lunes, 13 de diciembre de 2021
ALBÓNDIGAS VEGETALES CON SALSA DE TOMATE
A menudo, recibo mensajes de familias que están muy preocupadas porqué sus bebés no quieren comer vegetales. Es importante tener en cuenta varios factores pero uno de los más importantes es cómo cocinamos y presentamos los platos. Hay muchas formas de comer verduras, solo tenemos que abrir la mente y ofrecer a nuestros peques opciones originales cómo estas deliciosas albóndigas vegetales. Buscar maneras divertidas y atractivas para presentar las verduras a los niños es una manera ideal para que les apasionen. Me habéis pedido tanto esta receta que no podía terminar el año sin compartirla con vosotros. Con ella tenéis el éxito asegurado y sino, ¡ya me lo diréis!
Ingredientes (2 personas)
40g de cuscús de espelta integral
200g de garbanzos cocidos
1 brócoli
500g de tomates pera
Semillas de sésamo
Preparación
Precalentamos el horno a 180º.
Trituramos los tomates y los sofreímos con un buen chorro de aceite de oliva y sal hasta que se haya consumido todo el líquido que contienen.
Cocemos las flores de brócoli al vapor.
Ponemos a calentar 40ml de agua y cuando rompa a hervir, añadimos el cuscús y apagamos el fuego.
Trituramos la mitad del brócoli con los garbanzos y el cuscús y reservamos la otra mitad para acompañar el plato.
Formamos bolitas, colocamos encima de una bandeja de horno con papel vegetal y horneamos durante 15’
Servimos las albóndigas con una base de salsa de tomate y las flores de brócoli.
FUENTE: https://arrelsdesempre.com/albondigas-vegetales-con-salsa-de-tomate/
LA RICETTA CASALINGA PER PREPARARE I FALAFEL, LE POLPETTE VEGETARIANE ORIGINARIE DEL LIBANO
Un piatto leggero, saporito e nutriente, che ha sempre più estimatori
Eccovi la ricetta dei falafel, scoprite con noi la ricetta per preparare queste gustose polpette vegetariane mediorientali, tenere e molto leggere. Molti sbagliano completamente questa ricetta aggiungendo uova e farina, vediamo invece gli ingredienti necessari e la preparazione corretta.
Origine di questa ricetta
I falafel (spesso noti anche come felafel), polpettine a base di ceci o fave, nate in Libano e diffuse poi in Egitto (taâmia) e molto popolari nella tradizione culinaria mediorientale, stanno pian piano conquistando anche il mercato italiano come ottima ricetta vegetariana e vegana.
I falafel sono una ottima alternativa vegetariana al kebab: i panini con falafel sono infatti diventati uno street food ideale per chi vuole consumare un pasto cruelty free veloce e gustoso.
Di solito le polpette sono schiacciate e servite all’interno della pita, pane arabo molto soffice, insieme ad altri ingredienti come la salsa di sesamo, pomodori e cetrioli o altro ancora in base ai propri gusti.
Come fare i falafel a casa: la ricetta
Per chi ancora non li conosce e per quanti vogliano provare a realizzare in casa questa ottima pietanza, vi sveliamo una ricetta semplice per prepararli in modo davvero genuino.
ottimi i falafel fatti in casa… da servire con hummus, tabouleh e pane pita per un pasto da mille e una notte!
gli ingredienti
Eccovi di seguito gli ingredienti per preparare falafel per 4-6 persone.
500 g di ceci secchi
3 o 4 spicchi di aglio
2 cipolle medie
50 g di prezzemolo fresco
1 cucchiaino di cumino in polvere
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio in polvere
la preparazione passo passo
Innanzitutto mettete i ceci essiccati in ammollo in acqua fredda per almeno 24-36 ore.
Importante: dovete scolare molto bene i ceci ed asciugarli con un panno pulito o carta assorbente. Non deve essere più presente acqua, è uno dei segreti per riuscire a far venire bene la ricetta. Utilizzate ovviamente solo ceci essiccati e non in scatola. Quelli in scatola sono stati cotti preventivamente e contengono acqua.
Una volta che li avrete scolati bene dovete frullarli insieme a cipolla, aglio e prezzemolo nel mixer fino ad ottenere un impasto morbido a cui aggiungerete poi cumino, bicarbonato e sale.
Attenzione: il modo in cui frullate l’impasto è molto importante per evitare poi che si spacchino quando li friggerete in olio bollente. Potete usare un frullatore od un tritacarne. Basta un minuto di frullatore a più fasi per ottenere la giusta consistenza con piccoli pezzi. Ricordatevi che non stiamo preparando una purea di patate, non deve essere troppo omogenea.
Una volta mescolato bene il tutto, l’impasto va colato in una ciotola che aiuterà a dare la consistenza necessaria. Aggiungete ora le spezie: polvere di coriandolo, cumino, peperoncino, sale, bicarbonato di sodio. Mi raccomando, se utilizzate coriandolo fresco, asciugatelo bene prima di sminuzzarlo per evitare poi che il falafel si rompa a contatto con l’olio bollente.
Dovete quindi lasciare il tutto a riposo in frigo per almeno mezza giornata. Successivamente potete preparare la padella con l’olio per procedere alla frittura realizzando delle polpette dal diametro dai 3 ai 5 cm con l’impasto ottenuto.
Fate friggere le polpette dopo aver riscaldato l’olio e, una volta dorati, asciugateli bene con della carta assorbente.
Potete servirli con un contorno di verdure fresche o una salsa a base di yogurt e cetrioli (come la salsa greca tzatziki).
Non vi resta che gustarli, se avrete seguito bene la ricetta devono essere croccanti dorati e teneri al loro interno.
Consiglio: se avete fatto troppe polpette, potete anche congelare quelle in surplus. Quando li vorrete consumare basta che li scaldiate in forno caldo per circa dieci minuti e ritroveranno la loro consistenza e saranno croccanti.
Buon appetito!
FONTE: https://www.tuttogreen.it/ricetta-dei-falafel-polpette-vegetariane/
PASTA CON COL Y ALMENDRAS
Un plato sencillo, sano y saboroso. ¿qué más se puede pedir?
Tiempo total: 30 min.
Preparación: 15 min.
Cocción: 15 min.
Porciones: 2
Ingredientes
250 grs de pasta en forma tubular
1 manojo (400 grs) de col crespa
2 cdas de aceite de oliva
2 dientes de ajo picados
3 / 4 cdita de sal
130 gramos (1 sobre) de extracto de tomate
2 tazas de porotos enlatados
1/2 taza de almendras cortadas en rodajas
Preparación
Cocinar la pasta según las instrucciones del paquete.
Retirar los tallos de las hojas de col y cortarla en pequeños pedazos.
En una sartén grande, calentar el aceite a fuego lento.
Añadir el ajo y cocinar 2 minutos o hasta que estén blandos.
Añadir la col y saltear unos minutos.
Escurrir la pasta y añadir el extracto de tomate y condimentos.
Agregar los porotos y la col, mezclar bien.
Esparcir por encima las almendras en rodajas y servir.
FUENTE: IVANA KUSMAN
https://www.hazteveg.com/receta/1161/pasta-con-col-y-almendras
FETTUCCINE AL TOPINAMBUR E CIPOLLE ROSSE
Le fettuccine al topinambur e cipolle rosse sono un primo molto gustoso e semplice da cucinare, ideale anche per chi prova per la prima volta questo tubero, conosciuto anche come carciofo di Gerusalemme proprio per il suo sapore che ricorda quello dei carciofi.
Prep.: 10 min
Cottura: 25 min
Tempo tot.: 35 min
Dosi per: 4 persone
Ingredienti
360 g di fettuccine
300 g di topinambur
2 cipolle rosse
60 g di tahin
1 limone
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
Sale e pepe
Strumenti
padella antiaderente
pentola
ciotola
Si cucina!
Come prima cosa affettate non troppo finemente le cipolle e saltatele in padella con un filo d’olio e un pizzico di sale per 5 minuti fino a quando inizieranno a diventare lucide. Nel frattempo lavate molto bene i topinambur (possibilmente con una spazzola apposita per le verdure) e tagliateli a fettine. Unitelo quindi in padella con le cipolle, salate e pepate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere 5-10 minuti fino a quando il topinambur si sarà ammorbidito.
Condiamo la pasta
Lessate la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente, conservando una tazza di acqua di cottura. Mentre la pasta cuoce preparate il condimento: in una ciotolina mescolate la tahin con il succo di limone e aggiungete pian piano acqua fino ad ottenere una crema molto fluida. Una volta cotta saltate la pasta insieme alle verdure, unite la crema di tahin e limone, il prezzemolo e se necessario un po’ di acqua di cottura della pasta fino ad ottenere un condimento morbido. Impiattate e servite subito ben caldo.
Conservazione
Potete conservare queste fettuccine al topinambur 2-3 giorni in frigorifero in un contenitore per alimenti.
Consiglio per i vegolosi: Provate ad aggiungere al condimento di questa pasta delle olive per renderlo ancora più saporito.
FONTE: DELLA NOSTRA CHEF SONIA MACCAGNOLA
https://www.vegolosi.it/ricette-vegane-semplici-veloci/fettuccine-al-topinambur-e-cipolle-rosse/
PANECILLOS DE PIPA
Estos panecillos de pipa son ideales para picar, crujientes, saladitos y mucho menos grasientos que los que venden en palitos. Las cantidades que propongo dan para poquitos, pero podéis doblar cantidades si queréis hacer para guardar. ¡Vamos allá!
INGREDIENTES
100 gr de harina
100 ml de agua
1 cucharadita de postre de levadura en polvo
30 gramos de pipas
1 cucharadita de postre de sal gorda
Aceite de oliva
PREPARACIÓN
Mezclamos la harina con la levadura, las pipas y la sal y después añadimos el agua. Mezclamos bien para que no queden grumos (salvo lo de las pipas) y dejamos reposar mientras el horno se calienta a unos 200º.
Ponemos sobre la bandeja del horno papel de hornear y con una cuchara vamos echando la masa. Veréis que es bastante pegajosa, pero no os preocupéis. Yo las hice de tamaño de una galleta y después espolvoreé unos granos de sal gorda.
Ponemos a hornear durante unos 20-25 minutos. En los últimos 10 minutos yo saqué la bandeja, y con un pincel de cocina, unté un poco de aceite de oliva en cada uno de los panecillos.
Cuando veáis que tiene color dorado ya podéis sacarlos. Dejamos enfriar ¡y a devorar! ¡Que aproveche!
FUENTE: https://beginveganbegun.es/2014/08/12/panecillos-de-pipa-veganos/
PIZZA ALTERNATIVA: 6 GUSTOSE PIZZE SENZA FARINA!
La pizza senza farina, è un'alternativa sfiziosa che si può realizzare con tanti ingredienti diversi. Ecco qualche ricetta per una pizza croccante e deliziosa!
Non chiamatele pizze!… oppure chiamatele così, sapendo che è possibile gustare una pizza alternativa senza rinunciare al gusto. La pizza, si sa, è uno dei cibi più amati in Italia e direi anche nel resto del mondo. La vera pizza è fatta con una ricetta semplice e con materie prime di ottima qualità; l’impasto è importantissimo e ovviamente la si può personalizzare in mille modi in base alle preferenze.
