaio di olio evo;
10 grammi di olio extravergine d’oliva per condire.
Per la preparazione.
Sciacquate il farro e fatelo cuocere per circa 20 minuti in acqua bollente.
Tritate il cipollotto e fatelo appassire con un cucchiaio di olio evo, assieme alla curcuma e qualche foglia di rucola (non tutta, il resto tenetelo da parte). Spegnete il fuoco e tritate gli ingredienti. Tagliate a metà i pomodorini e tritate le erbe aromatiche. Scolate il farro e versatelo in un recipiente, dove andrete a condirlo con le erbette tritate, i pomodorini, il succo del limone, l’olio e il pepe nero.
Abbiamo riproposto questa ricetta perché, a parte il gusto, ci ha colpito l’abbinamento e la scelta degli ingredienti, tutti con caratteristiche molto importanti per il benessere del nostro corpo.
Vediamo adesso il potere curativo dei singoli ingredienti presenti in questa ricetta.
Iniziamo dal farro. Il farro è un cereale particolarmente ricco in vitamine e sali minerali. Questo alimento ha un elevato contenuto proteico rispetto alle altre varietà di frumento. Le fibre in esso contenute favoriscono il transito intestinale e proteggono l’intestino. Ma la cosa più importante è il suo contenuto di niacina, che contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo LDL e il rischio di malattie cardiovascolari. Sembra inoltre che il suo consumo sia utile nella prevenzione dell’insulino-resistenza.
La curcuma. Cosa c’è che non abbiamo già detto della curcuma? Ottima per creare dei preparati antibiotici contro freddo e mal di gola, combatte e previene il diabete e ha un’azione antinfiammatoria fantastica. A patto, però, che venga favorita la biodisponibilità della curcumina nel nostro organismo. Ed è proprio qui che entra in gioco il pepe nero, ingrediente chiave per consentire al corpo di godere di tutti i benefici di questa spezia.
Rucola. Una delle proprietà più conosciute della rucola è la sua capacità di facilitare la digestione e favorire l’espulsione dei liquidi in eccesso dall’organismo. È un alimento ricco di nutrienti, ma stupisce il suo contenuto di vitamina C, ottimo antiossidante, e ferro, che lo rendono utile in caso di anemia. Contiene inoltre pochi ossalati, cosa che favorisce l’assorbimento dei minerali da parte dell’organismo. Infine, la rucola è ricca di nitrati, che combattono l’ipertensione.
Pomodori. Anche dei pomodori è stato detto tutto in pratica! Ci soffermiamo solo su una delle sue sostanze più importanti, il licopene. Il licopene possiede una spiccata azione antiossidante e da studi condotti in laboratorio, si è visto che rallenta la proliferazione di cellule tumorali.
FONTE: Scritto da Agnese Tondelli
https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/insalata-di-farro-verdure-curcuma/
DULCE DE MEMBRILLO
Al principio no entendí porque se me había dado por querer hacer dulce de membrillo, pero después de hacerlo y de sentirme como una abuela con una olla burbujeante en la cocina, me di cuenta que es una receta que realmente quería saber hacer, y que es de las pocas cosas que son parte de nuestra cultura culinaria que realmente me gustan. Así que fue algo así como un experimento culinario e histórico-sociológico (?). Es que comer nunca es solo comer, hay un montón de cosas involucradas, desde política, hasta herencia cultural. Pero en fin, no me explayo en filosofías culinarias, a la receta (que es fácil, pero lleva un bueeen rato de cocción).
Ingredientes
1,200 kg de membrillos (4 membrillos grandes, mas o menos)
1 kg de azúcar
Preparación
lavar los membrillos y cortarlos en 6, hay que dejar la cáscara y las semillas que ayudan a que el dulce más adelante tome consistencia.
Hervirlos hasta que estén blandos y dejar enfriar.
Una vez que están fríos, sacarles las semillas y la parte durita del centro. Alguna gente le saca la cáscara (yo no lo hice y quedó bien).
Colarlos y licuarlos (agregar líquido solo si es necesario para que se mueva la licuadora). Con el líquido que sobra se puede hacer jalea de membrillo :)
Cocinar la pulpa ya licuada con el azúcar. Esta es la etapa que lleva mas tiempo (un par de horas), y hay que estar cerca de la olla para revolverla cada tanto para que no se queme. Lentamente empieza a tomar color a dulce de membrillo. Esta pronto cuando podemos pasar la cuchara por el medio de la olla y la mezcla tarda un poquito en juntarse de vuelta, es decir, podemos ver el fondo de la olla. ¡Ojo que bubujea y supongo que todos saben lo caliente que puede quedar el dulce de membrillo!
Dejar que enfríe un poco y ponerlo en moldes. Cualquier tarrito de plástico va a funcionar. Cuidado de vuelta con la tempertura del dulce, hay que dejar enfríar para que no derrita al molde pero que todavía este en estado líquido.
FUENTE: http://recetasveganas.blogspot.com/2015/04/dulce-de-membrillo.html
MELANZANE SOTT’OLIO: LA RICETTA E I TRUCCHI PER CONSERVARLE
Vi piacciono le melanzane? Appena avrete a disposizione i prodotti di stagione direttamente dal vostro orto potrete cogliere l’occasione per provare a preparare in casa le melanzane sott’olio.
In questo modo potrete evitare gli sprechi alimentari e dare vita a delle ottime conserve di melanzane, per voi o da regalare.
Con le melanzane potrete preparare tante ricette davvero saporite e le vostre melanzane sott’olio fatte in casa potranno dare un tocco di gusto in più ai vostri piatti. Ad esempio, potrete servire le melanzane sott’olio sia come antipasto che come contorno
Ecco la ricetta per preparare in casa le melanzane sott’olio e i trucchi per conservarle.
Per preparare le melanzane sott’olio vi serviranno:
2 kg di melanzane
2 litri d’acqua
1 litro di olio extravergine d’oliva
½ litro di aceto di vino bianco
1 bel ciuffo di prezzemolo fresco
Origano e timo a piacere
1 peperoncino (se amate il piccante)
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
Sale grosso e sale fino
1) Lavate le melanzane, sbucciatele e tagliatele a fette spesse circa mezzo centimetro.
2) Disponete le fette di melanzane in uno o più scolapasta, ricopritele con il sale grosso e con un telo pulito. Sormontatele con un peso, ad esempio con una pentola. Questa fase fa in modo che le melanzane perdano l’acqua di vegetazione. Lasciatele riposare così per almeno 3 ore ma potete anche prolungare il riposo anche fino a un giorno intero a seconda del tempo che avete a disposizione.
3) Risciacquate bene le melanzane per eliminare il sale, asciugatele e poi tagliatele a bastoncini.
4) Portate ad ebollizione 2 litri d’acqua e mezzo litro d’aceto. Cuocete le melanzane nel liquido bollente per circa 5 minuti. Quindi scolatele, distribuitele su vassoi o piatti piani e lasciatele raffreddare. Condite le melanzane con sale, olio e erbe aromatiche.
5) Solo quando le melanzane saranno fredde potrete iniziare a versarle nei barattoli di vetro. La raccomandazione è di sterilizzare i barattoli di vetro in acqua bollente per 15 minuti.
6) Quando i barattoli saranno pronti e ben asciutti, iniziate a riempirli con le melanzane alternandole con le erbe aromatiche che avrete scelto e colmate i barattoli con l’olio d’oliva in modo che compra sempre completamente tutta la superficie delle melanzane.
7) Lasciate riposare le melanzane così senza chiudere ermeticamente in barattoli per 12 ore. Noterete che nel frattempo assorbiranno un po’ d’olio. Quindi prima di chiudere definitivamente i barattoli rabboccateli con altro olio. È importantissimo che l’olio copra molto bene le melanzane per garantire la corretta conservazione. Se vi piacciono, potete aggiungere nei barattoli anche aglio e peperoncino. Vi suggeriamo di riempire i barattoli con l’olio praticamente quasi fino all’orlo.
8) A questo punto non vi resta che chiudere bene i barattoli e lasciarli riposare in dispensa per qualche settimana in modo che le vostre melanzane sott’olio si insaporiscano al meglio. Otterrete circa 2 o 3 barattoli di melanzane sott’olio da 500 grammi ma potrete utilizzare dei barattoli più piccoli, che sono comodi per essere sicuri di consumare tutte le melanzane sott’olio in breve tempo dopo averle aperte.
Per preparare in casa le melanzane sott’olio con una ricetta diversa potete seguire passo dopo passo questo video.
Come conservare le melanzane sott’olio
Una volta che i vostri barattoli di melanzane sott’olio saranno pronti e ben chiusi, il luogo ideale per conservarle è una cantina oppure una dispensa che sia abbastanza fresca e dove in ogni caso l’umidità non sia eccessiva.
L’ideale è conservare le melanzane sott’olio in un luogo fresco e asciutto per 3 mesi prima di assaggiarle.
Come conservare le melanzane sott’olio una volta aperte? Per le melanzane sott’olio che avrete preparato e poi aperto per consumarle valgono le stesse regole che dovremmo rispettare per ogni tipo di conserva sottovetro.
A questo proposito abbiamo chiesto a Maria Chiara Venturini, tecnologa alimentare, cosa fare con le conserve una volta aperte quando il contenuto del barattolo non è ancora terminato.
In particolare l’esperta raccomanda di riporre i barattoli delle conserve in frigorifero dopo averle aperte e di consumarle entro una settimana. Se doveste notare della muffa o odori strani nei barattoli delle vostre conserve fatte in casa o acquistate il consiglio è di non mangiarle e, nel caso dell’autoproduzione, di cercare di seguire sempre al meglio tutte le regole di igiene durante la preparazione.
Per saperne di più guardate il nostro video.
FONTE: Marta Albè
https://www.greenme.it/mangiare/vegetariano-a-vegano/melanzane-sott-olio-ricetta-trucchi/
jueves, 29 de julio de 2021
MILHOJAS DE BERENJENAS
Tiempo total: 25 min.
Preparación: 25 min.
Porciones: 4
Ingredientes
3 - 4 cdas de aceite de oliva
150 gramos de frutos secos mixtos picados
1 cda de paprika
325 gramos de tofu hecho puré
Sal y pimienta al gusto
Preparación
Rebanar las berenjenas longitudinalmente, en rodajas finas y freír en el aceite de oliva hasta que se doren ligeramente. (3-4 min.)
Saltear los echalote en un poco de aceite y mezclar con el tofu.
Condimentar el puré de tofu con sal, pimienta y paprika.
Colocar 1 rebanada de berenjena en la parte inferior de una fuente para horno aceitada, extender la mezcla de tofu en la parte superior y, a continuación, algunos de los frutos secos.
Repetir este proceso hasta formar unas 4 capas de berenjenas.
Terminar con los tomates en rodajas.
Colocar en un horno precalentado a 200 (c) y hornear por 10 minutos.
FUENTE: https://www.hazteveg.com/re
CREMA DI TOFU, ZUCCHINE E CURRY – RICETTA FACILISSIMA
La crema di tofu, zucchine e curry è ideale da spalmare sui crostini, o per accompagnare verdure cruditè o semplicemente come formaggio veg, per farcire un delizioso panino con burger. Pronta in pochissimi minuti, questa crema semplice è davvero gustosa e piacerà a tutti. Scopriamo la ricetta.
