martes, 29 de septiembre de 2020

QUEEN: BRIAN MAY, TRA ROCK, ASTROFISICA, DIRITTO DEGLI ANIMALI E VEGAN È probabilmente il chitarrista più famoso del mondo, ma è anche un attivista per i diritti animali: vegetariano convinto, nel 2009 ha fondato la propria associazione per difendere gli animali selvatici Ha fatto la storia della musica rock, ma è celebre anche per il suo impegno nel sociale e come attivista per i diritti animali: parliamo di Brian May – glorioso chitarrista nonché fondatore dei Queen – che nel 2009 ha fondato Save Me Trust, organizzazione inglese che si occupa del recupero e della salvaguardia degli animali selvatici in difficoltà, per “dare loro una voce”. In particolare, l’associazione lotta contro quella minoranza della nostra società che “perseguita e tortura la fauna selvatica per sport”, e ha fatto dell’opposizione all’abbattimento selettivo dei tassi a scopo scientifico una delle questioni chiave del proprio agire. L’Inghilterra, infatti, da qualche anno porta avanti una vera e propria “battaglia” contro questi animali, considerati la causa di tubercolosi nei bovini: solo nel 2016 ne sono stati abbattuti 10 mila esemplari, in una mattanza che secondo il Guardian non si è mai fermata. Brian May: la musica, l’astrofisica e il veganismo Negli anni ’70 Brian May era un giovane musicista britannico, chitarrista in una band chiamata “Smile” e prossimo a completare gli studi universitari in fisica. Sarà l’incontro con un giovane di nome Farrokh Bulsara (che di lì a poco avrebbe cambiato il proprio nome in “Freddie Mercury“) a cambiare per sempre la vita di May e la storia della musica a livello mondiale: nascevano i Queen, la band rock più celebre della storia e che negli anni avrebbe venduto oltre 300 milioni di dischi nel mondo. May si dedicò interamente alla musica, diventando uno dei chitarristi più celebri, ma dopo 37 anni decise di tornare a dedicarsi a una delle sue più grandi passioni: compiuti i 60 anni ritornò sui libri, ottenendo il dottorato in astrofisica e diventando collaboratore della squadra scientifica della NASA per New Horizons, la sonda spaziale in missione su Plutone. Non sono molte le persone al mondo che possono vantare un corpo celeste che porti il loro nome, ma May è tra i pochi fortunati: ne è la prova l’asteroide 52665 Brianmay, scoperto nel 1998. Diritti degli animali e scelta alimentare Dal 2009 May ha intrapreso anche un percorso nell’attivismo per gli animali, proprio con la fondazione di “Save Me Trust”, tanto da essere stato nominato nel 2012 come vicepresidente della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), ente di beneficenza che in Inghilterra opera fin dal 1824 per la salvaguardia dei diritti animali. Con la sua associazione, May difende i diritti degli animali selvatici sul territorio britannico, con una particolare attenzione alla lotta (anche in Parlamento) contro la caccia alla volpe, la caccia al trofeo (che, normalmente, è rappresentato da un animale selvatico morto o da una parte di esso) e l’abbattimento indiscriminato dei tassi. Tra i progetti dell’associazione, inoltre, ci sono il ringiovanimento di antichi boschi per creare habitat protetti per la fauna selvatica ma anche il lancio di una petizione che chieda l’introduzione in Inghilterra della “Legge di Cecil” (Cecil’s law), che in onore del leone Cecil – abbattuto brutalmente per ottenere un trofeo di caccia – chiede il divieto di importazione di questi “trofei” sul suolo inglese. Vegetariano convinto, May ha raccontato ai media (ma anche in un post su Twitter, qua in alto) le sue difficoltà verso il passaggio a una dieta 100% vegetale: “Vorrei essere vegano, ma per adesso non sono ancora riuscito a compiere questo percorso. Molti dei miei amici lo sono e onestamente mangio molto cibo vegano, ma non posso definirmi tale: ho un debole per il formaggio e mi è davvero difficile rinunciarvi, anche se non mi piace il modo in cui viene prodotto”. Nonostante questo, il pensiero del musicista a riguardo dello sfruttamento animale è chiaro: “Penso che abbiamo ingiustamente il dominio su ogni creatura di questo pianeta, abbiamo dei diritti che non credo che dovremmo avere. Abbiamo sbagliato tutto: non siamo stati messi qui per sfruttare e abusare di qualsiasi altra creatura su questo pianeta, siamo qui per fare del bene. Quindi, sì, dovremmo essere tutti vegani. Dannazione, dovremmo esserlo”. Non sono mancate anche gli appelli da parte del chitarrista verso una scelta più compassionevole; nel video qua in basso, per esempio, invita i fan ad ascoltare il discorso di Gary Yourofsky – controverso attivista per i diritti degli animali – riguardo alla scelta vegana: “Vi cambierà la vita per sempre” chiosa. FONTE: di Laura Di Cintio https://www.vegolosi.it/news/brian-may-tra-il-rock-lastrofisica-e-la-salvaguardia-dei-diritti-degli-animali/
TENEMOS DERECHO A CONSUMIR ALIMENTOS SIN VENENOS Un estudio “Organic diet intervention significantly reduces urinary pesticide levels in U.S. children and adults” (La intervención de la dieta orgánica reduce significativamente los niveles de plaguicidas en la orina en niños y adultos estadounidenses) revisado por pares comparó los niveles de plaguicidas en los cuerpos de cuatro familias en todo el país en una dieta no orgánica y orgánica. Muestra que los plaguicidas en sus cuerpos disminuyeron hasta el 95% en una semana con una dieta orgánica. El estudio realizado por Carly Hyland a, Asa Bradman , Roy Gerona , Sharyle Patton, Igor Zakharevich , Robert B. Gunier , Kendra Klein, encontró plaguicidas asociados con cánceres, autismo, problemas de aprendizaje, infertilidad, parkinson, trastornos hormonales y más en cada participante. Nadie debe estar expuesto a plaguicidas tóxicos en los alimentos que comen. Y ningún agricultor debería tener que sacrificar su salud o la salud de sus hijos para cultivar los alimentos que todos comemos. Como dijo una de las madres en el estudio: “Todos tenemos derecho a alimentos orgánicos y limpios”. Conclusiones del estudio: Una dieta orgánica se asoció con reducciones significativas en la excreción urinaria de varios metabolitos de plaguicidas y compuestos parentales. Este estudio se suma a la creciente cantidad de literatura que indica que una dieta orgánica puede reducir la exposición a una variedad de plaguicidas en niños y adultos. Se necesita investigación adicional para evaluar la exposición en la dieta alimentaria a los neonicotinoides, que ahora son la clase de insecticidas más utilizada en el mundo. El 63 % de las frutas, verduras y hortalizas que se consumen en Buenos Aires y La Plata (20 millones de personas) contiene agrotóxicos, según información del SENASA de Argentina. Estudios previos de intervención en la dieta indican que una dieta orgánica puede reducir la excreción del metabolito de los pesticidas en orina, sin embargo, se han centrado en gran medida en los plaguicidas organofosforados (OP). Existen lagunas en el conocimiento sobre el impacto de una dieta orgánica en la exposición a otros plaguicidas, incluidos los piretroides y neonicotinoides, que están aumentando en uso en los Estados Unidos y en todo el mundo. Ver estudio en: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935119300246?via=ihub FUENTE: https://www.ecoportal.net/alimentacion/verduras/tenemos-derecho-a-consumir-alimentos-sin-venenos/
