miércoles, 29 de julio de 2015



LE CELLULE DEL NOSTRO CORPO SONO IMMORTALI, NOI MORIAMO LO STESSO PERCHÉ...
Le cellule, tutte le cellule per la precisione, sarebbero in grado di vivere indefinitamente, a patto però che si faccia pulizia dei loro rifiuti.

Le cellule del nostro corpo sono immortali, noi moriamo lo stesso perché non vengono eliminate le scorie delle cellule stesse, i suoi rifiuti, e quindi inevitabilmente le cellule vanno incontro alla morte. Lo affermava già diversi anni or sono, agli inizi del novecento per la precisione, il fisiologo francese e premio Nobel Alexis Carrel che portò a termine un esperimento con il quale si prefiggeva di dimostrare l’immortalità delle cellule. Fece vivere le cellule cardiache di un pollo per ben 29 anni, dieci volte la loro vita normale, perché le manteneva in una soluzione salina che provvedeva a rinnovare ogni giorno. Sembra alla fine che le cellule morirono perché, per mera dimenticanza, non fu cambiata più la soluzione che le manteneva in vita. La conclusione cui giunse il premio Nobel francese fu che le cellule, tutte le cellule per la precisione, sarebbero in grado di vivere indefinitamente, a patto però che si faccia pulizia dei loro rifiuti, diciamo così. Quello che conta quindi è l’igiene, perché in caso contrario le cellule andrebbero incontro a morte certa. Un po’ ciò che avviene regolarmente in tutti gli essere viventi.
Più o meno alla stessa conclusione giunse Arnold Ehret il quale affermava che se si adotta un corretto e sano regime alimentare, anche se dopo anni di alimentazione sbagliata, l’organismo man mano si depurerà, a partire dall’intestino, e si potrà alla fine contare su di uno stato di salute pressoché perfetto. Tornando agli studi di Alexis Carrel, questi affermava che tutti gli essere viventi, anche quelli non umani ovviamente, si intossicano quotidianamente, vuoi per una alimentazione errata, vuoi per il sempre più massiccio inquinamento, vuoi per le acque che non sono più pure e cristalline come un tempo. L’uomo è il primo nemico di se stesso, per il profitto o anche per rincorrere sempre e comunque il progresso, senza tuttavia fare attenzione ai danni che questo potrebbe provocare in termini di inquinamento, non si cura della salute del pianeta.
Non si rende conto che, un pianeta malato, necessariamente avrà degli abitanti non più in buona salute, esposti sempre più spesso ai danni provocati per sua colpa. Un pianeta che non è in grado di rinnovarsi, che non riesce a depurare l’aria, che vede continuamente le foreste essere divorate dall’uomo al solo scopo di ottenere un vantaggio economico, non potrà che essere sempre meno benevolo nei confronti dei suoi abitanti, anche quelli incolpevoli che purtroppo sono costretti a subire per colpa dell’avidità di altri. Storia vecchia, che si ripete da secoli, solo che nel presente è di fatto diventata insostenibile.
Non solo, sempre secondo Alexis Carrel, ci si avvelena anche per i troppi farmaci che si assumono sempre più spesso, mentre invece basterebbe ritornare a quelli che erano i rimedi delle nonne di un tempo, per ottenere praticamente gli stessi vantaggi senza però intossicarsi. Questo, ovviamente, non vale in tutti i casi, in quanto alcuni farmaci sono insostituibili, tuttavia vi sono una infinità di alimenti del mondo vegetale dotati di proprietà che li fanno essere dei veri e propri farmaci naturali. Si pensi, ad esempio, all’aglio, alla curcuma, alle cipolle, ai finocchi, al miele, al cioccolato, allo stesso vino, alla frutta in genere, e a tutto ciò che la terra produce.
Il segreto per poter vivere in buona salute è una sana alimentazione, un Inquinamentoconcetto che ormai sta diventando sempre più attuale. Lo stesso prof. Veronesi afferma che circa il 50% dei tumori sono la conseguenza di una alimentazione errata. Ovviamente poi giocano un ruolo altrettanto importante l’inquinamento, i pesticidi, lo stile di vita e quindi, giusto per semplificare, il fumo e/o una vita sedentaria, e infine anche la genetica. Nella salute, così come del resto nella vita in generale, ci vuole anche una buona dose di fortuna.

FONTE: http://www.tuttasalute.net/

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