BEVE SUCCO DI CAROTE PER OTTO MESI: UN RISULTATO INCREDIBILE
Ann Cameron è autrice di molti libri per bambini, ma in questa storia è lei la protagonista. Racconta la sua storia nel blog “Chris beats cancer” (tradotto “Chris batte il cancro”) dove aveva trovato le storie di persone che hanno cercato e trovato modi alternativi per agire e avviare dei trattamenti di cura per il loro cancro.
“Il mio nome è Ann Cameron.
Il 30 luglio del 2013 mi hanno diagnosticato un tumore maligno ai polmoni. Il 1° agosto 2013 ho ricevuto i risultati: “nessuna evidenza di cancro”.
Credo, per esperienza personale che le carote possano curare il cancro rapidamente, evitando chemioterapia, radioterapia o stravolgimenti della dieta. Credo che chiunque abbia un cancro dovrebbe provare con le carote perché i risultati sono evidenti in pochissimo tempo.”
Il 6 giugno Ann viene operata per un tumore al colon al quarto stadio, rifiuta di fare la chemioterapia e da quel giorno comincia a sentirsi sempre meglio. Ma 6 mesi dopo, a Novembre, le viene diagnosticato un tumore ai polmoni. L’oncologo le dice che la radioterapia non l’avrebbe aiutata e le consiglia la chemio per riuscire a rimandare una fine già scritta, curare il cancro sarebbe stato comunque impossibile. Chiede sulle aspettative di vita: due/tre anni senza chemioterapia e non molto di più facendola.
Ann era sconvolta, così comincia a informarsi su internet sulle alternative alla chemioterapia e alla radio. Era già a conoscenza di 20 sostanze raccomandate che non funzionavano e che suo marito aveva provato a prendere per sei mesi prima di morire di cancro ai polmoni nel 2005.
Un giorno si imbatte nella lettera di un certo Ralph Cole, un ragazzo di 26 anni che raccontava come bevendo il succo di 5 libbre di carote al giorno (2.2 kg) era riuscito a eliminare delle cellule cancerogene che aveva sul collo. Ralph era molto dettagliato nella descrizione della sua esperienza ed era credibile perché non stava cercando di vendere niente a nessuno, così il 17 Novembre Ann comincia a bere la quantità di succo di carote raccomandata da Ralph.
“HO BEVUTO IL SUCCO DI 2 KG DI CAROTE OGNI GIORNO”
Il 27 Novembre ad Ann viene confermato che nei suoi polmoni ci sono delle macchie, noduli linfatici rigonfi e due piccoli tumori, entrambi lunghi circa 2.5 cm e larghi mezzo. Secondo il report del radiologo questi tumori erano “avidi di zucchero” e “in rapida crescita”.
Bere succo di carota, a differenza di alcuni supplementi che vengono proibiti durante le cure oncologiche, è perfettamente compatibile con la chemioterapia o la radio. Ann comunque decide di rifiutare la chemio dopo aver ricercato gli effetti collaterali che poteva causare.
Quindi Ann non riceve chemio, né radio né altri trattamenti. Inoltre non cambia in nessuna maniera la sua dieta a parte l’assunzione di succo di carota. L’ l’unico cambiamento che ha fatto a livello dietetico è stata l’assunzione di succo di carota.
I PROGRESSI
2 settimane dopo aver cominciato con il succo di carote non c’è stato nessun miglioramento
Dopo 8 settimane gli studi medici hanno rivelato che il cancro aveva arrestato la sua crescita, i tumori hanno cominciato a ridursi, così come il gonfiore alle ghiandole linfatiche.
Dopo 4 mesi dall’introduzione del succo di carote i noduli linfatici nei polmoni erano ritornati normali e il cancro ha continuato a ritirarsi.
Dopo 8 mesi, la tomografia computerizzata ha mostrato che il cancro era sparito!
Il segreto, a quanto pare, è che il succo di carota è ricco di acidi grassi naturali, è un antiparassitario naturale con proprietà antitumorali e il carotene contenuto nelle carote ha un’azione preventiva sulla creazione di cellule tumorali.