Diciamo però che è possibile preparare anche un’ottima pizza alternativa senza farina evitando di utilizzare la pasta del pane come base, pur avendo un risultato altrettanto gustoso e saporito. Ecco quindi qualche idea semplice e rapida per preparare delle pizze alternative con basi ottenute da soli ingredienti vegetali, senza farina, alcune senza glutine (qui le più comuni farine senza glutine) e persino in versione crudista!
Pizza Alternativa con Base di Zucchine
Questa pizza alternativa è perfetta d’estate se avete, come spesso accade, tante zucchine da smaltire e non sapete come prepararle. La base è croccante fuori ma morbida all’interno mentre il sapore è abbastanza neutro e quindi potete personalizzarla davvero come volete.
Ingredienti per la base:
4 grosse zucchine
1 cucchiaino di erbe secche varie
1 pizzico di sale
1 cipolla
3 cucchiai di farina di mandorle
Fiocchi di Avena e farina di mais q.b.
Olio extravergine di oliva
Procedimento:
Per cominciare stufare la cipolla tagliata a fettine sottili nell’olio, aggiungere le zucchine tagliate a dadini e cuocere per circa 10 minuti, lasciando le zucchine ancora abbastanza croccanti. Da ultimo aggiungere le erbe secche e il sale. Frullare le zucchine, aggiungere la farina di mandorle, i fiocchi di avena e la farina di mais e frullare ancora qualche secondo. Per i quantitativi dei fiocchi di avena e della farina di mais, regolatevi ad occhio, fino ad ottenere un composto appiccicoso ma comunque malleabile. Ungere con dell’olio un foglio di carta forno, rovesciare sopra il composto e, aiutandosi con le mani inumidite, dare una forma rotonda con lo spessore di circa mezzo centimetro.
Infornare a 200° per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo girare la base per farla cuocere bene anche dall’altra parte e rimetterla in forno per altri 10 minuti circa. A questo punto la base per la pizza alternativa è pronta. Croccante fuori e morbida dentro. Buonissima anche da sola ma perfetta per essere farcita. Potete personalizzarla come volete. La pizza della foto è fatta con della passata di pomodoro, delle melanzane grigliate, un trito di olive e capperi e un paio di cucchiai di parmigiano veg (sesamo, mandorle e lievito alimentare tritati assieme). Dopo aver farcito la pizza rimettere in forno ancora qualche minuto.
Pizza Alternativa con Base di Quinoa
Un’altra idea per una pizza alternativa diversa dal solito prevede l’uso della quinoa. Questo pseudo cereale, molto leggero in quanto privo di glutine, è perfetto per creare una base croccante all’esterno e morbida all’interno. Se la preferite più croccante, stendetela più sottile. Per la base frullare della quinoa cotta in precedenza insieme a dei fiocchi di avena e ad un paio di cucchiai di olio. Schiacciare il composto ottenuto su una teglia, aiutandosi con le mani inumidite e fare cuocere a 180° per 15 minuti. Decorare a piacere con tante verdure grigliate, pomodorini, rucola, mais e completare la cottura ancora per qualche minuto in forno.
Pizza di Cavolfiore
Anche la base di questa pizza alternativa è gluten free. Il sapore del cavolfiore, una volta che la base è cotta, non si sente molto e non copre il resto degli ingredienti. La base che si ottiene è compatta e si riesce davvero a tagliare delle belle fette che ricordano quelle di una vera pizza!
Ingredienti per la base
1 cavolfiore piccolo
2 cucchiai di farina di riso
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 pizzico di sale
Origano
Procedimento:
Cuocere al vapore le cimette di cavolfiore e farle raffreddare. Successivamente metterle in un canovaccio pulito e con pazienza strizzare bene, cercando di fare uscire più acqua possibile (più acqua si riesce ad eliminare più verrà croccante la base). Dopo aver “strizzato” il cavolfiore, il volume di quest’ultimo si ridurrà notevolmente e la consistenza sarà simile ad un purè piuttosto denso. A questo punto aggiungere l’olio, la farina di riso, il sale e l’origano amalgamando bene. Stendere il composto in una teglia e cuocere a 180° per 20 minuti.
A questo punto la base per la pizza alternativa è pronta per essere farcita e decorata come preferite. La pizza della foto è stata completata con un po’ di passata di pomodoro, delle cipolle fatte stufare in padella, olive, capperi, un po’ di erbe aromatiche e un filo d’olio. Dopo averla farcita, far cuocere la pizza in forno per altri 10 minuti.
Pizza di Cous Cous
La pizza di cous cous, come le altre pizze alternative, è molto versatile e la base risulta croccante fuori e morbida dentro. Vi consiglio comunque di non farla cuocere troppo per evitare che il cous cous all’esterno diventi troppo secco. Il sapore è neutro e quindi si presta a molte varianti per quanto riguarda il condimento. Naturalmente, essendo il cous cous un alimento contenente glutine rende questa pizza senza farina non adatta ai celiaci.
Ingredienti per la base
100 gr di cous cous
Qualche cucchiaio di farina di riso
2 cucchiai di Olio di oliva
Procedimento:
Preparare il cous cous seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. Una volta pronto, sgranarlo bene con la forchetta e aggiungere l’olio di oliva. Aggiungere la farina di riso (2 o 3 cucchiai dovrebbero bastare). Schiacciare il cous cous sulla base dello stampo da pizza leggermente unto, dando una forma rotonda e con uno spessore omogeneo. Ungere leggermente la superficie della pizza senza farina con un po’ di olio. Far cuocere a 180° per circa 20 minuti. Decorare a piacere. Nella pizza della foto ho utilizzato una crema ottenuta frullando della rucola e degli spinaci con un filo di latte di avena. Ho poi aggiunto delle fettine di formaggio vegetale. Ho fatto cuocere ancora per qualche minuto.
Pizze Alternative Crudiste
Chi ha un essiccatore può realizzare facilmente delle buonissime pizzette crudiste, molto croccanti e leggere. Ecco due ricette gustosissime per fare una pizza alternativa davvero speciale.
Pizzette crudiste di mandorle, zucca e noci
L’impasto di queste pizzette crudiste può essere modificato a vostro piacimento. Per esempio d’estate potete usare le zucchine al posto della zucca. Potete anche usarlo per ottenere dei cracker invece che le basi per la pizza. In questo caso vi suggerisco di stenderlo un po’ più sottile.
Ingredienti per la base:
100 gr di mandorle
50 gr di noci di macadamia
100 gr di semi di lino dorati
150 gr di zucca
1 cipollotto
1 pizzico di sale
acqua q.b.
Procedimento:
Prima di preparare questa pizza alternativa lasciare in ammollo per qualche ora sia le mandorle che le noci di macadamia. Frullare tutti gli ingredienti aggiungendo poca alla volta l’acqua necessaria, fino ad ottenere un composto appiccicoso ma omogeneo. Stendere l’impasto ottenuto sui vassoi dell’essiccatore ricoperti con della carta da forno e livellarlo ad uno spessore di circa 1/2 cm (cercate di ottenere uno spessore omogeneo). Potete distribuire l’impasto dando una forma rotonda oppure rettangolare. Fare essiccare a 40° per circa 8/10 ore girando le basi a metà cottura. Le basi devono asciugarsi ma non devono seccare troppo.
Per completare le basi della pizza senza farina potete spalmarle con un formaggio vegetale cremoso (ormai in commercio se ne trovano diversi) oppure potete prepararlo voi seguendo questa ricetta formaggio cremoso agli anacardi. Aggiungete poi un po’ di pomodorini, rucola e olive e completate, a piacere, con qualche scaglia di crumigiano di pinoli.
Pizzette crudiste di verdure e semi di lino
Queste pizzette sono particolarmente estive. Volendo potete usare lo stesso impasto e stenderlo più sottile dando una forma rettangolare; una volta essiccato, potete farcire la base a piacere e arrotolarla per ottenere dei meravigliosi “wrap” 100% vegetali.
Ingredienti per la base:
1 tazza di semi di lino
1 peperone rosso grande
2 carote
Pomodori secchi
Olive nere
Una manciata di capperi
1 cipollotto
2 cucchiai di gomasio
Origano e Timo
Procedimento:
Per fare le basi di queste pizzette alternative bisogna mettere prima i semi di lino in ammollo per qualche ora. Frullarli poi insieme agli altri ingredienti e aggiungere il gomasio (qui trovate la ricetta originale + la versione aromatizzata), l’origano e il timo per aromatizzare il tutto. Stendere il composto ottenuto sui vassoi dell’essiccatore distribuendolo in modo tale da ottenere uno spessore omogeneo.
Fare essiccare a 42° per circa 2 ore, incidere con un coltello la base per segnare i punti in cui tagliare le pizzette e continuare ad essiccare per altre 8 ore circa. Decorare a piacere. Per esempio potete spalmare una crema ottenuta frullando mezza tazza di semi di girasole con una dozzina di foglie di basilico, un paio di pomodori secchi, qualche oliva verde e 3 cucchiai di olio di oliva. Completare con altre verdure a piacere.
FONTE. Serena Scuteri
https://www.vivere-armoniosamente.it/pizza-alternativa-senza-farina/
sábado, 11 de diciembre de 2021
RICETTA DELLA ZUPPA DI FARRO: INGREDIENTI E PREPARAZIONE
La zuppa di farro è un’altra prelibatezza della tradizione gastronomica toscana, preparata il farro della Garfagnana secondo la ricetta contadina. Ottima per i nutrienti e l’alto contenuto di fibre, è una minestra perfetta per scaldare le fredde serate invernali…
L'inverno è la stagione in cui si coccola il palato con piatti caldi e saporiti preparati con le nostre verdure invernali preferite. Minestre e zuppe sono l'ideale per servirle. Il farro, poi, è un ingredienti molto utile e versatile, oltre che raccomandato per le sue proprietà organolettiche e si presta in particolare alla preparazione di ottime zuppe e minestre, come la zuppa di farro alla toscana preparata con il farro della Garfagnana e i fagioli cannellini.
Il farro è un cereale ricco di vitamine, sali minerali e fibre grezze (farro integrale) ma povero di grassi.
Oltre all’alto contenuto di fibre e al basso indice glicemico, il farro assicura un ottimo apporto di vitamine del gruppo A e B, ferro, potassio, fosforo e magnesio fondamentali per la salute di ossa e denti e per la bellezza della pelle. Ma vediamo la ricetta.
Preparazione 15 minuti
Cottura 1 ora
Tempo totale 1 ora 15 minuti
Porzioni 4 persone
Calorie 295kcal
Ingredienti
200 grammi farro
150 grammi fagioli borlotti lessati
200 grammi pomodori pelati
1 carota
1 zucchina
1 cipolla
150 grammi patate
100 grammi verza
Istruzioni
In una pentola piuttosto grande, meglio se di coccio o di ghisa, mettete tutti gli odori e le verdure a stufare per una decina di minuti con un po' di olio extravergine di oliva e regolate di sale.
Fatta questa operazione preliminare, unite le patate pulite, sbucciate e tagliate a dadini e i pomodori pelati e schiacciati con la forchetta: fate rosolare il tutto a fuoco medio.