COME PREPARARE LA CREMA DI TOFU, ZUCCHINE E CURRY
Ingredienti
1 panetto di tofu al naturale
1 zucchina
1 scalogno
1 cucchiaino di curry
Menta fresca
Capperi
Pepe rosa
Olio evo
Sale
PREPARAZIONE
Laviamo e tagliamo a rondelle la zucchina. Imbiondiamo in una padella antiaderente con un filo d’olio lo scalogno tritato finemente.
Quando lo scalogno è dorato uniamo la zucchina, che lasciamo cuocere finchè diventa croccante e aggiustiamo di sale.
Nel frattempo sbollentiamo il tofu, tagliato a dadini in acqua bollente per qualche minuto, scoliamolo e frulliamolo con un mini pimner con il curry, le zucchine e qualche cappero.
Lasciamo riposare la crema di tofu, zucchine e curry in frigo prima di servirla e decoriamo con una spolverata di curry, pepe rosa, qualche fogliolina di menta fresca e capperi.
Se vi piacciono potete aggiungere anche le olive verdi.
Buon appetito!
Fonte: di Antonella Tomassini
https://ilvegano.it/crema-di-tofu-zucchine/
BATIDO DE PLÁTANOS Y MANGO
Si estaís pensando qué podeís preparar de forma rápida y saludable para el dasayuno, ya teneis solución!
Nada mas sencillo que un batido ligero con sólo 3 ingredientes!
Ingredientes:
Mezclaremos en la batidora:
– 2 plátanos
– 1 mango
– 1 taza de leche de almendras
Preparación:
Batir todo en una batidora.
Y ya está!
FUENTE: https://whatlenalikes.es/2018/10/19/batido-de-platanos-y-mango/
LA MOUSSE DI TOFU E CIOCCOLATO CON LAMPONI
Ingredienti per 6 persone
2 arance
200 grammi cioccolato fondente
200 grammi lampone
q.b. sale
250 grammi tofu
4 cucchiaio melassa
Preparazione della mousse di tofu e cioccolato con lamponi
1) Inizia a realizzare la ricetta della mousse di tofu e cioccolato con lamponi: lava e grattugia la buccia di un’arancia, spremi il succo di 2 arance e metti il tutto in una casseruola insieme al tofu. Cuoci per 5 minuti, poi spegni il fuoco e lascia raffreddare la casseruola.
2) Trita il cioccolato e scioglilo a bagnomaria, poi versalo fuso nella ciotola con il tofu e aggiungi la scorza grattugiata con un pizzico di sale e la melassa.
3) Dividi il composto in 6 coppe insieme ai lamponi lavati e asciugati accuratamente, poi servi fredda la mousse di tofu e cioccolato con lamponi.
FONTE: https://www.salepepe.it/ricette/dolci-dessert/dolci-al-cucchiaio/mousse/mousse-tofu-cioccolato-lamponi/
EN VERANO APUESTA POR LAS LEGUMBRES EN LOS LUNES SIN CARNE: 17 RECETAS PARA DISFRUTARLAS
https://www.vitonica.com/recetas-saludables/en-verano-apuesta-por-las-legumbres-en-los-lunes-sin-carne-17-recetas-para-disfrutarlas
FORESTACIÓN URBANA: LA IMPORTANCIA DEL USO DE ESPECIES NATIVAS
Como cada lunes nos acompañó el biólogo Federico Kopta y en esta oportunidad habló acerca de los aspectos a tener en cuenta a la hora de forestar en las ciudades.
“Forestación es implantar árboles donde nunca los hubo y reforestación es hacerlo en un lugar donde hubo árboles y después, en algún momento, hubo que generar de nuevo la cobertura de ese estrato arbóreo”, comenzó explicando el presidente del Foro Ambiental Córdoba y aclaró que, “a la hora de elegir implantar árboles, hay varios aspectos a tener en cuenta”.
“Nosotros venimos con la impronta cultural que plantar árboles es muy importante-dijo Kopta- pero en realidad hay veces que le hacemos un daño a la naturaleza, eso depende de como seleccionemos la especie”.
“Si hablamos de ámbitos urbanos hay especies que nos pueden poner en riesgo, como es el caso del eucalipto, que es una especie muy grande pero muy frágil ante los vientos y que puede generar accidentes.
En el caso particular de este especie, que es una especie exótica de origen australiano, hay que medir qué es lo que conviene hacer cuando esta en los ámbitos urbanos”, puntualizó
Es importante utilizar especies nativas a la hora de forestar porque, además de su beneficio ecosistémico, se trata una cuestión identitaria, nos identifica de acuerdo al ambiente en el que vivimos.
Éste es un punto de selección: cuando uno habla de ámbitos urbanos tiene que tener en cuenta la fragilidad de la especie (como es el caso del eucalipto, el ciprés piramidal, entre otros).
El especialista dijo también que, a la hora de seleccionar la especie en el ámbito de las ciudades, hay que tener en cuenta el tema de las alergias, de acuerdo a la polinización de cada una, como así también advirtió acerca de las responsabilidad en caso de accidentes o problemas de salud causados por especies no nativas .
Te invitamos a escuchar el programa completo con Federico Kopta donde responde a todas las inquietudes de los oyentes y no te pierdas la próxima emisión, donde continuará con el tema de la forestación en los ámbitos rurales.
FUENTE: https://radiomaria.org.ar/programacion/forestacion-y-reforestacion-la-importancia-del-uso-de-especies-nativas/?fbclid=IwAR2CPBt3o-vrNlq1Q_gj58UJsLVxNGp7gtXRreTW7IlLxGuGWuHBLbTJzh4
MORE: BENEFICI, PROPRIETÀ E VALORI NUTRIZIONALI DEL FRUTTO SPONTANEO RICCO DI ANTIOSSIDANTI
I benefici delle more per la nostra salute includono una miglioramento dell’apparato digerente e della salute del cuore, le difese immunitarie rinforzate, la prevenzione del cancro e il sollievo dalla disfunzione endoteliale.
Il frutto della mora offre benefici cognitivi e aiuta a migliorare la memoria, la gestione del peso corporeo, mantenendo le ossa forti, la cura della pelle , migliorando la vista, e mantenendo la normale coagulazione del sangue. Può anche servire come alimento prezioso durante la gravidanza a causa di una gamma impressionante di sostanze nutritive.
Che cosa sono le more
La mora è un frutto delizioso e versatile , appartenente al genere Rubus della famiglia delle Rosaceae che comprende anche il lampone . Originaria delle zone temperate settentrionali del globo, la mora è stata onorata come il frutto ufficiale dello stato dell’Alabama e si trova copiosamente nel Nord America e nella costa del Pacifico.
Le culture antiche percepivano la pianta di mora come un’erbaccia o una pianta selvatica, eppure la sua storia medicinale risale a più di 2000 anni fa.
La storia rivela l’uso tradizionale di frutti, foglie, cortecce e radici di mora da parte di romani e greci per curare numerose condizioni di salute che vanno dalle infezioni lievi a velenosi morsi.
In effetti, nel corso del 18 ° secolo, la cura greca di usare la mora per curare la gotta era così influente in Europa che era nota come la “bacca della gotta“. Recenti prove scientifiche hanno contribuito ampiamente a scoprire il potenziale terapeutico delle more e il loro consumo in tutto il mondo.
La pianta di mora ha uno stelo biennale eretto o parzialmente eretto con punte acuminate e foglie verde scuro con grappoli di fiori bianco-rosati.
Produce un frutto aggregato viola-nero che comprende più piccoli segmenti carnosi. Le more immature sono generalmente rosse o verdi e difficili da toccare e successivamente si trasformano in frutti neri, morbidi, succosi e lucidi alla maturazione.
Valori nutrizionali
More, crude
Porzioni : 100 grammi1 tazza (144 g)
Nutriente Valore
Acqua [g] 88.15
Energia [kcal] 43
Proteine [g] 1.39
Lipidi totali (grassi) [g] 0.49
Carboidrati, per differenza [g] 9.61
Fibre, dietetico totale [g] 5.3
Zuccheri, totale [g] 4.88
Calcio, Ca [mg] 29
Ferro, Fe [mg] 0.62
Magnesio, Mg [mg] 20
Fosforo, P [mg] 22
Potassio, K [mg] 162
Sodio, Na [mg] 1
Zinco, Zn [mg] 0.53
Vitamina C, acido ascorbico totale[mg] 21
Tiamina [mg] 0.02
Riboflavina [mg] 0.03
Niacina [mg] 0.65
Vitamina B-6 [mg] 0.03
Folato, DFE [µg] 25
Vitamina B-12 [µg] 0
Vitamina A, RAE [µg] 11
Vitamina A, UI [UI] 214
Vitamina E (alfa-tocoferolo) [mg] 1.17
Vitamina D (D2 + D3) [µg] 0
Vitamina D [UI] 0
Vitamina K (fillochinone) [µg] 19.8
Acidi grassi, saturi totali [g] 0.01
Acidi grassi, monoinsaturi totali [g] 0.05
Acidi grassi, polinsaturi totali [g] 0,28
Acidi grassi, totale trans [g] 0
Colesterolo [mg] 0
Caffeina [mg] 0
Le more sono frutti ricchi di nutrienti e gustosi che contengono una vasta gamma di componenti nutrienti. Le vitamine fornite dalle more includono vitamina A , vitamina B1 (tiamina), vitamina B2 (riboflavina), vitamina B3 (niacina), vitamina B6 , acido folico, vitamina C (acido ascorbico), vitamina E (alfa-tocoferolo) e vitamina K (fillochinone).
Secondo il National Nutrient Database dell’USDA , la ricchezza minerale di more comprende calcio , ferro , magnesio , fosforo, potassio e zinco. Le more sono anche una buona fonte di aminoacidi e fibre alimentari essenziali e non contengono colesterolo dannoso.
Benefici delle more per la salute
Potenziale antiossidante
Le more contengono una quantità abbondante di potenti antiossidanti che proteggono il corpo in molti modi. Componenti come acidi fenolici, flavonoidi e flavonoli, in particolare gli antociani, presenti nelle more lavorano contro le molecole nocive e contrastano la loro azione.
Questa attività protettiva di eliminazione dei radicali liberi protegge il corpo da una serie di malattie causate da danni ossidativi che possono essere la causa di molte condizioni fatali.
Il ricercatore Wang SY del Beltsville Agricultural Research Center in uno studio ha concluso che le more hanno il terzo coefficente più alto per la capacità di assorbimento dei radicali liberi (capacità antiossidante), dopo le fragole e lamponi.
Proprietà anticancro delle more
Il frutto delle more è efficace contro lo sviluppo del cancro tra cui il cancro del polmone, del colon e del cancro esofageo. I micronutrienti presenti nelle more esercitano un effetto chemio-preventivo e prevengono la proliferazione delle cellule maligne.