IL SUCCO CHE PURIFICA LA BOCCA ED ELIMINA LEAFTE: USALO COME COLLUTORIO Il nostro corpo ha a disposizione numerose risorse per segnalarci quando il sistema immunitario è indebolito. A volte compaiono ferite, altre volte infezioni, stanchezza costante o afte. Sarà capitato a tutti: queste fastidiose ulcere che si formano nella bocca, oltre ad essere dolorose, ci impediscono di mangiare o bere correttamente. Le afte compaiono proprio per via di un sistema immunitario debole, ma anche per le carenze di vitamine C, D o E, o per stress eccessivo. Di solito le afte scompaiono dopo 6-7 giorni, ma per alcune potrebbe essere necessario più tempo. Di seguito ti elenchiamo alcuni rimedi naturali che aiutano a combattere le afte. Succo di mirtilli. Questi frutti di bosco hanno un effetto calmante e capace di restaurare la mucosa della cavità orale. Risciacqua la bocca con del succo di mirtilli, usandolo come se fosse un normale collutorio. Infuso di salvia. Versa 3 cucchiai di salvia secca in una tazza d’acqua bollente, fai raffreddare e bevi due o tre volte al giorno. Bicarbonato. Mescolalo con dell’acqua, ed effettua dei risciacqui 5 o 6 volte al giorno. Il bicarbonato è uno dei rimedi più efficaci contro le afte della bocca. FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/il-succo-che-purifica-la-bocca-ed-elimina-le-afte-usalo-come-collutorio.html
5 TRATAMIENTOS RELAJANTES PARA LA TORTÍCOLIS La tortícolis es una lesión cervical que causa rigidez, dolor y dificultad para mover la cabeza. ¿Sabes cómo combatirla naturalmente? Descubre algunos tratamientos relajantes. La adopción de una mala postura, los movimientos bruscos y la sobrecarga causada por malos esfuerzos suelen detonar lesiones cervicales como la tortícolis. Se trata de una contractura involuntaria de los músculos del cuello, que a menudo viene acompañada con un intenso dolor y rigidez. ¿Conoces los tratamientos relajantes para la tortícolis? Aunque los síntomas de esta condición suelen manejarse con medicamentos antiinflamatorios y analgésicos, existen algunas alternativas de origen natural que también contribuyen a su alivio. En el siguiente espacio te compartimos 5 buenas opciones. Los mejores tratamientos relajantes para la tortícolis Independientemente de su causa, la tortícolis causa una incómoda sensación de rigidez en la zona cervical. La cabeza suele girar hacia un lado y se generan dificultades para su movimiento. Asimismo, se perciben espasmos, dolor e incapacidad para hacer muchas tareas cotidianas. Los relajantes musculares convencionales, al igual que los analgésicos, son útiles para sobrellevar estas molestias. Sin embargo, de modo opcional, se pueden probar algunos tratamientos naturales. Estos se elaboran a partir de ingredientes con propiedades antiinflamatorias que producen sensación de alivio. ¡Anímate a probarlos! 1. Infusión de orégano Los componentes del orégano tienen propiedades antiinflamatorias que pueden ser eficaces para relajar las contracturas musculares. Los extractos que libera el orégano tienen componentes relajantes y antiinflamatorios, idóneos para disminuir los síntomas de la tortícolis. Aunque la planta suele emplearse con fines culinarios, también se puede usar de forma externa a modo de compresas. Ingredientes 2 cucharadas de orégano (40 g) 1 taza de agua (250 ml) Preparación Primero, añade las cucharadas de orégano en una taza de agua hirviendo. Tapa la bebida y déjala reposar unos 5 o 10 minutos. Modo de uso Cuando la infusión alcance una temperatura apta para su uso, cuélala y sumerge un paño o toalla en la misma. Posteriormente, aplícala sobre la zona cervical como compresa. Déjala actuar 5 minutos y descansa. Repite su uso hasta alivia la dolencia. 2. Tratamientos relajantes para la tortícolis: Aceite esencial de romero Uno de los tratamientos relajantes para la tortícolis más populares es el aceite esencial de romero. Este ingrediente terapéutico ayuda a relajar los músculos contraídos y estimula la circulación. Además, tiene un ligero efecto analgésico que disminuye el dolor. Ingredientes 5 gotas de aceite esencial de romero 1 cucharada de aceite de coco (15 g) Preparación Para empezar, combina el aceite de romero con el aceite de coco hasta obtener un producto homogéneo. Modo de uso Tras obtener la mezcla de aceites, frótalo en la zona afectada con suaves masajes. Déjalo absorber sin enjuagar y repite su uso 2 veces al día, si lo consideras necesario. 3. Vinagre de manzana Este remedio tradicional se ha empleado para numerosos fines, entre ellos para reducir la tensión del cuello. Las compresas con vinagre de manzana ayudan a disminuir la tensión cervical en caso de tortícolis. Aunque faltan evidencias científicas para respaldar este beneficio, es un remedio que se ha empleado tradicionalmente contra esta y otras dolencias musculares. Ingredientes 1/2 taza de vinagre de manzana (125 ml) 1/2 taza de agua caliente (125 ml) Preparación Diluye el vinagre de manzana en una parte igual de agua caliente. Modo de uso Sumerge un paño o toalla en el líquido y aplícalo como compresa sobre la zona afectada. Deja que actúe 10 minutos y descansa. 4. Tratamientos relajantes para la tortícolis: Aceite esencial de lavanda Los masajes con aceite esencial de lavanda tiene activos antiinfamatorios que favorecen el alivio de las contracturas y lesiones musculares. De hecho, se destaca como uno de los tratamientos para la tortícolis más efectivos y utilizados. Ingredientes 10 gotas de aceite esencial de lavanda 1 cucharada de aceite de almendras (15 g) Preparación Combina las gotas de aceite esencial de lavanda con una cucharada de aceite de almendras. Modo de uso Extiende la preparación sobre la zona afectada mediante suaves masajes. Frota hasta sentir una ligera sensación de calor. Descansa y repite su uso hasta encontrar alivio. 5. Pomada de árnica La arnica tiene propiedades beneficiosas para disminuir la inflamación muscular. El aceite esencial de árnica, al igual que la pomada, estimula la circulación y disminuye el dolor muscular. Debido a eso, ambos productos suelen emplearse para calmar la tortícolis y otras lesiones cervicales. Su uso tópico reduce notoriamente el dolor y la inflamación. Ingredientes 10 gotas de aceite esencial de árnica 1 cucharada de manteca de cacao (15 g) 1 cucharada de aceite de coco (15 ) Preparación Vierte los ingredientes en un recipiente resistente al calor y derrítelos al baño maría. A continuación, mezcla bien para que todo se integre. Cuando esté listo, déjalo enfriar hasta que se solidifique. Modo de uso Frota la preparación sobre la zona afectada, aplicando un suave masaje. Repite su uso todos los días hasta relajar por completo el cuello. ¿Sientes dolor y rigidez en el cuello? No dudes en probar estos tratamientos para la tortícolis. Si no notas una mejoría tras 2 o 3 días, consulta al médico. FUENTE: Daniela Echeverri Castro Este artículo ha sido verificado y aprobado por el farmacéutico Sergio Alonso Castrillejo https://mejorconsalud.com/5-tratamientos-relajantes-para-la-torticolis/
