2 ESERCIZI YOGA CHE ARMONIZZANO LA TIROIDE E RALLENTANO L'INVECCHIAMENTO
Il benessere di questa ghiandola è così importante che sempre più persone devono ricorrere a dei farmaci per tenerla a bada. I sintomi di un malfunzionamento della tiroide possono essere tanti e spiacevoli come apatia, depressione, sbalzi d’umore, stanchezza cronica, insonnia, nervosismo, palpitazioni e aumento/perdita di peso apparentemente ingiustificato. Questi esercizi che appartengono alla tradizione millenaria dello Yoga sono strutturati in modo da purificare ed attivare la tiroide.
Queste due posizioni sono molto utili perché sono le cosiddette posizioni invertite ovvero in cui il corpo è a testa in giù. In questo modo infatti c’è una maggiore circolazione sanguigna nella ghiandola che quindi viene purificata ed attivata. Inoltre hanno effetti positivi sulla colonna vertebrale in quanto corregge le curvature anomale, nutre il midollo spinale, rafforza inoltre la schiena.
POSIZIONE 1 – CANDELA
Il nome di questo asana è Sarvangasana in sanscrito che significa “postura di tutti gli arti” in quanto coinvolge tutte le parti del corpo che sono sollevate. Distesi al suolo su un tappetino o una coperta abbastanza spessa, sollevate lentamente dal suolo i piedi, il bacino ed il tronco, arrivando a mantenere il corpo in posizione verticale, come se stesse eseguendo una candela. A questo punto mettete le mani dietro il busto per sostenere con fermezza il tronco e servitevi dei gomiti come appoggio. Il mento deve premere contro lo sterno. Il corpo poggia completamente sulle spalle, gomiti e collo. Il collo e la cervicale devono essere completamente rilassati. Le gambe, il busto sono dritti e perpendicolari al suolo.
Per ritornare in posizione di partenza, fatelo molto lentamente senza movimenti bruschi o veloci, evitando di alzare la testa dal suolo. Come tutti gli esercizi indicati, eseguite anche questo rispettando il vostro corpo senza mai essere violente.
POSIZIONE 2 – ARATRO
Chiamata anche Halasana, presenta numerosi benefici legati all’inversione dei centri energetici, tra cui la stimolazione della tiroide e la riduzione dello stress. Favorisce il sonno, calma la mente e contribuisce ad alleviare dolori alla schiena e mal di testa.
Di solito Halasana si esegue dopo Sarvangasana per una durata di 1-5 minuti. Facendo forza sulle braccia sollevare i glutei e la parte bassa della schiena, portare le ginocchia il più possibile vicino al torace ruotando la parte inferiore della colonna vertebrale, quindi spingere le gambe oltre la testa lasciando che le dita dei piedi tocchino il suolo, allontanandole quindi il più possibile dalla testa in modo da accentuare la curvatura della spina dorsale. Le prime volte potrebbe non essere possibile portare i piedi in contatto con il terreno: non forzare mai il movimento, ma lasciare che sia lo stesso peso delle gambe a portarle, con il tempo e la pratica, verso terra. In questo caso è possibile utilizzare uno sgabello come supporto per i piedi.
Per sciogliere la posizione, riporta le mani sulla schiena, quindi con un’espirazione sollevati nuovamente in Sarvangasana e infine rotola sulla schiena. Puoi anche sciogliere la posizione semplicemente rotolando durante un’espirazione.
Come ho già detto queste posture favoriscono l’afflusso del sangue verso il collo, la testa e di conseguenza la tiroide ed i centri nervosi del cervello vengono nutriti e rigenerati. Inoltre ha effetti benefici importanti sulla colonna vertebrale, sulla schiena e anche sul sistema digerente.
Le due posizioni possono essere alternate, senza mai forzare. E’ importante ascoltare il proprio corpo e procedere per gradi. Siete pronti? Namasté!
FONTE: Riccardo Lautizi http://www.dionidream.com/
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