Gli estratti di mora inibiscono la carcinogenesi e la proliferazione cellulare associata. Possiede anche effetti chemiopreventivi, secondo uno studio pubblicato su Nutrition and Cancer dai ricercatori del National Institute for Occupational Safety and Health. [link allo studio]
Un libro intitolato ” Cancer Uncensored” di Christopher C. Evans menziona che le more possono svolgere attività anticancro a causa della presenza di antociani in esse. [leggi]
Previene la disfunzione endoteliale
Le more forniscono protezione contro la disfunzione endoteliale che è caratterizzata da un funzionamento anomalo del rivestimento interno dei vasi sanguigni.
Come suggerito da uno studio citato nella rivista Life Science di Elsevier, contengono componenti utili come cianidina-3-O-glucoside, che combattono l’attività ossidativa e aiutano a normalizzare molteplici fattori critici implicati in tali condizioni. [lo studio] Aiuta anche a ridurre il danno al DNA e protegge dall’insufficienza vascolare.
Aumenta la memoria
La mora estende anche il suo effetto benefico nel migliorare le funzioni cognitive del cervello. .I risultati di questo studio suggeriscono che i componenti polifenolici presenti nelle more aiutano a rallentare il declino correlato all’età grazie al loro potere super antiossidante.
Il consumo regolare di more può rivelarsi utile per migliorare le prestazioni della memoria e migliorare le funzioni comportamentali e neuronali.
Migliora la digestione
Le more sono una fonte di fibre insolubili e solubili essenziali per il funzionamento ottimale dell’apparato digerente. La fibra insolubile nelle more favorisce un facile e migliore assorbimento dell’acqua nell’intestino crasso e aggiunge volume alle feci. Ciò aiuta i movimenti intestinali regolari, la libertà dalla costipazione e la salute dell’apparato digerente.
Cuore sano
La ricchezza di flavonoli come gli antociani nella mora lo rende un frutto che sembra fatto su misura per il cuore. Altri componenti utili come magnesio e fibre presenti nelle more impediscono alle arterie di bloccarsi e stimolano un flusso regolare di sangue. Ciò riduce il rischio di varie malattie cardiache come l’ictus e l’ aterosclerosi e mantiene la salute cardiovascolare . Il magnesio, nelle more, aiuta anche a regolare la pressione sanguigna e previene l’aritmia cardiaca e la contrazione irregolare.
Migliorano il sistema immunitario
Le more aiutano a migliorare il sistema immunitario del corpo, a causa della presenza di fitoestrogeni, vitamine e minerali. Il consumo regolare di more aiuta a combattere vari agenti patogeni e protegge il corpo da infezioni e altre malattie gravi.
Controllo del peso
Attribuendo a quantità molto basse di zucchero , le more aiutano nella sana gestione del peso. La pulizia efficace dell’intestino grazie al contenuto di fibre di more e pochissime quantità di calorie lo rendono uno spuntino eccellente durante i tentativi di perdita di peso con diete ipocaloriche.
Ossa sane
La mora contiene minerali vitali come magnesio e calcio, che sono essenziali per mantenere le ossa sane. Il calcio rinforza le ossa e il magnesio facilita l’assorbimento di calcio e potassio nel corpo. Oltre a ciò, il fosforo presente nelle more aiuta nella regolazione del calcio, contribuendo così alla costruzione di ossa forti e contribuendo anche al corretto funzionamento cellulare.
Cura della pelle
La mora può essere un delizioso aiuto per mantenere una pelle bella e luminosa , afferma Allison Tannis, una delle principali scienziate ed educatrici nutrizionali canadesi nel suo libro “Nutri la pelle, affama le tue rughe”. [il libro] Le more contengono molteplici nutrienti per la pelle come la vitamina C, la vitamina E e altri potenti antiossidanti. La vitamina E presente nella mora aiuta a mantenere la salute dei grassi della pelle e previene le rughe. Oltre a proteggere la pelle dai danni ossidativi, la vitamina C, presente nella mora, è anche responsabile della formazione e del rafforzamento della struttura del collagene che è la base del tessuto connettivo e quindi aiuta a mantenere la pelle tonica e tesa.
Migliora la vista
Il frutto della mora è utile per mantenere gli occhi sani . Il consumo regolare di more aiuta a proteggere gli occhi dalle radiazioni ultraviolette, attribuito alla presenza di luteina. La luteina forma un pigmento protettivo chiamato macula nell’area dietro la retina e gli impedisce il danno causato da stress ossidativo e radiazioni luminose ad alta lunghezza d’onda. Inoltre, gli antociani e le vitamine presenti nelle more migliorano la vista e proteggono gli occhi da varie malattie come la degenerazione maculare, la cataratta e la cecità notturna.
Coagulazione del sangue
Le more contengono una buona quantità di vitamina K, che aiuta nella normale coagulazione del sangue. Aiuta anche a prevenire sanguinamenti eccessivi da lievi ferite e aiuta a guarire le ferite. La vitamina K presente nelle more è anche essenziale per la modifica delle proteine e svolge un ruolo importante nella protezione delle ossa dall’osteoporosi .
Utile in gravidanza
Le more hanno enormi benefici per le è molto utile per le donne in gravidanza. Come fonte di folati naturali , la mora contribuisce alla crescita ottimale delle cellule e dei tessuti e aiuta a ridurre il rischio di difetti alla nascita nei bambini. Il folato è un nutriente fondamentale necessario per un migliore funzionamento cellulare in tutte le fasce d’età.
La vitamina C e altri antiossidanti aiutano a rafforzare il potere di lotta alle malattie della futura mamma, e la presenza di minerali essenziali come calcio, ferro, magnesio e fosforo nelle more rafforza le ossa e contribuisce a mantenerla sana. Inoltre, ha un gusto rinfrescante che lo rende un’opzione salutare per uno spuntino veloce durante la gravidanza.
Uso culinario
La mora può essere aggiunto a macedonie di frutta fresca, prodotti da forno come torte e crostate oppure possono essere utilizzati per preparare gelatine o conserve. Possono anche essere combinate con altri frutti per preparare salsa di frutta che può essere servita anche con verdure. La mora funge da delizioso condimento su vari dessert tra cui anche gelati. Le more sono anche utilizzate nella preparazione dei vini e sono disponibili anche in scatola e in forma secca.
Usi delle foglie di mora
Le foglie della pianta di mora sono state trovate efficaci nella cura della diarrea e della dissenteria sin dai primi tempi e sono state anche un argomento di interesse per la ricerca moderna. Questo è attribuito all’abbondanza di tannini astringenti nell’erba, che aiuta a controllare tali condizioni nel tratto digestivo. Un altro vantaggio dei tannini astringenti nelle foglie di mora è il loro effetto curativo sulle ferite.
L’applicazione esterna di tintura o infuso a base di foglie di mora aiuta a restringere i vasi sanguigni e curare piccole lesioni. Le qualità astringenti della foglia di mora possono anche rivelarsi utili nel calmare il mal di gola e nel trattamento delle emorroidi.
Come selezionare e conservare le more
Scegli more fresche e succose, prive di funghi e non troppo secche. In genere, le more perfettamente mature, che sono pronte da mangiare, hanno un colore nero intenso, mentre quelle che non sono completamente mature possono avere un colore rosso scuro o viola.
Le more che acquisti confezionate deperiscono rapidamente e dovrebbero idealmente essere consumate entro 3-4 giorni dall’acquisto. Possono essere tenuti in un recipiente poco profondo senza creare più strati o possono essere posizionati l’uno sull’altro e quindi tenute in frigo per evitare la decomposizione coprendo il contenitore con un panno.
Per un ulteriore utilizzo, le more possono essere congelate disponendole in una teglia con un bordo, sempre in un unico strato. Una volta congelati, possono essere spostati in una borsa per congelatore con cerniera, sigillati, e rimetterlo di nuovo nel congelatore. Visto che le more congelate poi possono diventare mollicce quando scongelate, possono essere adatte a scopi di cottura come ad esempio la marmellata o confettura di more.
Come fare la marmellata di more
Sono tanti i prodotti che possiamo acquistare già preparati ma hanno una serie di vantaggi se preparati in casa , ad esempio salse e marmellate.
Il principale è che in questo modo controlli gli ingredienti che si usano, è anche molto importante notare che puoi lasciarli a tuo piacimento e ovviamente si aggiunge la soddisfazione di averli preparati a casa.
Marmallata di more fatta in casa con e senza semi
Questa ricetta per la marmellata di more fatta in casa è molto semplice da preparare e vi diamo anche le istruzioni per poterla lasciare con o senza i semi visto che c’è chi li trova fastidiosi (me compreso).
Certo, la marmellata è buonissima, dal sapore potente di mora ed è l’ideale per prepararla quando possiamo trovarle allo stato brado, verso la fine dell’estate (agosto e settembre), anche se di solito si trovano nei supermercati quasi tutto l’anno.
Puoi tenerla in frigo per diverse settimane (non so dire quante perché a casa vola) ma puoi anche prepararlo per l’inscatolamento in barattoli sterilizzati e persino congelarla.
Ingredienti per preparare la marmellata di more, con o senza semi:
500 gr di more, appena raccolte o acquistate.
150 gr di zucchero bianco o di canna, a piacere.
Il succo di 1/2 limone (circa 40-50 ml).
100 ml di acqua.
Preparazione
Lavate molto bene le more , eliminate i rametti o le foglie che possono avere e mettetele nella pentola in cui andrete a preparare la marmellata.
Spremete il limone e filtrate il suo succo in modo che non contenga semi.
Versa lo zucchero , il succo di limone e l’ acqua nella pentola e lascia riposare il tutto per 1 ora.
Accendete il fuoco in modo che sia a temperatura media e non appena il composto inizia a bollire abbassate la temperatura in modo che sia morbido e lasciate cuocere per circa 40 minuti.
Questo tempo serve per questa quantità di marmellata poiché se si prepara più o meno bisognerebbe cucinarla in un altro momento, soprattutto se si tratta di quantità molto grandi.
Durante la cottura rimuovere la schiuma che si forma sopra con una schiumarola.
Togliete la pentola dal fuoco e frullate il composto con uno sbattitore a mano direttamente nella pentola a bassa velocità per qualche minuto (purché non abbia rivestimento antiaderente, in tal caso sarà necessario posizionare il composto in un altro contenitore per frullarlo).
Passa il composto attraverso un robot da cucina, cinese o colino per eliminare i semi. Consiglio di farlo perché sono tanti, ma è facoltativo. Puoi anche usare un colino che permetta il passaggio di alcuni semi.
Se il composto ottenuto è molto liquido, potete sempre rimetterlo nella pentola e cuocerlo ancora per qualche minuto per addensare, anche se dovete tenere presente che quando si raffredda si addensa di più.
Prima che si raffreddi, conservalo in contenitori di vetro. Ti consiglio di eseguire il processo di inscatolamento o di conservarlo in diversi barattoli e congelarli. In frigo dura a lungo, non so dire quanto, ma diverse settimane di sicuro.
Tempo: 1 ora
Difficoltà: facile
Servire e degustare
Conserva la marmellata con le indicazioni che ti ho dato sopra. Se di solito lo usi spesso, puoi prepararne una quantità in più e averlo così per tutto l’anno approfittando della fine dell’estate, che è quando puoi trovare le more, anche se ora di solito ce ne sono quasi tutto l’anno in vendita.
