CLOROFILLA: PROPRIETÀ. CONTROINDICAZIONI E CIBI CHE LA CONTENGONO
La clorofilla, lo abbiamo studiato da piccoli, è il pigmento verde presente nelle piante, che fornisce il loro tipico colore. La sua struttura molecolare è molto simile a quella del sangue, per questo spesso è stata soprannominata “sangue verde”.
La differenza tra clorofilla e sangue risiede nel fatto che al centro della sua struttura chimica della prima è presente il magnesio, mentre nell’emoglobina troviamo il ferro.
Grazie a questi punti in comune con il nostro sangue, la clorofilla è consigliata per la cura di diversi disturbi, come ad esempio l’anemia. Inoltre, normalizza la pressione sanguigna ed è in grado di contribuire all’equilibrio acido-basico del sangue.
Ma vediamo più da vicino le sue proprietà.
Le proprietà della Clorofilla
Come abbiamo accennato prima, la clorofilla, per la sua composizione, è considerata un vero e proprio rigeneratore delle cellule, che favorisce il trasporto di ossigeno.
Sinteticamente possiamo dire che le proprietà della clorofilla come integratore alimentare sono:
di aumentare i globuli rossi;
migliorare i casi di anemia;
purificare il fegato e aiutare l’organismo a eliminare le tossine;
regolarizzare il ciclo mestruale;
migliorare lo stato di salute delle vene varicose;
favorire l’assorbimento dei nutrienti, come il calcio;
sgonfiare l’intestino;
donare energia e ossigeno al corpo.
Ci sono alcune sue proprietà che meritano un piccolo approfondimento, come ad esempio la sua capacità di ripulire l’organismo. Il fegato, dopo l’assunzione di cibi o di integratori che contengono la clorofilla, si disintossica e inizia a funzionare al suo massimo.
Anche metabolismo e microcircolo si attivano, favorendo di conseguenza l’eliminazione di tossine e scarti accumulati nel nostro organismo.
Questo ha ripercussioni anche sulla linea, perché la riattivazione del microcircolo favorisce un migliore drenaggio, consentendo di eliminare i liquidi in eccesso.
Inoltre, sembra che iniziare un pasto con vegetali che contengono clorofilla aiuti non solo ad aumentare il senso di sazietà nel corpo, ma anche ad impedire l’assimilazione di sostanze nocive presenti nel cibo che assumiamo. Ci riferiamo ad esempio agli insetticidi depositati sulla buccia della verdura. Naturalmente, per assolvere a questa funzione è necessario consumare questa sostanza, prima dei pasti.
Ancora, la clorofilla riduce gli effetti dati da esposizione a onde e materiali radioattivi, come ad esempio i raggi X.
La sua capacità di ossigenazione delle cellule, permette all’organismo di resistere meglio allo stress fisico, riducendo i tempi di ripresa muscolare e rallentando i processi di invecchiamento. Anche per questo, è molto utilizzata dagli sportivi o da chi è sottoposto a sforzi intensi.
Anche in caso di debolezza causata dall’influenza, la clorofilla favorisce il processo di recupero.
Quali cibi la contengono
La clorofilla è contenuta in tutti i vegetali di colore verde intenso, che andrebbero mangiati crudi o, al limite, poco cotti, all’inizio di ogni pasto.
I cibi che ne contengono di più sono: broccoli, spinaci, verza, asparagi, prezzemolo, rucola, cicoria, cime di rapa, fagiolini, lattuga e alga spirulina.
Un altro modo sarebbe quello di assumere la clorofilla sotto forma di gocce, facilmente reperibili in erboristeria.
Controindicazioni
A causa della sua capacità di aumentare l’attività metabolica, l’assunzione di clorofilla (soprattutto sotto forma di integratori) è controindicata in tutte quelle persone che soffrono di forme gravi di insonnia.
FONTE: Scritto da Agnese Tondelli
https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/clorofilla-proprieta-controindicazioni-e-cibi-che-la-contengono/
(Foto in evidenza: Ano Lobb. @healthyrx; foto interna: Muffet)
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