domingo, 28 de febrero de 2021
MARCHE DI BIRRA VENDUTE IN ITALIA CONTENENTI GLIFOSATO: ECCO L’ELENCO
Marche di birra contenenti tracce di glifosato: scopriamo quali birre vendute in Italia contengono tracce dell’erbicida e altre sostanze potenzialmente tossiche
Alcuni test francesi hanno mostrato una presenza pervasiva del glifosato in diverse marche di birra. Anche se in concentrazioni molto basse. Il Salvagente ha riportato i risultati sui brand venduti in Italia, in un dossier intitolato “La bionda che inganna”.
Scopriamo insieme tutti i prodotti analizzati.
Marche di birra al glifosato: il test francese
L’iniziativa è dell’Istituto nazionale del consumo francese. I test hanno riguardato 45 marche di birra, alla ricerca di 250 molecole considerate più o meno tossiche per l’organismo umano.
Tra le sostanze identificate anche il glifosato, l’erbicida più impiegato al mondo, prodotto da Bayer-Monsanto. La sostanza è stata trovata in 25 campioni tra quelli esaminati dall’istituto francese.
Non solo. I risultati hanno evidenziato anche tracce di boscalid, ftalimmide e folpet, alcuni fungicidi, anche se in concentrazioni meno elevate rispetto ai limiti consentiti per legge.
Il Salvagente ha analizzato approfonditamente i risultati dei test, lanciando a sua volta un’analisi concentrandosi sui risultati ottenuti dalle marche di birra commercializzate anche in Italia. Si tratta di 28 brand sui 45 totali testati dai francesi.
Corona, La Chouffe, Leffe e Guinness hanno presentato, come vedremo, alcuni profili di preoccupazione. Mentre altre marche come Carlsberg e Heineken hanno superato il test con risultati migliori.
Marche di birra contaminate: i risultati del test
L’intento non è quello di accusare i produttori. Anche perché, come abbiamo già accennato, in tutte le marche di birra analizzate le quantità di sostanze potenzialmente tossiche rispettano sempre i limiti di legge.
A destare preoccupazione è però quello che i medici dell’Isde definiscono come ‘effetto cocktail’: cioè “l’azione sinergica delle diverse sostanze contemporaneamente presenti”. I cui effetti sulla salute non sono stati forse sufficientemente indagati.
Tornando ai risultati delle analisi, scopriamo che 16 marche di birra, tra le 28 commercializzate in Italia, presentano tracce di glifosato. Le concentrazioni sono comprese tra i 0,62 e i 9,23 microgrammi.
Ecco nel dettaglio le marche e tutte le quantità presenti.
Carlsberg
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
Kronenbourg
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
Ch’ti
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
Pelforth
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
Heineken
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
Grimbergen Biere d’Abbaye
Glifosato: Assente
Pesticidi: Assenti
8.6 Original Intense Blond
Glifosato: 0,62 mcg/l
Pesticidi: Assenti
Corona Extra
Glifosato: 2,44 mcg/l
Pesticidi: Assenti
Affligem Blonde
Glifosato: 9,23 mcg/l
Pesticidi: Assenti
La Cervoise des Ancetres
Glifosato: 3,36 mcg/l
Pesticidi: Assenti
Delirium Tremens
Glifosato: 1,67 mcg/l
Pesticidi: Assenti
Leffe Blonde
Glifosato: Assente
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Rince Cochon
Glifosato: Assente
Pesticidi: ftalimmide e folpet
1664 Blanc
Glifosato: Assente
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Guinnes Nitro IPA
Glifosato: 0,57 mcg/l
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Edelweiss l’Originale Blanche
Glifosato: Assente
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Leffe Royale
Glifosato: 0,76 mcg/l
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Morte Subite Witte Lambic
Glifosato: 1,43 mcg/l
Pesticidi: ftalimmide e folpet
Glifosato: il mega risarcimento al giardiniere colpito dal cancro
A proposito di glifosato. Di recente la Monsanto – azienda produttrice dell’erbicida RoundUp, di recente acquisita da Bayer – è stata condannata a un risarcimento danni milionario, proprio a causa del suo prodotto.
DeWayn “Lee” Johnson, 46enne americano, ha un cancro alla pelle in fase terminale. Secondo l’accusa, la malattia sarebbe arrivata in seguito a un contatto diretto proprio con il glifosato.
Qualche anno fa, Johnson, che era custode e giardiniere nella Bay Area, in California, si è inzuppato dell’erbicida RoundUp, a causa di un malfunzionamento dell’innaffiatore. Ha quindi chiamato per due volte il numero verde di Monsanto. Voleva informarsi su eventuali rischi a seguito del contatto diretto.
Entrambe le volte, dal centralino hanno promesso di richiamarlo. Ma così non è stato. Nel 2014 gli viene diagnosticato un linfoma non-Hodgkin. Secondo la giuria, l’azienda deve ora risarcire il giardiniere per danni economici e morali. La cifra è di 289 milioni di dollari.
«I prodotti avevano rischi potenziali noti al momento della loro produzione e vendita? Sì. La mancanza di avvertenze sui rischi è stato un fattore sostanziale nel causare danno al dottor Johnson? Sì»: con queste motivazioni, i giurati hanno condannato Monsanto.
Durante il dibattimento, l’accusa ha anche imputato all’azienda di aver silenziato gli studi allarmanti emersi sui pericoli del glifosato. Un’opera di insabbiamento che sarebbe dimostrata da alcune email interne all’azienda, come scrive il Corriere della Sera.
FONTE: Scritto da Gino Favola
https://www.ambientebio.it/societa/allerte-alimentari/marche-di-birra-glifosato-elenco/
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