Per me non c’è gioia più grande con la marmellata che spalmarla su pane tostato, è una di quelle colazioni semplici che amo. Ovviamente questa particolare marmellata è molto versatile per essere utilizzata in altre preparazioni, ad esempio per farcire o rivestire torte e dolci come muffin al cioccolato o cheesecake.
Anche nelle ricette salate, visto che può essere utilizzato nelle tartine.
Effetti collaterali delle more
Se non sei allergico ai frutti di bosco, allora le more sono il frutto per te. Tuttavia, alcuni elementi hanno dimostrato che la presenza di tannini nella mora può contribuire alla crescita di tumori se consumata ad alte concentrazioni . La buona notizia è che il frutto di mora ha una quantità molto piccola di tannini che di solito mostrano effetti dannosi.
Foglia di decotto di mora
Si consiglia cautela in merito all’assunzione di tè o decotto di foglie di mora. Il consumo di grandi quantità di tè di foglie di mora aumenta notevolmente un numero di tannini nel corpo e può causare complicazioni allo stomaco come nausea e vomito.
Le persone che stanno già soffrendo di cancro o hanno una storia precedente di tali malattie dovrebbero evitare l’uso di tè fatto con foglie di mora.
Radice di rovo
La radice di rovo di mora è anche una fonte abbondante di tannini e non è raccomandata per le persone che soffrono di problemi gastrointestinali cronici come la colite.
FONTE: Scritto da Gino Favola
https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/cibi-salute/more-benefici-proprieta-valori-nutrizionali-frutto-spontaneo-antiossidanti/
ACEITE DE OLIVA, UN TESORO PARA TU PIEL
El secreto para una piel radiante podría estar en tu despensa. Comúnmente utilizado en la cocina, el aceite de oliva podría prevenir signos de envejecimiento y darle a su piel un impulso saludable. Aquí está todo lo que necesita saber sobre el arma secreta.
¿QUÉ ES EL ACEITE DE OLIVA?
El aceite de oliva está hecho principalmente de ácido oleico. Cantidades más pequeñas de ácido linoleico, ácido palmítico y otros ácidos grasos constituyen el resto. La mayoría de las personas lo usan para freír alimentos o en aderezos para ensaladas. El aceite de oliva virgen extra es lo que la mayoría de la gente usa para dar sabor a sus alimentos. El aceite de oliva regular contiene antioxidantes. Estos ayudan a combatir el daño de los radicales libres. También contiene escualeno que es útil para hidratar. Los estudios demuestran que su aplicación en la piel podría revertir el daño solar y prevenir los signos del envejecimiento. Todo puede parecer demasiado bueno para ser verdad. Algunos no son grandes fanáticos del aceite de oliva debido a su grosor que podría conducir a poros obstruidos.
LA HISTORIA
El aceite de oliva puede haber existido desde el período minoico temprano a principios del año 1000 antes de Cristo. Los olivos eran escasos y populares en todo el Mediterráneo. Las aceitunas jugaron un papel importante en la economía de la isla de Creta ya en 1500 a. C. La legendaria Cleopatra fue una belleza de su tiempo. La leyenda dice que ella usó aceite de oliva en su piel. De hecho, muchos de los antiguos romanos y griegos lo usaban en su piel. La aceituna era nativa de su entorno, por lo que era algo natural de usar para muchas cosas además de comer. Deben haberse dado cuenta de que era un humectante natural para la piel. Los egipcios usaban aceite de oliva y cera de abejas para todas sus propiedades. En Grecia se usaba durante el masaje para aliviar el dolor muscular y prevenir lesiones. Los japoneses son conocidos por su aspecto juvenil. En 2000, Japón fue el principal importador de este aceite en Asia con 13,000 toneladas anuales. Esto se debe a que los japoneses lo usan tanto para aplicaciones de consumo como tópicas.
LO POSITIVO
1 – COMPLETO DE ANTIOXIDANTES
Arrugas de la piel y envejece con el tiempo. No hay nada que pueda aliviar totalmente este proceso de envejecimiento. Las células dañadas o destruidas conducen al envejecimiento de la piel. Los radicales libres en la piel pueden ser destruidos por los antioxidantes. A muchas personas les encanta usar aceite de oliva porque tiene un alto contenido de antioxidantes. Esto ayuda a prevenir la oxidación, que podría producir radicales libres que podrían dañar las células y contribuir al cáncer de piel. Estos antioxidantes son excelentes para prevenir el envejecimiento prematuro. También pueden ayudar a combatir el cáncer de piel. Poner aceite de oliva en la piel puede ayudar a combatir las células que causan cáncer de piel. Al consumir y aplicar aceite de oliva, sus antioxidantes ingresan a su cuerpo ayudando a destruir los radicales libres que causan el envejecimiento y el cáncer de piel.
2 – PROPIEDADES ANTIINFLAMATORIAS
El aceite de oliva virgen extra tiene propiedades antiinflamatorias para ayudar a combatir la inflamación. Los antioxidantes en el aceite de oliva ayudan a muchas personas de la misma manera que el ibuprofeno y otros medicamentos antiinflamatorios. El ácido oleico en el aceite ayuda a reducir la inflamación en las proteínas C-reactivas del cuerpo. Usar esto en la piel funciona de la misma manera, ya que puede ayudar a las áreas de inflamación en la piel. Muchas veces las espinillas u otras áreas problemáticas que surgen en la piel están rodeadas de piel inflamada. El aceite de oliva puede ayudar a aliviar esta inflamación. El único problema podría ser si la piel es extremadamente sensible, podría obstruir los poros alrededor del área afectada, así que pruebe la piel antes de aplicarla en toda el área.
3 – UN RESPLANDOR JUVENIL
El aceite de oliva es una forma natural de mantener el brillo juvenil de tu piel. Las propiedades hidratantes en el aceite funcionan con casi todos los tipos de piel como alimento. Este alimento ayuda a suavizar la piel. El suavizado proporciona un brillo natural y hermoso. Mezclar este aceite de oliva con otro humectante sella los efectos y le da al cuerpo un brillo total.
USOS Y CÓMO APLICAR ACEITE DE OLIVA
LA CARA
Usar aceite de oliva en la piel no significa que deba empaparse solo para obtener las cosas buenas. Menos es más cuando se aplica aceite de oliva. No tienes que caminar con él goteando de tu cara para ese brillo literal. Si haces esto, en realidad podría obstruir tus poros. Use unas gotas una o dos veces por semana al principio para evaluar la piel. Mira los resultados en esa semana. Después de esta semana, aplique generosamente en su piel.
HIDRATANTE PARA TODO
Puedes usar aceite de oliva en todo el cuerpo como loción. Muchas personas usan aceite de bebé solo para ver que se seca en unas pocas horas. El aceite de oliva debe usarse de manera mínima para que no active las alarmas de “brillo”. Al igual que la cara, no necesitas que tu cuerpo gotee aceite. Úselo como una loción para obtener un brillo tenue con todos los nutrientes. Tiene un olor distintivo, por lo que es posible que tampoco desee usar mucho por esa razón. Se aplica mejor a la piel húmeda para que penetre más profundamente y más rápido.
REMOVEDOR DE MAQUILLAJE
Una de las mejores cosas del aceite de oliva es que es una forma natural de quitarte el maquillaje. Úselo para quitarse la máscara y el delineador. Al hacerlo, también hidratará esa delicada piel alrededor del ojo. También hidrata las pestañas de la misma manera que el acondicionador nutre tu cabello.
TALONES AGRIETADOS
Una buena pedicura es a menudo la única forma en que algunas personas pueden curar sus talones secos y agrietados. El aceite de oliva podría hacer este truco en lugar de gastar mucho dinero. Exfolie el área con un exfoliante y luego aplique aceite a los pies. Use calcetines para dormir y despiértese con los pies renovados. La crema hidratante en el aceite de oliva ayuda a reparar las áreas secas y agrietadas de los talones en unas pocas horas.
TRATAMIENTO DE QUEMADURAS
Una quemadura solar no es divertida. El aceite puede sonar como una forma extraña de tratar una quemadura solar, pero en realidad es una forma natural de aliviar las ampollas. Mezclar con vinagre. Frota esta mezcla sobre el área quemada por el sol. Puede parecer que se quemará, pero en realidad ayudará. Las partes antiinflamatorias tanto en el vinagre como en el aceite ayudarán a aliviar el dolor de las quemaduras solares.
CREMA DE AFEITAR
No necesita invertir en crema de afeitar cuando tiene una alternativa natural. El aceite de oliva evita las quemaduras de afeitar y los molestos golpes. Es lubricante e hidratante para el cuerpo, por lo que es una forma natural de deshacerse del cabello sin la quemadura.
SALUD DE UÑAS
El aceite de oliva también puede funcionar para ayudar a tus uñas y cutículas. Remoje las manos en una mezcla de agua tibia y vinagre blanco durante cinco minutos. Después de secar las manos, aplique unas gotas de aceite en cada cutícula. Deje que el aceite de oliva se absorba durante diez minutos. También puede usarlo para ayudar a que las uñas crezcan debido a la vitamina E que contiene. Las uñas adoran la vitamina E por sus propiedades hidratantes que las ayudan a crecer.
LABIOS AGRIETADOS
El aceite de oliva puede ayudar a aliviar los labios secos y agrietados. Puedes mezclarlo con azúcar y jugo de limón para hacer un exfoliante. Ponga este exfoliante en sus labios para una sensación suave. El brebaje es una forma natural de deshacerse de esos labios secos y agrietados que a menudo vienen con clima frío.
ACEITE DE MASAJEAR
La rica sensación de vitaminas y antioxidantes del aceite de oliva puede ayudar a atenuar el aspecto de las cicatrices al regenerar las células de la piel. Masajea el aceite sobre la cicatriz. Muchas personas lo mezclan con jugo de limón para tratar áreas de hiperpigmentación. Esto a veces sucede cuando el área alrededor de la cicatriz es más oscura que otras áreas de la piel.
RIESGOS
POROS OBSTRUIDOS
Es importante probar siempre la piel antes de aplicar aceite de oliva por todas partes. Es un aceite fuerte y espeso. Puede obstruir los poros de algunas personas y provocar áreas problemáticas en la cara. Esto generalmente se puede evitar si las personas usan el aceite con moderación. También es mejor limpiar el exceso de aceite con un paño suave.
ACEITE DE BAJA CALIDAD
Hay muchos tipos diferentes de aceite de oliva en los estantes. No compre aceite de baja calidad. Algunos de estos contienen aditivos y / o químicos que pueden dañar la piel o causar irritación. Es mejor usar aceites puros en lugar de aquellos con mezclas en ellos.
ESPERANDO UN MILAGRO
No hay una forma infalible de evitar el envejecimiento, excepto encontrar la Fuente de la Juventud. El aceite de oliva puede mostrar resultados de antienvejecimiento en algunos, pero no mostrar ningún efecto en otros. Depende de la piel de cada persona junto con los genes y la forma en que las personas viven. La mejor manera de ver si es un milagro para ti es probarlo durante algunas semanas.
