ECCO LA POSIZIONE PER CONNETTERSI CON IL DIVINO E STIMOLARE LA GUARIGIONE
Ecco una delle più potenti posizioni, praticate in tutte le culture antiche, si è scoperto che stimola direttamente tutte le ghiandole del cervello simultaneamente attraverso i punti di riflessologia dei piedi. Pineale, pituitaria, tiroide e timo sono attivate e riarmonizzate attraverso questa posizione, quindi tutto il sistema endocrino che è alla base della nostra salute.
Chiamata anche la “posizione del Profeta” o Amidà, la “Preghiera sui piedi”, svolge un ruolo importante nella meditazione Kabbalistica, volta a sperimentare stati di coscienza mistici ed elevati. Infatti le ghiandole superiori del corpo umano, quando sono completamente attivate, sono legate alle esperienze paranormali come telepatia, beatitudine, visione interiore, ed altre siddhi.
Questa posizione si trova descritta anche nella Bibbia, dove si dice di pregare in ginocchio con le mani tese. Una tale posizione si trova nel caso della preghiera di Salomone: “Si inginocchiò sulle ginocchia e allargò le mani verso il cielo” (II Cronache 06:13). Ezra allo stesso modo ha detto, “Sono caduto in ginocchio e stesi le mani verso il Signore mio Dio” (Esdra 9: 5).
Come mostrato in questa figura, la riflessologia plantare mostra come nelle dita dei piedi ci sono dei punti in diretta comunicazione con queste ghiandole, oltre a polmoni, bronchi e petto. Nei piedi ci sono più 7000 terminazioni nervose collegate con tutto il corpo, e su questo si basano molte pratiche terapeutiche come lo shiatsu, l’agopuntura e il massaggio riflessologico dei piedi.
Facendo pressione su questi punti specifici dei piedi, come attraverso questa posizione, si può contribuire a portare cambiamenti profondi nel nostro corpo. Questi migliaia di nervi attraversano tutto il corpo e terminano nei piedi: la stimolazione dei piedi quindi può stimolare la guarigione di moltissimi organi e ghiandole.
Rabbi Moses Cordovero (1522-1570), uno dei leader della scuola Safed della Kabbalah, afferma che questa posizione stimola la connessione spirituale e favorisce la guarigione. Secondo i cabalisti, questo è anche il motivo per cui Mosè si inginocchiò e alzò le mani quando voleva incanalare energia spirituale in modo da sconfiggere in battaglia Amalek.
Nel nuovo testamento è scritto:
“Ed egli (Gesù) si staccò da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava, ” (Luca 22:41)
“Poi, (Stefano) postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: Signore, non imputar loro questo peccato. E detto questo si addormentò. ” (Atti 7 : 60)
“ Ma Pietro, messi tutti fuori, si pose in ginocchio, e pregò; e voltatosi verso il corpo, disse: Tabita lèvati. Ed ella aprì gli occhi; e veduto Pietro, si mise a sedere.” (Atti 9 : 40)
“Quando ebbe dette queste cose, (Paolo) si pose in ginocchio e pregò con tutti loro.” (Atti 20 : 36)
“Quando però fummo al termine di quei giorni, partimmo per continuare il viaggio, accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figliuoli , fin fuori della città; e postici in ginocchio sul lido,facemmo orazione e ci dicemmo addio;” (Atti 21:5)
“Per questa cagione, dico, io piego le ginocchia dinanzi al Padre , ” (Efesini 3:14)
Gesù, Stefano, gli apostoli Pietro e Paolo usavano pregare in ginocchio. Infatti secondo gli studiosi del cristianesimo la posizione da tenere durante la preghiera è in ginocchio.
Quindi assumere questa posizione 2-3 volte al giorno per 5 minuti ciascuna, noterai all’inizio molto fastidio fisico nel mantenere la postura considerato che la schiena deve essere dritta. E’ ideale questa posizione per meditare e portare pace nella propria vita, stare in silenzio. Già dopo una settimana noterai che ti resterà molto più facile stare in ginocchio sui piedi. Gli effetti saranno molto evidenti dopo alcuni giorni e ti noterai molto più radicato e allo stesso tempo connesso con la tua interiorità, senza trascurare tutti i benefici fisici. Prova tu stesso e valuta la validità di queste affermazioni.
FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/
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