domingo, 28 de febrero de 2021

NIÑOS VEGANOS Y COMEDORES ESCOLARES. ¿QUÉ HACER SI TU CENTRO NON GARANTIZA SUS DERECHOS?

Los niños veganos pueden sentirse excluidos de los comedores escolares debido a que muchos de los centros no ofrecen una alimentación vegana en sus menús diarios. Veganismo en las escuelas Ser vegano es una filosofía de vida y una decisión personal que se basa en el respeto, la tolerancia y la igualdad, decisión que también pueden tomar los más pequeños. Aún así, desgraciadamente en España a ellos se les puede vulnerar el derecho a escoger cómo alimentarse en el colegio. FEUMVE – Opción vegana en todas las escuelas Desde FEUMVE (Familias Unidas por un Menú Vegano Escolar) alertan de que son muchas las peticiones de ayuda que reciben de parte de familias veganas en comedores escolares de diferentes centros educativos. Luchan porque exista de forma general una opción vegana en todas las escuelas. Puesto que no se puede atender a cada caso de forma individual, FEUMVE ha lanzado una propuesta con pasos detallados a seguir para solucionar estos casos individuales y conseguir que, centro a centro, todos vayan aceptando el veganismo como opción alimentaria y ética. Paso 1: Hablar con el centro escolar Dirección, personal de cocina o catering pueden ser algunos de los agentes a los que deberemos solicitar que se respete nuestra petición. Paso 2: Petición escrita Si un primer contacto directo con el centro no resulta, pasaremos a enviarles un escrito pidiéndoles más formalmente que se respete nuestra opción de un menú vegano. En la red se pueden encontrar diversos modelos. Os compartimos dos ejemplos que debéis modificar a vuestra situación personal pero que pueden serviros como base. Paso 3: Escrito al Departamento de Educación Si con estos documentos seguimos sin resolver la situación de manera satisfactoria nos tocará enviar un escrito a la Consejería o Departamento de Educación de nuestra comunidad autónoma, donde expondremos nuestro caso, indicando los pasos previos que hayamos realizado. Este tercer paso es realmente importante, ya que es la única manera de que los responsables de los gobiernos de cada comunidad autónoma puedan darse cuenta de que el problema es real y que se deben tomar medidas oficiales para cambiar esta situación. Recogida de firmas Una parte muy importante del trabajo de FEUMVE es luchar de forma conjunta por los derechos de los niños veganos y lo hacen mediante la recogida de firmas y otras acciones a nivel estatal. ¿Por qué es tan importante esta lucha? Evitar la discriminación a niños y niñas veganos en los colegios Reducir el consumo de productos de origen animal en instituciones públicas Evitar el adoctrinamiento especista entre los compañeros de la escuela Una oportunidad para explicar el veganismo a padres y educadores en un contexto sin confrontación Una lucha en la que madres y padres no veganas pueden participar y terminar uniéndose al veganismo Inspirar a los niños veganos al activismo y luchar por la causa Que entre todos podamos vivir en un mundo más libre, respetuoso y lleno de oportunidades. Autora: Laura Lobo Callieri, Periodista Bueno y Vegano Febrero 2021 https://www.buenoyvegano.com/2021/02/24/ninos-veganos-comedores-escolares/

PARACETAMOLO: AUMENTI DEL 44% I CASI DI AVVELENAMENTO IN 10 ANNI. BISOGNA RIDURNE L’USO E REGOLAMENTARE LA VENDITA

A tutti noi sarà capitato di assumere una compressa di paracetamolo per abbassare la febbre o per far passare mal di testa e altri dolori. Il paracetamolo, principio attivo contenuto in tanti farmaci molto diffusi come ad esempio la Tachipirina, è molto facile da reperire e percepito come sicuro, tanto da poter essere somministrato anche ai bambini e alle donne in gravidanza. Ma non senza controindicazioni, soprattutto per il fegato. In Australia, ad esempio, i casi di avvelenamenti provocati dal paracetamolo, negli ultimi dieci anni sono aumentati del 44%. A rivelarlo, uno studio pubblicato sul Medical Journal of Australia che ha analizzato i dati dei ricoveri ospedalieri, delle chiamate al centro antiveleni e dei registri dei coroner per esaminare avvelenamenti, lesioni epatiche e decessi correlati all’assunzione del paracetamolo. Tra il 2016 e il 2017 i ricoveri per problemi legati alla somministrazione del noto farmaco sono stati oltre 95mila, il 44% in più rispetto al decennio precedente. I casi di lesioni epatiche provocate dal paracetamolo sono raddoppiati facendo balzare il farmaco in cima alla classifica dei veleni per i quali le autorità sanitarie ricevono segnalazioni. Il sovradosaggio può avvenire accidentalmente o in modo intenzionale: le persone assumono troppo paracetamolo per autolesionismo o perché, trattandosi di un farmaco venduto liberamente, lo percepiscono come sicuro e ne assumono più della dose consigliata. Inoltre spesso le persone non sanno che il paracetamolo si trova in diversi prodotti per trattare raffreddore, febbre o dolori di varia natura e dunque può succedere assumano medicinali diversi contenenti paracetamolo, esponendo così l’organismo ai rischi da sovradosaggio. Se usato in modo appropriato, rispettando i dosaggi indicati, il paracetamolo non presenta particolari pericoli per la salute, ma in caso di sovradosaggio i rischi aumentano, soprattutto per il fegato. I sintomi da intossicazione da paracetamolo includono nausea, vomito e dolore addominale e indicano un danno epatico già in corso che, nei casi più gravi, può portare alla necessità di un trapianto di fegato o alla morte. In Australia il paracetamolo può essere acquistato fuori dal circuito delle farmacie, ad esempio al supermercati, in confezioni da 20 compresse. Non ci sono restrizioni sul numero di confezioni che una persona può comprare e non c’è bisogno della ricetta del medico o della consulenza del farmacista. In Australia è inoltre possibile procurarsi compresse a rilascio modificato di paracetamolo, associate a un maggiore rischio di overdose. Visti i risultati, lo studio suggerisce la necessità di utilizzare il farmaco solo se strettamente necessario e, soprattuto, prendere in considerazione restrizioni sulla vendita del paracetamolo in Australia, ad esempio riducendo la quantità di compresse in una confezione, vietare la vendita di compresse a rilascio modificato e cambiare le le modalità di commercializzazione. A queste misure, secondo lo studio è necessaria una maggiore consapevolezza da parte dei pazienti, che devono essere informati riguardo all’uso del paracetamolo e ai rischi legati al sovraddosaggio. FONTE: Tatiana Maselli https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/avvelenamento-paracetamolo-australia/?fbclid=IwAR1ZNsyciHXGoWxlAE8SKydtnC_6_XYkDgGC0hyGW5GLPGS6xxaXF18rDD4

2000 LIBROS GRATIS SOBRE PERMACULTURA, AGROECOLOGIA, BIOCONSTRUCCIÓN Y VIDA SUSTENTABLE

https://www.ideasverdes.es/2000-libros-gratis-sobre-permacultura-agroecologia-bioconstruccion-y-vida-sustentable/?fbclid=IwAR16n7a4rtyLfVlze3Ao-DpAGxMtlbNdwc7MxtJzz0OTs2HJHcVcW26VEU4

MARCHE DI BIRRA VENDUTE IN ITALIA CONTENENTI GLIFOSATO: ECCO L’ELENCO

Marche di birra contenenti tracce di glifosato: scopriamo quali birre vendute in Italia contengono tracce dell’erbicida e altre sostanze potenzialmente tossiche Alcuni test francesi hanno mostrato una presenza pervasiva del glifosato in diverse marche di birra. Anche se in concentrazioni molto basse. Il Salvagente ha riportato i risultati sui brand venduti in Italia, in un dossier intitolato “La bionda che inganna”. Scopriamo insieme tutti i prodotti analizzati. Marche di birra al glifosato: il test francese L’iniziativa è dell’Istituto nazionale del consumo francese. I test hanno riguardato 45 marche di birra, alla ricerca di 250 molecole considerate più o meno tossiche per l’organismo umano. Tra le sostanze identificate anche il glifosato, l’erbicida più impiegato al mondo, prodotto da Bayer-Monsanto. La sostanza è stata trovata in 25 campioni tra quelli esaminati dall’istituto francese. Non solo. I risultati hanno evidenziato anche tracce di boscalid, ftalimmide e folpet, alcuni fungicidi, anche se in concentrazioni meno elevate rispetto ai limiti consentiti per legge. Il Salvagente ha analizzato approfonditamente i risultati dei test, lanciando a sua volta un’analisi concentrandosi sui risultati ottenuti dalle marche di birra commercializzate anche in Italia. Si tratta di 28 brand sui 45 totali testati dai francesi. Corona, La Chouffe, Leffe e Guinness hanno presentato, come vedremo, alcuni profili di preoccupazione. Mentre altre marche come Carlsberg e Heineken hanno superato il test con risultati migliori. Marche di birra contaminate: i risultati del test L’intento non è quello di accusare i produttori. Anche perché, come abbiamo già accennato, in tutte le marche di birra analizzate le quantità di sostanze potenzialmente tossiche rispettano sempre i limiti di legge. A destare preoccupazione è però quello che i medici dell’Isde definiscono come ‘effetto cocktail’: cioè “l’azione sinergica delle diverse sostanze contemporaneamente presenti”. I cui effetti sulla salute non sono stati forse sufficientemente indagati. Tornando ai risultati delle analisi, scopriamo che 16 marche di birra, tra le 28 commercializzate in Italia, presentano tracce di glifosato. Le concentrazioni sono comprese tra i 0,62 e i 9,23 microgrammi. Ecco nel dettaglio le marche e tutte le quantità presenti. Carlsberg Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti Kronenbourg Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti Ch’ti Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti Pelforth Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti Heineken Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti Grimbergen Biere d’Abbaye Glifosato: Assente Pesticidi: Assenti 8.6 Original Intense Blond Glifosato: 0,62 mcg/l Pesticidi: Assenti Corona Extra Glifosato: 2,44 mcg/l Pesticidi: Assenti Affligem Blonde Glifosato: 9,23 mcg/l Pesticidi: Assenti La Cervoise des Ancetres Glifosato: 3,36 mcg/l Pesticidi: Assenti Delirium Tremens Glifosato: 1,67 mcg/l Pesticidi: Assenti Leffe Blonde Glifosato: Assente Pesticidi: ftalimmide e folpet Rince Cochon Glifosato: Assente Pesticidi: ftalimmide e folpet 1664 Blanc Glifosato: Assente Pesticidi: ftalimmide e folpet Guinnes Nitro IPA Glifosato: 0,57 mcg/l Pesticidi: ftalimmide e folpet Edelweiss l’Originale Blanche Glifosato: Assente Pesticidi: ftalimmide e folpet Leffe Royale Glifosato: 0,76 mcg/l Pesticidi: ftalimmide e folpet Morte Subite Witte Lambic Glifosato: 1,43 mcg/l Pesticidi: ftalimmide e folpet Glifosato: il mega risarcimento al giardiniere colpito dal cancro A proposito di glifosato. Di recente la Monsanto – azienda produttrice dell’erbicida RoundUp, di recente acquisita da Bayer – è stata condannata a un risarcimento danni milionario, proprio a causa del suo prodotto. DeWayn “Lee” Johnson, 46enne americano, ha un cancro alla pelle in fase terminale. Secondo l’accusa, la malattia sarebbe arrivata in seguito a un contatto diretto proprio con il glifosato. Qualche anno fa, Johnson, che era custode e giardiniere nella Bay Area, in California, si è inzuppato dell’erbicida RoundUp, a causa di un malfunzionamento dell’innaffiatore. Ha quindi chiamato per due volte il numero verde di Monsanto. Voleva informarsi su eventuali rischi a seguito del contatto diretto. Entrambe le volte, dal centralino hanno promesso di richiamarlo. Ma così non è stato. Nel 2014 gli viene diagnosticato un linfoma non-Hodgkin. Secondo la giuria, l’azienda deve ora risarcire il giardiniere per danni economici e morali. La cifra è di 289 milioni di dollari. «I prodotti avevano rischi potenziali noti al momento della loro produzione e vendita? Sì. La mancanza di avvertenze sui rischi è stato un fattore sostanziale nel causare danno al dottor Johnson? Sì»: con queste motivazioni, i giurati hanno condannato Monsanto. Durante il dibattimento, l’accusa ha anche imputato all’azienda di aver silenziato gli studi allarmanti emersi sui pericoli del glifosato. Un’opera di insabbiamento che sarebbe dimostrata da alcune email interne all’azienda, come scrive il Corriere della Sera. FONTE: Scritto da Gino Favola https://www.ambientebio.it/societa/allerte-alimentari/marche-di-birra-glifosato-elenco/