FUENTE: Ricardo Natalichio
https://www.ecoportal.net/salud/aceite-de-oliva-para-tu-piel/
ECCO PERCHÉ LE ALBICOCCHE FANNO BENE E DOVRESTI MANGIARLE PIÙ SPESSO
Le albicocche sono senza dubbio tra i frutti più apprezzati al mondo. Originari del continente asiatico, vengono coltivate da più di 5000 anni e sono oggi diffuse su quasi tutto il pianeta, divenendo ingrediente importante in molte cucine.
Le albicocche contengono vitamine A, C e del gruppo B, e minerali come potassio, fosforo, calcio, ferro, selenio e zinco. Sono ricche, inoltre, di fibra, carboidrati, acqua e proteine vegetali.
Si tratta di un frutto delizioso e versatile, che può essere mangiato crudo, usato come ingredienti di dolci e marmellate, oppure essere disidratato. Di seguito ti elenchiamo i benefici più importanti delle albicocche.
L’albicocca è ricca di antiossidanti che proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi e ritardano gli effetti dell’invecchiamento.
Aiuta a combattere la ritenzione di liquidi, grazie al potassio, un minerale con azione diuretica.
Le albicocche partecipano alla prevenzione di malattie degenerative, incluse quelle cardiovascolari e il cancro.
Si tratta di un frutto eccellente per chi soffre di ipertensione.
I tannini delle albicocche hanno proprietà antinfiammatorie.
Le albicocche aumentano le difese, potenziando il sistema immunitario.
La quercetina delle albicocche aiuta a prevenire la trombosi.
Le albicocche sono un frutto ideale per proteggere le mucose del tratto digerente, e sono ottime alleate contro gastrite e reflusso acido.
FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/ecco-perche-le-albicocche-fanno-bene-e-dovresti-mangiarle-piu-spesso.html
miércoles, 28 de julio de 2021
BLANQUEA TUS AXILAS, CODOS Y RODILLAS CON ESTOS SENCILLOS REMEDIOS NATURALES
¿Has notado que tus axilas, rodillas y codos se han vuelto más oscuras? No importa que te bañes todos los días, ya que no se debe a una falta de limpieza, sino a ciertos hábitos favorecen esta apariencia, pero, ¿cómo blanquear axilas, codos y rodillas? Estos son mis tips.
De acuerdo con diferentes estudios, una de las causas de las manchas en estas partes del cuerpo es la acumulación de las células muertas en la piel. También, se presentan cuando existe una fricción constante de la piel con la ropa y superficies duras.
1.-Frota limón. De acuerdo con la Pardue University, el jugo de limón es conocidos por ser un gran removedor de manchas. Corta uno en rodajas y frótalas sobre la piel, deja que el jugo actúe durante 30 minutos y enjuaga con agua tibia. Repítelo después de cada baño. Al final aplica una crema hidratante para evitar la resequedad.
2.-Bicarbonato de sodio. Este ingrediente es muy eficaz para la limpieza de la piel y reducir las manchas. Agrega una cucharada de bicarbonato en un poco de leche, para formar una pasta. Aplícala sobre rodillas, codos y axilas y frota en movimientos circulares. Repite la acción cada dos días.
3.-Cúrcuma. Mezcla un poco de este polvo con leche y miel, para hacer una pasta. Aplícala en las zonas oscuras y déjala reposar 20 minutos. Frota durante dos minutos y enjuágalo con agua tibia.
4.-Aceite de oliva. Por sus propiedades blanqueadoras naturales, te ayudará a eliminar las manchas mientras suaviza tu piel. Mezcla cantidades iguales de aceite y azúcar hasta formar una pasta espesa. Aplícala en rodillas y codos y frota durante cinco minutos. Lava con agua y jabón neutro.
5.-Aloe vera. Por sus propiedades astringentes y humectantes, hidrata la piel y evita la sequedad. Toma un hoja de sábila y retira todo el gel que se encuentra en su interior; aplícalo en las rodillas, codos y axilas, deja reposar media hora, después enjuaga.
6.-Piedra pómez. Este producto natural te ayudará a exfoliar estas partes del cuerpo, por lo que eliminarás cada célula muerta. Úsala mientras te bañas y puedes complementar el remedio con otro ingrediente para agilizar el proceso de blanqueamiento.
El objetivo de cada uno de estos tratamientos es eliminar las células muertas de las zonas afectadas y humectar la piel. Si tu problema es más severo o notas algún cambio desagradable en la dermis, lo mejor es consultar al dermatólogo para llevar un tratamiento profesional.
FUENTE: https://www.melodijolola.com/moda-y-belleza/7-tips-que-blanquean-axilas-codos-y-rodillas
TUTTI PAZZI PER L’ANGURIA: PROPRIETÀ E BENEFICI DEL FRUTTO DELL’ESTATE
L’estate afosa si fa sentire, il frinire fastidioso delle cicale aumenta il disagio dei giorni in città e ci ritroviamo a sognare spiagge bianche e mare cristallino. Fortunatamente tra i diversi tipi di frutta e verdura contro il caldo, abbiamo un amico naturale sul quale fare affidamento, il frutto dell’estate per antonomasia: l’anguria. Andiamo, quindi, alla scoperta di questo delizioso frutto, tra i più rinfrescanti e dissetanti.
VARIETÀ DI ANGURIE, CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ
ORIGINI E PRINCIPALI TIPOLOGIE
Originaria dell’Africa, l’anguria (Citrullus Vulgaris), appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, come cetrioli, zucchine, meloni e zucche. Ogni pianta può produrre anche 100 frutti, generalmente ovali e di grandi dimensioni, tanto da poter raggiungere anche i 20 kg.
Esistono 50 varietà di anguria, di diverso aspetto: rotonde, ovali, baby, con buccia dal colore verde acceso striato o maculato, con chiazze bianche o gialle.
Le varietà principali coltivate in Italia sono:
l’anguria Romagnola (medio-grossa, buccia sottile, polpa rossa, semi gialli)
il gigante di Fontarronco (tondo, buccia verde scuro e striature chiare, polpa fibrosa color rosso intenso, semi bianco-marrone, può arrivare a 15 kg di grandezza)
l’anguria di Viadana, in provincia di Mantova
il cocomero di Pistoia e di Faenza (frutti sferici e di grandi dimensioni, polpa di color rosso vivo e semi neri)
TIPI DI ANGURIE
Anche la sua denominazione varia a seconda della zona geografica dove viene consumata.
In Italia l’anguria è conosciuta con tanti diversi nomi locali. Li conoscete tutti? Il nome cocomero, prevalente in Italia centrale, deriva dal latino cucumis, “cetriolo”, mentre il nome anguria, comune in Italia settentrionale e in Sardegna, deriva, invece, dal greco tardo ἀγγούριον (angoúrion), ovvero cetriolo selvatico, ed entra nel lessico della lingua italiana in epoca bizantina. Il nome melone d’acqua è diffuso in Italia meridionale, deriva dal francese melon d’eau e dal latino. In Sardegna viene anche usato il nome sardo síndria, termine catalano. Il tipo pateca, comune in Liguria, deriva dal francese pastèque. Esiste, inoltre, il tipo cetrone abruzzese, che deriva dal latino citrium, ovvero “cetriolo”.
I due tipi più curiosi tra i diversi nomi locali per l’anguria, rimangono sarginesco (sciardiniscu), comune in Salento, e zipangolo (zipangulu), termine calabrese, entrambi di probabile etimologia greca.
VITAMINE E PROPRIETÀ DEL FRUTTO DELL’ESTATE
L’anguria, o cocomero, contiene buone quantità di carotenoidi (Vitamina A), acqua e sali minerali. Secondo i nutrizionisti e le più recenti ricerche scientifiche, l’anguria è il frutto dell’estate in quanto fonte inesauribile di benessere. Vediamo perché. Il licopene, presente nella polpa e che le conferisce il colore rosso tipico, ha poteri antiossidanti, importanti in particolare per la prevenzione dei tumori alla prostata e al seno. La polpa dell’anguria è composta dall 92% di acqua e dall’8% di zuccheri. Per questo il suo consumo è indicato nella dieta estiva, in quanto aiuta a combattere la disidratazione durante le giornate più calde, permettendoci, sostanzialmente, di bere mangiando. In estate, mangiare anguria protegge la pelle dai rischi legati ad una eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti.
Inoltre, è un alleato naturale per la riduzione del colesterolo cattivo e permette di mantenere il peso sotto controllo, essendo priva di grassi e povera di zuccheri, dannosi per l’organismo se assunti in grandi quantità. Anche chi è attento alla linea, quindi, può mangiare l’anguria senza preoccuparsi, sfruttando i benefici di questo frutto ricco d’acqua che stimola la diuresi e l’eliminazione delle tossine. Non ci credete? Basta pensare che 100 grammi di anguria contengono soltanto 30 calorie. Non è tutto, la citrullina, sostanza presente nella parte bianca, rende questo frutto adatto a prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache, oltre ad essere conosciuta per le sue proprietà afrodisiache.
ALTRI BENEFICI DELL’ANGURIA
Il consumo di anguria può inoltre contribuire a migliorare la qualità del sonno. Mangiarne un paio di fette dopo cena, infatti, stimola la produzione di serotonina nell’organismo, per via del suo contenuto di carboidrati, favorendo sonni tranquilli. In estate, si sa, il caldo e l’afa possono togliere le energie. Ecco che una bella fetta d’anguria può fare al caso nostro, aiutandoci a “ricaricare le batterie”. Ciò accade per via del suo contenuto di vitamina B6, che il corpo utilizza per sintetizzare la dopamina, promotrice del benessere. L’anguria contiene inoltre magnesio, che viene utilizzato dal nostro corpo per rifornire di energia le cellule. Un frutto senza difetti? No, esiste anche per l’anguria una piccola nota dolente: è un frutto che può creare problemi di digestione.
CONSIGLI PER UN BUON UTILIZZO DELL’ANGURIA
COME RICONOSCERE UN’ANGURIA MATURA E SAPORITA?
La società tecnologica oggi offre la possibilità di scegliere frutta e verdura con l’aiuto di app. Tuttavia, con l’anguria, come con il melone, valgono ancora le vecchie e pratiche regole dei nostri nonni. Come capire se stiamo scegliendo un buon frutto?
Per prima cosa, il picciolo dell’anguria non deve essere secco. Il punto dove c’è il picciolo, o dove si trovava prima di essere raccolto, deve essere umido, con il succo che fuoriesce. In questo modo potrete gustare un frutto maturo e zuccherino. Un ulteriore trucco consiste nella classica prova del “suono vuoto” che si ottiene bussando leggermente con un pugno sulla superficie del frutto. Il rumore deve essere sordo. Se questo non basta, cercate angurie con striature e macchie gialle. Infine, potete scegliere di comprare l’anguria da un fruttivendolo di fiducia il quale saprà consigliarvi o, ancora meglio, farvi assaggiare un pezzetto di anguria prima dell’acquisto. COME
CONSERVARLA?