Mescolate di tanto in tanto per non fare attaccare gli ingredienti al fondo del tegame e aggiungete un cucchiaio di prezzemolo tritato, i fagioli borlotti scolati e coprite tutto con un litro di acqua o di brodo vegetale. Fate cuocere per 30 minuti a fuoco basso.
A questo punto passate al mixer per ridurre le verdure ad una crema liscia e vellutata. Unite al composto così ottenuto il farro, ammollato in acqua fredda per 12 ore, se la richiesto dalla confezione, e sciacquato.
Proseguite la cottura per 20-25 minuti dall'ebollizione. Aggiustate di sale, pepe e un filo d'olio a crudo e servite la vostra zuppa di farro ancora fumante.
Et voilà, siete pronti per servire in tavola una zuppa che riscalderà la più fredda giornata invernale.
Una precisazione: la ricetta originale della zuppa di farro alla lucchese prevede l’aggiunta di 50 gr di pancetta rosolata che noi abbiamo omesso per trasformare questo delizioso piatto in una minestra adatta anche ai palati vegetariani.
FONTE: Erika Facciolla
https://www.tuttogreen.it/ricetta-della-zuppa-di-farro/
ENSALADILLA VEGANA CON SALSA VERDE
La ensaladilla es uno de los platos más típicos de la gastronomía española , es fácil de hacer y además adecuado para cada momento o celebración entre amigos . es un plato muy nutritivo con una gran fuente de vitaminas procedentes de las verduras .
Tiempo total: 50 min.
Preparación: 25 min.
Cocción: 25 min.
Porciones: 4
Ingredientes
5 patatas medianas
2 zanahorias
Media tza de guisantes
1 tza de aceite de oliva
1 cdta de zumo de limón
½ tza de bebida de soja
1 pizca de sal
Un puñado de perejil fresco
1 diente de ajo
Preparación
Pelar las patatas y las zanahorias y ponerlas junto con los guisantes en una olla de vapor hasta que estén blandas .
Mientras cocemos las verduras preparamos nuestra mayonesa vegana y para ello introducimos en el vaso de la batidora la bebida de soja y el zumo de limón, mezclamos unos segundos y sin parar de batir vamos agregando el aceite de oliva hasta notar que espesa e incorporamos la sal .
Una vez estén listas las verduras , troceamos las patatas y las zanahorias en trocitos pequeños y los mezclamos todos junto con los guisantes y la mayonesa vegana .
Preparamos la salsa verde con el perejil fresco , el diente de ajo y el aceite batiendo unos segundos .
Esta salsa la utilizaremos en el momento de servir nuestra ensaladilla .
FUENTE: https://www.hazteveg.com/receta/7851/ensaladilla-vegana-con-salsa-verde
jueves, 9 de diciembre de 2021
CREMA DE CALABAZA Y BONIATO CON CHAMPIÑONES SALTEADOS
Seguimos a tope con los productos de temporada. Hoy os traigo una crema de calabaza y boniato deliciosa y que sienta de maravilla. Un plato sencillo, saludable, nutritivo y que además, se prepara en un plis plas. Es ideal para cenar en estos días de Otoño que aprieta el frío, ya que resulta muy reconfortante y nos aporta saciedad.
Cremas podemos hacer de muchas variedades y os sugiero que probéis de mezclar varios alimentos y hagáis preparaciones diferentes a las convencionales, porqué seguro que os sorprenderán. Igual cómo me sorprendió a mi esta crema que improvisé con los ingredientes que tenía en mi despensa. Los champiñones salteados combinan super bien con la calabaza y el boniato y le da un toque muy especial.
Ingredientes (2 personas)
300g de calabaza
150g de boniato
2 dientes de ajo
150g de cebolla
1 c/p de canela
2 c/s de aceite de oliva
1 c/p de nuez moscada
400ml de caldo vegetal
200g de champiñones
Perejil
Preparación
Precalentamos el horno a 180º.
Cortamos el boniato y la calabaza a dados y la cebolla a medias lunas y lo colocamos en una bandeja de horno con papel vegetal.
Chafamos 1 diente de ajo y lo mezclamos con las verduras, la canela, la nuez moscada y el aceite de oliva y horneamos durante 30’.
Introducimos las verduras en el robot de cocina, añadimos el caldo vegetal y trituramos.
Picamos el diente y lo pochamos en una sartén con un chorro de aceite de oliva durante 2’.
Añadimos los champiñones laminados y salteamos durante 10’ más.
Servimos la crema en un plato, los champiñones encima y agregamos el perejil picado.
FOGLIE DI CAROTE: 7 RICETTE PER CUCINARE I CIUFFI DELLE CAROTE
Ricette con le foglie di carota? Ecco tante idee per cucinare i ciuffi delle carote e realizzare piatti originali come pesto, risotto e frittate.
Le foglie di carota vengono quasi sempre buttate ignorando i loro usi in cucina. Sappiamo che le carote sono ricche di minerali e vitamine ma anche i ciuffi contengono molte sostanze benefiche e si prestano benissimo alla preparazione di primi piatti, secondi e persino torte salate. Oltre ai minerali, la barba delle carote è ricca di vitamina A, importantissima per una pelle giovane ed elastica, curare disturbi della vista e mantenere in piena forma l’intero organismo. Ma come cucinare i ciuffi delle carote per ricette originali? Scopriamolo insieme.
Come Pulire le Foglie di Carota
I ciuffi delle carote sono molto facili da pulire e cucinare. Stacchiamo gli steli dalle carote con un coltello ed eliminiamo la parte più dura. Dovremo conservare solo le foglioline più tenere e di colore verde. Se il gambo è molto duro dovremo staccare le foglioline singolarmente. In questo modo avranno una cottura omogenea ed il sapore non sarà alterato. Una volta raccolti i ciuffi di carota laviamoli in un colino, lasciandole in ammollo per 5-10 minuti in modo che perdano la terra in eccesso. A questo punto possiamo rilavarle bene sotto acqua corrente e farle scolare. Immergiamo le foglie delle carote in acqua bollente salata per 1-2 minuti al massimo e procediamo alla preparazione delle ricette.
Foglie di Carota: 7 Ricette per Cucinarle
Ora che abbiamo visto come pulire i ciuffi delle carote scopriamo qualche ricetta semplice e sfiziosa per usarle in cucina. Sono ottime sia da sole che unite ad altri ingredienti e si possono usare sia crude che cotte. Ovviamente la quantità di ciuffi dipende dalla loro grandezza e dalla quantità dello scarto!
Pasta con foglie di carota
Possiamo preparare una deliziosa pasta con le foglie di carota come alternativa a quella classica con aglio, olio e peperoncino. Ci occorrono le foglie di 5-6 carote, 150 grammi di pasta lunga (spaghetti o linguine), 2 spicchi di aglio, peperoncino, sale e 2 cucchiai di olio.
Mettiamo l’acqua a bollire, aggiungiamo il sale e buttiamo la pasta facendola cuocere al dente. Nel frattempo prepariamo una padella larga dai bordi alti nella quale metteremo l’olio di oliva, l’aglio intero o tagliato a pezzettini piccoli, il peperoncino e accendiamo a fuoco basso facendo dorare l’aglio. Una volta pronto mettiamo le foglioline delle carote e alziamo leggermente la fiamma. Dopo un minuto buttiamo la pasta al dente ben scolata e giriamo a fiamma vivace per una trentina di secondi. Serviamo ben calda aggiungendo un altro po’ di peperoncino.
Pesto con foglie di carota
Se vogliamo provare un pesto alternativo e originale, possiamo provare questa salsa a base di barba delle carote. Un gusto particolare sicuramente da far assaggiare a parenti e amici. Basta prendere i ciuffi di 10-12 carote (a seconda della loro grandezza e della quantità di pesto), 3 spicchi di aglio, olio di oliva, sale, pinoli o semi di girasole.
In questo caso utilizzeremo i ciuffi delle carote crudi ma possiamo anche sbollentarli per un minuto in acqua bollente. Ovviamente dovremo scolare e asciugare bene prima di tritate. Mettiamo tutto in un mixer ed in un paio di minuti il nostro pesto con i ciuffi delle carote è pronto! Facciamolo riscaldare in una padella prima di versarlo sopra la pasta al dente e girare bene.
Risotto con foglie di carota
Preparare un aromatico risotto con le foglie di carota è molto semplice. Ci basterà aggiungere questo ingrediente al risotto che prepariamo abitualmente. Per la ricetta occorrono: 300 gr di riso basmati o jasmine, i ciuffi di 6-7 carote, 1 porro piccolo o una cipolla, 1 litro di brodo, mezzo bicchiere di vino bianco, sale e olio di oliva.
Dopo aver lavato bene la barba delle carote, mettiamo in una pentola l’olio di oliva, il porro tagliato a rondelle o la cipolla e facciamo soffriggere per qualche minuto. Dopodiché aggiungiamo il riso e facciamolo tostare fino a quando non diventa quasi trasparente. Adesso mettiamo il vino bianco e facciamo evaporare. Aggiungiamo la metà delle foglie di carota e facciamo cuocere il riso con il brodo girando di tanto in tanto. Trascorsi 10-12 minuti si possono aggiungere gli altri ciuffi delle carote e continuare la cottura per altri 5 minuti. Facciamo assorbire l’acqua in eccesso a fiamma vivace, spolveriamo qualche fogliolina di carota sulla superficie prima di servire il nostro risotto con le foglie di carota.
Frittata senza uova con foglie di carota
La frittata con farina di ceci è un’ottima alternativa a quella tradizionale. Possiamo cucinarla con un ripieno di ciuffi delle carote insieme ad altri ingredienti come spinaci, patate ecc. Ci servono 150 grammi di farina di ceci, acqua a temperatura ambiente, aglio, olio e i ciuffi di 7-10 carote.
Dopo aver sbollentato le foglioline, mettiamole nella padella con olio, un po’ di aglio o cipolla e facciamo soffriggere. Se desideriamo anche aggiungere le patate, queste andranno messe a pezzettini per prime in quanto richiedono più tempo per la cottura. Nel frattempo prepariamo in una ciotola la pastella con la farina di ceci aggiungendo l’acqua poco per volta fino a raggiungere una consistenza simile alle uova sbattute. Appena pronta versiamo il composto nella padella con i ciuffi di carota, livelliamo bene e alziamo la fiamma per far formare subito una crosticina. Dopodiché abbassiamo e continuiamo a cuocere per qualche minuto. Giriamo la farifrittata con i ciuffi di carote e lasciamo cuocere bene anche dall’altro lato e all’interno.
Polpette e burger con foglie di carota
Tra le ricette con le foglie di carota ricordiamo che è possibile anche preparare delle polpettine o burger vegetali. Per esempio possiamo prendere 300 grammi di ceci o fagioli lessati, i ciuffi di una decina di carote, 2 spicchi di aglio, curry o curcuma, sale, pepe, olio per friggere, 2 carote, 1 costa di sedano e altre verdure a piacere.
