martes, 17 de septiembre de 2019




STOP ALLA PLASTICA MONOUSO SULLE ISOLE DI LAMPEDUSA E LINOSA
Anche sulle isole di Lampedusa e Linosa niente più sacchetti, piatti bicchieri e posate di plastica monouso. A partire dal 31 agosto 2018 scatta il divieto.
Stop a sacchetti, bicchieri, piatti e postate di plastica nelle isole Pelagie, l’arcipelago più a sud d’Italia. La decisione è stata presa da Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, che ha annunciato: “Nelle isole sarà vietata la vendita e l’utilizzo di contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili e degli shopper, i sacchetti per asporto merci in polietilene” in occasione di un convegno sulla pesca che si è recentemente tenuto a Palermo.

Decisione storica per Lampedusa e Linosa
La decisione presa dal primo cittadino, forte delle disposizioni comunitarie che vanno in questa direzione, deriva dalla necessità di facilitare la raccolta differenziata, lo smaltimento dei rifiuti e di limitare l’inquinamento da plastiche del nostro mare, che sta avendo pesanti ripercussioni anche sulla fauna marina e di conseguenza sulle attività legate alla pesca.

Dal 31 agosto plastica bandita
Il divieto scatta il 31 agosto 2018 secondo l’ordinanza sindacale del 2 luglio scorso, firmata dal sindaco Martello, che stabilisce il divieto di vendita e utilizzo di stoviglie, bicchieri e posate monouso non biodegradabili. Il divieto vale anche per i sacchetti di plastica che devono essere sostituiti da sacchetti in carta, tela o altro materiale idoneo.

“Capisco che per cittadini, turisti, attività commerciali e artigianali sarà una ‘piccola rivoluzione’ – ha spiegato il sindaco – ma è un provvedimento necessario: tutti noi dobbiamo imparare ad adottare nuove abitudini quotidiane per rispettare l’ambiente e migliorare la qualità della vita”.

L’alleanza con i pescatori
Il sindaco ha anche annunciato che sono previste misure in collaborazione tra i pescatori che aderiscono al consorzio di pescatori Lampedusa e Linosa e i comuni per incentivare la raccolta di plastiche individuate in mare e il loro conferimento in appositi siti. Stesso discorso per chi raccoglie le lenze o le reti “fantasma”, cioè quelle che si rompono e finiscono nei fondali.

“I pescatori conoscono il mare. Per loro il mare è vita, lavoro, tradizione e futuro. Per questo motivo credo sia necessario lavorare ad un progetto che incentivi i pescatori ad essere anche (non me ne vogliate per il termine) i nuovi ‘spazzini del mare'”, ha detto Martello.

Forme di alleanza di questo tipo non sono nuove in Italia. I pescatori di Livorno già raccolgono ogni giorno tra i 200 e i 300 chili di plastica al giorno, intrappolata tra le maglie delle reti e la portano a terra per essere riciclata invece di gettarla nuovamente in mare.

FONTE: di CECILIA BERGAMASCO
https://www.lifegate.it/persone/news/stop-plastica-monouso-lampedusa-linosa

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