RICETTE CON LA MELAGRANA: TANTE IDEE DA PORTARE A TAVOLA CON QUESTO DELIZIOSO FRUTTO La melagrana, frutto del melograno (Punica granatum) è ricca, come noto, di proprietà benefiche: digestiva, dimagrante, antitumorale, antiossidante, riduce il rischio cardiovascolare, il diabete, il colesterolo ma, oltre a questo, si può utilizzare, in cucina, per la preparazione di deliziosi piatti, per cui scopriamo insieme le ricette con la melagrana. Zuppa di lenticchie e melagrana Ingredienti per 4 persone: 1 cipolla 2 cucchiai di olio evo 1 carota 150 grammi di lenticchie secche 1 melagrana grande (chicchi) 350 ml di succo di melograno 200 grammi di bieta tagliata fine cumino, coriandolo, sale e pepe q.b Procedimento in una padella scaldate l’olio con cumino e coriandolo macinati, aggiungendo la cipolla tagliata a fette sottili e la carota sminuzzata, facendo rosolare il tutto per qualche minuto unite le lenticchie e le foglie di bieta e, dopo averle saltate per qualche minuto, coprite con acqua portate a bollore, abbassando il fuoco; salate lasciate cuocere per circa mezzora a fuoco basso e con il coperchio aggiungete il succo e i semi di melagrana e, dopo pochi minuti, togliete dal fuoco, pepate e servite. Insalata melagrana, pere e noci Ingredienti per 4 persone: 350 grammi di insalata verde 1 cipolla rossa 35 grammi di noci 1 melagrana 1 pera olio extravergine, sale e pepe q.b Procedimento: lavate l’insalata verde, tagliatela grossolanamente tagliate a cubetti o a fettine sottili la pera, disponendola a lato dell’insalata nel piatto a parte, sgranate la melagrana, rimuovendo le parti bianche per evitare che il sapore amarognolo rovini il piatto e pulite le noci unite all’insalata i chicchi di melagrana, le noci, la cipolla rossa tagliata a striscioline sottili condite con olio, sale, pepe, una grattugiata di scorza di limone fresco potete guarnire con fiocchi di latte vegetale o del tofu sbriciolato Crostatine alla melagrana Ovviamente non mancano le ricette con la melagrana dolci, tra cui quella delle crostatine. Ingredienti: 200 grammi di farina di farro o farina O 90 ml di acqua 120 grammi di esubero di lievito madre 4 cucchiai di olio d’oliva 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiato mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere mezza bustina di lievito per dolci biologico 200 m di latte di riso o di mandorle 200 grammi di farina di riso 6 cucchiai di sciroppo di riso o di agave 2 cucchiaini di scorza di limone grattugiato 1 cucchiaino di vaniglia in polvere 1 pizzico di curcuma 1 cucchiaino di succo di limone 1 melagrana per decorare Procedimento: mescolate in una ciotola farina, sciroppo di agave, scorza di limone grattugiato, vaniglia in polvere, mezza bustina di lievito per dolci in polvere e olio. impastata con le mani, aggiungendo l’acqua, sino ad ottenere un composto omogeneo da far riposare per 30 minuti in frigo suddividete l’impasto in 6 palline, stendetele con le mani e posizionatele in sei stampini per crostatine, bucherellando il forno e mettendole in forno a 180° per 20 minuti fino a doratura per la crema al limone, invece, versate in una pentola il latte vegetale, lo sciroppo di riso o di agave, la vaniglia e la scorza di limone, oltre ad un pizzico di curcuma. portate ad ebollizione, abbassando la fiamma; versate la farina di riso e mescolate con una forchetta fino a quando la crema non si addensa e lasciatela raffreddare una volta pronte le basi per le crostatine, farcitele con la crema fatta raffreddare sgranate la melagrana, raccogliete i chicchi in una scodella con l’aggiunta di un cucchiaino di succo di limone, mescolate guarnite le crostatine con i chicchi e servitele. FONTE: Scritto da Caterina Lenti https://www.ambientebio.it/.../ricette-con-la-melagrana.../

lunes, 21 de septiembre de 2020

TACOS DE KALE Y PAPA CON CREMA DE CILANTRO Estos tacos de kale y papa con crema de cilantro son lo más fácil que hay en el mundo. No por eso no son nutritivos ni deliciosos. Imagínate que en cada mordida hay todo el sabor de las papas, la textura de la kale y el sabor explosivo del cilantro… yum! Muchas veces se me cierra el mundo y de plano no se que hacer de comer o de cenar. Abro y cierro el refrigerador trescientas veces y nada más no se me ocurre nada. Pero la verdad es que hacer una comida rica o una cena deliciosa no tiene que ser tan difícil. Estos taquitos los hice la primera vez en uno de esos días que abrí y cerré el refri sin tener nada de ganas de cocinar. Y mira que para mi es raro, porque siempre tengo ganas de cocinar. Pero cuando saqué la cebollita y la puse en el sartén y empezó a oler delicioso, todo cambió. Luego supe que lo que más se me antojaba ese día eran tacos, claro, como buena mexicana. Después de la cebollita puse las papas y cuando se empezaron a dorar se me ocurrió ponerle la kale. Yo siempre trato de ponerle una hoja verde a todo lo que cocino, de verdad que es una forma muy fácil de consumirlas y así no solo comes hojas verdes en ensalada. Las hojas verdes, siempre quedan bien con todo, las pongo en sopas, en sándwiches, en todo. Pero bueno, ya que tenía listas las papas con la kale y ya todo estaba listo para los taquitos, decidí hacer la crema de cilantro. Esta crema de cilantro la puedes preparar un día y tener hasta una semana en el refrigerador. Es de las cremas que queda con todo y hace que exploten los sabores de todo lo que toca. Te paso la receta y espero que te guste mucho, y sobre todo que te sirva para esos días que nada más no sabes que hacer de comer. La Receta: Tacos de Kale y Papa Tacos de Kale y Papa con Crema de Cilantro Ale Graf TIEMPO TOTAL30 min RACIONES4 personas INGREDIENTES 2 cda. Aceite de oliva o de sabor neutro 1/3 taza Cebolla picada 2 1/2 tazas (1 lb.) Papa picada (yo uso fingerlings) 3 tazas Dinosaur kale u otra hoja verde 1/2 cda. Sal 8 Tortillas de maíz Crema de Cilantro 1/4 taza Cebolla picada 1/2 taza Nueces de la india sin tostar, remojadas por 3 horas 3/4 taza Cilantro lavado y picado 1/2 Chile serrano 1 Limón, su jugo 1/3 taza Agua 1/2 cda. Sal ELABORACIÓN PASO A PASO En un sartén grande pon el aceite y la cebolla. Cuando esté transparente pon las papas. Deja aproximadamente 10 minutos o hasta que empiecen a cambiar de color. Agrega la kale, la sal y deja ahí hasta que las papas estén suaves y la kale cocida. Mientras en una licuadora de alta velocidad pon la cebollas, las nueces de la india escurridas, el cilantro, el chile serrano, el jugo del limón, el agua y la sal. Licúa hasta que todo esté bien integrado. Prueba y ajusta el sazón si es necesario. Para hacer los tacos, calienta las tortillas de maíz, ponle dos o tres cucharadas de papas con kale y termina con una cucharadita de crema de cilantro. FUENTE: https://mmmole.com/tacos-kale-papa-crema-cilantro/
ZUCCHINE RIPIENE DI POMODORINI (ricetta vegan) La ricetta per le zucchine ripiene in versione vegan con salsa di pomodorini, gustosa, leggera e adatta anche ai bambini. Le zucchine ripiene di pomodorini sono un secondo piatto leggero e saporito. Da servire sia caldo che a temperatura ambiente, questa ricetta vegan a base di verdure di stagione vi conquisterà sicuramente. Il sapore di questo piatto è molto delicato ed quindi adatto a tutta la famiglia. Le zucchine sono cotte solo in forno per cui restano ben sode, il ripieno invece è umido internamente e croccante esternamente. Queste diverse consistenze rendono quindi questo piatto davvero stuzzicante. Senza uova e senza lattosio, le zucchine ripiene di pomodorini sono una pietanza adatta anche a chi è allergico o intollerante a questi alimenti. Per la riuscita del piatto vi consigliamo di utilizzare delle zucchine di piccola/media grandezza, quelle grandi contengono infatti troppa acqua e quindi potrebbero compromettere la cottura delle zucchine ripiene di pomodorini. Ingredienti 1 kg di zucchine 80 gr di cipolla dorata già pulita 120 gr di pomodorini già lavati 30 gr di pan grattato 5 gr di sale olio evo q.b. Tempo Preparazione: 1 ora circa Tempo Cottura: 40 minuti Dosi: per 4 persone Difficolta: bassa Preparazione per le zucchine ripiene di pomodorini: Lavare e spuntare le zucchine, dividerle in due metà per il senso della loro lunghezza, e con l’ausilio di un coltello avente una piccola lama svuotarle internamente avendo cura di non rompere la buccia. Affettare grossolanamente le cipolle e i pomodori e porre la polpa delle zucchine in un robot da cucina insieme ai pomodori e alla cipolla e farne una purea. Mescolare ora la purea appena preparata con il pan grattato e il sale. Foderare una teglia con della carta forno e posizionare ordinatamente (e senza sovrapporle) al suo interno le zucchine in precedenza svuotate. Farcire quindi ogni zucchina con il composto preparato. Per distribuire al meglio il ripieno è consigliabile farcire le zucchine con parsimonia, una volta riempite tutte si ripeterà daccapo l’operazione fino a terminare il composto. Irrorare in superficie con un filo d’olio e cuocere in forno caldo a 200° per circa quaranta minuti. A cottura ultimata sfornare e far riposare le zucchine ripiene di pomodorini per qualche minuto prima di servirle. FONTE: ILARIA ZIZZA HTTPS://WWW.GREENME.IT/MANGIARE/RICETTE/ZUCCHINE-RIPIENE
