sábado, 20 de agosto de 2016




BOOM DI VEGETARIANI: I COLOSSI DELLA CARNE SI PIEGANO AL NUOVO MERCATO
Cosa spingerà mai le aziende che da decenni e decenni guadagnano sulla vendita di prodotti derivati dall’organismo di animali a formulare alternative vegetariane??

L’Italia è sempre più veg. La popolazione vegetariana e vegana è in continua crescita. Stime indicano cifre come 8 milioni di individui, ma rimane difficile indicare davvero quante siano le persone che hanno abbandonato l’abitudine di mangiare resti animali.
Sta di fatto che ci siamo, siamo sempre di più e con la nostra presenza e con le nostre scelte il mercato sta cambiando.
Qualche giorno fa, in un supermercato Carrefour, ne ho avuto ulteriore conferma.

I Fratelli Beretta, che dal 1812 vendono alimenti a base di animali, hanno improvvisamente scoperto di avere un cuore verde.
Per questo hanno pensato di ideare e vendere burgers 100% vegetariani in più varianti.

Che dire poi di Wuber, colosso della vendita di wurstel fatti con il corpo dei suini?
Anche questa azienda ha introdotto una alternativa vegetale proponendo wurstel vegetariani che non contengono carne.

La stessa idea è venuta anche a Citterio, altra azienda nota per affettati, che ha ideato dei wurstel agli spinaci.

L’idea di vendere anche alimenti del genere nasce da un lavoro non di poco conto: prima di intraprendere iniziative del genere penso che le aziende si siano almeno documentate su quanto la richiesta di alimenti veg sia aumentata per attivarsi sull’ideazione della ricetta, sulla realizzazione del prodotto e la sua messa in vendita.

Questo fa riflettere davvero molto.
Colossi della produzione di alimenti a base di carne che arrivano ad intraprendere queste scelte fanno pensare che sul serio le cose stiano cambiando, e anche tanto!

Io personalmente non acquisterò nessuno dei prodotti che vi ho mostrato in questo articolo. Sono intollerante alla crudeltà sugli animali e alle uccisioni ingiustificate, e purtroppo sia Citterio, sia Wuber che Fratelli Beretta continuano a mietere vittime.
Si parla di migliaia di esseri senzienti ogni anno i cui resti finiscono lavorati e impacchettati sugli scaffali.
Non li acquisterò mai perchè sarebbe come comprare le verdure dal macellaio.
Mi auguro però che col tempo tutte le aziende che adesso continuano a lucrare sulla morte degli animali possano convertirsi al 100%. Solo allora ne diventerò cliente.

Voi, ovviamente, siete liberi di scegliere di agire come me o al contrario

FONTE: Carmen Luciano https://carmenluciano.com/

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