ESTO LE SUCEDE A TU CEREBRO CUANDO COMES COMIDA RÁPIDA

Si disfruta de la comida rápida, como hamburguesas y papas fritas, por ejemplo, no está solo. Si bien estos alimentos son deliciosos, la mayoría de ellos son ricos en azúcar, sal, conservantes y grasas saturadas. Todos esos hechos contribuyen a numerosos problemas de salud en su cuerpo (incluido su cerebro) con un consumo excesivo. Aquí hay algunas estadísticas para subrayar cuán populares son estas comidas entre los estadounidenses. Entre 2013 y 2016, casi el 40 por ciento de los estadounidenses admitieron consumir comida rápida con regularidad. Esas estadísticas provienen directamente de los expertos de los CDC (Centros para el Control y la Prevención de Enfermedades). LO QUE DEBE SABER SOBRE EL CONSUMO DE ALIMENTOS RÁPIDOS El mismo estudio publicado por los CDC reveló lo siguiente cuando se trata del consumo de comida rápida en Estados Unidos: El porcentaje de personas que consumen comida rápida regularmente es más alto entre los que tienen entre 20 y 39 años. De los encuestados, aproximadamente el 45 por ciento admite que es su principal fuente de nutrición. Sin embargo, el porcentaje parece disminuir con la edad. El estudio reveló que solo el 37.7 por ciento de las personas entre las edades de 40 y 59 años, junto con el 24.1 por ciento de las personas mayores de 60 años, admitieron consumir comida rápida con regularidad. Más adultos negros no hispanos consumen comida rápida que los adultos blancos no hispanos, asiáticos no hispanos e hispanos. La mayoría de los estadounidenses admitieron no solo gastar más en comida rápida sino también comer fuera con mayor frecuencia a medida que aumentaban sus ingresos. ¿QUÉ LE SUCEDE A TU CEREBRO CUANDO COMES DEMASIADO COMIDA RÁPIDA? Ahora tenemos una mejor comprensión de cuán frecuente es el consumo de comida rápida en Estados Unidos. A continuación, echemos un vistazo más de cerca a cómo estos alimentos pueden conducir a una mala salud. Por supuesto, todos hemos escuchado que consumir comidas con alto contenido de grasa y sodio contribuye a: Obesidad Diabetes tipo 2 Hipertensión Ciertos tipos de cáncer Sin embargo, muchos no saben el daño que estas comidas pueden causar al órgano más importante de su cuerpo: el cerebro. De hecho, demasiada comida rápida también puede afectar negativamente la salud del cerebro al contribuir a lo siguiente: 1 – DEPRESIÓN Una dieta que consiste principalmente en comida rápida puede provocar episodios severos de depresión. ScienceDaily, un recurso en línea que cubre temas relacionados con descubrimientos en ciencia, salud, temas ambientales y tecnología, publicó un estudio. Revelaron que mientras más hamburguesas, papas fritas y pizzas coma un individuo, más estos alimentos afectarán su salud física. Y, a medida que su salud comienza a deteriorarse, inevitablemente se deprimen. Además, muchos continuarán consumiendo estos alimentos como una forma de combatir estos sentimientos negativos. Y eso comienza una espiral descendente que solo empeora las cosas. 2 – ANSIEDAD Junto con la depresión, la ansiedad también puede ser causada por consumir demasiada comida rápida. La mayoría de estas comidas contienen una buena cantidad de carbohidratos refinados. Esto puede hacer que los niveles de glucosa en la sangre bajen peligrosamente, lo que puede provocar sentimientos de ansiedad. Más allá de eso, los niveles bajos de glucosa en la sangre pueden provocar ataques de pánico, insomnio e hipoglucemia. Pero, ¿qué son los carbohidratos refinados? Son carbohidratos que son bajos en fibra, vitaminas y minerales. También conocidos como carbohidratos simples, los carbohidratos refinados incluyen pan blanco, masa de pizza, pasta, harina blanca, arroz blanco, postres y algunos cereales. Además, tenga en cuenta que incluso la comida rápida comercializada como saludable puede provocar ansiedad. Por ejemplo, un artículo publicado por livestrong.com reveló que muchos aderezos para ensaladas contienen una gran cantidad de benzoato de sodio, un conservante comúnmente utilizado en alimentos ácidos. El benzoato de sodio puede desencadenar ansiedad y también puede conducir a una disminución de la función motora si se consume en exceso. Junto con el aderezo para ensaladas, el benzoato de sodio también se usa comúnmente en los refrescos como una forma de mejorar su sabor a jarabe de maíz con alto contenido de fructosa. 3 – ENFERMEDADES NEURODEGENERATIVAS Incluso peor que la ansiedad y la depresión, una dieta rica en comidas rápidas, particularmente aquellas que contienen mucho azúcar, puede conducir a enfermedades neurodegenerativas. Estas condiciones incluyen demencia y Alzheimer. La investigación demuestra que consumir cantidades excesivas de comida rápida puede hacer que el páncreas produzca demasiada insulina. Por lo tanto, el cerebro puede desarrollar una intolerancia a la insulina. Para aquellos que pueden no estar tan familiarizados con la resistencia a la insulina, es una condición patológica en la que las células no responden correctamente a la hormona insulina. Si esto sucede, puede impedir la capacidad del cerebro para crear y almacenar recuerdos. Eventualmente, puede dar paso a la demencia, el Alzheimer y otras enfermedades neurodegenerativas. 4 – HIPERACTIVIDAD La mayoría estará de acuerdo en que una comida de comida rápida no está completa sin un refresco frío y refrescante; Sin embargo, estas bebidas, cuando se consumen en exceso, se han relacionado con la hiperactividad. Los estudios demuestran que el azúcar, los colores artificiales y el benzoato de sodio en estas bebidas pueden desencadenar una fiebre del azúcar, que a menudo se caracteriza por sentimientos de nerviosismo. Esta forma de hiperactividad puede durar de 30 a 40 minutos y puede incluir los siguientes síntomas: Visión borrosa Fatiga Micción frecuente Dolores de cabeza 5 – HABILIDAD DE APRENDIZAJE DETERMINADA Consumir demasiada comida rápida puede dificultar el aprendizaje, según un estudio realizado por investigadores y científicos de la Universidad RMIT, una universidad pública de investigación ubicada en Australia. El estudio reveló que muchas de las comidas rápidas que más disfrutan los adolescentes y los adultos jóvenes, como pizzas, hamburguesas y papas fritas, por ejemplo, pueden conducir a una disminución de la neuroplasticidad, la capacidad del cerebro para formar y reorganizar las conexiones sinápticas. El desarrollo del cerebro humano no se detiene hasta que un individuo tiene poco más de 30 años. Por lo tanto, una disminución en la neuroplasticidad puede ser especialmente problemática para adolescentes y adultos jóvenes. Sin embargo, lo mismo también puede aplicarse a los adultos mayores que ya están en riesgo de desarrollar una enfermedad neurodegenerativa. 6 – NEUROINFLAMACIÓN Para aquellos que pueden no estar familiarizados con la neuroinflamación, es un término clínico utilizado para describir la inflamación del hipocampo. Esa es la pequeña región del cerebro que forma parte del sistema límbico y almacena memoria a corto y largo plazo. Con el tiempo, una dieta rica en comida rápida puede hacer que esta región del cerebro se inflame. Cuando esto sucede, el hipocampo ya no puede recibir mensajes de señalización del estómago para indicar que está lleno, lo que puede llevar a comer en exceso y, peor aún, a aumentar de peso. CÓMO EVITAR CAER EN LAS TENTACIONES RÁPIDAS Los estudios demuestran que la razón principal por la que muchos estadounidenses eligen la comida rápida en lugar de comidas saludables y nutritivas es que son más convenientes. Es difícil argumentar en contra cuando se considera que hay un McDonald’s, KFC o Burger King en casi todos los rincones de cada vecindario de Estados Unidos. También vale la pena señalar que, para muchas personas, la comida rápida es una adicción, según un estudio publicado por el Instituto Nacional de Salud. Dicho esto, echemos un vistazo a algunas formas de evitar la tentación y los antojos de comida rápida: 1 – PLANIFICACIÓN DE COMIDAS Una de las mejores formas de evitar caer en la tentación de la comida rápida es mediante la planificación de comidas, lo que implica planificar un día o incluso una semana de comidas saludables. Al hacerlo, será menos probable que cedas ante la tentación y los antojos que de otro modo te llevarían a comer comida rápida. 2 – MANTENERSE HIDRATADO Beber mucha agua no solo lo mantiene hidratado, sino que también se siente más saciado, lo que significa que será menos probable que disfrute de una alimentación poco saludable. Más allá de eso, beber al menos ocho vasos de agua de 8 onzas por día proporciona numerosos beneficios para la salud, como prevenir el estreñimiento, mejorar la salud digestiva y prevenir los cálculos renales, por ejemplo. 3 – COMER MÁS PROTEÍNA Comer más alimentos ricos en proteínas magras, como pavo y pechuga de pollo, puede ayudar a reducir los antojos de alimentos al mantenerlo satisfecho por más tiempo. Por supuesto, sería una buena idea optar por la variación a la parrilla o al horno cuando se trata de estos alimentos. Para ilustrar aún más este punto, en un estudio compartido por Healthline, las personas que aumentaron su ingesta de proteínas en un 25 por ciento notaron una disminución significativa en los antojos de alimentos. 4 – DORMIR BIEN Se ha demostrado que obtener entre 7 y 9 horas de sueño reparador profundo cada noche ayuda a las personas a evitar caer en los antojos y la tentación cuando se trata de comida rápida y otros refrigerios poco saludables. Un estudio reciente reveló que las personas con falta de sueño tienen más probabilidades de elegir mal los alimentos y también un 55 por ciento más les gusta tener sobrepeso u obesidad. 5 – COMER CONCIENTEMENTE Practicar la alimentación consciente es otra excelente manera de evitar los antojos y la tentación. También puede beneficiar a aquellos que luchan con los atracones. En resumen, la alimentación consciente es una forma de meditación que permite a las personas ser más conscientes de sí mismas. Además, esta práctica aumenta la conciencia de los hábitos alimenticios, las emociones y los antojos cuando se trata de alimentos. Con la práctica, la mayoría de las personas pueden ser muy hábiles para distinguir los antojos, la tentación y el hambre física cuando se trata de su deseo de comer. Aunque técnicamente puede practicar una alimentación consciente mientras disfruta de la comida rápida, una comida sana y equilibrada sería una opción mucho mejor. CLAVE PARA EVITAR ALIMENTOS RÁPIDOS PARA MEJORAR SU BIENESTAR Una dieta que consiste principalmente en comida rápida puede causar una serie de problemas de salud. Y por lo tanto, solo deben consumirse con moderación. En cambio, debe proporcionarle a su cuerpo alimentos ricos en nutrientes, como vegetales, frutas y carbohidratos integrales, especialmente si su objetivo es vivir una vida larga y saludable. FUENTE: Ricardo Natalichio https://www.ecoportal.net/alimentacion/comida/comida-rapida/?fbclid=IwAR2SeTtxZFzhKbuXek7JGb_77dvmt4DE3_9FXZOcgwA7_lvh1Ec_nY5UJ3k