FAINÁ CASERA CON ZUCCHINIS GRILLADOS ¿probaste la fainá? se hace con harina de garbanzos y agua. es como una "pizza". no tiene gluten y es muy rica para acompañar con lo que quieras: tomate, berenjenas, palta, rúcula ¡lo que más te guste! Tiempo total: 80 min. Preparación: 60 min. Cocción: 20 min. Porciones: 10 Ingredientes ½ tza de harina de garbanzos 1 tza de agua Aceite de oliva Zucchinis grillados Crema untable de cajú Cilantro Preparación Mezclar el agua y la harina de garbanzos. agregar una pizca de sal y un poco de aceite de oliva. dejar reposar 30’. precalentar el horno a 180º y calentar una placa redonda con aceite. volcar la fainá y cocinar hasta que se dore. agregar crema de cajú y zucchinis grillados. decorar con ajo y cilantro FUENTE: https://www.hazteveg.com/receta/6955/faina-casera-con-zucchinis-grillados
PANE AVANZATO? DIVENTA UNA GUSTOSA FOCACCIA CON I POMODORINI Una ricetta deliziosa, sana e riciclona per non sprecare neppure una briciola del pane raffermo avanzato. RICETTA FOCACCIA CON POMODORINI – Come abbiamo visto più volte, in cucina non si butta via niente: tutti gli alimenti avanzati possono trasformarsi in una risorsa preziosa per preparare nuovi alimenti, primo fra tutti il pane. Alimento importante della dieta mediterranea, il pane è senza dubbio tra i cibi che maggiormente ogni giorno avanzano in casa. Dalle polpette ai brownies, nella nostra sezione “Cucina degli avanzi” potete trovare tante ricette sia dolci che salate con cui non sprecare neppure una briciola del pane avanzato in casa. Ecco allora una ricetta alla quale non saprete proprio dire di no: la focaccia con pane raffermo e pomodorini. Una preparazione gustosa, sana e riciclona che ci ha suggerito la nostra lettrice Francesca Antonucci, blogger di Mistofrigo. INGREDIENTI 400 gr di pane raffermo 200 gr di pomodorini Un cucchiaio di olio extravergine di oliva Origano PREPARAZIONE – Preriscaldate il forno a 200°C, spezzettate il pane raffermo e poi riponetelo in una ciotola in ammollo in acqua fredda per 20 minuti. – Trascorso questo tempo, strizzate il pane facendo attenzione a far perdere tutta l’acqua e distribuitelo su una teglia foderata con carta forno. – Lavate i pomodorini e tagliateli a metà, distribuiteli sulla superficie del pane e poi condite il tutto con origano e un cucchiaio di olio extravergine di oliva. – Fate cuocere in forno per circa un’ora fino a quando la superficie della focaccia non risulterà dorata. FONTE: https://www.nonsprecare.it/ricetta-focaccia-pomodorini-pane-avanzato?refresh_cens
11 INFUSIONES DE HIERBAS QUE COMBATEN LAS INFECCIONES VIRALES Antes de los tiempos modernos, las personas no podían acudir a su centro local de atención urgente, ver a un médico y obtener una receta médica para sus dolencias. Dependen de la exuberante farmacia de plantas, hierbas, semillas y raíces de la Madre Naturaleza. Mediante estudios, pruebas y errores, culturas de todo el mundo descubrieron remedios herbales que se convirtieron en los predecesores de muchas de nuestras medicinas modernas. COMBATIENTES DE LA INFECCIÓN DE LA NATURALEZA Antes de que los científicos descubrieran los gérmenes y virus que causan infecciones, las personas a menudo usaban hierbas para combatirlos, a menudo con éxito. Los ingirieron enteros, molidos o infundidos en tés humeantes. Los datos científicos modernos indican que muchas hierbas pueden beneficiar a su cuerpo y combatir las infecciones de forma natural. TOMA UNA TAZA DE TÉ Si disfruta de una bebida tibia y fragante sin cafeína, las hierbas lo tienen cubierto. Puede comprar infusiones de hojas sueltas o en bolsitas de té. Tome una taza humeante por la mañana o para ayudarlo a descansar por la noche. Para una alternativa fresca y refrescante al refresco, prepare una jarra de tés herbales helados en su favorito. LA MANERA PERFECTA DE PREPARAR INFUSIONES DE HIERBAS Para preparar la taza ideal de té de hierbas, caliente el agua purificada en una tetera hasta que hierva. Coloque sus tés de hojas sueltas en un colador de té o use una bolsa de té preparada en su taza de té. Vierta el agua en su taza, permita que el té repose durante 3-5 minutos y retire el filtro o la bolsa de té. Si bien la mayoría de los tés de hierbas son deliciosos por sí solos, siéntase libre de agregar un poco de azúcar orgánica o limón al gusto. Puede considerar experimentar un poco con tés de hojas sueltas para encontrar una combinación que se adapte a su paladar. TENGA CUIDADO AL MEZCLAR HIERBAS Y MEDICAMENTOS RECETADOS El hecho de que una hierba sea completamente orgánica y natural no significa que no pueda tener efectos secundarios. Algunas hierbas pueden interactuar negativamente con ciertos medicamentos y pueden crear una situación peligrosa. Antes de tomar té de hierbas, hable con su médico sobre cualquier problema de salud que tenga, sus medicamentos y si está embarazada o amamantando. ¿CUÁLES SON LOS MEJORES TÉS DE HIERBAS PARA USTED? Dado que muchos tés de hierbas son ricos en antioxidantes y vitaminas, tiene muchas opciones. Algunas hierbas tienen aromas y sabores delicados y florales, mientras que otras tienen más matices especiados y amaderados. Estos son algunos de los mejores tés que pueden combatir las infecciones virales y brindarle una mejor sensación de bienestar. 1. GINSENG De las muchas hierbas y raíces legendarias con valor medicinal histórico, el ginseng se encuentra entre los mejores. Los historiadores creen que esta raíz admirada fue descubierta y cultivada hace miles de años en China, donde sigue siendo una parte integral de la medicina china. Su nombre latino Panax describe los beneficios como una hierba para casi todo. La raíz a menudo se muele en un polvo fino y se mezcla en un delicioso té terroso que alguna vez fue el elixir de los antiguos emperadores chinos. Los estudios han demostrado que Panax puede aumentar la energía, mejorar su estado de ánimo o aumentar la energía sexual en hombres y mujeres. 2. DIENTE DE LEÓN ¿Pasas la mayor parte de la primavera tratando de librar a tu césped de dientes de león que aparecen en todas partes? Cuando los exploradores franceses en América del Norte observaron la abundante flor amarilla, sus hojas les recordaron a dent de lion, o el diente de león, de donde obtenemos nuestra palabra. ¿Sabías que esta ha sido una hierba venerada durante siglos? Sus raíces a menudo se muelen para hacer una infusión aromática cargada de antioxidantes, y vitamina A. Los informes científicos sugieren que este miembro de la familia de las margaritas puede ser un diurético suave, un limpiador del hígado, un antiinflamatorio y un reductor de colesterol. 