Facciamo soffriggere in una padella le carote tagliate e pezzettini con il sedano e altre verdure a piacere, compresa la barba delle carote. Una volta raffreddati mettiamoli in un mixer insieme ai ceci e agli altri ingredienti aggiustando di sale e pepe. Una volta pronto l’impasto, prendiamone un po’ alla volta e formiamo delle polpettine che impaneremo nel pangrattato o nella farina di ceci. Quest’ultima è ottima anche da aggiungere nel caso l’impasto risulti troppo liquido. Serviamo i nostri burger o polpette con i ciuffi della carote insieme ad un buon ketchup fatto in casa.
Ripieno di foglie di carota per quiche
Possiamo adoperare la barba delle carote come aggiunta al ripieno di verdura per torte salate. Basterà far bollire cicoria, spinaci o verza e soffriggere in padella con olio, sale e spezie a piacere. A questo punto si possono aggiungere le foglie di una decina di carote e farle saltare in padella insieme agli altri ingredienti. Non ci resta altro che farcire le torte salate prima di infornarle e gustare per un contorno delizioso. Per mantenere intatte le proprietà delle verdure è sempre consigliato farle cuocere a vapore anziché bollirle prima di soffriggerle in padella.
Frullato di foglie di carota
Ecco l’ultima delle ricette con i ciuffi delle carote. Realizzeremo un frullato energetico e saporito da gustare a metà mattina o nel pomeriggio per fare il pieno di vitamine e sali minerali. Per un bicchiere procuriamoci i ciuffi di 6-7 carote ben lavati e non sbollentati, 1 banana, 1 mela e mezzo bicchiere di latte vegetale di soia, di mandorle o cocco. In alternativa possiamo anche usare l’acqua semplice.
Mettiamo tutti gli ingredienti in un frullatore e azioniamo alla massima potenza per 1 minuto. Il nostro frullato con le foglie di carota è pronto. Se vogliamo potenziare il nostro succo possiamo aggiungere anche altri ingredienti come per esempio i semi di chia o di lino.
FONTE: https://www.vivere-armoniosamente.it/foglie-di-carota-ricette-ciuffi/
'PANZANELLA' DE COLES
Una ensalada tibia que combina diferentes coles cocinadas al punto con un aliño alegre, picatostes caseros, albahaca y una cebolla morada que pierde fuerza al combinarse con las verduras calientes.
Las hay de mil formas, tamaños y colores: de hoja rizada, lisa y de forma redonda, roja o morada, picuda, lisa y de forma plana. Las coles están de moda esta temporada; junto con las setas, son los productos estrella de otoño e invierno. Esta versión de la típica panzanella italiana busca salir de la rutinaria y viejuna ensalada de lechuga y tomate aprovechando las verduras de invierno, que además han pasado por el horno, consiguiendo así un toque caramelizado que engancha.
La col o Brassica oleracea puede generar una relación amor-odio, como todas las verduras de esta familia: no es un secreto que si no están bien tratadas y se sobrecuecen, desprenden un tufo de lo menos agradable. Lo de comer verdura aburrida, blandurria y sin ninguna gracia, ha pasado a mejor vida, sobre todo sabiendo que las coles tienen posibilidades infinitas.
El aliño es parte fundamental e indivisible de cualquier ensalada que se precie. Hay que jugar de forma muy sutil y hábil con los puntos dulces, salados, ácidos y picantes, para llevar unas simples verduras cocidas hasta una galaxia de placer muy lejana. Igual de importantes son los acompañamientos: un toque crujiente con unos picatostes y unas lascas de cebolla morada pondrán la guinda a este “pastel de coles”.
Dificultad
La de saber cocer (poco) las coles.
Ingredientes
Para 4 personas
8 coles de Bruselas
¼ de coliflor blanca
¼ de coliflor morada
½ bulbo de hinojo
100 g de calabaza cortada en cubos
½ brócoli
¼ de repollo
8 ramilletes de Bimi
½ cebolla morada
2 rebanadas de pan de hogaza grueso
Albahaca
Aceite de oliva virgen extra
Sal
Pimienta negra recién molida
Un pellizco de canela molida
Vinagre balsámico de Módena
1 cucharada de mojo picón (o una cucharadita de pimentón dulce y ¼ de pimentón picante)
Preparación
En un cazo con agua hirviendo con sal cocer las coles de Bruselas y la coliflor durante cuatro minutos. Sacar, pasar por agua muy fría rápidamente y reservar.
Precalentar el horno a 190°C.
Cortar el pan en dados gruesos, regar con aceite de oliva, sal y pimienta negra y distribuir sobre papel de horno.
Disponer en una bandeja de hornear todas las verduras menos la cebolla, regar con aceite de oliva, sal, pimienta negra y la pizca de canela. Llevar al horno durante unos 15 minutos, removiendo a media cocción. Poner también en otra bandeja el pan (estará tostado en unos ocho o 10 minutos).
Cuando las coles estén asadas retirar la bandeja del horno, dejar entibiar y aliñar con el mojo -o los pimentones-, el vinagre y un poquito más de aceite.
Cortar en juliana fina la cebolla morada. Montar la ensalada con las coles, el pan, la cebolla y las hojas de albahaca.
FUENTE: CLARA PÉREZ VILLALÓN
https://elcomidista.elpais.com/elcomidista/2019/11/05/receta/1572991138_979531.html?por=mosaico&fbclid=IwAR2IfOBY1yiwGmszEl9epxdCvEcwfdapOkkUwf8SXEd3xJacatku1nebxAY
Si haces esta receta, comparte el resultado en tus redes sociales con la etiqueta #RecetasComidista. Y si te sale mal, quéjate a la Defensora del Cocinero enviando un mail a defensoracomidista@gmail.com
RIBOLLITA RICETTA ORIGINALE TOSCANA: INGREDIENTI E PREPARAZIONE
Ribollita, una ricetta originale toscana tipica della stagione fredda. La ribollita è la tipica zuppa toscana a base di pane raffermo e verdure che si distingue dalla minestra di pane poiché, come suggerisce il nome, si riscalda almeno due volte. Impariamo a preparare questo piatto contadino e tipicamente invernale.
La ribollita è senza dubbio uno dei piatti della tradizione contadina toscana più conosciuto e apprezzato per la sua varietà di verdure e la semplice bontà con cui si presenta al palato. Il nome ‘ribollita’ deriva dal fatto che un tempo le contadine preparavano grandi quantità di questa minestra, sopratutto al venerdì, che quindi veniva riscaldata nei giorni seguenti più e più volte.
Benché sia originaria della zona di Pisa, Firenze e Arezzo, la ricetta della ribollita è stata reinterpretata in tanti modi, anche in altre cucine regionali dello Stivale, ed è una delle preparazioni più ghiotte del periodo invernale.
ingredienti must have: Perché la ribollita possa definirsi tale è necessario che venga preparata con almeno due tipi di cavolo, cioè il cavolo verza e il cavolo nero. Il cavolo nero, in particolare, deve aver ‘preso il ghiaccio’ almeno una volta, cioè deve essere stato esposto alle gelate invernali prima di essere raccolto in modo che le foglie risultino più tenere.
Gli altri ingredienti fondamentali sono i fagioli (borlotti, toscanelli o cannellini), il pane raffermo -meglio se toscano – e le patate. Un vero e proprio tripudio di verdure di stagione (meglio se acquistate direttamente dal contadino o in un negozio bio) che vi permetterà di portare in tavola un piatto sano e genuino, perfetto anche per riutilizzare gli avanzi di verdure e di pane che avete accumulato nella dispensa… e buonissimo anche il giorno dopo!
Noi vi proponiamo la versione della ricetta della ribollita alla fiorentina con tutti i suggerimenti, passo dopo passo, per preparala in modo semplice e veloce a casa vostra.
ingredienti
Dosi consigliate per 4-6 porzioni
250 gr di cavolo verza
250 gr di cavolo nero
150 gr di pane toscano raffermo a fette
250 gr di patate
200 gr di pomodori ciliegino
250 gr di fagioli secchi (da mettere in ammollo la sera prima) oppure fagioli in scatola sgocciolati
200 gr di bietole a coste
120 gr di porri
60 gr di sedano
60 gr di carote
100 gr di olio extra-vergine
1 cipolla
1 aglio
1 rametto di rosmarino
preparazione
Sciacquate con cura i fagioli che avrete ammollato per 12 ore in acqua fredda, se sono secchi, e riponeteli in un tegame molto capiente. Copriteli con acqua fredda e cuocete a fuoco dolce per circa un’ora fino a quando non diverranno morbidi.
Altrimenti potete usare quelli in scatola già cotti, che dovrete però sgocciolare del loro liquido e dedicarvi alla preparazione del soffritto che sarà composto dai porri ridotti a fettine sottili, carote e sedano tritati finemente, cipolla mondata e tritata e uno spicchio d’aglio intero diviso in due parti.
Sempre a fuoco lento, lasciate soffriggere in un tegame a parte le verdure così preparate con due cucchiai di olio extravergine d’oliva, lasciate imbiondire per qualche minuto.
A questo punto preparate le altre verdure per la cottura: pelate le patate e tagliatele a dadini, affettate la bieta eliminando la costa centrale, tagliate a metà i pomodorini. Successivamente, dividete in due parti uguali il cavolo verza privandolo della parte centrale dura e affettate le foglie in maniera grossolana.
Allo stesso modo, affettate il cavolo nero eliminando la parte finale delle foglie e separando le coste che affetterete più finemente.
Unite il porro al soffritto preparato poco prima e fate appassire a fuoco dolce avendo cura di mescolare di tanto in tanto perchè non si attacchi al fondo. Dopo qualche minuto potrete unire tutte le altre verdure, aggiustare di sale e pepe e bagnate con il liquido di cottura dei fagioli.
Lasciate cuocere per circa 2 ore a fuoco basso aggiungendo un po’ di brodo vegetale quando necessario e fino a quando le verdure all’interno non cominceranno a sfaldarsi. Aggiungete i fagioli, bagnate ancora con del brodo e coprite con un coperchio, lasciando cuocere per un’altra ora. Quando le verdure saranno stracotte e i cannellini ridotti quasi in crema, potrete togliere dal fuoco e trasferire in una zuppiera che coprirete con una pellicola e il coperchio.
La tradizione vuole che la ribollita non venga consumata il giorno stesso della preparazione ma quello successivo: conservatela in frigorifero per una notte intera e il giorno seguente trasferitela nello stesso tegame utilizzato per la cottura aggiungendo il pane raffermo (ancora più sfizioso se abbrustolito) e del brodo e facendo ‘ribollire’ il tutto a fuoco dolce per 15 minuti. Profumate con un rametto di rosmarino, condite con un filo d’olio e servite ben calda.
Suggerimento: Ricordate che la ribollita si conserva in frigorifero per 1-2 giorni all’interno di contenitori alimentari a chiusura ermetica.
Ribollita con topinambur: una variante gustosa
In questa proposta alternativa di ribollita compare anche il topinambur, noto anche come ‘carciofo di Gerusalemme’, un tubero in grado di rappresentare un ingrediente non solo molto versatile da utilizzare in cucina ma anche caratterizzato da interessanti proprietà nutrizionali.
gli ingredienti
Ecco l’occorrente per preparare la ricetta per 4 persone
200 grammi di fagioli cannellini secchi
200 grammi di cavolo nero
una zucchina
una carota
un porro
uno spicchio di aglio
8 datterini
200 grammi di topinambur
olio extravergine di oliva
sale e pepe (q.b.)
