OLIO DI COCCO: PURA ENERGIA PER RINFORZARE DENTI, OSSA, FEGATO, TIROIDE E METABOLISMO
Usato da millenni le sue proprietà, l’olio di cocco è un grasso saturo a catena media indispensabile il corretto funzionamento del corpo. Apporta incredibili benefici sia per uso interno che per uso esterno. L’olio di cocco contiene acido laurico più di qualsiasi altra sostanza sulla Terra che viene usato dall’organismo per distruggere i virus lipido rivestiti come HIV, herpes, influenza, morbillo, batteri gram-negativi e protozoi come la Giardia lamblia. Contiene anche l’acido caprilico che è il più efficace nemico della Candida Albicans e i suoi grassi a catena media sono immediatamente convertiti dal fegato in energia, anziché essere immagazzinati sotto forma di grasso, quindi è spesso usato per chi ha una vita attiva e per chi vuole dimagrire. Pur essendo ricco di questi acidi grassi saturi, l’olio di cocco non influenza negativamente i livelli di colesterolo, proprio perché povero di acidi grassi saturi a lunga catena, come il palmitico contenuto nell’olio di palma e l’arachico degli arachidi.
L’ESSERE UMANO HA BISOGNO DI ACIDO LAURICO PER CONTRASTARE VIRUS E BATTERI
La maggior parte degli acidi grassi saturi siamo in grado di produrceli da soli, ma invece l’acido laurico può essere sintetizzato solo tramite la ghiandola mammaria femminile per immetterlo nel latte materno. L’acido laurico di cui è composto per ben il 50% l’olio di cocco, è indispensabile al corpo umano e la prova che l’altro alimento che ne è ricco è il latte materno.
Il corpo necessita di acido laurico per produrre monogliceridi anti-microbici utilizzati per combattere virus e batteri patogeni. Quindi l’acido laurico è un grasso saturo fondamentale ed è’ stato scoperto essere utile nel contrastare virus come l’HIV, l’influenza e l’herpes.
VIENE DIGERITO FACILMENTE E CONVERTITO IN ENERGIA
L’olio di cocco viene assorbito senza fatica dal sistema digestivo, non necessita della produzione degli acidi della bile per essere digerito e non produce picchi di insulina nel sangue, quindi per ottenere un immediato apporto energetico si può semplicemente ingerire un cucchiaio di olio di cocco, o aggiungerlo al cibo.
COME INSERIRLO NELLA DIETA
Per incrementare la presenza dell’olio di cocco nella propria dieta, si può sostituirlo al dolcificante per il the o il caffè. Dal momento che tra le sue proprietà vi è quella di migliorare l’assorbimento delle vitamine liposolubili, si può assumerne un cucchiaio per rafforzare l’efficacia delle vitamine assunte tramite il cibo o durante un trattamento specifico.
L’olio di cocco ha un punto di fumo molto più alto dell’olio di oliva quindi è ideale per tutti i tipi di cottura, in quanto resiste a temperature molto elevate senza subire deterioramenti, come invece avviene in molti altri tipi di oli (l’olio di oliva, per esempio, proprio per questo motivo non è adatto alla cottura).
Può essere mangiato a cucchiaiate (3 al giorno) dato che ha un ottimo gusto, oppure inserito nei frullati, per condire le pietanze al posto dell’olio (a temperatura ambiente è solido in inverno, quindi va scaldato) oppure direttamente sulla padella nella preparazione dei piatti.
Può essere conservato a lungo. Se ne possono acquistare anche grandi quantità perché, se conservato correttamente, l’olio di cocco può mantenersi fino a due anni. Non è necessario conservarlo in frigo.
CHI CONSUMA OLIO DI COCCO NON CONOSCE LE MALATTIE CARDIACHE
Se consideriamo i paesi con il più alto consumo di olio di cocco osserviamo che:
Lo Sri Lanka registra il più alto consumo di olio di cocco ed il più basso tasso di malattie del cuore;
La popolazione dell’isola di Kitava (Nuova Guinea), che consuma circa il 20% di calorie solo da olio di cocco, infarto ed ictus risultano totalmente assenti;
Gli abitanti dell’isola di Tokelau (Nuova Zelanda), i quali ottengono il 50% di calorie da olio di cocco sono altrettanto immuni da malattie del cuore.
TANTE PROPRIETA’ DELL’OLIO DI COCCO
È ideale in gravidanza e allattamento per promuovere una ottimale salute della madre e una crescita adeguata del bambino anche perché è una buona fonte di vitamina D;
Mantenere la pelle sana e giovane e rinforza i capelli;
Supportare la salute del cuore ed una corretta funzione tiroidea;
Protegge il fegato dall’alcol e altre tossine;
Promuove l’assorbimento di minerali (in particolare calcio e magnesio), fatto importante per la salute dei denti e delle ossa;
E’ utile nel trattare i problemi digestivi, come la sindrome dell’intestino irritabile, la pancreatite, le ulcere, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn;
È termogenico, il che significa che contribuisce ad aumentare il metabolismo dell’organismo (alcuni studi dimostrano fino al 48 % e fino al 65 % negli obesi) quindi è utile per ristabilire la temperatura corporea, per dimagrire e sostenere la funzione della tiroide;
E’ un ottimo rimedio contro l’infezione da Candida;
E’ un ottimo dentifricio sbiancante ed elimina i microbi del cavo orale;
Alcuni studi hanno evidenziato come l’acido laurico, il miristico (ma anche il capirilico e l’oleico) contenuti in abbondanza nell’olio di cocco siano in grado di inibire efficacemente l’enzima 5 alfa reduttasi che trasforma il testosterone in DHT (diidrotestosterone) e quindi come questo olio possa rivelarsi utile per contrastare le affezioni legate agli androgeni come l’iperplasia e il tumore della prostata, l’irsutismo, la sindrome dell’ovaio policistico, l’acne e l’alopecia androgenetica.
QUALE OLIO DI COCCO SCEGLIERE
Dopo che il cocco viene aperto, la polpa viene lasciata asciugare. Per estrarre l’olio, la polpa essiccata è scaldata a bassa temperatura fino a quando l’umidità è totalmente evaporata, in favore dei residui di olio.
Questo è ciò che dovrebbe accadere sempre.
In molti casi però, sia per accelerare la fase di essiccamento che di riscaldamento, la gran parte dei produttori di olio di cocco utilizza agenti chimici.
Per ovviare a questo problema, è imperativo acquistare solamente olio vergine e biologico, in modo che il prodotto non sia stato raffinato, deodorizzato, idrogenato e decolorizzato durante il processo di spremitura e che le noci di cocco non siano state cresciute con pesticidi e fertilizzanti.
Alcuni mangiando molto olio di cocco posso avere sintomi di nausea, gastrite o diarrea. Altre volte, può provocare secchezza della gola, per chi assume olio di cocco al cucchiaio, se invece mischiato con altri alimenti, la sensazione scompare. Può essere dovuto ad un intolleranza (se la flora batterica è debole) o ad un fegato poco funzionante. Bisogna però aggiungere che nella gran parte dei casi è la qualità del prodotto che fa la differenza e che molti dei sintomi svaniscono semplicemente cambiando olio di cocco.
Negli ultimi mesi ne ho consumato diversi chili e la qualità della mia flora batterica è nettamente migliorata e anche gli ormoni come testosterone e quelli della tiroide funzionano molto meglio.
FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/
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