3. MANZANILLA ¿Recuerdas cuando tu abuela juraba con té de manzanilla para calmar los nervios agotados? Parece que la abuela estaba en buena compañía histórica. Los antiguos egipcios recogieron las delicadas flores en forma de margarita, las secaron y las sumergieron en agua para tomar una bebida para combatir el resfriado común. Esta hierba clásica tiene seguidores devotos en otras sociedades antiguas como Grecia y Roma. Esta mezcla de hierbas no solo puede ayudar con los síntomas del resfriado, sino que también puede inducir un sueño relajante, aliviar la indigestión, aliviar los calambres menstruales, nivelar el azúcar en la sangre y posiblemente prevenir ciertos tipos de cáncer. 4. ROMERO ¿Quién hubiera pensado que la sabrosa hierba tan frecuente en la cocina italiana sería un té deliciosamente saludable? El romero es un arbusto perenne nativo de las tierras que rodean el Mediterráneo. Era una hierba familiar para los antiguos egipcios que la usaban con fines alimenticios, medicinales y de entierro. Este arbusto de tallo leñoso tiene pequeñas agujas fragantes como los pinos, y presta fuertes sabores florales a las verduras. Cuando se empapa como un té, puede mejorar su memoria y mejorar su estado de ánimo. Múltiples estudios sugieren que este té puede beneficiar su visión, reducir la inflamación, apoyar la salud del cerebro y fomentar un cabello fuerte y saludable. 5. RAÍZ DE REGALIZ ¿Recuerdas la dulzura picante de las gominolas negras y los giros de regaliz que disfrutaste de niño? La raíz de regaliz tiene una larga historia incrustada en la medicina china antigua. Fue desarrollado en los monasterios medievales como una valiosa hierba culinaria y medicinal. Probablemente esté familiarizado con los inconfundibles matices de sabor del regaliz en todo, desde dulces, postres y productos de higiene dental. El té de regaliz tiene un sabor fresco y refrescante que puede aliviar la acidez estomacal y la indigestión. Dado que tiene propiedades antiinflamatorias naturales, puede fomentar una buena salud dental y puede ayudar a curar las úlceras pépticas. 6. BÁLSAMO DE LIMÓN Ningún jardín de hierbas estaría completo sin algunos arbustos de bálsamo de limón. Tiene un aroma cítrico encantador con sabores sutiles de menta y limón. Es originaria de África, partes de Europa y Asia y es miembro de la familia de la menta. Solo un pequeño comienzo puede extenderse rápidamente por su jardín, por lo que muchas personas optan por cultivarlo en contenedores. Un té rico en este sabor a limón se ha utilizado durante generaciones para calmar la ansiedad y calmar los nervios irritados. Algunos informes indican beneficios positivos para mejorar el estado de ánimo y la memoria y aliviar los calambres menstruales. 7. HINOJO ¿Sabes ese sabor dulce y picante a regaliz que a menudo pruebas en salsas de tomate italianas? Proviene del hinojo, un vegetal bulboso que pertenece a la familia de las zanahorias. El bulbo crece en la superficie del suelo y brota con gracia como hierba de eneldo. Todas las partes de la verdura son comestibles, incluidas las hojas verdes y sus semillas. Este vegetal tiene una gran cantidad de fibra dietética, vitaminas, minerales y antioxidantes que protegen sus células de los radicales libres. Infundir las semillas como un té de hierbas para ayudar a la indigestión, problemas respiratorios, estreñimiento o regular la presión arterial. 8. SAÚCO Esta humilde baya púrpura ha atraído mucha atención en el mundo de la medicina alternativa. Las bayas de saúco son nativas del este de América del Norte y han sido utilizadas durante miles de años por los pueblos indígenas como alimento, bebida, productos farmacéuticos y un tinte natural. El principal beneficio de beber saúco en forma de té es cómo puede aliviar la tos y las congestiones de los resfriados y otros problemas respiratorios. Dado que estas frutas son una fuente importante de vitamina C, puede apoyar su sistema inmunológico y aliviar los problemas inflamatorios en su cuerpo. 9. MENTA Simplemente una bocanada o sabor de esta icónica menta probablemente te hace pensar en bastones de caramelo navideños y dulces de disco arremolinados. Desde la antigüedad, la menta se valoraba por su efecto refrescante y calmante sobre el tracto digestivo. Su frescura mentolada es la favorita de los pasteles y es un agente saborizante ubicuo para medicamentos y productos de higiene dental. Los tés de hierbas hechos con esta menta pueden ayudar a reducir la acidez estomacal y el malestar estomacal. También es adecuado para calmar el dolor de garganta y toser. Es un antiinflamatorio natural que puede aliviar los senos congestionados y ayudarlo a descansar mejor. 10. ECHINACEA Si habla con herbolarios capacitados y con experiencia sobre medicina alternativa para problemas respiratorios, le recomendarán coneflower púrpura, científicamente llamado equinácea. Estas hermosas flores en forma de margarita son prominentes en las praderas de América del Norte. Los nativos americanos reconocieron esta hierba como una medicina vital y a menudo la prepararon en infusiones para resfriados, dolor de garganta, dolor de oído y dolor de cuerpo. 11. JENGIBRE Desde los primeros anales de muchas culturas asiáticas, el jengibre ha desempeñado un papel fundamental en la alimentación, las bebidas y los tratamientos medicinales. Es una raíz espesa y leñosa que se puede usar cruda, cocida o infundida en tés. A menudo se muele en polvo para tentar postres, como el pan dulce del mismo nombre. Esta mezcla de té tiene un aroma embriagador y se ha utilizado durante miles de años para problemas digestivos y hepáticos. Puede ser útil para aliviar las náuseas, la diarrea y los calambres. Alguna evidencia médica sugiere que esta hierba puede reducir su presión arterial y regular su nivel de glucosa en sangre. REFLEXIONES FINALES SOBRE DISFRUTAR DE TÉS DE HIERBAS PARA UNA MEJOR SALUD Los tés de hierbas son una forma deliciosa de relajarse y beneficiar su salud. Consulte a su proveedor de atención médica profesional sobre qué suplementos y hierbas pueden ser adecuados para usted. Ya sea que le guste el calor o el frío, los tés pueden ayudarlo a combatir las infecciones virales y mantenerlo a usted y a su familia saludables. FUENTE: https://www.ecoportal.net/econciencia/infusiones-de-hierbas-infecciones/
L’ITALIA STA PER APPROVARE IL DIVIETO PER BICCHIERI DI PLASTICA E PALLONCINI L’Italia è vicinissima all’approvazione di una norma che vieterebbe bicchieri di plastica e palloncini, convertendosi nel primo e unico paese a recepire la direttiva europea sull’uso e getta. Solo in Italia si stima il consumo di circa 6-7 miliardi di bicchieri di plastica monouso ogni anno: quantità enormi che rappresentano una concreta minaccia contro l’ambiente. “La norma è stata approvata e ora andrà in Aula per l’approvazione nella legge delega europea”, ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sul suo profilo Facebook. “La plastica usa e getta è un problema e va affrontato in modo drastico e preciso”, ha aggiunto il ministro. Fra poco più di tre mesi l’Europa dirà addio ai monouso in plastica, scatterà la tassa sui prodotti in plastica e verranno messe in atto delle misure per tentare di porre un freno all’inquinamento legato alla plastica. Dal primo gennaio 2021, inoltre, entrerà in vigore la legge europea che vieta la vendita di piatti e posate di plastica, così come cannucce e altri prodotti non biodegradabili. Il divieto per bicchieri di plastica e palloncini si aggiunge, quindi, ad una serie di misure per proteggere l’ambiente, e potrebbe entrare in vigore già dal 2021. FONTE: https://www.rimedio-naturale.it/litalia-sta-per-approvare-il-divieto-per-bicchieri-di-plastica-e-palloncini.html