Se il frutto è intero e le dimensioni lo permettono, può essere tranquillamente conservato in frigo alcuni giorni. Se invece l’anguria è stata affettata, è meglio evitare la pellicola trasparente. Meglio tagliarla a cubetti, senza buccia, e conservarla in un contenitore da riporre in frigorifero. L’anguria tagliata deve comunque essere consumata al più presto.
Vi abbiamo raccontato proprio tutto! Ora che sapete i tanti lati positivi che rendono l’anguria il frutto dell’estate, come avete deciso di gustarla?
FUENTE: Elena Rizzo Nervo
https://www.ilgiornaledelcibo.it/varieta-di-angurie-proprieta/
CON TECHOS SOLARES BARRIO DE ALEMANIA GENERA 4 VECES LA ENERGÍA QUE CONSUME
Las energías sustentables como la energía solar, es limpia, segura y muy abundante en nuestro planeta, sin dudas una de las mejores alternativas para ayudar con el cuidado del planeta y cuidar el medio ambiente. Alemania no cuenta con la mejor radiación ni horas luz de los países de Sudamérica, pero entendió que este era la transformación que se necesita en el mundo, en vez de castigar las energías renovables, las motiva, Prueba de eso es el barrio diseñado de cero para ser un lugar sostenible.
Este barrio sostenible cuenta con 59 casa que componen el distrito de aproximadamente 11.000 m2 además un edificio comercial fabricado en madera llamado el barco solar. Se instalaron sistemas para reutilizar el agua de lluvia y se utilizaron materiales respetuosos del medio ambiente, de igual forma una buena inversión en aislamiento térmico para disminuir la necesidad de refrigeración o calefacción, a parte de esto, se dotó de un estacionamiento amplio, ya que dentro de este lugar no se permite circular con auto, como idea de que fuese más amigable con las personas, los niños pueden jugar en la calle sin ningún peligro.
La particularidad más interesante de la atención en Schelierberg es sin lugar a duda los techos con paneles solares fotovoltaicos. Estos mismo fueron un requisito desde el inicio del diseño y se trato de aprovechar la mayoría de la superficie, aunque nunca pensaron que los resultados fueran tan buenos, hoy con el barrio en funcionamiento los tejados generan cuatro veces lo que el barrio consume, el sistema está conectado a la red general por lo que la energía producida de más la vuelca a esta y las compañías eléctricas le pagan al barrio por esta energía.
De igual manera, este barrio cuenta con su huerta comunitaria y diferentes servicios desde comercios a un sistema propio de autos, todo en busca de la sostenibilidad en la ciudad.
Como se pueden dar cuenta este es un gran ejemplo de la utilización de energías sustentables que deberían adoptar todos los países del mundo. Cuidar el planeta es responsabilidad de todos y todos debemos aportar al cuidado.
Si conoces alguna alternativa comenta y si tienes un proyecto envíanos un articulo sobre este y lo publicaremos respetando todos los derechos de autor. Lo importante es darlo a conocer al mundo para que lo adopten en sus viviendas y ciudades. No olvides compartir el post con tus contactos y amigos para que se den cuenta que en el mundo sí hay gente que hace la diferencia, ayudando para el cuidado de lo verdaderamente importante.
FUENTE: Jesús Agredo
https://www.libertadypensamiento.com/2016/08/techos-solares-barrio-alemania.html?fbclid=IwAR2I5foRX-oie4-IDq5XahWyAfglFIWvlitSvCEhvWc9YjYuUtl2dwkvAgk
PEPERONI, LE PROPRIETÀ A SECONDA DEL COLORE. LE RICETTE CHE ESALTANO I BENEFICI DEL PEPERONE E ANCHE LE CONTROINDICIAZIONI
Peperoni rossi, gialli, verdi, molti non lo sanno, ma ad ogni colore corrispondono proprietà differenti. Ecco come scegliere il vostro
Dai colori accesi e dal sapore inconfondibile, i peperoni rallegrano le nostre tavole estive, portando con sé gioia e tantissime proprietà preziose per la nostra salute.
I peperoni sono saporiti, salutari e troppo spesso consumati cotti, ne andrebbe rivalutato il consumo crudo. Infatti tagliati sottili o a pezzettini, sono un ottimo compagno di insalate estive. Quelli rossi sono croccanti, spessi, zuccherini e sono ottimi al forno. I gialli sono succosi e teneri, ideali crudi in insalate.
Da consumare crudi o cotti, in base ai piatti che volete preparare e ai vostri gusti, questi ortaggi sono una miniera di vitamina C, sono ricchi di potassio e hanno il potere di farci sentire sazi presto, pur avendo un basso contenuto calorico.
I più curiosi potrebbero chiedersi se esiste una differenza tra i vari colori. Proviamo a rispondere a questa domanda.
Peperoni rossi
Ottimo da consumare crudo, il peperone rosso ha una consistenza croccante, con una polpa spessa e zuccherina e un alto potere saziante. È ricco di betacarotene e altri carotenoidi, più di quanto non lo siano i suoi fratelli gialli e verdi. Questo peperone, proprio per i nutrienti che lo caratterizzano, svolge un’azione protettiva molto importante nei confronti della cute ma anche delle vene. Contrasta l’invecchiamento e l’azione dei radicali liberi.
Peperoni gialli
Il peperone giallo è in genere considerato più tenero, dolce e succoso del rosso. Possiede un quantitativo più alto di antiossidanti e anche in questo caso può essere consumato crudo per arricchire le vostre insalate. Anche il peperone giallo contrasta gli effetti dei radicali liberi sul nostro organismo.
Peperoni verdi
Meno maturo dei suoi fratelli (viene raccolto prima), ha un sapore più acidulo e pungente, tendente all’amaro. Il peperone verde è ricco di magnesio e possiede proprietà depurative, che aiutano a mantenere pulito e funzionale il nostro organismo. Non solo: ci rifornisce di energia e nutre i nostri muscoli.
I verdi sono meno saporiti, ottimi per la cottura. Se si vogliono arrostire è meglio sceglierli grossi e carnosi; quelli tondeggianti per essere farciti.
Ricapitolando, in linea generale, possiamo dire che tutti i peperoni sono una grande fonte di vitamina A e C. Tuttavia, quelli rossi contengono 11 volte più beta-carotene delle altre varietà. Al contrario, i peperoni gialli hanno più vitamina C di quelli verdi, ma meno vitamina A e beta-carotene.
Ricordate di scegliere peperoni intatti, dalla pelle lucida, per essere sicuri che siano freschi. Consumarli crudi preserva al massimo il loro contenuto di vitamina C. Tuttavia, i carotenoidi vedono aumentare la loro biodisponibilità se cotti, come il licopene.
Come cuocere i peperoni gialli e verdi al forno senza utilizzare olio: è molto più salutare condirli a crudo.
Ricette con i peperoni
I peperoni risultano essere una miniera di vitamina C ed è per questo che crudi sono più salutari, grazie anche alla presenza di carotene.
Un’accoppiata vitaminica fatta apposta per l’estate. Diuretici, grazie al molto potassio, si caratterizzano anche per l’associazione tra fibra vegetale e acido aspartico, cosi da essere molto sazianti, ideali come antipasto nelle diete.
Insalata estiva con i peperoni
Vi proponiamo una ricca insalata proposta dalla nostra amica Manuela Papaleo, con protagonisti i peperoni:
1/2 cavolo bianco
2 carote
1/2 peperone rossi e 1/2 verde
insalata piccola ( romana e’ meglio)
1 cipollotto fresco
1 cucchiaio di gomasio
1 di bacche di goji
1 semi di girasole
1 di zucca
olio evo qb
1 cucchiaio di aceto balsamico di prima qualita’
Ecco come di presenta l’insalata estiva a base di peperoni e guarnita con Bacche di Goji
Si tagliano tutte le verdure a julienne e si mescolano tutti gli ingredienti. Un insalata ricca di vitamine e minerali…Buon appetito!
Controindicazioni ed effetti indesiderati sui bambini
In alcuni casi i peperoni possono essere di difficile digestione, e quindi andrebbero consumati con una certa cautela da parte di soggetti che soffrono di colon irritabile, ulcera gastrica, emorroidi, epatopatie varie e in generale tutte le criticità a carico dell’apparato digerente.
I peperoni sono dei naturali contenitori di capsaicina. Nonostante questo componente sia, in alcuni casi, benefico per l’organismo una assunzione eccessiva può risultare tossica, ed ecco perché non bisogna esagerare nel consumo di peperoni, soprattutto se crudi.
Nei bambini, inoltre, la capacità di assorbire la capsaicina senza rischi è più bassa, dunque sarebbe bene evitarli, o inserirli sono in piccole dosi, nell’alimentazione degli under 14.
L’allergia ai peperoni, pur essendo rara, è provocata dagli allergeni Cap A1 e Cap A2: nei casi più lievi si manifesta con gonfiore addominale e reazioni a carico di stomaco e intestino; nei casi gravi può portare anche allo shock anafilattico.
È dunque importante conoscere il proprio stato di salute in questo caso e, se serve, evitare del tutto l’assunzione dei peperoni.
FONTE: Scritto da Agnese Tondelli
https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/cibi-salute/peperoni-proprieta-colore-benefici-ricette-controindicazioni/
LOS ESPACIOS NATURALES SON MEDICINA PARA LAS CIUDADES
Las urbes no tienen por qué estar peleadas con la salud y el bienestar de las personas. Se puede combatir la contaminación con zonas azules y verdes accesibles para todos.
Las ciudades que queremos deben estar pensadas para las personas y convertirse en lugares donde vivir bien y saludablemente, algo que no sucede en la actualidad, ya que el coche y sus emisiones contaminantes son los amos y señores de las urbes.
Cada año fallecen de forma prematura más de 800.000 personas en toda Europa debido a la contaminación, según la Agencia Europea del Medioambiente. Son muertes que se podrían evitar si se cumplieran las recomendaciones internacionales sobre actividad física, contaminación del aire, ruido, calor… y también acceso a espacios naturales.
“Las intervenciones en la planificación urbana y en los sistemas de transporte tienen un gran impacto en la salud de las personas porque determinan los niveles de exposición de la ciudadanía a la contaminación atmosférica, el ruido, la temperatura (antropogénica), así como sus niveles de actividad física diaria y el acceso a los espacios verdes y públicos”, explica a Cuerpomente Natalie Mueller, investigadora del Instituto de Salud Global de Barcelona (ISGlobal), centro impulsado por “la Caixa”.
Más zonas verdes y azules en las ciudades del futuro
Uno de esos factores de salud en las ciudades, el de los espacios naturales –zonas verdes, jardines y parques urbanos y otros llamados “espacios azules”, como riberas de ríos, playas, mar o canales–, apenas se tenían en cuenta hasta ahora como potenciador de salud, pero investigaciones recientes aportan información muy interesante sobre esta “medicina preventiva verde”.
Sabemos que los estímulos naturales (pasear por un bosque, por ejemplo) ayudan a restaurar la sensación de bienestar en las personas que sufren fatiga mental, estrés crónico y déficit de atención.