L’OLANDA HA RICOPERTO LE FERMATE DEGLI AUTOBUS CON DELLE PIANTE, COME RIFUGIO PER LE API

Nella città olandese di Utrecht, le fermate dell’autobus della linea 316 hanno un tetto verde. Non sono solo belli, ma aiutano anche a bloccare l’inquinamento, le polvere sottili, a conservare acqua e rinfrescano le fermate durante l’estate. Secondo un recente studio, l’inquinamento è la seconda causa di malattie in Olanda, preceduto dal fumo delle sigarette. Un dato che dovrebbe farci riflettere e mettere in pratica molti cambiamenti. I tetti verdi delle fermate degli autobus hanno cominciato ad attrarre insetti impollinatori, sopratutto api, che ora stanno contribuendo alla biodiversità della città. La maggior parte delle piante usate sono varietà del genere “sedum” (piante grasse), abbinate ad alcuni fiori pensati apposta per le api. La manutenzione dei tetti è a carico dei funzionari municipali, che si muovono tra le varie fermate con veicoli elettrici. Si tratta di un’idea semplice, alla portata di qualsiasi amministrazione, e che può fare davvero la differenza. FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/lolanda-ha-ricoperto-le-fermate-degli-autobus-con-delle-piante-come-rifugio-per-le-api.html

viernes, 26 de febrero de 2021

DULCE DE DÁTILES/ DULCE DE CHOCOLATE Y DÁTILES

Por si no se dieron cuenta, amo las recetas que tienen menos 3 ingredientes y cuya preparación es ridículamente fácil. Como por ejemplo el helado de banana, que a propósito va muy bien con este dulce de dátiles. Este dulce es una alternativa buenísima para rellenar tortas o alfajores, o para comer con frutas (con manzanas queda riquísimo). Se ve similar al dulce de leche, pero es diferente en textura y gusto. De hecho me incomoda la comparación, ya que son cosas diferentes con cualidades diferentes. A propósito de esta maravilla: no tiene grasas (salvo el aceite de coco si se lo queremos agregar), tiene fibra, tiene vitaminas B, un poco de calcio, magnesio entre otros nutrientes. Tampoco tiene azúcar refinada, solo el de la fruta. En Uruguay solo se consigue un tipo de dátil, pero si tienen la suerte de estar en un país que vendan más variedad, les recomiendo que experimenten con ellas, que los sabores son diferentes y por ende el resultado final varía también. Ingredientes: dátiles sin carozo (la cantidad que quieras, yo usé una taza) agua Para la versión de chocolate: (además de los ingredientes anteriores) 1 cucharadita de esencia de vainilla 1 cucharada de aceite de coco por cada taza de dátiles (es opcional pero lo recomiendo) 2 cucharadas de cacao en polvo (cacao, no cocoa que es una mezcla de cacao y azúcar) Preparación: Dejar en remojo los dátiles por un par de horas para que estén más blandos y sea más fácil licuarlos. ¡Ojo! Los dátiles sin carozo a veces tienen algún carozo perdido, recomiendo controlar cada dátil para que no llegue ningún carozo a la licuadora. Licuar los dátiles ya remojados e ir agregando el agua del remojo de a poquito. Tiene que ser solo lo suficiente como para que la licuadora se mueva, pero no más. Por eso siempre es mejor ir de a poco, siempre se puede agregar más, pero si nos pasamos de agua no se puede sacar. ¡Oh maravilla! ¡No hay más pasos! Para la versión con chocolate: Una vez que tenemos el dulce de dátiles lo mezclamos con la vainilla, el aceite de coco y el cacao. Dejarlo un ratito en la heladera y comerlo a cucharadas. FUENTE: http://recetasveganas.blogspot.com/2015/11/dulce-de-datiles-dulce-de-chocolate-y.html

TACCOLE IN PADELLA, LA RICETTA PASSO PASSO

Le taccole in padella sono un secondo piatto vegetariano saporito e veloce da preparare. Questa ricetta, oltre a deliziarci con il suo sapore, garantisce al nostro organismo alti valori di proprietà nutritive senza mettere al repentaglio la linea. Le taccole infatti sono ricche di vitamine e sali minerali, sono inoltre sazianti e contengono pochissime calorie. Sono perfette quindi anche per chi cerca di mantenere un regime dietetico poco calorico. Dal sapore gradevole, questo legume primaverile si sposa alla perfezione con la sapidità di altri ortaggi di stagione. Le taccole in padella sono quindi un piatto primaverile da preparare in poco tempo anche al ritorno da lavoro. Le taccole in padella avranno sicuramente un gran successo fra i commensali; con il loro gradevole sughetto di cottura la “scarpetta” sarà di rigore, vi consigliamo quindi di servile con del buon pane casareccio. In quest’ultimo caso l’accostamento di cereali lo rende un piatto completo anche dal punto di vista proteico. Ingredienti Dosi per 3 persone 500 gr di taccole 300 gr di pomodorini 125 gr di olive nere denocciolate 1 cipolla dorata di media grandezza olio evo q.b. sale q.b. acqua q.b. Tempo Preparazione: 15 minuti Tempo Cottura: 30 minuti Difficolta: bassa Procedimento per le taccole in padella: Sbucciare la cipolla e tagliarla grossolanamente. Lavare i pomodori, tagliarli a metà e porli in una pentola capiente insieme all’olio e alla cipolla. Lavare le taccole, recidere l’estremità e tagliarle a pezzetti. Sgocciolare le olive ed aggiungerle insieme alle taccole nella padella contenete i pomodori e le cipolle. Far rosolare mescolando spesso, quindi aggiungere l’acqua fino a coprire per metà gli ingredienti, regolare di sale e portare a cottura aggiungendo eventualmente altra acqua qualora occorresse. A cottura ultimata servire le taccole in padella sia calde che tiepide. Come conservare le taccole in padella: Le taccole si possono conservare in contenitore ermetico per massimo 3 giorni in frigo FONTE: Ilaria Zizza https://www.greenme.it/mangiare/ricette/taccole-in-padella-ricetta/

ENSALADA DE GARBANZOS Y PESTO DE TOMATE SI ACEITE

Es una manera deliciosa y saludable de comer ; Tiempo total: 40 min. Preparación: 20 min. Cocción: 20 min. Porciones: 4 Ingredientes Pesto sin aceite: 1 ½ tzas de albahaca fresca suelta 1 ½ tzas de espinacas sueltas 3 cdas de piñones o pepitas si tiene alergia 2 cdas de jugo de limón 1 cda de levadura nutricional 1 cda de agua ½ cda de miso blanco o miso de garbanzo para mantener libre de soja 1 diente de ajo pelado ½ cdta de sal ¼ cdta de pimienta molida ensalada: 2 libras heirloom tomates picados 1 tza de garbanzos pueden drenado 1 tza de espinaca picada 1 tza de pepino persa cortado en rodajas y medio pelado Preparación Colocar todos los ingredientes del pesto en un procesador de alimentos y mezclar. Ponga a un lado. En un colador de malla colocar los tomates para que drenen el exceso de líquido. Luego colocarlos en un recipiente grande, junto con los garbanzos, espinacas, pepino y pesto. Mezclar bien, sazonar con sal y pimienta más. Enfriar durante 20 minutos antes de servir. FUENTE: JACKIE SOBON OF VEGAN YAC https://www.hazteveg.com/receta/6250/ensalada-de-garbanzos-pesto-de-tomate-sin-aceite

INVOLTINI DI VERZA, ORZO E LENTICCHIE

Una ricetta vegana da pranzo della domenica: involtini di verza ripieni di orzo e lenticchie, arricchiti da una besciamella alla curcuma. Spesso preferisco condividere ricette semplici, da preparare velocemente, per chi, come me, di solito non ha molto tempo da dedicare alla cucina. Oggi, invece, ho deciso di proporre un piatto un po’ più elaborato: potrebbe essere un’ottima idea per un pranzo della domenica o, visto il periodo, una proposta alternativa per la Pasqua! Questi involtini di verza si ispirano ad una preparazione tipica della cucina romena, rivisitata in chiave vegan, ovvero le sarmale. Qui li ho farciti con orzo e lenticchie e impreziositi con una besciamella alla curcuma. Così otteniamo un piatto unico, completo e gustoso. Si possono anche preparare il giorno prima: si insaporiscono e amalgamano per bene, per poi scaldarli alcuni minuti in forno. Procediamo! Ingredienti per 4 persone: 8 foglie di cavolo verza 200 g di orzo perlato 100 g di lenticchie secche tre carote una cipolla un gambo di sedano una foglia di alloro olio evo 500 ml di latte di soia (o avena) al naturale 45 g di farina 0 olio di mais noce moscata curcuma sale Preparazione: Cominciate con le lenticchie: preparate un soffritto di cipolla, carota e sedano. Sciacquate le lenticchie, quindi aggiungerle al soffritto per farle insaporire un paio di minuti. A questo punto, unite la foglia di alloro e acqua fino a ricoprire completamente i legumi, coprite con un coperchio e portate a bollore. Quando bolle, abbassate la fiamma e lasciateli cuocere coperti per circa mezz’ora. Controllate sempre che l’acqua non evapori troppo e le lenticchie non si attacchino sul fondo! Quando mancano una decina di minuti alla fine della cottura, aggiungete il sale. Nel frattempo, preparate l’orzo. Anche in questo caso, è preferibile sciacquarlo prima di cuocerlo, per eliminare eventuali impurità. Mettete il doppio del volume di acqua, portate a bollore, quindi abbassate la fiamma al minimo, salate e cuocete coperto per 30 minuti. A metà cottura, aggiungere due carote tagliate a dadini. Quando orzo e lenticchie sono pronti, potete unirli per formare il ripieno degli involtini. Staccate delicatamente le foglie di cavolo verza, togliete la parte più coriacea del gambo, sciacquatele e scottatele un paio di minuti in acqua bollente salata. Consiglio: per mantenerne i colori più vivi, raffreddatele in acqua fredda e ghiaccio. E adesso, passiamo al “montaggio” degli involtini: mettete un paio di cucchiai di ripieno dentro ciascuna foglia di verza, richiudetela per formare un involtino e riponetela dentro una teglia. Procedete in questo modo con tutte le foglie e mettete da parte. Portate a bollore il latte di soia in un pentolino con un pizzico di sale, noce moscata e curcuma e nel frattempo preparate una pastella cremosa con la farina e l’olio di semi. Aggiungetela al latte e mescolate con una frusta per evitare che si attacchi o si formino grumi. Quando avete ottenuto la consistenza desiderata, spegnete il fuoco e versate la besciamella sopra gli involtini. Infornate per circa 15 minuti a 180°, finchè si forma una leggera crosticina. Alternative: per la besciamella si può usare anche il latte di avena e al posto dell’orzo si può usare riso, farro, kamut… il cereale che preferite! FONTE: di Marzia Romeo https://www.vegolosi.it/veg-blogger/ricette-vegane-veg-blogger/involtini-di-verza-orzo-e-lenticchie/