MASCARILLAS Y GUANTS DESECHABLES PONEN EN PELIGRO A LA FAUNA MARINA En todo el mundo, distintas entidades de protección ambiental están advirtiendo que la pandemia del coronavirus podría provocar un aumento en la contaminación del océano: mascarillas, máscaras desechables y guantes de látex se están sumando al exceso de desechos plásticos que ya amenazaban la fauna. Tras haber pasado semanas de confinamiento en los que la población no había podido moverse libremente, guantes, toallitas y frascos de gel desinfectante que empleamos para protegernos y proteger a los demás, siguen apareciendo esparcidos por las carreteras, parques, aceras y por las costas. La ONG francesa Opération Mer Propre, cuya actividad incluye recoger basura regularmente a lo largo de la Costa Azul, dio la alarma a finales del pasado mes de abril. Sus buzos habían encontrado gran cantidad de «basura Covid«: docenas de guantes, máscaras y botellas de desinfectante de mano mezcladas junto con los “habituales” vasos desechables y latas de aluminio que ensucian el Mediterráneo. También la entidad OceansAsia, con sede en Hong Kong, comenzó a expresar preocupaciones similares después de que en los escombros marinos de las deshabitadas Islas Soko se encontraran docenas de mascarillas desechables. Según sus representantes, en una playa de unos 100 metros de largo encontraron 70 mascarillas. Y eso que se trata de una isla deshabitada en medio de la nada. Desde la entidad, además, siguen advirtiendo del peligro que las marsopas y los delfines de la zona puedan confundir las mascarillas con comida y acabar falleciendo. «En las aguas de Hong Kong, tenemos delfines rosados y tortugas verdes que pasan por este lugar”, alerta la entidad ecologista Stokes. «Un estudio publicado recientemente mostró que el plástico acaba poblándose de algas y bacterias cuando lleva tiempo suficiente en el agua y oliendo a comida para las tortugas”. Este nuevo tipo de contaminación podría volverse omnipresente si millones de personas en todo el mundo deciden seguir recurriendo a plásticos de un solo uso para combatir el coronavirus. De hecho, lo cierto es que sí, hay más basura. Mucha más basura que implica un paso atrás en la reducción de plástico derivado del consumo masivo de plásticos desechables como bolsas, botellas de agua, envases para la entrega a domicilio de alimentos o compras en línea, como consecuencia del cambio drástico que se produjo en los hábitos de compra, por ejemplo en el supermercado. Además, el aumento significativo de los desechos hospitalarios alrededor del planeta implica también una gran repercusión. Según Greenpeace, además de contaminar el medioambiente, estos deshechos pueden poner en riesgo de contagio a personas de servicios esenciales que nos han estado cuidando mientras estábamos en casa y que ahora siguen limpiando nuestras calles. Y, por supuesto, suponen una amenaza para los ríos y océanos, ya que las lluvias y el viento los pueden arrastrar hasta acabar en el mar. Ya en los años previos a la pandemia, varias entidades ambientalistas advirtieron de la amenaza que la contaminación plástica representa para los océanos y la vida marina. Cada año llegan a los océanos 13 millones de toneladas de plástico, según una estimación de 2018 realizada por la ONU. El Mediterráneo recibe anualmente 570.000 toneladas de plástico, una cantidad que la World Wild Fund ha descrito como equivalente a arrojar 33.800 botellas de plástico por minuto al mar. Estas cifras corren el riesgo de crecer sustancialmente a medida que los países de todo el mundo siguen enfrentándose a la pandemia del coronavirus. Con una vida útil de cientos de años, las mascarillas, que contienen polipropileno, son literalmente una bomba de relojería para la vida silvestre de nuestro planeta y para la lucha por la contaminación por plásticos en el mar. Opciones sostenibles para protegernos y cuidar del planeta Según la Organización Mundial de la Salud (OMS), lavarse regularmente las manos ofrece mayor protección para frenar el contagio de la COVID-19 que el uso de guantes de goma cuando se está en áreas públicas, mientras que los Centros de Control y Prevención de Enfermedades de EE. UU., afirman que las mascarillas de tela lavables ofrecen la protección necesaria para el público. A su vez, los EPI empleados en el sector sanitario en gran parte no son reciclables ni reutilizables, pero están comenzando a surgir innovaciones sostenibles. Según informa la agencia de noticias alemana Deutsche Welle, en EE. UU., el fabricante de automóviles Ford está produciendo batas reutilizables a partir de materiales de los airbags que pueden lavarse hasta 50 veces, mientras que la Universidad de Nebraska está probando si la luz ultravioleta podría descontaminar y prolongar la vida de las mascarillas quirúrgicas y, por lo tanto, reducir los desechos. Es absolutamente necesario encontrar alternativas al uso de materiales de un solo uso pues, como indica Joan-Marc Simon, director de Zero Waste Europe: Ante esta realidad es imperioso proponer alternativas que no comprometan a los países a tener que elegir entre la protección del medio ambiente o la de la salud pública. Y eso es lo que está sucediendo actualmente. Según Simon, “en el futuro tenemos que asegurarnos de estar preparados para pandemias como esta y enfrentarnos a ellas de una manera sostenible. No tiene por qué ser una cosa a expensas de la otra”. Por todo ello desde FAADA nos sumamos a la divulgación de información e imágenes de la mano de entidades como Opération Mer Propre con el objetivo de sensibilizar en España acerca de las graves consecuencias del uso de mascarillas de un solo uso y otros materiales sobre la salud de los océanos y la fauna silvestre. Asimismo, aconsejamos optar por el uso de máscaras de tela reutilizables y dejar los guantes de plástico en favor del lavado de manos más frecuente. Autora: Carla Cornella, presidenta de FAADA (Fundación, para el Asesoramiento y Acción en Defensa de los Animales) | www.faada.org https://www.buenoyvegano.com/2020/09/04/mascarillas-y-guantes-desechables-ponen-en-peligro-a-la-fauna-marina/
AGRICOLTORE PIANTA PIÚ DI 2 MILIONI DI GIRASOLI PER RENDERE FELICI LE PERSONE I girasoli sono il simbolo dell’essere solare, dell’allegria e della vivacità. Si tratta di una pianta di origine americana: Perù secondo alcuni studiosi, Messico secondo altri, introdotta in Europa nei primi decenni del 1500, inizialmente come pianta ornamentale e solo nel 1700 come oleifera. Il girasole volge il suo capolino verso il sole seguendolo lungo tutta la giornata da est ad ovest, questo fenomeno si chiama eliotropismo. La mitologia greca racconta la storia della ninfa Clizia, del dio Apollo e del girasole. Apollo, secondo il mito, in quanto dio del sole attraversava con il suo carro infuocato il cielo mentre l’innamorata ninfa Clizia lo seguiva sempre con il suo sguardo. Fu così che Apollo, non interessato all’amore della bella ninfa Clizia, dopo nove giorni la trasformò in un girasole. Van Gogh li dipinse in una delle sue opere più famose. Oscar Wilde lo poneva nell’occhiello, enfatizzando la bellezza di un fiore così dignitoso e umile. Neppure Montale è stato indifferente alla loro bellezza, dedicando ad esso tre quartine che trovi nella sua raccolta Ossi di Seppia. Negli