Ed ora eccovi la preparazione:
Il primo passaggio utile nella preparazione di questa gustosa versione della ribollita consiste nella cottura dei fagioli cannellini: dopo averli lasciati in ammollo per circa due ore, cuocerli a fuoco medio per circa un’ora e mezza in acqua salata, con l’aggiunta di uno spicchio d’aglio tagliato a metà e di un po’ di olio extravergine di oliva.
Nel frattempo potranno essere preparati anche gli altri ingredienti, come la zucchina, la carota ed il topinambur, da mondare e tagliare a dadini; le foglie del cavolo, private della parte bianca del gambo, andranno tagliate sottili, mentre il porro andrà tagliato a rondelle.
A questo punto tutti gli ingredienti saranno pronti ora per essere uniti per la cottura: basterà quindi aggiungere le verdure ai fagioli cannellini e continuare a cuocere il tutto per circa mezz’ora, aggiustando con l’aggiunta di sale e pepe in base ai propri gusti. Verso la fine della cottura della pietanza (circa una decina di minuti prima) si potranno aggiungere anche i pomodori datterini tagliati a spicchi.
Sarà così pronta da servire questa originale versione vegetariana della ribollita con l’aggiunta di topinambur: si consiglia di consumarla calda, preferibilmente accompagnandola con qualche fetta di pane toscano per rispettare la tradizione.
FONTE: Erika Facciolla
https://www.tuttogreen.it/ribollita-ricetta-originale-toscana/
FILETITOS DE TOFU CON SABOR A MAR
Receta muy sencilla y fácil de hacer, con la que conseguiréis un tofu con un sabor tremendo a mar y una textura deliciosa.
Tiempo total: 15 min.
Preparación: 10 min.
Cocción: 5 min.
Porciones: 4
Ingredientes
1 bloque de tofu firme
Láminas de alga nori
Salsa de soja o tamari
Aceite de lino (linaza)
Harina de trigo.
Preparación
Como veis en los ingredientes no he incluido cantidades, porque lo único que vais a tener que tener en cuenta es que por cada lámina de alga nori os saldrán 4 filetes. lo primero que tenemos que hacer es escurrir un poco el tofu y cortarlo en filetes de algo menos de 1 cm. por dos razones. si lo hacéis más gordo el alga no lo va a cubrir completamente y se va a abrir a cocinarlo. y cuanto mayor sea la proporción de tofu frente a alga nori menos sabor tendrá. una vez tengamos los filetitos los colocamos en un plato hondo y añadimos la salsa de soja o tamari hasta casi cubrir. cuidado con la salsa que uséis. que no sea demasiado dulce (yo por eso prefiero el tamari). si en los ingredientes veis "azúcar" entre los primeros yo no la usaría para esta receta.
Mientras tenemos eso cogiendo un poco de sabor de la salsa nos ponemos a cortar las láminas de nori. procurad que el cuchillo esté bien afilado porque si no os va a romper el alga en vez de cortarla. simplemente cortamos las hojas en 4 trozos.
Ahora ya toca envolver el tofu. no hace falta que lo escurráis demasiado (no tiréis la salsa que sobra) porque nos interesa que empape el alga. así que envolvemos el filete y lo reservamos con la parte de la unión del alga hacia abajo.
Cuando los tengamos los pasamos por harina (la soja ya ayuda a que se quede pegada), sacudimos el exceso y los hacemos a la plancha en una sartén con un fondito de aceite a fuego medio por los dos lados. yo suelo poner primero la parte del pliegue hacia abajo. si veis que los filetes absorben todo el aceite añadís un chorrito más. cuando empiezan a dorarse los podéis retirar, pero a mí siempre me gusta que queda alguna parte crujientilla.
Y ahora viene el toque importante. de la salsa en la que estuvo marinando el tofu cogemos una cucharada y añadimos otra cucharada de aceite de lino. el aceite de lino es rico en omega 3 y por eso tiene un sabor que recuerda bastante al pescado. removemos la mezcla para integrar bien los dos líquidos (si los dejáis reposar se vuelven a separar) y echamos unas gotas por encima de los filetes o si preferís podéis pintarlos con un pincel.
Este plato con un poco de pan de maíz gana muchísimo. de hecho comerlo en plan tosta con una rebanada de "pan de millo" es gloria bendita.
FUENTE: https://www.hazteveg.com/receta/7849/filetitos-de-tofu-con-sabor-a-mar
TORTA ALLO ZENZERO VEGAN CON COPERTURA ALL’ARANCIA E MANDORLE
Una torta morbidissima che sposa perfettamente il sapore leggermente pungente dello zenzero con la dolce freschezza delle arance.
La torta allo zenzero vegan con copertura all’arancia e mandorle è un dolce delizioso reso particolare dal sapore leggermente pungente dello zenzero, che si abbina benissimo al dolce della marmellata d’arance e alla delicatezza delle mandorle. Abbiamo optato per le mandorle non pelate in questa ricetta per un tocco rustico e un sapore più marcato, ma potete benissimo usare quelle che preferite.
Prep.: 15 min
Cottura: 40 min
Tempo tot.: 55 min
Dosi per: 8 persone
Ingredienti
280 g di farina 2
10 g di amido di mais
100 g di zucchero di canna
1 bustina di lievito (cremor tartaro) 16 g
1 radice di zenzero piccola
190 g di latte di soia
70 g di marmellata d’arance + 3 cucchiai
75 g di olio di semi di girasole
1 pizzico di vaniglia in polvere
1 pizzico di sale
Mandorle non pelate q.b.
Strumenti
Grattugia
Tortiera dal diametro di 24 cm
Si cucina!
Per prima cosa lavate bene la radice di zenzero, grattugiatela e spremete la polpa con una mano in modo da estrarne il succo. In una ciotola mescolate la farina 2, l’amido di mais, lo zucchero di canna, il lievito, la vaniglia e il sale. Aggiungete in seguito il latte di soia, l’olio di semi di girasole, i 75 g di marmellata di arance e 2 cucchiai di succo di zenzero, impastando bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Inforniamo
Trasferite l’impasto in una tortiera a cerniera foderata di carta forno e infornate in forno statico a 180°C per 40-45 minuti. Quando la torta sarà cotta sfornatela e lasciatela raffreddare.
Decoriamo la superficie
Una volta che la torta si sarà raffreddata ricoprite la superficie con i 3 cucchiai di marmellata rimasta e cospargete la superficie con le mandorle tritate molto grossolanamente.
Conservazione
Potete conservare questa torta 3 giorni su piatto avvolta da pellicola, meglio se in frigorifero.
Consiglio per i vegolosi: Al posto delle mandorle, come decorazione di questa torta, potete utilizzare anche delle nocciole: perfette con la confettura di arance!
FONTE: DELLA NOSTRA CHEF SONIA MACCAGNOLA
https://www.vegolosi.it/ricette-vegane-semplici-veloci/torta-allo-zenzero-vegan-con-copertura-allarancia-e-mandorle/
miércoles, 8 de diciembre de 2021
CARDO CON ALMENDRAS PARA NAVIDAD
Aquí tienes una receta sencilla pero muy sabrosa que se sirve con algunas variaciones en distintos puntos de la geografía española.
El cardo con almendras es un plato navideño en muchas regiones españolas, incluida Madrid. Aunque yo, siendo madrileña, no me había enterado hasta hace poco. Pero nunca es tarde si la dicha es buena. Sus apariciones en la gastronomía invernal se deben a que el cardo es una hortaliza de invierno, pero no solo a eso: aunque creamos que pegarse festines pantagruélicos es connatural con la Navidad, como contaba Ana Vega (Biscayenne) hace un tiempo en este mismo portal, la Iglesia proclamó en tiempos pretéritos el día 25 -la Navidad-, fiesta de solemnidad con vigilia de ayuno y abstinencia. Es decir, que el día 24 de diciembre no solo se prescribía comer solamente verduras, huevos o pescado, sino además hacerlo con frugalidad (igualito que ahora).
Este precepto de ayuno y abstinencia en Nochebuena perduró hasta el año 1966, marcando la gastronomía navideña de manera parecida a como se hizo con la cocina de Cuaresma. De ahí procede el uso de comer pescado, marisco y platos sencillos de hortalizas como el cardo, la lombarda o la berza. El cardo comestible, pariente de la alcachofa, tiene unos tallos o pencas que recuerdan a las de las acelgas, recubiertas de una piel espinosa y fibrosa que hay que pelar previamente. Estas pencas se trocean y se cuecen, y se acompañan por una rica salsa espesada con un poco de harina y almendra majada.
Si no encuentras cardo fresco -que se vende en esta época en según qué regiones- puedes usar su versión en conserva e incluso congelada, ambos limpios, troceados y listos para usar (y con excelentes resultados si la conserva es buena y el congelado respeta la cadena de frío). Así que te has quedado sin excusa para no probar esta sencillísima fórmula navideña que se prepara en un pispás y aligerará considerablemente tu conciencia en los ágapes navideños. Así luego tienes más margen para ponerte ciego a polvorones. Que te veo venir.
Como buen plato antiguo y popular, el cardo de Navidad tiene tantas variantes como casas, pero suele llevar poco más que el cardo cocido, con la compañía de un sofrito de ajo, las almendras majadas (o sin majar) y un poco de harina para espesar la salsa, que se suele hacer con el propio jugo del cardo. Vamos allá.
Dificultad
Ninguna, salvo encontrar el propio ingrediente principal: el cardo.
Ingredientes
Para 3 o 4 personas
500 g de cardo limpio (fresco, congelado o en conserva)
El zumo de un limón (si se usa cardo fresco)
Aceite de oliva virgen extra
2 dientes de ajo
Un puñado de almendras crudas
1 cucharada de harina
Perejil
Sal al gusto
Picatostes (opcional)
Preparación
Si el cardo es fresco, limpiar pelando las hebras y los pinchitos que pueda tener hasta conseguir 500 g de producto limpio (se puede hacer con un pelaverduras). Trocear y poner en agua con zumo de limón, como si de alcachofas se tratara, pues se ennegrece. Si el cardo es congelado o en conserva nos ahorramos todo el paso de limpieza.
Cocer el cardo en abundante agua con sal, 20-25 minutos hasta que esté tierno -salvo si es cardo de conserva, que viene listo para rehogar-, lo que probaremos pinchando alguna penca con la punta de un cuchillo. Retirar del agua, pasarlo a una cazuela y reservar el caldillo.
Cubrir de aceite de oliva virgen el fondo de una sartén y calentarla a fuego medio. Picar o majar los ajos y sofreírlos hasta que tomen color. Agregar la harina, sofreír brevemente y verter un cucharón de caldo de cocción del cardo. Remover para que se espese homogéneamente.
Majar las almendras y añadir un poco del caldo del cardo para desleír el majado. Agregar a la cazuela del sofrito, salar un poco y mezclar. Probar de sal y rectificar si fuera necesario.
Cocer un minuto; añadir algo más de caldo del cardo si estuviese muy espesa. Verter esta salsa encima del cardo.