TRABAJAR PONIENDO UÑAS, TAN TOXÍCO COMO ESTAR EN UNA REFINERÍA: ESTUDIO

Una investigación reciente, realizada en Estados Unidos, revela los riesgos a los que se enfrentan quienes trabajan en la cosmetología Los olores nocivos que emanan de las uñas acrílicas, esmaltes y quitaesmaltes pueden ser tan peligrosos como trabajar en un garaje o una refinería, según un estudio reciente realizado por la Universidad Estatal de Colorado. "Cualquiera que haya pasado por un salón de belleza está familiarizado con los olores nocivos que emanan de las uñas acrílicas, esmaltes y quitaesmaltes. Los clientes que reciben manicuras y pedicuras soportan el olor temporalmente, pero los manicuristas que inhalan estos productos químicos por evaporación durante horas se exponen a riesgos para la salud", aseguran los autores Lupita D. Montoya y Aaron Lamplugh, de la Universidad de Colorado Boulder. "Los olores provienen de compuestos orgánicos volátiles (COV) que fácilmente se convierten en vapores o gases . Estas sustancias se han relacionado con problemas de salud que van desde dolores de cabeza e irritación respiratoria hasta complicaciones reproductivas y cáncer. En un ambiente normal a temperatura ambiente, los COV se evaporan y los humanos los inhalan", aseguran Tras investigar las exposiciones químicas en seis salones de uñas de Colorado se descubrió que los empleados pasaban sus días expuestos a altos niveles de COV. "Los participantes, que habían trabajado en salones por hasta 19 años, informaron que sufrían dolores de cabeza e irritación en la piel y los ojos", añade. En estos salones de uñas se midieron los niveles de benceno y formaldehído, y se determinó que la exposición "aumenta los riesgos de cáncer de por vida de los trabajadores por encima de uno en un millón, el nivel que muchas agencias estadounidenses consideran aceptable para regular la exposición a sustancias nocivas". PONER UÑAS, COMO TRABAJAR EN UNA REFINERÍA DE PETRÓLEO "Muchas personas ven la cosmetología como una profesión relativamente segura, pero no lo es", aseguran los autores. "Descubrimos que las exposiciones a hidrocarburos aromáticos como el benceno, el tolueno, el etilbenceno y los xilenos, denominados colectivamente BTEX, se asemejaban a los que se informaron previamente en estudios de trabajadores de refinerías de petróleo y técnicos de garajes". Además, indican que los resultados no son únicos. "Un estudio iraní de 2018 encontró concentraciones similares de benceno, etilbenceno y xileno en los salones de belleza de Teherán . Otro estudio realizado ese año en Michigan encontró concentraciones de tolueno en más de 100 partes por mil millones , que es aproximadamente 30 veces mayor que los niveles urbanos al aire libre reportados", finalizan. FUENTE: https://www.publimetro.com.mx/mx/noticias/2019/11/21/trabajar-poniendo-unas-toxico-estudio.html?fbclid=IwAR3PChFU1kgXiiKtv5DmnZVmWpV3GifFudfBjyFiWa-XP82Vo6JmqvVG9Wc

¿QUÉ SON LAS ALERGIAS? REMEDIOS NATURALES

Las alergias se dan por una respuesta del sistema inmunitario a una sustancia extraña que generalmente no es dañina para su cuerpo. Estas sustancias extrañas se llaman alérgenos. Pueden incluir ciertos alimentos, polen o caspa de mascotas. El trabajo de su sistema inmunitario es mantenerlo saludable combatiendo los patógenos nocivos. Lo hace atacando todo lo que cree que podría poner su cuerpo en peligro. Dependiendo del alérgeno, esta respuesta puede involucrar inflamación, estornudos o una serie de otros síntomas. Su sistema inmunitario normalmente se adapta a su entorno. Por ejemplo, cuando su cuerpo encuentra algo como caspa de mascotas, debe darse cuenta de que es inofensivo. En las personas con alergias a la caspa, el sistema inmunitario lo percibe como un invasor externo que amenaza el cuerpo y lo ataca. Las alergias son comunes. Varios tratamientos pueden ayudarlo a evitar sus síntomas. Síntomas de alergias Los síntomas que experimenta debido a las alergias son el resultado de varios factores. Estos incluyen el tipo de alergia que tiene y la gravedad de la alergia. Si toma algún medicamento antes de una respuesta alérgica anticipada, aún puede experimentar algunos de estos síntomas, pero pueden reducirse. Para alergias alimentarias. Las alergias a los alimentos pueden provocar hinchazón, urticaria, náuseas, fatiga y más. Puede tomar un tiempo para que una persona se dé cuenta de que tiene alergia a los alimentos. Si tiene una reacción grave después de una comida y no está seguro de por qué, consulte a un profesional médico de inmediato. Pueden encontrar la causa exacta de su reacción o remitirlo a un especialista. Para alergias estacionales Los síntomas de la fiebre del heno pueden imitar los de un resfriado. Incluyen congestión, secreción nasal y ojos hinchados. La mayoría de las veces, puede controlar estos síntomas en casa utilizando tratamientos de venta libre. Consulte a su médico si sus síntomas se vuelven inmanejables. Para alergias severas Las alergias severas pueden causar anafilaxia. Esta es una emergencia que pone en peligro la vida y puede provocar dificultades para respirar, mareos y pérdida de la conciencia. Si experimenta estos síntomas después de entrar en contacto con un posible alérgeno, busque ayuda médica de inmediato. Todos los signos y síntomas de una reacción alérgica son diferentes. Lea más sobre los síntomas de alergia y lo que podría causarlos. Alergias en la piel Las alergias cutáneas pueden ser un signo o síntoma de una alergia. También pueden ser el resultado directo de la exposición a un alergeno. Por ejemplo, comer un alimento al que es alérgico puede causar varios síntomas. Puede experimentar hormigueo en la boca y la garganta. También puede desarrollar una erupción cutánea. Sin embargo, la dermatitis de contacto es el resultado de que su piel entre en contacto directo con un alergeno. Esto podría suceder si toca algo a lo que es alérgico, como un producto de limpieza o una planta. Los tipos de alergias en la piel incluyen: Erupciones Las áreas de la piel están irritadas, enrojecidas o inflamadas y pueden ser dolorosas o con picazón. Eczema. Los parches de piel se inflaman y pueden picar y sangrar. Dermatitis de contacto. Se desarrollan manchas rojas y picazón en la piel casi inmediatamente después del contacto con un alérgeno. Dolor de garganta. La faringe o la garganta están irritadas o inflamadas. Urticaria. En la superficie de la piel se desarrollan ronchas rojas, con picazón y elevadas de varios tamaños y formas. Ojos hinchados. Los ojos pueden estar llorosos o con picazón y verse “hinchados”. Comezón. Hay irritación o inflamación en la piel. Ardiente. La inflamación de la piel provoca molestias y sensaciones punzantes en la piel. Las erupciones son uno de los síntomas más comunes de una alergia en la piel. Descubra cómo identificar las erupciones y cómo tratarlas. Causas de alergias Los investigadores no están exactamente seguros de por qué el sistema inmunitario causa una reacción alérgica cuando una sustancia extraña normalmente inofensiva ingresa al cuerpo. Las alergias tienen un componente genético. Esto significa que los padres pueden pasarlos a sus hijos. Sin embargo, solo una susceptibilidad general a la reacción alérgica es genética. Las alergias específicas no se transmiten. Por ejemplo, si tu madre es alérgica a los mariscos, no necesariamente significa que tú también lo seas. Los tipos comunes de alérgenos incluyen: Productos de origen animal. Estos incluyen caspa de mascotas, desechos de ácaros del polvo y cucarachas. Drogas. La penicilina y las sulfamidas son desencadenantes comunes. Alimentos. Las alergias al trigo, nueces, leche, mariscos y huevo son comunes. Picaduras de insectos. Estos incluyen abejas, avispas y mosquitos. Molde. Las esporas del moho en el aire pueden desencadenar una reacción. Plantas. Los pólenes de hierba, malezas y árboles, así como la resina de plantas como la hiedra venenosa y el roble venenoso, son alérgenos vegetales muy comunes. Otros alergenos. El látex, que a menudo se encuentra en los guantes y condones de látex, y los metales como el níquel también son alérgenos comunes. Las alergias estacionales, también conocidas como fiebre del heno, son algunas de las alergias más comunes. Estos son causados por el polen liberado por las plantas. Ellos causaron: ojos que pican ojos llorosos nariz que moquea tos Las alergias alimentarias son cada vez más comunes. Infórmese sobre los tipos más comunes de alergias alimentarias y los síntomas que causan. ¿Cómo puedes prevenir las reacciones alérgicas? La forma más efectiva de prevenir reacciones alérgicas es evitar los alérgenos. Una vez que sepa a qué alérgenos es alérgico su hijo, pregúntele a su médico cómo puede evitarlos. Por ejemplo, si su hijo es alérgico al pasto, su médico puede alentarlo a que use pantalones largos y calcetines afuera. Si son alérgicos a los perros, su médico puede aconsejarles que eviten acariciarlos. Si son alérgicos a ciertos alimentos, su médico enfatizará la importancia de nunca comerlos. Por ejemplo, probablemente lo alentarán a usted y a su hijo a leer listas de ingredientes, hacer preguntas sobre los elementos del menú del restaurante y tomar medidas para evitar contaminar los platos y las superficies de cocción con alérgenos. Remedios naturales para las alergias. Muchos remedios y suplementos naturales se comercializan como un tratamiento e incluso como una forma de prevenir las alergias. Discuta esto con su médico antes de probarlos. Algunos tratamientos naturales pueden contener otros alérgenos y empeorar sus síntomas. Por ejemplo, algunos tés secos usan flores y plantas que están estrechamente relacionadas con las plantas que pueden causar estornudos graves. Lo mismo es cierto para los aceites esenciales. Algunas personas usan estos aceites para aliviar los síntomas comunes de las alergias, pero los aceites esenciales aún contienen ingredientes que pueden causar alergias. Cada tipo de alergia tiene una serie de remedios naturales que pueden ayudar a acelerar la recuperación. También hay opciones naturales para las alergias de los niños también. Remedios naturales para los síntomas de la piel. Las cremas y lociones antihistamínicas están disponibles en muchas farmacias. Algunos otros remedios también pueden ayudar a calmar los síntomas de la piel. Por ejemplo, para ayudar a tratar la dermatitis de contacto, bañe el área irritada con agua tibia y jabón suave. Luego considere aplicar gel de aloe vera o crema de caléndula. Sin embargo, tenga en cuenta que algunas personas también pueden ser sensibles a los ingredientes de estos productos. Si la piel de su hijo está seca, una crema o pomada humectante sin perfume puede ayudar. Para ayudar a aliviar la urticaria, aplique un paño húmedo y fresco en el área. Poner bicarbonato de sodio o avena en el agua de baño de su hijo también puede proporcionar un efecto calmante. Remedios naturales para los síntomas sinusales Incluso si instala filtros en su aire acondicionado, se deshace de las mascotas que provocan alergias y mantiene a los niños adentro cuando el recuento de polen es alto, puede ser difícil para ellos evitar completamente los alérgenos en el aire. Para tratar los síntomas respiratorios leves, considere probar medicamentos para la alergia de venta libre. Respirar el vapor de un recipiente con agua caliente también puede ayudar a limpiar los senos congestionados. Y algunas personas creen que el lavado nasal puede ayudar. En este procedimiento, utiliza una olla Neti u otro dispositivo para enjuagar las cavidades nasales de su hijo con agua. Haga esto solo con niños mayores que cooperarán con el procedimiento. Remedios naturales para los síntomas estomacales Si su hijo tiene diarrea, anímelo a que coma una dieta blanda. Por ejemplo, muchas personas recomiendan arroz, tostadas, plátanos y puré de manzana. También es importante que tomen mucha agua y otros líquidos. Si su hijo siente náuseas, anímelo a descansar y quedarse quieto. Deshágase de los olores fuertes que podrían empeorar su malestar estomacal, como velas o ambientadores. También puede buscar pulseras antinauseas especiales en su farmacia local. Están diseñados para estimular un punto de presión que podría ayudar a aliviar las náuseas. Aunque no hay pruebas sólidas de que funcionen, son de bajo riesgo. FUENTE. Ricardo Natalichio https://www.ecoportal.net/salud/alergias/alergias-remedios-naturales/