Stati Uniti, in Wisconsin, Stati Uniti, molti ettari sono stati ricoperti da questi fiori, creando un paesaggio estremamente bello. Un contadino del Winsconsin ha piantato più di 2 milioni di girasoli, una quantità enorme e fatta con altruismo, in quanto quest’uomo afferma solo che lo fa per contribuire a rendere le persone più felici. Questo agricoltore di chiama Scott Thompson e vive nella contea di Kenosha, da sempre lavoratore nei campi con la sua famiglia, per il 2020 ha deciso di piantare girasoli con questo nobile scopo, rendere felici le persone. Ovviamente ha potuto anche apprezzare il lato finanziario con i semi di girasole ottenuti, ma principalmente lo scopo era un altro. Il girasole con i suoi colori trasmette felicità e positività, queste distese di fiori riempiono gli occhi e il cuore e aumentano i livelli di serotonina. Visto l’accoglienza positiva verso la sua iniziativa, sono stati coltivati anche altri tipi di fiori, i classici fiori di campo che hanno attirato moltitudini di farfalle e di api, che volano nei cieli e rallegrano le persone. Un tripudio della natura. Questi sono i gesti che ci piacciono, questi quelli che ci permettono di sperare ad un futuro migliore e che va stimolato e incitato. FONTE: Scritto da Gino Favola https://www.ambientebio.it/agricoltura-biologica/agricoltore-pianta-girasoli-rendere-felici-le-persone/

domingo, 20 de septiembre de 2020

PIPIÁN ROJO VEGANO Y ARROZ – DECOLONIZE YOUR DIET ¡No van a creer el libro que acabo de descubrir! Se llama Decolonize Your Diet (Descolonizando Tú Dieta) por Luz Calvo y Catriona Rueda Esquivel y es manifiesto, recetario e historia de amor. Es un libro que busca impulsar un movimiento para ayudar a otros a sanar sus cuerpos, preservar la cultura de sus ancestros y rebelarse contra los sistemas coloniales que buscan reprimir las tradiciones indígenas. Todo comenzó cuando a Luz le diagnosticaron cáncer de seno. Esto la obligo a reexaminar lo que alimentaba a su cuerpo, y la motivó a crear un plan para luchar contra el cáncer y sobrevivir. Esto la llevó a realizar extensas investigaciones sobre el cáncer de seno en las comunidades latinas y lo que encontró fue el comienzo de una nueva estilo de vida para Luz y Catriona. En sus investigaciones encontró que los inmigrantes latinos tenían tasas de cáncer de seno significativamente más bajas que los nacidos en los Estados Unidos. Principalmente porque los inmigrantes llevaban una dieta más cercana a la de sus antepasados, basada en frijoles, maíz, calabaza, verduras silvestres, nopales, frutas frescas, nueces y semillas. Después de este descubrimiento, Luz y Catriona comenzaron a descolonizar su dieta. El libro también aborda el tema de como la descolonización de nuestra dieta encaja perfectamente con el movimiento Chicano, por que al igual que el movimiento, busca preservar las tradiciones indígenas. Esta parte en particular me llegó al corazón. Yo técnicamente no soy chicana, porque nací en México, aunque llevo ya 13 años viviendo en en Estados Unidos. Mis hijos, sin embargo, son chicanos y como madre mexicana siento que todos los días es una lucha en contra de una cultura que no es la mía. Les hablo sólo en español, preparo comida mexicana en casa y seguimos las tradiciones que mi madre me enseñó, y su madre le enseñó a ella. Quiero que se sientan orgullosos de su cultura y una gran parte de eso es la comida. Justo como Luz y Catriona dicen en su libro, la comida es un nexo que conecta generaciones. Hay más de 120 recetas en este libro y aunque no todas son veganas, la mayoría incluye una opción para adaptarlas. Se nota que hay mucha investigación detrás de la recetas, las técnicas de cocina son explicadas en detalle, e incluso hay una sección con ideas para el menú de la semana. Mis recetas favoritas hasta ahora son la Ensalada de Verdolagas y Nectarinas, la Sopa de Calabaza y Chipotle, y los Tlacoyos con Quelites. Gracias Luz y Catriona, por haberme inspirado a seguir publicando recetas veganas que honren a la cultura y las tradiciones mexicanas. Espero poder conocerlas algún día y tal vez compartir una comida que honre a nuestros antepasados! Puedes comprar Decolonize Your Diet en Amazon,Barnes & Noble e Indibound. La Receta: Pipián Rojo Vegano y Arroz He elegido esta receta de Pipián Rojo Vegano y Arroz para compartir con ustedes, porque es perfecta para los próximos meses de otoño e invierno. La salsa está hecha con semillas de calabaza (pepitas) tostadas, tomate tatemado y chile pasilla, ancho y árbol. La salsa se sirve sobre papas, ejotes y chayote. Se puede servir sobre una cama de arroz y acompañar con una ensalada verde. ¡Provecho! Receta del libro Decolonize Your Diet por Luz Calvo and Catriona Rueda Esquibel. Receta publicada con el permiso del autor. TIEMPO TOTAL 45 min RACIONES 8 personas INGREDIENTES Pipián: 2 Tortillas de maíz 3 Chiles Guajillo, secos, limpios y sin semillas 5 Chiles Pasilla, secos, limpios y sin semillas 1 Chile de Árbol, seco, limpio y sin semillas 1 Cebolla blanca, pelada y cortada en cuartos 2 dientes Ajo, enteros, sin pelar 2 Tomates, medianos 3/4 taza Pepitas, peladas y sin tostar (pepitas) 8 granos Pimienta de Jamaica, enteros (pimienta gorda) 6 granos Pimienta negra, enteros 1 cdta. Achiote, molido 1/2 cdta. Sal de mar 1/4 cdta. Pimienta Guiso de Verduras: 5 Papas moradas, medianas, lavadas 300 g. Ejotes, puntas cortadas 1 Chayote, pelado 1 Cebolla, picada 3 cda. Aceite de oliva, opcional 4 dientes Ajo, finamente picados 1/2 cdta. Sal de mar 2 cda. Aceite de semilla de calabaza (opcional) 2 tazas Arroz cocido, blanco o integral 1/4 taza Semillas de calabaza, peladas, como guarnición 1/4 taza Cilantro, solo las hojas ELABORACIÓN PASO A PASO En un comal o sartén grande a temperatura alta, tuesta las tortillas hasta que estén crujientes y con algunas manchas negras. Resérvalas para usar después. En el mismo comal tuesta los chiles por un minuto de cada lado, ten cuidado de no quemarlos. Pon los chiles en un tazón grande y cubre con agua hirviendo. Usa un plato pequeño para mantener los chiles sumergidos por 30 minutos. En el mismo comal, coloca tuesta la cebolla y el ajo por 4 minutos. Pela el ajo y colócalo en la licuadora junto con la cebolla. Coloca los tomates en el comal y ásalos volteándolos hasta que estén suaves y con manchas negras y después agrégalos a la licuadora. Cuando los chiles se hallan terminado de remojar, cuélalos y agrégalos a la licuadora. En el mismo comal, tuesta las pepitas hasta que se empiecen a inflar un poco. Reserva ¼ de taza de las pepitas para la guarnición y agrega el resto a la licuadora. En el comal tuesta los granos de pimienta de Jamaica y pimienta negra por unos segundos y agrégalos a la licuadora con el achiote, la sal y la pimienta molida. Quiebra las tortillas en cuartos y agrégalas a la licuadora. Licúa los ingredientes hasta que la mezcla tenga la consistencia de una salsa de tomate. Si es necesario agrega una pequeña cantidad de agua para llegar a la consistencia deseada. Guiso de Vegetales Corta las papas, ejotes y chayotes en trozos medianos y resérvalos para usar después. En una olla mediana, saltea la cebolla en aceite de oliva por 5 minutos. Agrega el ajo y revuelve hasta que ajo suelte su aroma. Agrega las papas, ejote y chayotes y mezcla bien. Sazona los vegetales con sal. Agrega suficiente agua para apenas cubrir los vegetales y sube la temperatura hasta que hierva. Vierte el pipián en la olla y reduce el fuego a temperatura media, mezclando ocasionalmente por 30 minutos o hasta que los vegetales estén tiernos. Ajusta el sazón Divide el arroz en los platos o tazones y sirve el pipián sobre el arroz. Adorna cada porción con un chorrito de aceite de semilla de calabaza, pepitas y hojas de cilantro. FUENTE: https://mmmole.com/pipian-rojo-vegano-y-arroz-decolonize-your-diet/
