QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL PANE IN COMMERCIO E CHE NESSUNO TI HA MAI DETTO
Dopo aver letto questo articolo non ti sorprenderai più di tanto delle intolleranze al glutine e del perché quando mangiamo pane e pizza letteralmente lievitiamo e ci sentiamo gonfi e senza energia. Fortunatamente ho smesso di mangiare questi cibi e la mia salute e vitalità sono al massimo.
Le farine usate dai panifici devono essere fortemente panificabili, ovvero devono consentire di ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facilmente lavorabile e un pane ben sviluppato in poco tempo.
Per avere una buona lievitazione sono necessarie la glutenina (per la forza dell’impasto) e la gliadina (per l’estensibilità) che sono proprio le sostanze che compongono il glutine e che quando vengono a contatto con l’acqua formano una sorta di colla. Quindi più glutine c’è e più facilmente viene fatto il pane.
Ed ecco la naturale conseguenza delle insalubri esigenze del mercato:
Poiché la farina è sempre più povera e il mercato richiede un pane sempre più soffice, VIENE AGGIUNTO GLUTINE SECCO ALLA FARINA PANIFICABILE che poi viene venduta ai panifici per fare il pane.
La farina viene abburrattata (setacciata, filtrata) di più rispetto al passato e con la fase di macinazione sempre più veloce con molini sempre più sofisticati ed efficienti (per ovvie ragioni di concorrenza e competitività) si è arrivati ad avere una farina molto più stressata che ha costretto – per mantenere gli standard di qualità – l’aggiunta del glutine vitale di frumento secco.
Il pane e tutti i prodotti da forno che acquistiamo sono imbottiti di glutine e tutto questo dovrebbe essere portato all’attenzione del Ministero della Sanità dato che ci sono una mole enorme di studi che mostrano i danni del glutine sull’organismo.
I danni del glutine
Anche se non sei celiaco ecco cosa accade quando inseriamo cosa fa il troppo glutine nel nostro corpo:
Danneggia l’intestino, lo infiamma e stimola la permeabilità intestinale
Danneggia la flora batterica
Danneggia la tiroide e favorisce la tiroidite
Favorisce l’insorgenza di malattie autoimmuni e croniche
Favorisce l’infiammazione
E’ difficilmente digeribile
Favorisce la psoriasi e disturbi cutanei
Causa dolore intestinale, diarrea, gonfiore, flatulenza e un senso di affaticamento
Favorisce la Candida
Annebbiamento e confusione mentale
Favorisce demenza ed Alzheimer
Favorisce la depressione
Tutto questo è permesso da una legislazione indifferente che non ha imposto alcuna quantità minima o massima di aggiunta di glutine.
La logica conseguenza di quanto detto, è che con tutto il glutine aggiunto alle farine il nostro stomaco sicuramente farà molta più fatica a digerirlo, questo perché il glutine è una gomma. Ma con l’aumento del glutine nelle farine, chi fornisce gli enzimi per digerire tutta questa gomma? Ecco che il pancreas va sotto sforzo e il rischio di diabete va alle stelle.
Ecco quanto elastico e resistente è il glutine
In passato i nostri antenati mangiavano il grano, cereali contenenti glutine, pane e così via. Ma il grano era antico (non quello nanizzato mediante irraggiamento che viene coltivato oggi) e conteneva molto meno glutine (quasi la metà), inoltre la macinazione era lenta e veniva lievitato naturalmente (processo che riduce notevolmente il quantitativo di glutine sul prodotto finale).
La migliore soluzione è quella di fare il pane in casa con farine biologiche integrali (meglio senza glutine), oppure acquistarlo in negozi di prodotti naturali.
Per noi italiani è difficile, ma si può vivere (benissimo, tra l’altro) senza pane e prodotti da forno ricchi di lieviti e zuccheri, e dovrebbe rinunciarli soprattutto chi ha disturbi intestinali, stanchezza e infiammazioni nel corpo: i miglioramenti saranno immediati.
FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/
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