PARCO ECOLOGICO PIÚ GRANDE D'EUROPA: COSÌ A GOTEBORG RICICLI E ACQUISTI TUTTO USATO
In 18 postazioni di raccolta si può lasciare qualsiasi oggetto, qualsiasi rifiuto. Poi si passa agli acquisti. Un frigorifero? 100 euro. Un tosaerba? 40 euro. E il comune guadagna un milione di euro l’anno, più il risparmio per le minori spese di raccolta.
Chissà se uno delle migliaia di assessori all’Ambiente che abbiamo in Italia, anche uno solo, abbia letto il reportage di Pierpaolo Corradini pubblicato dal settimanale L’Espresso. Il giornalista ci accompagna in una vera meraviglia della sharing economy, di quella nuova economia che nasce dal principio fondamentale dello «spreco zero». Con risparmi per i cittadini, nuovi posti di lavoro, una lotta concreta all’inquinamento e una valida soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti.
Siamo a Goteborg, città della Svezia di 540mila abitanti, dove sorge il Kretsloppsparken Alelyckan, l’isola ecologica più grande d’Europa: trentamila ettari, dove non troverete alberi, piante e fiori. Ma spazzatura, qualsiasi tipo di oggetto, che viene riutilizzata, e attraverso incenerimento e riciclaggio torna a nuova vita. E troverete ogni tipo di merce, che invece di finire nella catena di smaltimento, viene rivenduta direttamente da dipendenti comunali a prezzi super favorevoli.
Così ogni giorno migliaia di svedesi fanno la loro passeggiata in questo autentico parco dei rifiuti. Portano i loro oggetti di cui intendono liberarsi, e all’ingresso vengono smistati in una delle 18 postazioni di raccolta esterna. Se il materiale è particolarmente voluminoso, un impiegato comunale accompagna il visitatore fino al luogo della consegna.
Una volta liberatosi della sua merce, il cittadino può passare alla fase degli acquisti. E nel parco ecologico trova tutto. Armadi, sedie, rubinetti, giradischi, porte, finestre, tavoli, piastrelle e vasche da bagno: è come girare in un gigantesco mercatino dell’usato, dove ogni cosa è disponibile a buon mercato. Un tosaerba lo puoi pagare 40 euro, un motore da barca 30 euro, un frigorifero, che ha bisogno solo della sostituzione di un pezzo, 100 euro.
Poi ci sono i laboratori in cui gli oggetti non vendibili vengono riutilizzati: i bancali diventano tavoli, le cassette per la frutta pezzi di librerie, i vecchi vinili lampade di moderno design. Qui lavorano una quarantina di persone, tra le quali anche handicappati o giovani disoccupati. Gente creativa, che dai pezzi di una vecchia bicicletta è capace perfino di ricavare una scultura.
Infine, il parco di Goteborg è un grande affare per la casse dell’amministrazione comunale. È costato, in tutto, 4,5 milioni di euro, ma i suoi guadagni già si aggirano attorno a 1 milione di euro l’anno. Ciò significa che in quattro anni l’investimento pubblico è stato ripagato dai ricavi del mercato. A questo poi bisogna aggiungere i risparmi per la consegna dei rifiuti direttamente da parte dei cittadini, senza impegnare la rete di raccolta urbana.
FONTE: https:// www.nonsprecare.it/ recupero-oggetti-usati-parc o-ecologico-kretsloppspark en-alelyckan-goteborg-svez ia?refresh_cens
In 18 postazioni di raccolta si può lasciare qualsiasi oggetto, qualsiasi rifiuto. Poi si passa agli acquisti. Un frigorifero? 100 euro. Un tosaerba? 40 euro. E il comune guadagna un milione di euro l’anno, più il risparmio per le minori spese di raccolta.
Chissà se uno delle migliaia di assessori all’Ambiente che abbiamo in Italia, anche uno solo, abbia letto il reportage di Pierpaolo Corradini pubblicato dal settimanale L’Espresso. Il giornalista ci accompagna in una vera meraviglia della sharing economy, di quella nuova economia che nasce dal principio fondamentale dello «spreco zero». Con risparmi per i cittadini, nuovi posti di lavoro, una lotta concreta all’inquinamento e una valida soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti.
Siamo a Goteborg, città della Svezia di 540mila abitanti, dove sorge il Kretsloppsparken Alelyckan, l’isola ecologica più grande d’Europa: trentamila ettari, dove non troverete alberi, piante e fiori. Ma spazzatura, qualsiasi tipo di oggetto, che viene riutilizzata, e attraverso incenerimento e riciclaggio torna a nuova vita. E troverete ogni tipo di merce, che invece di finire nella catena di smaltimento, viene rivenduta direttamente da dipendenti comunali a prezzi super favorevoli.
Così ogni giorno migliaia di svedesi fanno la loro passeggiata in questo autentico parco dei rifiuti. Portano i loro oggetti di cui intendono liberarsi, e all’ingresso vengono smistati in una delle 18 postazioni di raccolta esterna. Se il materiale è particolarmente voluminoso, un impiegato comunale accompagna il visitatore fino al luogo della consegna.
Una volta liberatosi della sua merce, il cittadino può passare alla fase degli acquisti. E nel parco ecologico trova tutto. Armadi, sedie, rubinetti, giradischi, porte, finestre, tavoli, piastrelle e vasche da bagno: è come girare in un gigantesco mercatino dell’usato, dove ogni cosa è disponibile a buon mercato. Un tosaerba lo puoi pagare 40 euro, un motore da barca 30 euro, un frigorifero, che ha bisogno solo della sostituzione di un pezzo, 100 euro.
Poi ci sono i laboratori in cui gli oggetti non vendibili vengono riutilizzati: i bancali diventano tavoli, le cassette per la frutta pezzi di librerie, i vecchi vinili lampade di moderno design. Qui lavorano una quarantina di persone, tra le quali anche handicappati o giovani disoccupati. Gente creativa, che dai pezzi di una vecchia bicicletta è capace perfino di ricavare una scultura.
Infine, il parco di Goteborg è un grande affare per la casse dell’amministrazione comunale. È costato, in tutto, 4,5 milioni di euro, ma i suoi guadagni già si aggirano attorno a 1 milione di euro l’anno. Ciò significa che in quattro anni l’investimento pubblico è stato ripagato dai ricavi del mercato. A questo poi bisogna aggiungere i risparmi per la consegna dei rifiuti direttamente da parte dei cittadini, senza impegnare la rete di raccolta urbana.
FONTE: https://
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