Ann Cameron dopo la sua esperienza ha scritto un libro su come curare il cancro con le carote, intitolato Curing Cancer with Carrots, che può essere acquistato su Amazon.
Per fare i succhi di frutta e verdura potete usare la centrifuga, che è uno strumento che facilmente avete in casa. Se però volete il massimo dal vostro succo, vi consigliamo l’ acquisto di un estrattore che estrae più succo rispetto alle centrifughe.
FONTE: http://www.dionidream.com/beve-succo-di-carote-per-8-mesi-un-risultato-incredibile/ http://nutrizioneconsapevole.altervista.org/
“…..L’ acido retinoico, un derivato della vitamina A contenuta nelle carote il quale può essere molto influente nella lotta contro il cancro…..”
Ma chi scoprì l’efficacia dell’acido retinoico? Il Prof. Luigi Di Bella L’acido retinoico come farmaco esiste da decenni in farmacia e da mezzo secolo Di Bella lo somministrava ai pazienti. L’acido retinoico peraltro è il componente essenziale della cura sperimentata dal ministero nel 1998.
UNA PICCOLA NOTA SUL BETA-CAROTENE
Il carotene è una provitamina terpenica contenuta nelle carote e in numerosi vegetali a cui conferisce colorazione rossa o arancio. Dal suo metabolismo si producono due molecole di vitamina A.
Il carotene è formato da 8 unità isopreniche ciclizzate agli estremi ed esiste in due forme dette alfa e beta (v. figura). Il beta-carotene è la forma più diffusa in natura.
Assumere Beta-carotene è meglio rispetto alla assunzione di retinolo, perché mentre il corpo assume la quantità di Beta-carotene che gli serve, espellendo quella in eccesso, non può fare lo stesso col retinolo, che, in eccesso, può danneggiare fegato e altri organi, essendo tossico a dosi elevate. La quantità massima di retinolo-equivalente che una persona adulta può assumere in una giornata, continuativamente e senza incorrere in rischi per la salute, è di circa 1,5 mg pro die. 6 mg di beta-carotene equivalgono a 1 mg di retinolo. Quindi, per calcolare quanto retinolo equivalente è, ad esempio, contenuto in un bicchiere di succo di carote da 200 ml (beta-carotene 1,6 mg) si divide per 6 e si ottiene la quantità di retinolo equivalente.
REq = 1,6 / 6 = 0,26 mg che in microgrammi sono 266
Il metabolismo che trasforma il carotene in vitamina A è lento, pertanto una quantità in eccesso di carotene (livelli ematici di carotene > 250 µg/dl, corrispondenti a>4,65 mmol/l) può originare una carotenosi, in cui la cute (ma non le sclere) assume un colorito giallo intenso, in particolare modo a livello della palma delle mani e della pianta dei piedi.
Alcuni studi epidemiologici[1] hanno evidenziato una correlazione significativa fra l’insorgenza di cancro e l’assunzione (in alte dosi per anni) di betacarotene tramite cibo nei fumatori, confermando viceversa l’azione positiva anticancro del betacarotene in quanti non fumano. Non è ancora chiaro il meccanismo chimico sottostante, fra le ipotesi, l’induzione degli enzimi del citocromo P450 con aumento dei cancerogeni da fumo; ovvero che il fumo di sigaretta aumenta la scissione asimmetrica del betacarotene, diminuendo il livello di acido retinoico in modo significativo, portando a una proliferazione cellulare nei fumatori e, di conseguenza, una maggiore probabilità di cancro ai polmoni; che si comporti come un ossidante in presenza di alte percentuali di ossigeno nei polmoni,.
La dose massima consigliata dagli esperti americani è di 7 mg/giorno. Come riferimento, 1 mg di betacarotene è contenuto in 80 grammi di carote.
[1] ATBC (Alpha-Tocopherol, Beta-Carotene Cancer Prevention Study) Lo studio CARET (Beta-Carotene and Retinol Efficacy Trial)
FONTE: http://it.wikipedia.org/wiki/Carotene
N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico.
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