LEONARDO DI CAPRIO È LA STAR DEL CINEMA CHE HA PIÙ A CUORE L’AMBIENTE: DALLE DONAZIONI MILIONARIE AL SALVATAGGIO DELLA FORESTA DEL GUATEMALA

Leonardo Di Caprio, il celebre attore protagonista di varie pellicole cinematografiche, tra cui Blood Diamond, The Wolf of Wall Street, Prova a Prendermi e Inception, è sicuramente il personaggio del mondo dello star system che si impegna in maniera massiva per la difesa dell’ambiente e del Pianeta Terra. Il suo toccante discorso in occasione della consegna degli Oscar 2016 per la sua magistrale interpretazione di “The Revenant“, lo iscrive nella storia come un personaggio che oltre al profilo artistico, ascrive nel proprio curriculum un impegno sociale che gli fa grandissimo onore. L’impegno sociale ed ambientale di Leonardo di Caprio L’attore hollywoodiano attraverso la sua Leonardo Di Caprio Foundation finanzia sistematicamente opere di solidarietà e progetti per la salvaguardia dell’ambiente: vogliamo ricordare che solo nel 2015 ha stanziato 15 milioni di dollari a sostegno di progetti per la salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali a rischio in tutto il mondo. Per festeggiare la generosa donazione Di Caprio pubblicato un selfie su Instagram, accompagnando l’immagine con un commento: “La continua distruzione del nostro pianeta procede ad un ritmo che non possiamo permetterci di continuare ad ignorare. Noi abbiamo la responsabilità di costruire un futuro in cui l’abitabilità del nostro pianeta non comprometta la qualità della vita di chi lo abiterà dopo di noi. Sono orgoglioso di supportare queste organizzazioni che stanno lavorando per vincere la più grande sfida del genere umano”. Il salvataggio della giungla del Guatemala La giungla Maya del Guatemala è stata per decenni devastata da incendi boschivi incontrollati, e ingerenza dei narcotrafficanti, una cattiva gestione del territorio che hanno portato a devastanti livelli di deforestazione. Ma al di là di ogni aspettativa, le comunità locali nella parte orientale della Maya Biosphere Reserve (MBR) del Guatemala settentrionale sono riusciti ad invertire il processo di deforestazione in atto. Secondo un nuovo rapporto redatto da USAID, Consejo Nacional de Areas Protegidas), Wildlife Conservation Society, nel 2017, per la prima volta dall’inizio della raccolta dei dati nel 2000, è stato rilevato un guadagno forestale netto, con un totale di 1.088 ettari ripristinati. Di Caprio da tempo era impegnato nella promozione della tutela di questo angolo di paradiso minacciato da una forte deforestazione. Adesso, la Rainforest Alliance ha fatto sapere che per la prima volta dopo 20 anni la giungla guatemalteca sta crescendo. Dopo quasi due decenni in cui si sono registrate solo perdite adesso la Natura sta riconquistando i propri spazi grazie anche all’intervento dell’attore hollywoodiano che ha contribuito alla tutela di questo polmone verde gravemente minacciato. A darne notizia anche su Instagram è stata la Rainforest Alliance, secondo cui quest’area storicamente afflitta dalla deforestazione sta rinascendo: “Questo risultato fondamentale è parte di una storia ancora più impressionante: nel mezzo della foresta, in condizioni estremamente difficili, le comunità hanno creato fiorenti aziende forestali che creano posti di lavoro, combattono la povertà e consentono agli abitanti di proteggere e ripristinare le foreste”. Organizzazione di solidarietà diffusa per l’ambiente e il clima Non è ancora chiaro quante e quali organizzazioni riceveranno in dono i fondi messi a disposizione dalla Fondazione del celebre attore ma, quasi sicuramente, tra i fortunati ci saranno il California Wolf Center, la Pacific Wolf Coalition l’International Fund for Animal Welfare, Save The Elephants, Tree People, WaterKeeper e il WWF. Non è la prima volta che Di Caprio suscita l’interesse della stampa con le sue donazioni milionarie a favore dell’ambiente: negli anni scorsi ad esempio, finanziò con 7 milioni di dollari il progetto Obama per la tutela degli oceani e nel 2013 organizzò un’asta faraonica per sostenere la sua fondazione. Dal 2010 quest’ultima ha sostenuto più di 70 progetti in oltre quaranta Paesi del mondo, in favore delle cause ambientaliste. L’attore effettua anche campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, veicolando attraverso i Social Network immagini che mostrano i devastanti effetti dei cambiamenti climatici. L’anno scorso l’Onu ha nominato Di Caprio messaggero di pace delle Nazioni Unite con focus principalmente sui cambiamenti climatici. A marzo la Di Caprio Foundation ha anche annunciato una collaborazione con Netflix, colosso dello streaming, per la produzione di una serie tv su temi ambientalisti. Nella prima edizione dell’asta di beneficienza, la Fondazione ha raccolto oltre 20 milioni di euro. I proventi dell’iniziativa sono soprattutto destinati a progetti per il clima e la tutela ambientale.E così, nello stesso periodo, Di Caprio decise di stupire tutti facendo una cospicua donazione per supportare il lavoro delle organizzazioni ambientaliste. FONTE: Scritto da Agnese Tondelli https://www.ambientebio.it/ambiente/leonardo-di-caprio-ambiente-salvataggio-foresta-guatemala/

AUSTRALIA ABRIRÀ LA PRIMERA ESCUELA CON FILOSOFÍA VEGANA EN 2021

La primera escuela con filosofía vegana llegará en 2021 a Australia. Se trata de la ‘Sustainable Play Preschool’ en Barnsley, para niños y niñas de 3 a 5 años. Filosofía vegana en la escuela Esta escuela infantil basará toda su educación en la filosofía vegana en cuanto a la alimentación pero también fomentando el aprendizaje lúdico en un entorno en el que se llevarán a cabo prácticas conservacionistas sostenibles. Esto forma parte de un objetivo más amplio de «tejer prácticas sostenibles y éticas» en la vida de los niños de Australia. Menú 100% vegano El menú escolar será completamente vegano y se ofrecerá a los alumnos frutas, batidos, tofu, macarrones al horno entre muchos otros platos, como ellos mismos han difundido a través de sus redes sociales. También se ofrecerán alternativas sin gluten y sin soja para los niños con alergias. De acuerdo con Sustainable Play Preschool, «Los niños dependen del equilibrio adecuado de nutrientes para un crecimiento y desarrollo saludables», reconociendo así la importancia de una buena nutrición para los niños. Como reflejo de esto, proporcionaran alimentos saludables, locales, a base de plantas, elaborados diariamente en el lugar. Prácticas sostenibles en una escuela vegana Además de llevar una dieta más respetuosa con el planeta, a los niños de Sustainable Play Preschool también se les educará bajo un plan de estudios que se centra en prácticas sostenibles. Estos incluirán el apoyo a las empresas locales, el cultivo de huertos y la recolección de agua de lluvia. Además, también aprenderán sobre la recolección, preparación, cocción y compostaje de alimentos, para que se familiaricen con el cultivo de sus propios alimentos vegetales y la prevención de desechos en el futuro. Fuente: www.vegayvege.com Bueno y Vegano Febrero 2021 https://www.buenoyvegano.com/2021/02/17/australia-abrira-primera-escuela-filosofia-vegana-2021/