Beneficios probados de los ecosistemas naturales
La naturaleza nos regala una larga lista de beneficios, todos gratis, y pide muy poco a cambio: visitarla y acompasarnos a su ritmo. Se ha demostrado científicamente que los ecosistemas verdes:
Alivian los síntomas de la depresión.
Potencian el sistema inmunitario (impulsando la expresión de proteínas anticancerígenas).
Contribuyen a un menor riesgo de alergias y obesidad.
Mejoran la calidad de sueño.
Disminuyen los problemas cardiovasculares.
Dan menores complicaciones en los embarazos.
Generan más esperanza de vida.
Crean un mejor estado de salud general y mental.
Potenciar la naturaleza en las ciudades permite beneficiarse de esos efectos. Así, un estudio de 2018 del King’s College London (Reino Unido) ha demostrado que la exposición a los árboles, el cielo limpio y el canto de las aves en las ciudades mejora el bienestar mental.
Los científicos de ISGlobal han analizado también por primera vez su relación con el cáncer de mama y la conclusión va en el mismo sentido: las mujeres que viven cerca de espacios verdes urbanos tienen menos riesgo de padecer la enfermedad.
Este mismo centro, que ha liderado varios estudios sobre el tema, ha demostrado que los ancianos que viven en barrios más verdes tienen un proceso de envejecimiento cognitivo más lento.
Los espacios verdes hoy no son para todos
Reflexionemos sobre estas proyecciones:
El 73% de los europeos vive en áreas urbanas, muy a menudo con un acceso pobre o limitado a espacios naturales.
Se prevé que esta cifra se incremente a más del 80% en 2050.
En ese año, se calcula que el 68-70% de la población mundial vivirá en zonas urbanas.
Sin embargo, las ciudades actuales son peligrosas, generan problemas de salud que serán evitables si conseguimos repensar las ciudades y diseñarlas para las personas y su bienestar.
Es cierto que muchas cuentan con jardines y parques, pero según un informe de la Oficina Regional para Europa de la OMS, los espacios verdes no están disponibles ni accesibles para todos los grupos de población.
Las comunidades de bajos ingresos suelen disfrutar de muchos menos, o se trata de espacios deteriorados por un mal mantenimiento, vandalizados e incluso evitados por su inseguridad.
Llevar las zonas verdes a cada barrio
Las investigaciones sobre los beneficios, no ya de los bosques originarios, sino de los trocitos de naturaleza verde o azul encastrados entre calles llenas de tráfico, pueden propiciar un cambio en la gestión de las ciudades del siglo XXI.
Estos estudios abren la vía para repensar los espacios verdes urbanos. El cambio más básico que sugieren: deben estar muy cerca de las personas y proliferar en todos los barrios porque sus beneficios en forma de salud deben llegar a cada uno de sus habitantes y vecinos.
Diseños de espacios naturales conectados
Un diseño urbano inteligente es el que proyecta jardines en todos los distritos y los conecta entre sí para crear corredores verdes. Así, las personas pueden planificar sus recorridos sin abandonar el verdor en plena ciudad, como ocurren en el Anillo Verde de Vitoria.
Espacios naturales azules también
Otra sorpresa positiva es descubrir que los espacios con agua (ríos, lagos, playa, mar, canales e incluso los que acogen fuentes) no son solo interesantes para el ocio, sino que también promueven la salud.
Así lo corrobora otro estudio del equipo de ISGlobal, que ha realizado la primera revisión científica internacional sobre espacios azules y salud: “A finales del 2017, y en el marco del proyecto BlueHealth, publicamos una revisión sistemática con el objetivo de revisar la evidencia científica de la posible asociación entre los espacios azules y los beneficios para la salud y el bienestar de las personas”, explica la investigadora Mireia Gascon.
“Solo se habían publicado 35 estudios que evaluasen la relación entre exposición a espacios azules y salud. Observamos que los resultados existentes indicaban la evidencia de que a mayor exposición a los espacios azules, más beneficios para la salud mental y el bienestar, y mayor promoción de la actividad física.
En cambio, había muy pocos estudios disponibles en relación a salud general, obesidad, indicadores cardiovasculares o longevidad”. Con esos resultados, se podrán ofrecer directrices para que el diseño de las ciudades, y de los espacios naturales dentro de ellas, tengan por objetivo la salud.
Adiós al cemento
Con estos datos, se debería dar por finalizada la época de los parques duros y otras actuaciones que a menudo derrochan los recursos comunes de los ciudadanos y no les aportan beneficios reales.
Queremos ciudades verdes y azules no solo porque mitigan el calor y limpian el aire, sino porque promueven el ejercicio y nos devuelven la salud. Tras la era del coche y la contaminación, llega por fin la era de las personas.
FUENTE: Eva Cajigas
https://www.ecoportal.net/temas-especiales/ciudades-verdes/?fbclid=IwAR2u_xxn8zxO06okMIibrk4k6iAI3yTIzJ5SY004SHOtSPWMxgBcYQgb8U4
COME SCEGLIERE IL COCOMERO PIÙ BUONO
Fare attenzione a determinate caratteristiche del cocomero al momento dell’acquisto ci permette di prendere il più buono e saporito. Un buon cocomero non ha parti più morbide sulla crosta, non ha crepe, è simmetrico e duro.
Non si tratta solo di problemi estetici: un’esposizione esagerata al sole o una carenza di acqua possono compromettere il sapore del cocomero. Di seguito ti elenchiamo alcune caratteristiche di un buon cocomero.
Colore. Un cocomero di buona qualità ha un colore verde scuro e opaco. Un colore più chiaro e brillante indica una qualità più scarsa.
Buccia. L’area giallastra sulla buccia indica dove il cocomero ha avuto contatto col terreno. Se questa area è più scura, significa che il cocomero è maturato correttamente. Se, invece, l’area è più chiara, quasi bianca, o inesistente, implica che il cocomero è stato raccolto troppo presto.
Peso. Un cocomero pronto per essere mangiato è composto al 92% da acqua e 6% di zucchero. Per essere sicuri di non acquistare un cocomero troppo ricco d’acqua, prova a sollevar due cocomeri delle stesse dimensioni, e acquista il più pesante.
FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/come-scegliere-il-cocomero-piu-buono.html
martes, 27 de julio de 2021
MÁS CERÁMICA, MENOS PLÁSTICO: EL MOVIMIENTO ARTESANAL QUE CAMBIARÁ EL MUNDO
El plástico está invadiendo el planeta y perjudicando gravemente los ecosistemas. Ante esta situación, surge el movimiento artesanal “More Clay Less Plastic” que busca volver al uso de la cerámica, un material que, una vez más, puede cambiar el mundo.
El movimiento surge en Italia y busca concientizar sobre las alternativas existentes al plástico, utilizando herramientas realizadas a partir de materiales naturales, especialmente la arcilla.
El campo de acción del proyecto “Más arcilla, menos plástico” es algunas instalaciones dedicadas al arte, talleres escolares y en el esfuerzo de un grupo muy activo de Facebook que animar a la gente a elegir la cerámica en lugar de materiales plásticos para los utensilios de cocina.
La alfarera Lauren Moreira es la responsable de la iniciativa aunque el movimiento ya tiene representantes que apoyan esta causa en 18 países diferentes como Puerto Rico, Suecia, España, Ecuador, Croacia, Estados Unidos, Taiwán… Su símbolo es el colador de arcilla, una herramienta esencial en toda cocina italiana.
“Vengo de Belém, en el estado de Pará, en la Amazonía brasileña. Ahí fue donde comenzó mi pasión por el barro, favorecida por la visión de las ollas de las tribus indígenas presentes en los museos locales, que aprendí a apreciar desde una edad temprana“, recuerda Moreira. Su cruzada contra la contaminación, sin embargo, llegó mucho después; concretamente, en 2013, cuando, en una visita a su país -ahora vive en Frisanco, en Italia- vió las playas a las que solía ir cuando era una niña cubiertas de basura plástica.
Lo destacable de la cerámica es que, más allá del tiempo que duren en nuestra cocina, no dañarán el medio ambiente si las piezas se realizan con esmaltes sin plomo. Comprar cerámica también es una buena manera de apoyar a los artesanos locales.
No sólo la campaña para reducir el plástico es lo importante de este movimiento, la cerámica también es historia de muchas culturas. “Las vasijas fueron la primera artesanía desarrollada por la humanidad; la cerámica tiene raíces en cada una de las civilizaciones. Y, sobre todo, no importa cuánto dure un fragmento de cerámica; nunca dañará el medio ambiente“, comenta Moreira. “Pero lo que es más importante para More Clay Less Plastic es la relación entre la cerámica y los alimentos. Estamos tratando de hacer que la gente vuelva a usar objetos ‘reales’, pues la mayoría de los peores plásticos son los desechables que acompañan a la industria alimentaria“.
“Creemos en la artesanía como un medio para volver a una dimensión más humana, ya que los objetos artesanales no son solo ‘cosas’, pues contienen historias y conocimientos antiguos en su interior“, afirma Moreira, algo que casa muy bien con el actual regreso a lo vernacular que vivimos en decoración. “Al reemplazar un utensilio de plástico por uno de cerámica, todos podemos ser parte de una gran revolución“, concluye la artista.
FUENTE: Eva Cajigas
https://www.ecoportal.net/paises/mas-ceramica-menos-plastico/?fbclid=IwAR14gLkxQ66PbZYibiOd4FUVm6eoW898Jnw-ocDjVxEWX1yZzJnRXYPYc6A
Con información de:
https://rolloid.net/
https://www.revistaad.es/
PROPRIETÀ DELLA PESCA, UN FRUTTO ESTIVO ANTIOSSIDANTE E RIMINERALIZZANTE
L’estate è stagione di frutta colorata, amata e gustosa. Albicocche, ciliegie, anguria, e chi ne ha più ne metta! Come se il sapore e le alte temperature non fossero uno stimolo sufficiente per fare incetta di queste delizie da giugno a settembre, abbiamo chiesto alla dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, quali fossero le proprietà delle fragole. Questa volta ci dedichiamo ad un altro dolcissimo frutto: la pesca.
Matura, infatti, proprio tra giugno e settembre, ed è caratterizzata da una polpa succosa, profumata e zuccherina, di colore giallo o bianco. Scopriamo tutto sulla pesca: proprietà e caratteristiche nutrizionali.
CARATTERISTICHE E VARIETÀ DI PESCA
La pesca è il frutto del pesco (Prunus persica), albero appartenente alla famiglia delle Rosacee e originario della Cina. Come anticipato, è tipicamente estiva e ne esistono molte varietà. In generale, si dividono in spicche o spiccagnole o spaccarelle, facilmente sezionabili a metà e nelle quali il nocciolo si stacca senza difficoltà dalla polpa, e duracine o non spicche, nelle quali il nocciolo è invece difficile da staccare dalla polpa.
La pesca comune ha polpa gialla e leggermente fibrosa; le varietà principali sono:
Collins
La gialla di Padova
Haleaven
June gold
Red haven.