Cocer el cardo con sus aderezos cinco minutos, lo justo para que la salsa se reduzca y quede espesita y el cardo tome el sabor. Decorar con perejil y servir caliente (si se quiere, con picatostes).
FUENTE: MIRIAM GARCÍA
https://elcomidista.elpais.com/elcomidista/2018/12/17/receta/1545066515_210071.html
Si haces esta receta, comparte el resultado en tus redes sociales con la etiqueta #RecetasComidista. Y si te sale mal, quéjate a la Defensora del Cocinero enviando un mail a defensoracomidista@gmail.com.
POLPETTE DI CECI E SESAMO: UNA RICETTA CHE METTERÀ TUTTI D’ACCORDO
Un piatto leggero, saporito e semplice da preparare
Eccovi la nostra ricetta delle polpette di ceci e sesamo: un piatto leggero, saporito e semplice da preparare che vi consigliamo.
Le polpette di ceci e sesamo sono veramente gustose e adatte a tutti, ma soprattutto perfette per 'camuffare' i legumi per i piccoli che non ne vogliono sapere.
Si tratta, di una delle nostre ricette vegetariane, che vi invitiamo a scoprire tutte.
Preparazione 20 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 40 minuti
Porzioni 4 persone
Calorie 238kcal
Ingredienti
1 tazza ceci già cotti
100 grammi mandorle tritate
1/2 spicchio d'aglio
1 scorza di un limone
100 grammi pangrattato (anche miscelato con 3 cucchiai di semi di sesamo)
1 pizzico sale e pepe
2 cucchiai olio extravergine di oliva
Istruzioni
In un mixer tritate i ceci, le mandorle, l’aglio e aggiustate di sale e pepe.
Schiacciate ora la patata a parte con una forchetta e unite il tutto in un impasto abbastanza morbido e compatto.
Aromatizzate con un po’ di scorzetta di limone e formate delle palline di circa 3 cm di diametro.
Una volta pronte, ripassate le polpette nel pangrattato semplice o miscelato con semi di sesamo, e cuocetele in padella con abbondante olio caldo fino a doratura.
In alternativa - per una versione più leggera - infornate a 180° per 20 minuti circa, girando le polpette a metà cottura.
Con delle patatine fritte o meglio ancora con delle chips vegetali, le vostre polpettine di ceci e sesamo saranno un ottimo secondo per i bimbi, con un’insalata un secondo per i grandi!
Provatele, non ne rimarrete delusi!
FONTE: Erika Facciolla
https://www.tuttogreen.it/ricetta-polpette-di-ceci-e-sesamo/
CANELONES DE SETAS SIN BECHAMEL
Canelones más ligeros y menos laboriosos que los tradicionales y con una salsa con un sabor muy intenso.
Tiempo total: 60 min.
Preparación:15 min.
Cocción:45 min.
Porciones:4
Ingredientes
Canelones
Queso vegano para gratinar
para el relleno:
600 gr de setas
2 cebollas medianas
2 dientes de ajo
200 ml de nata vegetal
Pimienta
Nuez moscada
para la salsa:
2 dientes de ajo
1 cda de jengibre fresco picado
2 cebollas medianas
500 gr de tomates cherry
¼ de tza de salsa de soja o tamari
2 tzas de tomate triturado
1 cda de albahaca
Preparación
Lo primero que hay que hacer es ponerse con la salsa, que es lo que más tiempo nos va a llevar (que no trabajo). de hecho si queréis podéis dejarla hecha del día anterior. para ello picamos los dientes de ajo y el jengibre fresco y los echamos en un fondo de aceite a fuego medio/alto. yo lo echo cuando el aceite aún está frío para que le de tiempo a ir cogiendo el sabor de los ingredientes. antes de que se doren añadimos la cebolla picada muy finita y si hace falta bajamos un poco más el fuego, porque no queremos que se nos dore. salamos un poco para ayudarla a sudar. tened en cuenta la salsa de soja o tamari que vayáis a utilizar. yo antes usaba soja muy fuerte, por lo que apenas echaba sal. cortamos a la mitad los tomatitos cherry y los añadimos. los cocinamos un poco e incorporamos ya la soja, las dos tazas de tomate triturado y la albahaca. podéis usarla fresca, pero a mí cuando es para cocinarla la verdad es que me sirve perfectamente la seca. removemos un poco para mezclar bien todos los ingredientes y lo dejamos cocinándose a fuego lento y tapado durante algo más de media hora.
Nos ponemos ya con el relleno. facilísimo. picamos el ajo y lo ponemos a dorar en un fondo de aceite. añadimos las setas en taquitos pequeños (para que sea más fácil rellenar los canelones) y las añadimos. cuando estén un poco doradas añadimos la cebolla picada muy fina, bajamos el fuego y salpimentamos. para mí es importante salar ahora y no al echar las setas porque si no éstas van a sudar mucho más y a cocerse en vez de dorarse. mientras estamos haciendo esto podemos poner ya la pasta a cocer. cuando la cebolla esté ya transparente echamos la nata, añadimos dos cucharadas de la salsa de tomate que estamos haciendo (para darle un poco de color), una pizca de nuez moscada y dejamos que vaya espesando a fuego bajo removiendo de vez en cuando.
Controlamos como va la salsa de tomate (podemos corregir de sal) y si la pasta ya está la escurrimos y la pasamos por agua fría para cortar la cocción.
Y si ya tenemos todo listo toca montar. ponemos a calentar el horno en posición gratinado. embadurnamos bien una fuente para horno con un poco de margarina, rellenamos los canelones, los vamos colocando, cubrimos con nuestra salsa... y yo lo tapé todo con unas lonchas de queso vegano tipo cheddar. podéis usar otros rallados, hacer una salsa de queso,... lo que queráis... y lo metéis a gratinar. sacamos, dejamos reposar un par de minutos y ¡listo!
FUENTE: https://www.hazteveg.com/receta/7848/canelones-de-setas-sin-bechamel
martes, 7 de diciembre de 2021
QUESOS VEGANOS: CONSEJOS Y 3 RECETAS
Desde hace unos años, cada vez es más frecuente encontrar, en tiendas especializadas y grandes superficies, productos veganos que imitan al queso. Estos quesos veganos se han hecho muy populares no sólo por el sabor sino por su comportamiento frente al calor, ya que en algunos casos funden perfectamente.
Pero ¿por qué han surgido tantos sustitutos veganos al queso?
Según un estudio de la Universidad de Michigan, parece ser que el consumo de queso puede generar un comportamiento similar a la adicción a algunas drogas. Durante la digestión de la caseína, una proteína presente en los lácteos, y en concentración mayor en los quesos procesados y grasos, se liberan casomorfinas. Responsables de la sensación agradable y posiblemente de la adicción. Estos sustitutos y alternativas al queso no van tan dirigidos a las personas con intolerancias o alergias a los lácteos como a aquellos que no desean consumir queso por motivos éticos.
A la dificultad a la hora de conseguir sabores similares al queso hay que sumar su comportamiento y complejidad como ingrediente en la cocina. El alto contenido en grasa de los quesos lácteos es el responsable de que fundan con el calor. Por ese motivo, es habitual que la mayoría de los sustitutos y quesos veganos tengan como base alguna grasa vegetal, con frecuencia aceite de coco, palma…
Llegados a este punto hay que plantearse cómo de saludables son estos productos. Evidentemente, si su contenido es mayoritariamente grasa refinada o grasa hidrogenada, deberían convertirse en un producto de consumo muy esporádico dentro de una dieta saludable.
Alternativas sanas de quesos veganos
Por suerte, también hay alternativas más sanas. Se trata de los sustitutos al queso con base de frutos secos fermentados. En estos productos se consigue el sabor ácido, no mediante saborizantes sino gracias a la fermentación. Se suelen usar frutos secos, como anacardos o almendras, que aportan el contenido graso para una consistencia cremosa, a los que se añaden fermentos o incluso hongos para conseguir productos más similares a los quesos lácteos de manera más natural.
Si tienes dificultades para encontrar quesos veganos saludables para incorporar en tu alimentación o te gusta experimentar en la cocina, la buena noticia es que puedes elaborar en casa algunas variedades. La levadura nutricional se convierte en aliada indispensable en este caso, pues su sabor intenso y ligeramente ácido puede recordar al queso.
Aquí tienes tres alternativas muy diferentes, recetas sencillas para dar el toque a tus platos que sacie la “añoranza” de hacer platos gratinados como pizzas, pasta, o simplemente disfrutar unas exquisitas tostadas con un queso cremoso tipo untable.
Queso de patata y tofu
Ingredientes:
250 gr de patata cocida.
50 gr de anacardos crudos.
2 cucharadas de levadura nutricional.
1 cucharada de zumo de limón.
Sal al gusto.
2 cucharadas de aceite de oliva.
250 ml de bebida de soja sin edulcorar.
Una pizca de pimienta blanca molida.
Elaboración:
Pelar la patata y colocar todos los ingredientes juntos en la batidora.
Triturar hasta conseguir una crema fina y suave. Si deseas una consistencia más ligera añadir 50 ml más de bebida de soja.
Esta crema es ideal para usar sobre la pizza. Si no quieres usar anacardos, se pueden sustituir por 100 gr de tofu natural o ahumado.
Importante, se puede guardar en la nevera, pero se ha de consumir en dos o tres días.
Rawmesano
Ingredientes:
70 gr de anacardos crudos.
5 cucharadas de levadura nutricional.
¼ cucharadita de sal.
Elaboración:
Colocar los anacardos crudos y secos en un procesador junto con la levadura nutricional y la sal.
Triturar hasta conseguir un granulado no demasiado fino, similar a arena gruesa.
Es un sustituto muy rápido, sencillo y a la vez muy nutritivo. Perfecto para usar en gratinados al horno ya que, aunque es evidente que no se funde, queda una superficie más crujiente y sabrosa cuando se usa sobre una bechamel. También se puede añadir en ensaladas o cremas y sopas.
Se conserva en la nevera sin problemas durante semanas guardado en un bote de cristal.
Untable fermentado tipo queso crema
Ingredientes:
150 gr de anacardos crudos.
70 ml de agua.
1 cucharadita de probióticos en polvo (unas 5 cápsulas).
Sal al gusto.
1 cucharadita de levadura nutricional.
1 cucharada de zumo de limón.
Opcional: cebollino, eneldo, albahaca o cualquier otra hierba aromática fresca que te guste.
Elaboración:
Remojar los anacardos crudos al menos dos horas en agua templada.
Escurrir bien los anacardos y colocarlos en la batidora.
Añadir los probióticos en polvo y a continuación el agua.
Batir durante unos minutos hasta conseguir una mezcla fina y cremosa.
Colocar la crema de anacardos en un bol y cubrir con un paño limpio sujeto con una goma o dentro de un recipiente amplio con tapa para que la superficie no se reseque.
Si la crema es muy líquida, puedes colocar una gasa dentro de un colador y en su interior la mezcla. Ata los extremos de la gasa y deja que escurra el exceso de líquido mientras fermenta.
Al cabo de 12 horas, la crema debería haber comenzado a fermentar. Su sabor y su olor deben ser ligeramente ácidos, pero no desagradables.