10 CIBI CHE POSSONO CAUSARE GONFIORE ADDOMINALE

Molte persone soffrono di gonfiore addominale più o meno frequente, soprattutto dopo i pasti. A meno che non ci siano specifiche patologie, spesso per risolvere il problema basta limitare o eliminare alcuni alimenti che producono fermentazione o gas all’interno dell’intestino. Ognuno dovrebbe capire quali cibi o bevande creano questi problemi, perché da persona a persona la situazione può cambiare e anche di molto. Ci sono diversi alimenti che potenzialmente possono rallentare la digestione, soprattutto se mal combinati, e creare meteorismo. Ecco allora una lista degli alimenti che possono causare gonfiore: FAGIOLI E ALTRI LEGUMI Nonostante siano alimenti molto sani e ricchi di proprietà, i fagioli ma anche altri tipi di legumi, possono dare problemi intestinali. Oltre a proteine, carboidrati, fibre, minerali e vitamine questi alimenti contengono infatti anche alcuni zuccheri chiamati alfa-galattosidi che il nostro intestino, privo dell’enzima, non è in grado di lavorare e fa arrivare così come sono nel colon dove vengono fermentati dalla flora intestinale provocando flautolenza. Ci sono però degli escamotage per rendere più digeribili fagioli e altri legumi. BEVANDE GASSATE Le bevande gassate contengono anidride carbonica, gas che viene utilizzato per dare la caratteristica frizzantezza a queste bibite. Il problema è che questa quando arriva nel tratto digestivo può causare gonfiore o addirittura crampi addominali. Tra l’altro la maggior parte delle bevande gassate contengono grandi quantità di zucchero, sostanza che a sua volta può contribuire a fermentazioni. GRANO Il grano moderno è molto ricco di glutine e per questo può dare diversi problemi di pesantezza e gonfiore soprattutto in chi è particolarmente sensibile a questa sostanza o la consuma troppo spesso sotto forma di pane, pasta, dolci, ecc. La soluzione in questo caso è ridurre fortemente l’utilizzo di grano sostituendolo magari con cereali che contengono meno glutine come l’orzo oppure con altri alimenti che ne sono naturalmente privi come miglio, grano saraceno e quinoa. CRUCIFERE Cavoli, cavolfiori e broccoli e tutti i vegetali conosciuti come crucifere sono preziosi nella nostra dieta invernale perché contengono vitamine, ferro, potassio, magnesio e fibre. Purtroppo però alcune persone possono mangiarne davvero in piccole quantità o sono costrette proprio ad evitare queste verdure perché accusano, poco dopo il consumo, problemi di gonfiore. In questo caso si possono sostituire con altri ortaggi più facilmente digeribili come spinaci, finocchi, zucca, ecc. CIPOLLE Di solito le cipolle vengono consumate cotte ma si possono utilizzare anche crude all’interno di panini o insalatone. Sono soprattutto nella variante cruda a dare problemi di gas e gonfiore, ciò perché contengono fruttani, carboidrati costituiti da fruttosio che possono causare meteorismo. Se anche cotte creano disturbi intestinali si possono sostituire, per aromatizzare sughi e altre pietanze, con erbe e spezie a vostro piacimento. SEGALE La segale ha un po’ lo stesso problema del grano. Oltre a contenere molte sostanze utili come vitamine e sali minerali, è un cereale con glutine (anche se non ne contiene tantissimo) e quindi, in alcuni casi, può risultare pesante e dare problemi di meteorismo. Anche in questo caso può essere consumata sporadicamente privilegiando invece cereali e altri alimenti naturalmente senza glutine. LATTE E LATTICINI Latte e latticini come formaggi vari, burro e yogurt sono spesso causa di problemi intestinali. Sono davvero molte le persone che non riescono a digerirli eppure continuano tranquillamente a mangiarli. Il problema è soprattutto la presenza di uno zucchero, il lattosio. Superati i primi anni di vita in cui abbiamo l’enzima utile a scinderlo, essenziale per il sostentamento (siamo mammiferi che si nutrono di latte materno), si tende a perdere questa capacità. Ecco allora subentrare diversi problemi tra cui la vera e propria intolleranza al lattosio. Abbiamo come alternative tante bevande vegetali che possono essere utilizzate in ricette dolci e salate. AGLIO L’aglio è ottimo per cucinare e perfetto come rimedio naturale in tante circostanze se consumato crudo. Purtroppo però tante persone fanno fatica a digerirlo e hanno la spiacevole sensazione di averlo sullo stomaco e di percepire l’odore e il sapore in bocca a lungo. Come nel caso della cipolla, si può scegliere di rendere più gustosi i vostri piatti preferiti con erbe aromatiche e spezie. BIRRA La birra è una bibita gassata ma, riguardo al problema del gonfiore addominale, ha anche un altro svantaggio: contiene carboidrati fermentabili e glutine. Se si ha un intestino sensibile, quindi, meglio berla con moderazione. 10) FRUTTA DOPO I PASTI Per i tanti benefici che offre, la frutta andrebbe mangiata ogni giorno, meglio però farlo come spuntino, lontano dunque dai pasti principali. Tante persone infatti accusano problemi di fermentazione e gonfiore dopo pranzi e cene conclusi appunto con la frutta che si va ad aggiungere agli altri cibi rallentando la digestione. Ci sono però delle eccezioni come ad esempio la mela e l’ananas che contengono enzimi che aiutano a digerire. FONTE: Francesca Biagioli https://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/cibi-gonfiore-addominale/

jueves, 25 de febrero de 2021

ROLLOS CON PESTO

No se si son la cosa mas divina del mundo... pero que quedan ricas, no hay duda, estas desaparecieron en un segundo. Ingredientes: Una masa de hojaldre vegan Para el pesto: 3/4 taza de nueces (yo usé pecan que son más baratas que las otras) 1 plantita de albahaca 2 dientes de ajo sal Preparación: Preparar pesto es bien fácil, solo hay que juntar todos los ingredientes y procesarlos (o aplastarlos en un mortero, o un segundito en la licuadora con un poquito de líquido). Para hacer los rollitos hay que extender la masa, ponerle el pesto por arriba, enrollarla y cortarla en rodajas. Después va al horno hasta que estén prontos. Esta receta hace que la cocina entera queda con olor a pesto :) ñam ñam FUENTE: http://recetasveganas.blogspot.com/2010/03/rollos-con-pesto.html

PIZZOCCHERI VEGAN E SENZA GLUTINE, UNO SQUISITO PIATTO UNICO

I pizzoccheri sono un piatto originario del nord Italia, della Valtellina per la precisione, sono un piatto da grandi freddi, estremamente nutriente. La versione originale dei pizzoccheri, che assomigliano a tagliatelle, viene arricchita da patate e verza, o altre verdure come le coste o il cavolo cappuccio, condita con abbondante burro di malga aromatizzato con aglio e salvia e con formaggi, di solito Bitto e Parmigiano. Nella versione vegan ho sostituito il burro di malga con ottimo olio extra vergine di oliva e come formaggi ho scelto il vegan Violife per burger e l’eccellente fermentino Cicioni, entrambi tagliati in scaglie sottili. A mio avviso uno squisito piatto unico che ripeterò presto. Pizzoccheri vegan e senza glutine. Ingredienti per 4 persone: 300 g. di pizzoccheri gluten free di grano saraceno e farine di mais mezza verza; quattro patate; quattro spicchi di aglio privati del germoglio interno; foglioline di salvia in quantità a piacere lavate e asciugate; formaggi vegan a tua scelta tagliate a scaglie sottili, circa 200g olio extra vergine di oliva 50 ml. più tre cucchiai; pepe nero appena macinato; sale. preparazione …. Metti a bollire abbondante acqua, almeno due litri e mezzo o tre, con 1o/15 g di sale e tre cucchiai di olio. Affetta l’aglio e fallo soffriggere molto dolcemente in 50 ml. di olio assieme alle foglioline di salvia. Tieni da parte. Sbuccia le patate e tagliale a tocchi. Togli il torsolo alla verza e tagliala in grossi pezzi. Quando l’acqua bolle immergi le patate, lascia cuocere per 5 minuti, aggiungi la verza, e dopo altri 3/4 minuti appena l’ebollizione riprende aggiungi i pizzoccheri, mescola con cura, perchè non si attacchino tra loro, e lascia cuocere per 4 minuti quindi spegni il fuoco, copri la pentola e lascia riposare per altri 5 minuti. Queste sono le indicazioni di cottura fornite dal produttore di questo tipo di pizzoccheri, se ne userai altri segui i tempi di cottura e le modalità indicate sulla confezione, la cottura delle verdure rimane la stessa. …scola i pizzoccheri e disponili a strati… Prima di servire è importante riscaldare i piatti o il vassoio di portata. Aiutandoti con un colino o un mestolo forato scola i pizzoccheri e disponili a strati nei piatti o nel vassoio di portata, condisci ogni strato con i formaggi e l’olio aromatizzato terminando con l’olio e decora la superficie con pepe nero appena macinato. decora la superficie con pepe nero appena macinato L’inverno non ti sembrerà più così freddo, soprattutto se accompagnerai i pizzoccheri con un bicchiere di vino rosso Sassella o con il mitico Sforzato della Valtellina. Buona dritta: già che ci sei, prepara pure una quantità maggiore di pizzoccheri perchè il giorno seguente, riscaldati in padella con qualche cucchiaio della loro acqua di cottura che avrai astutamente conservata, sono ancora più buoni! FONTE: https://cucinaresuperfacile.com/primi-piatti-veg-senza-glutine/pizzoccheri-vegan-e-senza-glutine-uno-squisito-piatto-unico/

SOPA DE FRIJOLES NEGROS FÁCIL

¡sopa de alubias negras fácil de preparar y reconfortante hecha con ingredientes simples en olla! Tiempo total: 30 min. Preparación: 5 min. Cocción: 25 min. Porciones: 4 Ingredientes 1 cda de aceite o agua 1 tza de cebolla blanca o amarilla cortada en cubitos 3 dientes de ajo picados ¼ cdta de sal de mar Pimienta negra más al gusto, depende de la salinidad del caldo 2 latas de 15 onzas de frijoles negros ligeramente escurridos 2 tzas de caldo de verduras 2 cdtas de comino molido 1 ½ cdta de chile en polvo ¼ cdta de cilantro molido 1-2 pimientos chipotle en salsa adobo 3 cdas de chocolate negro vegano picado Lima Aguacate Cilantro Cebolla Salsa picante Preparación Calentar una olla grande a fuego medio. Una vez caliente, agregue el aceite (o agua), la cebolla y el ajo. Sazone con una pizca de sal y pimienta y saltee durante 4-5 minutos. Agregue frijoles negros, caldo de verduras, comino, chile en polvo, cilantro, chiles chipotle (opcional comience con la cantidad menor y aumente // ajuste al nivel de calor preferido), chocolate negro, y sal y pimienta restantes (un par de pellizcos saludables cada uno). Repita a fuego lento a fuego medio, luego reduzca el fuego a bajo y cocine sin tapar durante unos 15-20 minutos (cuanto más tiempo hierva a fuego lento, más se desarrollan los sabores). Pruebe y ajuste el sabor según sea necesario, agregue chiles chipotle para especias, chocolate para la profundidad del sabor, comino o chile en polvo para ahumar, o más sal y pimienta al gusto. Disfrute como está o combínelo con granos cocidos como el arroz o la quinua. Las opciones de cobertura incluyen lima fresca, aguacate o guacamole, cilantro, cebolla, salsa picante y / o salsa. Almacene la sopa bien cubierta en el refrigerador hasta 5-7 días. Se mantendrá en el congelador durante 1 mes. FUENTE: MINIMALIST BAKER https://www.hazteveg.com/receta/7162/sopa-de-frijoles-negros-facil