La pesca duracina, invece, ha polpa bianca e le varietà principali sono la Fior di maggio, Veronese, Michelini e K2. La pesca noce e le altre nettarine hanno polpa gialla o bianca, ma sempre pastosa e morbida; le più diffuse sono la Indipendence, Fantasia e Stark red gold 6. “In molte regioni italiane si coltivano le percocche, pesche non spicche, a pasta gialla e carnosa e buccia di colore variabile dal verde al giallo; si possono consumare fresche ma sono usate soprattutto dall’industria per la produzione di sciroppati”, ci racconta la nutrizionista.
PESCA: PROPRIETÀ E PROFILO NUTRIZIONALE
Partendo dal profilo nutrizionale, la dottoressa Evangelisti spiega che, per 100 grammi di parte edibile, la pesca contiene:
90,7 g di acqua
6,1 g di carboidrati
0,8 g di proteine
0,1 g di grassi
1,6 g di fibra
Vitamina A, C, K, folati
Potassio, fosforo, calcio, magnesio, sodio, fluoro, ferro, zinco.
“Molto numerosi anche gli antiossidanti – aggiunge la biologa nutrizionista – tra cui beta-carotene, luteina, zeaxantina, gli acidi organici (molto abbondante l’acido caffeico, ma anche acido citrico, acido malico, acido clorogenico e acido tartarico) e diverse sostanze aromatiche.” Nella buccia, invece, sono presenti composti fenolici, mentre nel complesso è significativo sottolineare come la pesca sia un frutto poco calorico (100 grammi di polpa fresca apportano circa 40 calorie) e abbia un basso indice glicemico.
DIURETICA E DEPURATIVA, SOSTIENE ANCHE IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
“Grazie all’abbondante quantità di acqua, ma anche per via del ricco contenuto di potassio che regola l’equilibrio dei fluidi corporei, la pesca è certamente uno tra i migliori frutti ad azione diuretica e depurativa.” Infatti, stimola la funzionalità epatica e renale dell’organismo. Inoltre, il potassio è anche di fondamentale importanza per l’apparato cardiocircolatorio, perché ha proprietà vasodilatatrici, ovvero è in grado di rilassare la parete dei vasi sanguigni permettendo un maggiore afflusso di sangue.
Come spiega la dottoressa Evangelisti, dunque, la pesca risulta molto utile per chi ha problemi di circolazione e, in modo particolare, in caso di ipertensione. “Sempre a livello cardiocircolatorio, va detto che i composti fenolici presenti nella buccia della pesca sono in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo, aumentando invece quello buono.”
La pesca svolge un’importante azione rimineralizzante e ricostituente, grazie al ricco contenuto di minerali, utile soprattutto d’estate. Infatti quando salgono le temperature e aumenta la sudorazione, capita di perdere molti liquidi e sostanze preziose, che devono necessariamente essere reintegrati attraverso l’alimentazione.
UN SUPPORTO PER I SISTEMI DIGERENTI E IMMUNITARIO
Anche l’azione benefica svolta dalla pesca sull’apparato digerente è importante: “infatti, è facilmente digeribile – spiega la dottoressa Evangelisti – in quanto in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici ed è consigliata quindi in tutti i casi di disturbi dell’apparato digerente, ma non soltanto.”
Il buon contenuto di fibra regola la motilità intestinale favorendo la formazione e l’eliminazione delle feci e contribuendo alla pulizia dell’intestino stesso. È preziosa, dunque, in caso di stitichezza o comunque in tutti quei casi di alterata regolarità intestinale. “La presenza di una buona quantità di vitamina C fa sì che la pesca sia di enorme sostegno al sistema immunitario, che viene potenziato nella sua attività di difesa da agenti patogeni esterni.”
LA PESCA COME ANTIOSSIDANTE
Infine, come abbiamo anticipato, la pesca è un frutto molto ricco di sostanze antiossidanti, caratteristica che la rende fondamentale nel contrastare lo stress ossidativo che deriva dall’azione dei radicali liberi. In altre parole, essa rallenta l’invecchiamento cellulare e contribuisce alla prevenzione di diverse patologie croniche, anche gravi. “In tal senso – precisa l’intervistata – i polifenoli sembrano particolarmente utili nell’inibire le cellule cancerogene del tumore al seno. Degna di nota è poi la capacità della pesca di proteggere l’organismo dall’aflatossina, una muffa cancerogena molto pericolosa che può formarsi nelle arachidi e nel mais; questo grazie alla presenza dell’acido caffeico.” Infine, la pesca è utile anche a ridurre gli stati infiammatori in generale.
SCEGLIERE, CONSERVARE E USARE LA PESCA
Per selezionare i frutti più maturi e nutrienti è utile seguire alcuni semplici consigli: in primo luogo, devono essere profumati e colti alla loro maturazione. “Le pesche colte prima di questo stadio non matureranno mai e diventeranno molli, a meno che non vengano riposte in un sacchetto di carta e lasciate per circa 2-3 giorni a temperatura ambiente.” La polpa di una pesca ben matura deve sempre cedere ad una leggera pressione col dito, ed è sempre meglio scegliere frutti piccoli, poiché quelli più grossi hanno un tenore di zuccheri più elevato. Non di meno, la dottoressa Evangelisti suggerisce di preferire sempre le pesche presentate negli alveoli delle loro cassette, piuttosto che sfuse. Da evitare, invece, frutti troppo duri, senza profumo e con buccia macchiata o fragile. Una volta a casa, le pesche vanno tenute in un contenitore collocato in luogo fresco. Mai riporle in frigorifero, dato che perdono acqua e diventano fibrose.
La pesca è un frutto delizioso già al naturale, in macedonia, frullati o anche in insalata. Non mancano poi marmellate e dolci: in pasticceria è spesso alla base di torte, soufflé, gelati, sorbetti, salse e creme di vario genere. Ottime anche per la decorazione di torte, soprattutto quelle sciroppate, o per la preparazione di cocktail. “Molti non lo sanno – consiglia l’intervistata – ma le pesche si adattano bene ad alcuni secondi a base di pesce e di carne; in tal senso i migliori abbinamenti sono con gli arrosti, stufati e pesce azzurro.”
QUALI CONTROINDICAZIONI?
La pesca non presenta particolari controindicazioni, anche se è bene ricordare che può causare allergia più frequentemente di altri frutti. Per tale motivo è sconsigliata nei bambini nei primi anni di vita, perché può scatenare crisi allergiche; naturalmente, in questi casi è un frutto da evitare. “La pesca deve essere consumata con moderazione – aggiunge la biologa nutrizionista – in caso di ulcera gastro-duodenale e gastroenterocolite. È buona norma inoltre non eccedere comunque con il consumo, dato che la grande quantità di acqua può gonfiare lo stomaco.” Per lo stesso motivo è bene non abbinare al consumo di pesche quello di acqua, poiché si potrebbe incorrere anche in una indigestione. Da ricordare, a coloro che consumano la pesca con la buccia, che quest’ultima contiene pectina, che può risultare leggermente lassativa (quindi in caso di diarrea in atto, meglio evitare la buccia). Attenzione ai semi: non devono mai essere consumati perché contengono amigdalina, una sostanza velenosa.
Conoscevate, dunque, le proprietà della pesca?
FONTE: Angela Caporale
https://www.ilgiornaledelcibo.it/pesca-proprieta/
LA PROTEÍNA, DONDE MENOS TE LA ESPERAS: AÑADE ESTOS ALIMENTOS A TU DIETA
En general, cuando pensamos en añadir proteínas a nuestra dieta solemos irnos directamente a la carne y el pescado, sin duda buenas fuentes de proteína, pero no las únicas que podemos sumar a nuestros platos.
Si a partir de enero quieres añadir un extra de proteínas en tus menús, te traemos una lista con alimentos ricos en este macronutriente y que no son los de toda la vida, para que puedas variar y sigas comiendo de forma saludable. ¡Prepara la lista de la compra, que empezamos!
Frutos secos y semillas: perfectos para preparar smoothie bowls
O para añadir en ensaladas, por ejemplo. Muchas personas se quedan solo con que los frutos secos tienen muchas calorías (que las tienen: por eso son una buena fuente de energía y debemos consumirlos con moderación), pero además también contienen una buena cantidad de grasas saludables y a través de ellos podemos realizar un buen aporte proteico a nuestra dieta.
En nuestra despensa podemos tener a mano una bolsita de almendras (peladas y al natural, que contienen casi 19 gramos de proteína por cada 100 gramos), unos ricos pistachos (perfectos para tener energía antes de salir a correr, y además nos aportan casi 18 gramos de proteína por cada 100 gramos) o unas nueces (que podemos trocear y echar en nuestra ensalada para un toque crujiente, con 14 gramos de proteína por cada 100 gramos).
Aunque realmente es una legumbre, el cacahuete (tratado como fruto seco tradicionalmente) también nos aporta una buena cantidad de proteína: más de 25 gramos por cada 100 gramos. Una buena idea para consumirlo es preparar nuestra propia crema de cacahuete casera: es muy sencillo y podemos usarla en tostadas o smoothies.
Las semillas también pueden ser buena fuente de proteína, y podemos decorar nuestros smoothie bowls con ellas: las pipas de calabaza y las semillas de chía tienen más de 20 gramos de proteína por cada 100 gramos.
Las legumbres: base proteica de la dieta vegetariana
Oye, y si eres vegetariana ¿de dónde sacas la proteína". Esta es una pregunta que me hacen a menudo y mi respuesta nunca ha variado: legumbres, legumbres y más legumbres. De todo tipo, además: garbanzos, judías blancas, judías verdes, guisantes, soja... Existen muchos tipos que podemos integrar en nuestros platos.
Quizás al pensar en legumbres se nos va la mente a los calóricos platos tradicionales como los potajes o la fabada, pero realmente hay muchas posibilidades de integrar estos alimentos en nuestra dieta diaria. Por ejemplo: los garbanzos cocidos se pueden añadir a una ensalada templada, también las lentejas rojas o los guisantes. Otra opción es realizar elaboraciones como las hamburguesas de lentejas o el revuelto de tofu, que pueden servir como un plato principal.
La mayoría de las legumbres contienen un aminograma completo, lo cual quiere decir que nos aportan todos los aminoácidos esenciales por sí mismas y tienen un alto valor biológico. En el caso de las que no lo tienen completo, como las judías verdes o las lentejas, podemos completarlo fácilmente consumiendo cereales ese mismo día (no es necesario que sea en el mismo plato o en la misma comida).
Las algas, unas buenas aliadas para tus batidos
El alga espirulina tiene casi 60 gramos de proteína por cada 100 gramos: una cantidad altísima, si bien es cierto que la consumimos en cantidades muy pequeñas. La podéis encontrar en fruterías especializadas y podéis elaborar con ella tanto sopas como batidos verdes.
Otro tipo de alga del que podemos obtener una buena cantidad de proteína es el alga nori, la que se suele utilizar para el sushi. Podemos comprarla desecada, también en tiendas especializadas, e incorporarla a nuestras recetas y creaciones.
Con estas ideas ya podéis incorporar más proteínas a vuestra dieta saliendo de la típica tríada de carne-pescado-huevos.
FUENTE: https://www.trendencias.com/belleza/la-proteina-donde-menos-te-la-esperas-anade-estos-alimentos-a-tu-dieta
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