lunes, 3 de octubre de 2016




GINKO BILOBA- RIGENERA I NEURONI E MIGLIORA LA MEMORIA CON QUESTA ANTICA PIANTA Il Gingko Biloba, la pianta più antica del mondo, è ottima per rigenerare il cervello, prevenire le malattie senili, allontanare lo stress e molto altro. Il Gingko Biloba è una pianta di origine asiatica la cui origine risale a 250 milioni di anni fa e per questo è considerata un fossile vivente. Attualmente i numerosi studi attorno a questo albero antichissimo suggeriscono che può trattare 100 diversi disturbi di salute e agire con più di 50 meccanismi fisiologici differenti. Il Gingko Biloba è una delle poche piante al mondo a possedere la proprietà adattogena ovvero quella di ridurre gli effetti dello stress fisico e mentale ed aumentare la resistenza ad esso. Inoltre svolge un’azione antiossidante ed antinfiammatoria grazie ai ginkgolidi in essa contenuti che si sono dimostrati utili per combattere i radicali liberi, ritardare l’invecchiamento e prevenire danni cellulari. Ma ciò che la rende famosa sono le sue proprietà benefiche a livello cerebrale. Uno studio del 2006 pubblicato sul European Journal of Neurology ha concluso che il gingko biloba è efficace quanto il farmaco donepezil per trattare i disturbi dell’Alzheimer. E non solo previene ma è anche in grado svolgere delle proprietà rigenerative cerebrali stimolando il fattore neutrofico derivato dal cervello (BDNF), una proteina presente nel cervello e nel sistema nervoso periferico che è essenziale nella regolazione, la crescita e la sopravvivenza delle cellule cerebrali e che è particolarmente importante per la memoria a lungo termine. La capacità di aumentare il BDNF implica che migliora le prestazioni mentali e le funzioni cognitive. Quindi è utile per riparare i danni di ictus e inquinamento di alluminio che è una neurotossina presente nella catena alimentare legata all’insorgenza di demenza e Alzheimer. Inoltre solo di recente è stato scoperto un nuovo meccanismo di guarigione a livello cerebrale del Gingko Biloba ed è quello che la rende unica rispetto a tutti gli altri rimedi naturali per il cervello. Infatti i ricercatori hanno pubblicato uno studio sulla rivista Cell and Molecular Neurobiology in cui mostrano come questa pianta sia in grado di modulare positivamente le cellule staminali neurali (NSC), una sottopopolazione di cellule all’interno del cervello che come cellule multipotenti sono in grado di generare molti tipi differenti (fenotipi) di cellule che compongono il cervello. Infatti è stato scoperto che il Gingko Biloba stimola la proliferazione delle cellule staminali neuronali e ne favorisce la differenziazione il che significa idealmente rigenerare completamente il cervello. I benefici del Gingko Biloba A livello cerebrale il Gingko Biloba: Migliora la memoria Favorisce le funzioni cognitive Previene il deterioramento mentale Ripara i danni cerebrali
Ma la sua azione non finisce qui perché migliora la micro-circolazione sanguigna, non solo quella irrora i tessuti cerebrali, ma anche la circolazione periferica. Questa sua azione combinata con gli altri principi attivi presenti la rendono molto utile per: Mani e piedi freddi Calvizia Emicrania Cefalea Disfunzione erettile Depressione Degenerazione maculari e problemi alla retina Ipertensione Vertigini Acufeni Stress Aterosclerosi Infarto Cardiopatia ischemica Malattia di Raynaud Insufficienza vertebrobasilare Claudicatio intermittens In particolare il gingkolide B (contenuto nel Gingko Biloba) previene il danno metabolico causato da ischemia cerebrale e riducono gli infarti causati da occlusione vasale, svolgendo inoltre un’azione protettiva nei confronti di questi disturbi. Inoltre il ginkolide B contrasta i processi di aggregazione piastrinica, formazione del trombo e reazioni infiammatorie (iperattività bronchiale). Modalità d’uso, controindicazioni e curiosità del Gingko Biloba Nella medicina tradizionale cinese veniva usato per curare il cuore e i polmoni, ed in particolare i medici lo utilizzavano per curare l’asma, l’angina pectoris, acufeni e i geloni causati dal freddo. Nella medicina ayurvedica invece veniva associato alla longevità usandolo come ingrediente del “soma”, l’elisir di lunga vita. L’albero è stato introdotto in Europa nel 1730 e nella medicina omeopatica lo si può trovare sotto forma di granuli con indicazioni per il trattamento delle tonsilliti e della cefalea. Uso. La dose solitamente consigliata è di 120 mg di estratto di ginkgo al giorno, da assumersi in 2-3 dosi frazionate. Controindicazioni. Deve consultare il proprio medico prima dell’uso chi assume farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, diuretici, trombolitici e a base di acido acetilsalicilico. Non deve essere associato a prodotti a base di aglio o derivati dal salice, poiché può aumentare la gastrolesività. E’ sconsigliato in caso di epilessia, gravidanza e durante l’allattamento. Non è adatto ai bambini. Il Gingko Biloba è disponibile sotto forma di compresse, estratto liquido o tisana.

FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/

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