SOFFICINI VEGAN AGLI SPINACI E AL POMODORO

Deliziosi scrigni croccanti fuori che racchiudono i più deliziosi ripieni caldi, filanti e irresistibili Chi non ha mai amato e gustato dei caldi e filanti sofficini nella sua vita? Ecco noi qui vi mostriamo come preparare dei sofficini vegan interamente realizzati da voi, croccanti fuori e pieni di farcitura morbida e golosa. Le due versioni che vi proponiamo sono forse le due più classiche: al pomodoro e mozzarella (vegan ovviamente!) e agli spinaci, ma le varianti che potete provare sono tantissime, dagli altrettanto classici funghi e besciamella ai più sfiziosi zucca e tofu affumicato. Via libera alla fantasia quindi. Prep.: 35 min Cottura: 25 min Tempo tot.: 1 ora Dosi per: 10 sofficini Ingredienti per l’impasto base 130 g di farina 2 130 g di latte di soia non dolcificato 30 g di acqua 10 g di burro di soia Sale Olio per friggere per il ripieno 100 ml di polpa di pomodoro 80 g di mozzarella vegan filante 200 g di spinaci 200 ml latte di soia non dolcificato 15 g di farina 2 8 g di olio extravergine d’oliva 8 g di olio di semi di girasole 1 cucchiaino di lievito alimentare 2 spicchi di aglio Origano Noce moscata Sale e pepe per la panatura 50 g di farina 2 100 ml di acqua 100 g di pangrattato Strumenti Coppapasta del diametro di 11 cm Tagliere e matterello Ragno per frittura Si cucina! Iniziamo dall’impasto base Portate a bollore il latte in un pentolino insieme all’acqua, al burro di soia e un pizzico di sale. Spegnete la fiamma e aggiungete la farina, mescolate bene con un cucchiaio di legno e quando si sarà formato un panetto trasferitelo su un piano di lavoro leggermente infarino e impastatelo per un paio di minuti intanto che è ben caldo. Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciatelo raffreddare completamente. Prepariamo la besciamella Versate in un pentolino la farina e i due tipi di olio, mescolate bene con un cucchiaio di legno e mettete sul fuoco. Quando il roux inizia a sfrigolare aggiungete poco alla volta il latte di soia, possibilmente caldo, sempre continuando a mescolare. Una volta raggiunto il bollore cuocete la besciamella per un paio di minuti poi spegnete la fiamma. Condite con sale, pepe, noce moscata e lievito alimentare. Trasferite in una ciotola e lasciate raffreddare. Ora il resto dei condimenti per il ripieno Sbucciate lo spicchio di aglio e fatelo soffriggere un paio di minuti in un pentolino con un po’ di olio, fino a che sarà leggermente dorato. Unite la polpa di pomodoro, condite con sale, pepe e origano e fate cuocere per 15 minuti. Nel frattempo lavate gli spinaci, poi saltateli in padella con un po’ di olio dove avrete soffritto uno spicchio di aglio. Una volta che si saranno appassiti spegnete la fiamma, salate e pepate e lasciate raffreddare. Formiamo i sofficini Con un matterello stendete la pasta molto sottile (1 mm circa). Formate dei dischi del diametro di 11 cm con un coppapasta o un bicchiere, rimuovete l’eccesso di pasta, che potete nuovamente impastare e stendere per ricavare altri dischi. Per i sofficini al pomodoro farcite un disco con un cucchiaino di mozzarella vegan filante e un cucchiaino di pomodoro, mentre per quelli agli spinaci mescolate direttamente gli spinaci alla besciamella e farcite ciascun disco con un cucchiaiata di composto (le dosi fornite sono per 5 sofficini al pomodoro e 5 agli spinaci). Per chiudere i sofficini, inumidite i bordi, ripiegateli a metà a formare una mezzaluna e pressateli bene per sigillarli. Impaniamo e friggiamo Preparate una pastella mescolando i 50 g di farina 2 con i 100 ml di acqua e mescolate bene con una frusta per eliminare eventuali grumi. In un piatto versate il pangrattato. Passate ciascun sofficino prima nella pastella, lasciando colare quella in eccesso, poi nel pangrattato e appoggiateli su un tagliere di legno o su un piatto. Scaldate abbondante olio per friggere in una padella dai bordi alti, poi friggete pochi sofficini per volta per qualche minuto fino a che saranno ben dorati. Scolateli con una ragno per frittura e disponeteli su un vassoio coperto di carta assorbente a far perdere l’olio in eccesso. Gustateli ben caldi. Conservazione Potete conservare questi sofficini 2-3 giorni in frigorifero in un contenitore per alimenti fornito di coperchio. Al momento del consumo potete scaldarli qualche minuto in padella o in forno. In alternativa potete decidere di congelare i sofficini ancora crudi: disponeteli su un vassoio dopo averli impanati e metteteli nel freezer così, ben distanziati tra loro. Quando si saranno congelati potrete raccoglierli in un unico sacchetto senza rischio che si rompano o si rovinino. Al momento del consumo friggeteli da congelati, assicurandovi però che non abbiano del ghiaccio attaccato alla superficie. Consiglio per i vegolosi: Per una versione più leggera cuocete questi sofficini al forno a 180°C per 15 minuti, versando un filo d'olio sulla superficie prima di infornarli. FONTE: DEL NOSTRO CHEF SONIA MACCAGNOLA https://www.vegolosi.it/ricette-vegane/sofficini-vegan-agli-spinaci-al-pomodoro/

LOS 10 PRINCIPALES BENEFICIOS PARA LA SALUD DE LA PIÑA

Las piñas son una fruta tropical bien conocida y pueden ser súper dulces. Son la merienda perfecta para satisfacer a los golosos y también proporcionan muchas de las vitaminas que tu cuerpo necesita en una sola taza. ¡Una taza de trozos de piña fresca tiene solo 83 calorías! Sin embargo, es importante tener en cuenta que esta fruta es bastante alta en azúcar, por lo que debe comer con moderación. Beneficios de la piña Más por su dinero: mientras que la piña proporciona cofactores minerales y vitaminas que se necesitan para producir energía en el cuerpo, esta fruta es muy rica en nutrientes. Está obteniendo mucho de lo que necesita en porciones pequeñas y también obtiene más beneficios por el dinero que gasta en piña en comparación con otras frutas o alimentos. Beneficios digestivos y antiinflamatorios: la bromelina es una sustancia que se puede extraer del núcleo de una piña. Se ha demostrado que esta sustancia ayuda a la digestión en el tracto intestinal. También se ha demostrado que la bromelina ayuda a reducir el dolor de artritis al reducir la inflamación en los huesos y los bronquios. Protección antioxidante y apoyo inmunitario: en una porción de piña fresca, puede ingerir el 40% del valor diario recomendado de vitamina C. La vitamina C ayuda al cuerpo contra los agentes libres que flotan, ya que es el antioxidante más soluble en agua. También se ha demostrado que ayuda a ayudar en el apoyo inmunológico al prevenir infecciones del oído, resfriados y gripe. Manganeso y tiamina (vitamina B1) para la producción de energía y las defensas antioxidantes: el manganeso es un oligoelemento y es la segunda vitamina más presente en la piña. El manganeso es especialmente importante en su producción de energía, defensas antioxidantes, construcción de huesos fuertes y tejidos conectivos. Protección contra la degeneración macular: a medida que aumentamos de edad, tenemos un mayor riesgo de degeneración macular, que es la pérdida de la visión. Se ha demostrado que las frutas reducen nuestro riesgo de pérdida de visión en nuestros años más viejos. Un estudio mostró que las personas que consumen menos de 1.5 porciones de fruta al día corren un mayor riesgo de 36% de contraer degeneración macular relacionada con la edad (DMAE), que es la causa principal de pérdida de visión en la edad avanzada. ¡Comer una porción de piña u otra fruta al día puede ayudarlo a lograr este objetivo! Bajo en calorías y alto en fibra: tiene sólo 83 calorías por porción de una taza de piña fresca, pero contiene 2.81 gramos de fibra. ¡Esto lo ayuda a mantenerse lleno por más tiempo y también es el refrigerio perfecto para las personas que intentan perder peso (con moderación debido al contenido de azúcar)! Prevención contra el cáncer: las piñas están repletas de antioxidantes que ayudan a combatir los radicales libres y los agentes que flotan en el cuerpo. Potenciador de energía: comer piña durante todo el día es bueno para ayudarlo a aumentar su energía cuando se siente cansado y lento. La piña tiene vitamina B6 que ayuda a estabilizar el azúcar en la sangre del cuerpo, junto con manganeso y tiamina, que también ayuda en la producción de energía. Mejor piel: se ha demostrado que la piña es un buen tratamiento para el acné y ayuda a sanar las heridas rápidamente. Las enzimas que se encuentran en las piñas aceleran el proceso de curación y ayudan con la síntesis de colágeno, que es lo que le da a nuestra piel la apariencia suave que tiene. Mejores dientes y encías: las piñas son buenas para tus dientes y encías porque el manganeso en la piña ayuda a tu cuerpo a desarrollar huesos fuertes. La acidez de la piña también ayuda a prevenir la acumulación de placa en las encías y el crecimiento de bacterias en la boca. FUENTE: Ricardo Natalichio https://www.ecoportal.net/alimentacion/alimento-estrella/beneficios-de-la-pina/

GOMME DA MASTICARE: COSA C’È DAVVERO NEI CHEWING GUM?

Le gomme da masticare sono fondamentalmente plastica con aggiunta di aromi e coloranti. La gomma da masticare non è digeribile e insolubile in acqua, il che significa che puoi continuare a masticarla all’infinito e non si rompe mai. Questa proprietà indistruttibile proviene dalla base di gomma, i cui ingredienti esatti sono di solito un segreto commerciale o di fabbricazione. Tuttavia generalmente contengono: Riempitivi Carbonato di calcio o silicato di magnesio (talco) forniscono consistenza e volume. Se la gomma ha aromi acidi, allora si usa talco. Questo perché il carbonato di calcio reagirebbe e produrrebbe del gas come l’anidride carbonica. Elastomeri Gli elastomeri termoplastici sono lunghe molecole polimeriche con proprietà elastiche. Fino alla seconda guerra mondiale, le gomme da masticare utilizzavano un lattice naturale derivato da alberi di sapota, ma da allora sono preferiti gli elastomeri sintetici, come il polivinilacetato. Emulsionanti Gli emulsionanti aiutano a mantenere gli altri ingredienti, inclusi aromi e coloranti, ben miscelati e conferiscono anche proprietà anti-agglomeranti. Addolcitori Vengono aggiunti alla base di gomma composti come olio vegetale e lecitina per mantenere tutto morbido e gommoso. Masticate troppo a lungo e queste possono essere lavate via, lasciandovi un pezzo di gomma eccessivamente rigido; quello che succede quando una gomma da masticare si esaurisce e viene voglia di gettarla. Le gomme da masticare fanno bene o male? Può far male usare la gomma da masticare una volta ogni tanto? Se consumato in modo equilibrato, si rimane nel concetto di piacere quindi non c’è pericolo, anche se sarebbe comunque meglio astenersi. Ma masticare più di dieci gomme al giorno fa male. Un problema, per esempio, riguarda i disturbi provocati alla digestione. Il cervello recepisce che si sta masticando, ma nello stomaco non arriva cibo e il corpo non capisce. Inoltre, masticando si accumula saliva in bocca e, quando questa viene inghiottita, si ingerisce anche aria, provocando problemi di aerofagia. Se si consumano inoltre più di 12 gomme da masticare al giorno, il transito intestinale viene accelerato perché c’è un effetto lassativo. Un grande errore è anche masticare chewing gum per ingannare i morsi della fame. A volte si fa lo stesso con un bicchiere d’acqua. Ma il corpo si accontenterà solo momentaneamente, al pasto successivo la fame sarà ancora di più. FONTE: Scritto da Gino Favola https://www.ambientebio.it/societa/gomme-da-masticare-cosa-ce-davvero-nei-chewing-gum/