Si deseas una crema más ácida y fuerte puedes dejar que fermente hasta 24 horas.
Después de este tiempo, tendrás un untable de sabor similar al queso debido a la fermentación. Entonces es el momento de añadir los condimentos.
Incorporar sal, zumo de limón y levadura nutricional, esto hará que quede bien sabroso.
Para darle un toque más fresco puedes añadir eneldo, cebollino o albahaca picada.
Guardar en un recipiente cerrado en la nevera.
Conforme pasa el tiempo la fermentación continúa, aunque con el frío se ralentiza mucho. Puede conservarse en frigorífico durante bastantes días, una semana al menos si está bien cerrado.
FUENTE: Autores: Iván Iglesias, Experto universitario en Nutrición y Dietética y Estela Nieto, Psicóloga, Master en psicopatología y salud, y especialista en psiconutrición | www.nutricionesencial.es
https://www.buenoyvegano.com/2019/11/06/quesos-veganos/
TORTA ALLO ZENZERO VEGAN CON COPERTURA ALL’ARANCIA E MANDORLE
Una torta morbidissima che sposa perfettamente il sapore leggermente pungente dello zenzero con la dolce freschezza delle arance.
La torta allo zenzero vegan con copertura all’arancia e mandorle è un dolce delizioso reso particolare dal sapore leggermente pungente dello zenzero, che si abbina benissimo al dolce della marmellata d’arance e alla delicatezza delle mandorle. Abbiamo optato per le mandorle non pelate in questa ricetta per un tocco rustico e un sapore più marcato, ma potete benissimo usare quelle che preferite.
Prep.: 15 min
Cottura: 40 min
Tempo tot.: 55 min
Dosi per: 8 persone
Ingredienti
280 g di farina 2
10 g di amido di mais
100 g di zucchero di canna
1 bustina di lievito (cremor tartaro) 16 g
1 radice di zenzero piccola
190 g di latte di soia
70 g di marmellata d’arance + 3 cucchiai
75 g di olio di semi di girasole
1 pizzico di vaniglia in polvere
1 pizzico di sale
Mandorle non pelate q.b.
Strumenti
Grattugia
Tortiera dal diametro di 24 cm
Si cucina!
Per prima cosa lavate bene la radice di zenzero, grattugiatela e spremete la polpa con una mano in modo da estrarne il succo. In una ciotola mescolate la farina 2, l’amido di mais, lo zucchero di canna, il lievito, la vaniglia e il sale. Aggiungete in seguito il latte di soia, l’olio di semi di girasole, i 75 g di marmellata di arance e 2 cucchiai di succo di zenzero, impastando bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Inforniamo
Trasferite l’impasto in una tortiera a cerniera foderata di carta forno e infornate in forno statico a 180°C per 40-45 minuti. Quando la torta sarà cotta sfornatela e lasciatela raffreddare.
Decoriamo la superficie
Una volta che la torta si sarà raffreddata ricoprite la superficie con i 3 cucchiai di marmellata rimasta e cospargete la superficie con le mandorle tritate molto grossolanamente.
Conservazione
Potete conservare questa torta 3 giorni su piatto avvolta da pellicola, meglio se in frigorifero.
Consiglio per i vegolosi: Al posto delle mandorle, come decorazione di questa torta, potete utilizzare anche delle nocciole: perfette con la confettura di arance!
FONTE: DELLA NOSTRA CHEF SONIA MACCAGNOLA
https://www.vegolosi.it/ricette-vegane-semplici-veloci/torta-allo-zenzero-vegan-con-copertura-allarancia-e-mandorle/
ENSALADA TIBIA DE LENTEJAS
Tiempo total: 35 min.
Preparación: 15 min.
Cocción: 20 min.
Porciones: 4
Ingredientes
250 grs de lentejas
1 cebolla grande
1 morròn (pimiento) rojo
2 tomates bien firmes (sin piel, ni semillas)
1 manojo de perejil
Jugo de limòn , sal y pimienta a gusto
Preparación
Remojar 250 grs de lentejas una noche.
Hervirlas en abundante agua con sal hasta que esten tiernas y colarlas.
Picar bien pequeña una cebolla grande, 1 morròn (pimiento) rojo.
Picar un manojo de perejil.
Cortar en cubos dos tomates bien firmes (sin piel, ni semillas).
Mezclar todo aun cuando las lentejas esten tibias agregar jugo de limòn , sal y pimienta a gusto.
FUENTE: https://www.hazteveg.com/receta/3283/ensalada-tibia-de-lentejas
TRONCHETTO DI NATALE
Oggi vi propongo...
Dolce simbolo del Natale e di buon auspicio. Festeggiate la magia del Natale con questo dolce tronchetto natalizio!
Tempo di preparazione totale: circa 60 minuti
Quantità: 1 rotolo
INGREDIENTI
Per 1 rotolo:
Panna di soia - 100 ml
Farina di farro - 80 g
Zucchero integrale di canna tritato a velo - 50 g
Cacao amaro o crudo - 20 g
Lievito (miscela di bicarbonato e cremor tartaro) - 1 cucchiaino
Latte vegetale - q.b.
Estratto di vaniglia - 1 cucchiaino
Per farcire:
Ganache al cioccolato - 300 g
PREPARAZIONE
1
Per preparare il Tronchetto di Natale iniziate dalla preparazione della ganache al cioccolato e poi procedete con quella della pasta biscotto.
In una ciotola aggiungete i 100 ml di panna, gli 80 g di farina con i 50 g di zucchero (setacciati), i 20 g di cacao e il cucchiaino di lievito, infine il cucchiaino di vaniglia e lentamente il latte. Mischiate il tutto aiutandovi con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
2
Quando l’impasto sarà pronto, versatelo in una teglia da forno rettangolare rivestita da carta forno. Livellatelo con una spatola fino a raggiungere lo spessore di circa 1 cm. Infornate in forno statico e preriscaldato a 200° per massimo 5 minuti, la superficie del dolce deve diventare dorata.
3
Estraete la pasta biscotto dal forno, toglietela immediatamente dalla teglia, poggiandola con tutta la carta forno su di un piano. Ricopritela con una pellicola o un panno umido e avvolgetela su se stessa e lasciatela raffreddare.
4
Quando la pasta biscotto sarà fredda, srotolatela delicatamente e con l’aiuto di una spatola distribuite su tutta la superficie uno strato di ganache al cioccolato.
Per realizzare la ganache, montate 300 ml di panna di soia e a questa aggiungete 150 g di cioccolato sciolto a bagnomaria, amalgamando bene il tutto.
Arrotolate nuovamente su se stessa la pasta biscotto molto delicatamente partendo dal lato più lungo. Avvolgetela e lasciatela riposare in frigo per circa 30 minuti.
5
Trascorso il tempo estraete il rotolo dal frigo, adagiatelo su un vassoio e tagliate le estremità. Tagliate un pezzo più grosso di Tronchetto e adagiatelo su di un lato del rotolo.
Adesso non resta che ricoprire interamente il rotolo con la ganache al cioccolato avanzante e con l’aiuto di una spatolina o forchetta create le venature del legno. Il Tronchetto di Natale è pronto per essere gustato.
FONTE: https://www.lapasticcionavegana.it/dolci-vegan-per-le-feste/tronchetto-di-natale-vegan
ENSALADA DE LENTEJAS Y QUINOA
La entrada de hoy es un poco especial, porqué quiero aprovechar esta receta de ensalada de lentejas y quinoa para hablaros detenidamente sobre el hierro en la alimentación. Hace un par de meses, una analítica reveló que tenía anemia y desde entonces que estoy cuidando mucho mi alimentación para recuperarme lo antes posible. Tras iniciar el tratamiento con el suplemento de hierro, lo primero que hice fue visitar a mi dietista para que me aconsejase sobre cómo comer durante mi recuperación.
Para mi fue toda una sorpresa que me diagnosticaran anemia. En ningún momento noté cansancio ni decaimiento, y eso que entreno con intensidad 6 días por semana. Imaginaos el shock . Por eso, desde aquí os animo a que periódicamente os hagáis un chequeo para comprobar que todo está en orden y tengáis siempre un dietista-nutricionista de confianza para que os enseñe a comer correctamente, según vuestras preferencias a la hora de comer y vuestro estado de salud.
La visita con mi dietista fue muy instructiva, y lo primero que me advirtió (como ya hizo el médico que me atendió) fue que el hierro es bastante difícil de recuperar. Sobre todo, cuando una tiene reglas abundantes. Como ya os expliqué en este artículo, existen dos tipo de hierro: el hemo y el no-hemo. El hierro hemo es el que se encuentra en los tejidos de animales (incluidos los crustáceos) y es el más fácil de absorber. El hierro no-hemo es el que encontramos en los vegetales y, por desgracia, es mucho menos absorbible.
La dieta vegana, además de no disponer de hierro hemo, destaca por su alto contenido en fibra, la cual cosa obstaculiza la absorción del hierro. Por otro lado, en los vegetales abundan también los taninos, el ácido fítico y el ácido oxálico. Todos ellos dificultan la absorción del hierro. Por poner un ejemplo, las espinacas (famosas por su alto contenido en hierro) tienen mucha fibra además de taninos, así que el hierro que se pueda absorber de ellas queda prácticamente anulado. Como veis, «comer bien» es algo muy complejo, por eso es muy importante estar asesorados por profesionales que nos enseñen a comer según sean nuestros gustos y respondiendo a nuestras necesidades.
¿CÓMO MEJORO LA ABSORCIÓN DEL HIERRO?
La verdad es que lo estoy llevando bastante bien y lo único que me ha costado es reducir el café, que por su alto contenido en taninos no es aconsejable. Y es que en la oficina es difícil resistirte cuando hueles el aroma del café de tus compañeros… Cuando lo tomo, procuro que sea alejado de la ingesta de hierro; por ejemplo, a media mañana. También evito combinar el tofu o el tempeh con fuentes de hierro como las lentejas o los garbanzos. Además, he eliminado el vinagre y la salsa de soja.
Un ejemplo de comida rica en hierro es la ensalada de lentejas y quinoa. A pesar de la fibra, las lentejas y la quinoa son alimentos ricos en hierro y ahora mismo tienen preferencia en mi dieta como fuentes de proteína y carbohidratos. Por otro lado, hay que tener una cosa muy clara: para potenciar la absorción del hierro no hemo (de origen vegetal) hay que combinarlo con la ingesta de vitamina C. Es por eso que, entre otras cosas, veréis que he aliñado la ensalada con zumo de limón.
Para no dejar de tomar fruta y verdura fresca, añado pimiento rojo (rico en vitamina C) y perejil (rico en hierro). Para dar un toque especial a la ensalada, he cambiado el tomate fresco por tomate deshidratado en aceite y también unas láminas de almendras tostadas. Creo que ya os he contado alguna vez que soy muy fan de las almendras tostadas en la ensalada porqué aportan mucha textura y un sabor delicioso.
Para asegurarme la máxima absorción del hierro de esta ensalada, la aliño con zumo de limón (por la vitamina C) y un chorrito de aceite. Esta ensalada de lentejas y quinoa puedo completarla con una ración de seitán a la mostaza, para obtener una comida completa que cubra mis necesidades nutricionales. De forma rápida y fácil consigo un menú completo, rico en hierro y abundante en vitamina C para favorecer la absorción de dicho mineral.