10 CONSEJOS PARA COMER VEGANO CON UN PRESUPUESTO AJUSTADO

Una dieta 100% vegetal cuesta mucho menos que una dieta que contenga productos animales. Es mucho más barato y eficiente producir proteínas vegetales: se necesita menos superficie de cultivo y menos recursos y se generan menos residuos. Y además, las proteínas vegetales son más baratas para el consumidor final. Los alimentos vegetales más ricos en proteínas, como las legumbres, cuestan entre 5 y 10 veces menos que los huevos, el queso, el pescado o la carne. Las personas que critican la dieta vegana acusándola de ser cara tienen una imagen falsa de lo que significa este tipo de alimentación. Creen que la base de una dieta vegana son los alimentos exóticos como la moringa, el aceite de coco, las bayas de goji o la raíz de maca; o los alimentos muy procesados que buscan sustituir en apariencia y sabor a los productos animales típicos. Desgraciadamente este mito es muy popular y consigue disuadir a muchas personas de adoptar una alimentación más vegetal. Esto se ve con frecuencia en adolescentes y personas jóvenes que viven aún con sus padres y que son los únicos de la familia que quieren ser veganos, pero no dan el paso porque creen que no pueden permitirse pagar “un menú aparte”. También es una situación relativamente frecuente en familias con varios hijos pequeños y en personas mayores que viven solas y con ingresos limitados. La clave es planificar lo que vamos a comer durante la semana o dos semanas siguientes Cualquier persona o familia que pase de una alimentación no vegetariana a una vegana, en pocas semanas te podrá decir que ahora gasta mucho menos dinero en comida, incluso aunque no ponga límites a lo que compra y se dé el “capricho” de comer salchichas de tofu a diario. Pero para aquellas personas que necesiten reducir su factura de compra, todavía es posible ahorrar más al llenar nuestras despensas siguiendo unos sencillos consejos. La clave (tanto para ahorrar dinero como para ahorrar tiempo y a la vez para disminuir desperdicios) es planificar lo que vamos a comer durante la semana o dos semanas siguientes. Las legumbres son la forma más barata y saludable de comer proteínas y deben estar en nuestra dieta a diario. Cómpralas secas, y a ser posible a granel. Al principio de cada semana cuece una buena cantidad (dependiendo de cuántos seáis en casa) con la idea de que os duren el resto de la semana. No hace falta cocer más de una variedad. Podemos comer garbanzos una semana, lentejas la siguiente, alubias la tercera semana y así sucesivamente. Una vez cocidas, las legumbres son la base de cualquier guiso con verduras en invierno y pueden ser añadidas a las ensaladas en verano. También pueden ser relleno de burritos o utilizarse para hacer hummus o paté vegetal. Cada semana reserva una parte de legumbres cocidas para hacer hummus. Resulta mucho más nutritivo y más barato hacer el hummus en casa, y dura refrigerado 4-5 días. Otros alimentos que puedes comprar a granel y que merece la pena tener en la despensa son: todos los cereales, incluyendo arroz integral, pasta, harina, quinoa, cuscús, bulgur, mijo, etc. Cocina una vez, come 2, 3 o 4 veces. Cualquier guiso de verduras y legumbres se conserva refrigerado 4-5 días (la mayoría gana en sabor y textura después de un día de reposo). Cocinar grandes cantidades nos permite ahorrar tiempo y energía (principalmente luz). Las porciones que no vayamos a comer en los días siguientes se pueden congelar. Igualmente si preparas hamburguesas o albóndigas puedes congelar una parte. Hacer el seitán en casa es mucho más barato que comprarlo y puedes congelar las porciones que quieras y tenerlo así siempre disponible. Compra frutas y verduras en un mercado local o únete a una cooperativa. Así comerás más productos locales y de temporada que son naturalmente más baratos (además de sostenibles). Si en la cooperativa te traen fruta o verdura de más, congélala lo antes posible. Usa las hojas y los tallos de las verduras que normalmente desecharías para preparar caldos que puedes refrigerar o congelar para sopas u otros platos. Por supuesto si tienes un espacio al aire libre, por pequeño que sea, cultiva. Aunque sean unas hierbas aromáticas o unos tomates, todo suma. Compra también verduras y frutas congeladas, si puedes aprovechando las ofertas que haga periódicamente tu tienda ecológica, herbolario o supermercado habitual. Esto te permite tomar con más frecuencia frutas que frescas suelen ser caras como las fresas, frambuesas o arándanos. Congeladas son muy útiles para añadir a batidos, gachas de avena, etc. y tienen las mismas propiedades que las frescas, incluso conservan mejor algunas vitaminas ya que se congelan inmediatamente tras recolectarse. Las verduras congeladas son una excelente opción para añadir a salteados, guisos, curries y otros platos cuando vayas mal de tiempo y / o no haya buenas opciones de verduras frescas de temporada. Aprende a cocinar sin aceite. Vale la pena invertir en dos o tres sartenes y cazuelas antiadherentes de buena calidad y reducir el aceite que empleamos para cocinar. El aceite es caro y en España usamos demasiado con la excusa de que el de oliva es “saludable”. Lo cierto es que solo lo es si lo tomamos en muy pequeñas cantidades. Los fritos, rebozados y similares no son necesarios ni convenientes y consumen mucho aceite y energía. Compra leche de soja con calcio. Entre las leches vegetales, la de soja es la más nutritiva y barata. Intenta que siempre sea ecológica. Con la leche de soja puedes hacer yogur en casa por un tercio o la mitad del precio que cuesta en tienda. Evita los platos precocinados y los sustitutos veganos del queso, de los embutidos y de otros productos cárnicos. Las hamburguesas se pueden hacer en casa con una mezcla de tofu, seitán y legumbres. Si alguna vez te apetece comprar alguna, ten en cuenta que algunas marcas ya las venden a granel, al igual que el tofu. Los frutos secos y las semillas son los alimentos vegetales más caros, pero solo son necesarios en pequeña cantidad (30-50 gramos por persona y día dependiendo de la edad y actividad física). Igualmente puedes ahorrar dinero comprando a granel. Las cremas o mantequillas de frutos secos salen por la mitad de precio si las haces en casa: solo necesitas un procesador potente de alimentos y entre 10 y 15 minutos de tiempo. Aunque no sean estrictamente frutos secos, los cacahuetes son los más baratos de este grupo y son una fuente excelente de proteínas que pueden añadirse a infinidad de platos. Recuerda que solo necesitas agua para beber. Tanto las bebidas alcohólicas como los refrescos son caros y a menudo no reparamos en su precio. Tampoco necesitamos tomar zumos de fruta envasados. Por supuesto que puedes disfrutar de una cerveza o copa de vino ocasional, pero no es prudente, y sale muy caro, tomarlos a diario. Si vives en una región donde el agua del grifo es muy dura o tiene un sabor desagradable, es mucho más barato, efectivo y sostenible usar una jarra con filtro que comprar agua embotellada. Autora: Miriam Martínez Biarge, Médico Pediatra | www.mipediatravegetariano.com Bueno y Vegano Noviembre 2019 https://www.buenoyvegano.com/2019/11/18/diez-consejos-para-comer-vegano-con-un-presupuesto-ajustado/

VOGLIA DI DOLCI? FORSE C`È QUALCOSA CHE NON VA

Nonostante le campagne volte a incoraggiarci a tagliarne drasticamente la quantità ingerita, lo zucchero rappresenta ancora ⅓ del nostro apporto calorico. Davvero troppo, perché questa overdose di “edulcorante” non rischia solo di danneggiare i denti, ma tutto il corpo, non progettato per ricevere un tale sovraccarico di zuccheri. E la paura è che stia contribuendo a molti mali moderni, tra cui diabete, malattie cardiache e cancro. Ma quando il suo consumo rischia di diventare una vera dipendenza, qualcosa di cui non possiamo proprio fare a meno, potremmo essere di fronte a una lampadina di allarme di un problema spesso non diagnosticato, come un affaticamento delle ghiandole surrenali, che porta ad una perdita dell’autocontrollo e alla voglia malsana di alimenti ipercalorici. È quanto afferma il dottor Jacob Teitelbaum nel suo libro “Beat Sugar Addiction Now!”, in cui descrive la dipendenza da zucchero come il “canarino nella miniera di carbone” di un problema non diagnosticato. Teitelbaum identifica 4 tipi di dipendenza da zucchero, provocati da cause diverse. A seconda del tipo, sarà necessario uno specifico piano di azione per affrontare il problema. Vediamoli nel dettaglio: 1. Malfunzionamento della tiroide Il soggetto che ne soffre lavora più di 40 ore a settimana e si sente stanco per la maggior parte del tempo. Il caffè è di vitale importanza, così come il bisogno di dolci durante la giornata. È afflitto da dolori e mal di testa frequenti e tende ad aumentare di peso, con difficoltà a perderlo. Problema: Questo soggetto super impegnato, con poco tempo per consumare pasti corretti, si basa su un’alimentazione da fast food, con bevande zuccherine e snack. Ciò causa un affaticamento della ghiandola tiroidea. La tensione nei muscoli -che non ricevono l’energia di cui hanno bisogno per funzionare- lo rende soggetto a mal di testa. Soluzione: Diminuire gradualmente il consumo di caffè, fino a raggiungere una tazza al giorno, sostituendolo con il tè e poi con tè decaffeinato. Bere molta acqua e sostituire gli snack e i dolci con alimenti integrali come pane scuro, riso, pasta e farina, che mantengono i livelli di zucchero nel sangue stabili. Riposarsi bene e meglio, perché quando si è stanchi, si avverte il bisogno di zucchero per produrre energia. 2. Infezione da funghi Impossibile per questo soggetto tenersi lontano dal pane e dallo zucchero anche per un solo giorno. Ha avuto una infezione fungina difficile da curare e potrebbe soffrire anche di intestino irritabile (gonfiore, diarrea, stipsi). Potrebbe anche essere stato sotto antibiotici per un lungo periodo (più di un mese). Problema: Questo soggetto potrebbe essere affetto da candidosi, detta anche candidiasi o moniliasi, un’infezione da funghi del genere Candida. Perché gli antibiotici uccidono anche i batteri “buoni”, che contribuiscono a mantenere sotto controllo quelli “cattivi” come i funghi. Questi si nutrono di zucchero e la loro quantità eccessiva può innescare il desiderio di zucchero e pane, che il corpo può rapidamente convertire in glucosio. Soluzione: È necessario tagliare lo zucchero sotto ogni tipo di forma e passare ad una dieta a basso indice glicemico con alimenti integrali. Un valido aiuto può venire dagli integratori probiotici, come lo yogurt, in grado di ripristinare l’equilibrio dei batteri. 3. Esaurimento surrenale Soggetto irritabile quando ha fame, si sente spesso stressato. A volte soffre di vertigini quando si alza. Soffre di ricorrenti mal di gola, ha spesso sete e urina frequentemente. Problema: Si potrebbe essere affetti da esaurimento surrenale. L’esaurimento surrenale è la progressiva diminuzione dell’attività delle ghiandole surrenali che alla fine può causare un totale blocco dell’attività funzionale. L’insufficienza surrenale può essere causata da gravi stati di stress ed è caratterizzata da un basso livello di energia al mattino, che aumenta gradualmente e raggiunge il livello massimo a tarda notte. Oberate dalle tensioni costanti della vita moderna, le ghiandole possono diventare più lente, causando il desiderio di ingerire zuccheri per produrre più energia. Soluzione: Consumare pasti di piccole dimensioni e ad alto contenuto proteico durante la giornata (snack noci, semi). Questo dovrebbe mantenere i livelli di energia in equilibrio, rendendo più facile ridurre il zucchero. Cercare di ridurre i livelli di stress. 4. Menopausa o sindrome premestruale Il soggetto è una donna di 38 anni o più. Ha un tono dell’umore generalmente ridotto e un desiderio sessuale ridotto. Ha un ciclo irregolare e soffre di insonnia, mal di testa, stanchezza e vampate di calore. Problema: Si potrebbe trattare di menopausa, perimenopausa o di sindrome premestruale. I livelli di ormoni estrogeni e progesterone, un ormone steroideo appartenente al gruppo degli ormoni progestinici goccia, possono modificare l’appetito nelle donne, provocando una maggiore produzione di insulina. Ciò può causare voglia di zucchero, lasciando il soggetto stanco, irritabile e triste anche se mangia zucchero. Soluzione: Ridurre lo zucchero il più possibile, ma se si soffre di sindrome premestruale, un valido aiuto può venire dalla vitamina B6. FONTE: Roberta Ragni https://www.wellme.it/approfondimenti/come-fare-per/3444-golosita-dolci-malattie/#at_pco=smlrebh-1.0&at_si=5d75e9cf26b4fc70&at_ab=per-2&at_pos=0&at_tot=4