Espero que este post os haya resultado interesante y útil para los que os podáis encontrar en una situación similar a la mía. De nuevo, recordad que es muy importante hacerse controles médicos de vez en cuando para comprobar que todo está correcto.
ENSALADA DE LENTEJAS Y QUINOA
Autor: Delantal de Alces
Cantidad: Para 4 personas
INGREDIENTES
300 g. de lentejas cocidas
60 g. de quinoa
100 g. de tomate seco en aceite
1 pimiento rojo
40 g. de almendras laminadas
1 taza de perejil (solo las hojas)
El zumo de 1 limón
Aceite de oliva virgen extra
PREPARACIÓN
Primero cuece la quinoa. Vértela en un cazo pequeño y cubre 2 veces su volumen de agua. Deja hervir durante 10 minutos a fuego lento. Una vez esté hecha, resérvala en un bol.
Limpia y deja escurrir las lentejas.
Si las almendras está crudas, ponlas a tostar a fuego lento en una sartén, removiendo de vez en cuando para que se tuesten por igual y evitar que se quemen.
Limpia y corta el pimiento rojo en dado pequeños. Añade al bol.
Escurre ele aceite de tos tomates y trocéalos. Añade al bol.
Por último pica el perejil y añade al bol.
Añade ahora el resto de ingredientes: las lentejas y las láminas de almendra tostada. Mezcla bien.
En el momento del servir aliña con el aceite y el limón.
NOTAS
La vitamina C se oxida muy rápidamente. Para aprovecha al máximo esta vitamina del zumo de limón, lo exprimiremos en el momento de servir.
FUENTE: https://delantaldealces.com/ensalada-lentejas-quinoa/
COME SOSTITUIRE IL PANE: 7 RICETTE SENZA GLUTINE E LIEVITO
Vuoi sostituire il pane con prodotti più leggeri senza glutine e lievito? Ecco tante ricette da fare in casa, che sono ottime alternative al pane!
Sostituire il pane non è un’impresa semplice per chi è abituato a mangiarne molto. Come vedremo però le alternative al pane sono davvero tante, bisogna solo abituarsi a consumare dei prodotti diversi, come ad esempio le piadine, dal gusto a volte anche particolare.
Ma perché sostituire il pane? I motivi possono essere diversi. Gli intolleranti al glutine ad esempio hanno l’esigenza di trovare un’alternativa al pane da consumare durante i pasti. In questo caso ci sono delle farine senza glutine o dei mix già pronti che permettono di realizzare a casa il pane gluten-free, seguendo lo stesso procedimento del pane tradizionale.
Oltre a questo, però, è possibile ricorrere ad alternative completamente diverse che non prevedono nemmeno l’uso del lievito e quindi anche della fase di lievitazione. Ci sono infatti alcuni soggetti che ne sono intolleranti o che non lo digeriscono bene. Allora vediamo come sostituire il pane con queste idee gustosissime!
Come Sostituire il Pane: 7 Ricette Senza Glutine
Le ricette che vedremo di seguito sono senza glutine e senza lievito, inoltre prepararle sarà semplicissimo e veloce in quanto non richiedono la lunga fase di lievitazione.
Piadina con farina di ceci
La prima idea per sostituire il pane usando una farina senza glutine è realizzare queste soffici crepes di ceci. Questa piadina senza glutine può essere usata per accompagnare qualsiasi piatto o per essere farcita a piacimento. Si tratta di un’alternativa al pane davvero leggera, ricca di proteine (100 gr di farina di ceci apporta circa 22 gr di proteine) e fibre ( 13 gr su 100 gr).
Per 4 piadine ci occorrono: 270 ml di acqua, 130 gr di farina di ceci, un pizzico di sale, aromi a piacere (rosmarino, pepe, paprika ecc).
Procedimento:
Mescoliamo l’acqua con la farina di ceci e aggiungiamo il sale. Usiamo degli aromi come rosmarino tritato o delle spezie come paprika, pepe, curcuma se vogliamo insaporirla. Lasciamo riposare il composto per una mezz’oretta, dopodiché prendiamo una padella antiaderente e versiamo un filo di olio. Ungiamo leggermente il fondo in modo che la piadina di ceci non si attacchi: Con un mestolo preleviamo una parte della pastella e versiamola al centro della padella, facendola espandere in modo da formare un cerchio. Cuociamo per circa 2-3 minuti a lato. Ecco pronta una sfiziosissima alternativa al pane!
2. Piadina con farina di lenticchie
Questa piadina senza glutine, fatta con farina di lenticchie, è un’ottima alternativa al pane per chi non ama il sapore della farina di ceci. Il procedimento è lo stesso che abbiamo visto in precedenza, l’unica avariante è la farina usata. La farina di lenticchie rosse è leggermente più proteica della farina di ceci (25 gr di proteine su 100 gr) ma ha la stessa versatilità.
Come sostituire il pane con le piadine di lenticchie? Per farle ci occorrono: 100 gr di farina di lenticchie, 160 ml di acqua, 1 cucchiaio di olio di oliva, sale, paprika, aromi e spezie a piacere.
Procedimento:
Anche in questo caso dobbiamo creare una pastella liquida mescolando tutti gli ingredienti con una frusta e farla riposare per 30 minuti circa. Cuociamo poi le piadine in una pentola antiaderente per 5 minuti a lato.
3. Piadina con farina di grano saraceno
Un’altra piadina senza glutine ottima per sostituire il pane è quella realizzata con la farina di grano saraceno. Si tratta di una farina senza glutine, ideale sia per piatti dolci che salati come pane, pizza e focacce.
Anche in questo caso la ricetta è semplicissima, dobbiamo procuraci: 150 gr di farina di grano saraceno, 70 ml di acqua, un pizzico di sale, 10 gr di olio di oliva.
Procedimento:
In una ciotola versiamo la farina di grano saraceno e il sale. Al centro aggiungiamo l’olio e cominciamo gradualmente a versare l’acqua a filo. Impastiamo con le mani incorporando la farina e continuiamo fino ad ottenere un bel panetto. Formiamo 4 palline e stendiamole con un mattarello. Cuociamo le piadine con farina di grano saraceno in una pentola antiaderente leggermente unta con olio per circa 3-4 minuti a lato. Ecco pronte delle piadine perfette per sostituire il pane!
4. Grissini di ceci
Continuiamo le nostre idee su come sostituire il pane con questi grissini di ceci croccanti a base di farina di ceci e semi vari. Anche se non possiamo usarli per fare dei panini, sono ottimi per accompagnare salse o creme (come l’hummus ad esempio) in alternativa al pane. Con lo stesso impasto che vedremo, oltre ai grissini di ceci, possiamo fare anche dei crackers, basta dare una forma diversa.
Gli ingredienti sono: 80 gr di semi misti (girasole, lino, sesamo), 250 gr di farina di ceci, 20 ml di olio di oliva, 100 ml di acqua, un pizzico di sale.
Procedimento:
Tritiamo innanzitutto i semi di lino e uniamoli agli altri. Mischiamo tutti gli ingredienti in una ciotola capiente in modo da amalgamarli bene. L’impasto deve essere abbastanza appiccicoso e non troppo sodo. Dividiamolo in palline e stendiamole in lungo, in modo da creare dei “cordoni”. Tagliamoli in base alla lunghezza che vogliamo dare ai nostri grissini di ceci. Disponiamoli su una teglia rivestita con carta da forno e cuociamo a 150-160° per circa 15-20 minuti. Volendo possiamo dare ai nostri grissini un tocco “mediterraneo” aggiungendo al composto un po’ di concentrato di pomodoro e dell’origano. Ottimi per sostituire il pane ma anche come spuntino sfizioso!
5. Grissini di riso
Come detto, i grissini, sono delle valide alternative al pane, da sgranocchiare in ogni occasione. Possiamo preparare dei grissini di riso senza glutine molto leggeri, utilizzando appunto la farina di riso.
Ci servono: 200 gr di farina di riso integrale, 100 ml di acqua, 70 ml di olio di oliva, sale e spezie a piacere (timo, cumino, paprika, rosmarino ecc).
Procedimento:
In una ciotola versiamo la farina di riso, aggiungiamo poi il sale, le spezie, l’olio e l’acqua. Cominciamo a versarla un po’ alla volta in modo da renderci conto della consistenza. L’impasto non deve essere troppo liquido ma comunque abbastanza morbido. Diamo la forma ai nostri grissini di riso e cuociamoli in forno per mezz’ora circa a 180°. Controlliamo il loro interno ed eventualmente, proseguiamo la cottura per qualche altro minuto.
6. Cracker senza glutine
Un’altra bella idea per sostituire il pane, è preparare dei crackers fragranti che possiamo usare anche come base per spalmare creme e salsine. Questa ricetta dei cracker senza glutine può essere personalizzata in base ai propri gusti, aggiungendo ad esempio spezie diverse (come lo zenzero o la curcuma in polvere) o altri aromi.
Ci occorrono: 70 gr di farina di grano saraceno, 130 gr di farina di riso, 100 ml di acqua, un pizzico di sale, 50 ml di olio, semi di sesamo (facoltativi).
Procedimento:
Innanzitutto versiamo le farine in una ciotola insieme al sale. Aggiungiamo a filo anche l’acqua e l’olio e cominciamo ad impastare. Dovremo ottenere una bella pasta morbida e lavorabile, che non si attacca. Lasciamola riposare per una decina di minuti, dopodiché adagiamola su un foglio di carta da forno e stendiamola finemente con un mattarello. Spennelliamo i cracker senza glutine con un po’ di olio di oliva e spolveriamoli con dei semi di sesamo se li vogliamo più croccanti. Inforniamo a 180° per 15-20 minuti, fino a quando non diventano dorati.
7. Farinata di ceci
La farinata di ceci, può tranquillamente sostituire il pane durante i pasti. Si tratta di una ricetta tipica ligure che prevede però l’uso di abbondante olio di oliva. La versione che vedremo di seguito è invece più leggera, ideale come alternativa al pane anche per i celiaci. Anche se, a differenza delle altre ricette, richiede un tempo di riposo maggiore, vale la pena aspettare visto il risultato.
Gli ingredienti sono: 300 gr di farina di ceci, 900 ml di acqua, 60 ml di olio di oliva, un pizzico di sale, pepe (facoltativo) e del rosmarino a piacere.
Procedimento:
In una terrina mescoliamo con una frusta la farina di ceci con l’acqua, versandola gradualmente. Aggiungiamo anche il sale e il pepe e amalgamiamo bene per togliere tutti i grumi. A questo punto lasciamola riposare per 4-5 ore e al termine aggiungiamo l’olio e un po’ di rosmarino se vogliamo insaporirla. Mescoliamo bene e versiamo il composto in una teglia con due cucchiai di olio, o rivestita con carta da forno. Cuociamo per 20-30 minuti a 200°; i tempi variano in base allo spessore e al proprio forno. Quando è dorata, possiamo estrarla e farla intiepidire.
FONTE: https://www.vivere-armoniosamente.it/come-sostituire-il-pane-senza-glutine/
Suscribirse a:
Entradas (Atom)