RICETTA DEL TABOULE ALLE VERDURE: DAL MAROCCO CON SAPORE Eccovi un’altra ottima ricetta vegetariana da scoprite, la ricetta del taboule alle verdure, che potete realizzare in modo facile e veloce. Il Taboule (o Taboulet o anche Tabbouleh) è un piatto tipico del Marocco costituito principalmente dal cous cous, verdure o erbe aromatiche. Il grano usato nei paesi dell’Africa mediterranea accompagna una varietà d’ingredienti, dalla carne di montone o pollo alle verdure. Il cuscus è fatto da granelli di semola cotti a vapore. La sua semplicità ed il fatto di poterlo preparare la sera per il giorno dopo lo rendono adatto a cene veloci e come pausa-pranzo. Gustato freddo è un’ottimo piatto estivo, ma anche in tutte le altre stagioni farà la sua figura! Un piatto tipicamente estivo, che però non sfigurerà nelle altre stagioni, anzi! Ricetta del Taboule alle verdure Eccovi di seguito gli ingredienti necessari e i passaggi di preparazione per preparare il Taboule alle verdure per 6 persone: Gli ingredienti: 300 grammi di cous cous precotto 8 pomodori ramati grossi 6 cipolle bionde 3 limoni 2 cucchiai di prezzemolo triturato 10 foglie di menta fresca 6 cucchiai di olio extra-vergine d’oliva sale pepe La preparazione step-by-step Come prepari il Taboule alle verdure? semplicissimo, basta seguire la nostra ricetta passo passo 🙂 Il Taboule alle verdure si prepara la sera per l’indomani a mezzogiorno perché deve marinare. Dentro una larga insalatiera metti il couscous precotto (se non trovi la versione precotta, cuoci il couscous in abbondante acqua salata per 10 minuti dopo l’ebollizione), le cipolle tagliate sottili, i pomodori già spellati e tagliati sottili con tutto il loro succo, il prezzemolo, la menta, il succo di limone, l’olio, il sale e pepe. Mescola bene e metti in fresco per almeno 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Servi freddo. Rimescola bene prima di servire e buon appetito. FONTE: https://www.tuttogreen.it/ricetta-del-taboule-alle-verdure/
ENSALADILLA RUSA CRUDIVEGANA Ensaladilla rusa con verdura cruda y falsa mayonesa de anacardos. Tiempo total:15 min. Preparación:15 min. Porciones:1 Ingredientes Un puñado de guisantes zanahoria Tapenade Aove (aceite de oliva virgen extra) Alga de tierra (verduras del desierto) Espárrago de tierra (verdura del desierto) Ingredientes falsa mayonesa: Anacardos remojados durante una noche Agua Sal Aove Preparación Trocear el calabacín y la zanahoria y sacar los guisantes de las vainas. trocear el espárrago de tierra. es muy salado por lo que no es necesario poner sal a la verdura. reservar. Hacer la crema batiendo los anacardos, con agua, aceite y sal. Mezclar la verdura con la crema y servir con un poco de tapenade y alga de tierra. Si no conseguís verduras del desierto, podéis poner cebolla troceada, si os gusta, o hinojo, y añadir un poco de sal. FUENTE: BEGO BOLUDA https://www.hazteveg.com/receta/4167/ensaladilla-rusa-crudivegana
ZUCCHINE RIPIENE CON MIGLIO E OLIVE (RICETTA SENZA GLUTINE) Zucchine ripiene di miglio e olive, ecco la ricetta per preparare un primo piatto saporito e stuzzicante da servire anche per i buffet o negli apericena. Il miglio è un cereale ricco di prorietà nutritive, naturalmente senza glutine, e, in passato, alla base della nostra alimentazione insieme a legumi e altri cereali antichi. Non ha bisogno di ammollo ed è perfetto per preparare diversi piatti come polpette e sformati, oltre che un sapore gradevole e quasi neutro. Dopo la cottura, il miglio resta ben sodo e dona così una consistenza piacevole al palato, perfetto, quindi, nelle preparazioni da forno. Per non disperdere le prorietà nutrive delle zucchine abbiamo preferito infornarle da crude, ma se non amate la loro particolare croccantezza, potrete scottarle per pochi minuti in acqua bollente prima di riempirle con il miglio. La ricetta è arricchita con capperi che, se non graditi, possono anche essere omessi. Ingredienti 600 gr di zucchine 200 gr di miglio 400 gr di acqua 1 cipolla dorata 100 gr di olive nere 1 manciata di capperi sottosale olio evo q.b. sale q.b. Tempo Preparazione: 30 minuti circa Tempo Cottura: 15 minuti circa Dosi: per 4 persone Difficoltà: bassa Come preparare le zucchine ripiene di miglio: procedimento Mettere il miglio in una pentola, tostarlo per circa tre minuti, quindi aggiungere l’acqua e portare a bollore, spegnere il fuoco, coprire con un coperchio ed attendere che assorba tutto il liquido. Denocciolare quindi le olive e sciacquare i capperi. Lavare e spuntare le zucchine, tagliarle a metà per il senso della loro lunghezza e svuotarle internamente tendendo da parte la polpa estratta, tagliare la polpa in piccoli pezzi, sbucciare la cipolla ed affettarla finemente e lavare il basilico,spezzettarlo e metterlo in padella con un filo d’olio, la polpa di zucchine e la cipolla,rosolare a fuoco basso quindi spegnere il fuoco e con la padella ancora calda incorporare anche il miglio, e a seguire le olive e i capperi. Riempire le zucchine con il composto appena preparato e cuocerle in forno caldo a 180° per circa dieci/quindici minuti o comunque fino a doratura, qualora dovesse avanzare un po’ di ripieno è possibile prepararci delle polpette senza aggiungere alcun tipo di ingrediente. Una volta cotte, le zucchine ripiene di miglio potranno essere servite sia calde che a temperatura ambiente. FONTE: ILARIA ZIZZA https://www.greenme.it/mangiare/ricette/zucchine-ripiene-miglio-olive-senza-glutine/
CALABAZA RELLENA DE VEGETALES Y QUINOA https://www.kiwilimon.com/receta/saludables/calabaza-rellena-de-vegetales-y-quinoa
SUCCO DI POMODORO, COME SI PREPARA IN CASA UNA BEVANDA RINFRESCANTE E PIENA DI VITAMINE Aggiungete due cucchiaini di limone e il sedano per guarnire questa bibita tutta naturale. Si può conservare in frigo anche per tre giorni. Attenzione a eliminare i rametti dei pomodori. RICETTA SUCCO DI POMODORO La migliore bibita rinfrescante, la più naturale e anche la più efficace per recuperare energie: il succo di pomodoro. Semplice, genuino e fatto in casa. Senza sprecare soldi con bibite zuccherine e senza fare inutili acquisti di succhi di pomodoro industriali che magari non hanno la genuinità annunciata. Il succo di pomodoro naturale, tra l’altro, protegge dai danni del sole, migliora la funzionalità delle ossa, è ricco di vitamine, e viene considerato un prezioso antiossidante. Inoltre, con questa ricetta molto semplice e tutta naturale (compreso il tocco di sedano), si può preparare in casa davvero in pochi minuti. INGREDIENTI 200 gr di pomodori maturi non trattati 2 cucchiaini di succo di limone 1 cucchiaino di zucchero Un pizzico di sale e pepe Qualche goccia di tabasco (a piacere) Sedano per guarnire PREPARAZIONE – Lavate e asciugate con cura i pomodori, riponeteli nel frullatore e azionate. Unite il succo di un limone spremuto, un pizzico di sale e pepe e mescolate con cura. – Trasferite il frullato all’interno di una bottiglia di vetro dotata di tappo ermetico e conservate in frigorifero per circa 2-3 giorni.
¿ADIÓS A LA PIRÁMIDE ALIMENTARIA? Una de cada cinco muertes en el mundo se debe a una mala alimentación, lo que equivale a once millones de personas fallecidas cada año, una cifra superior a las muertes producidas por el tabaco. ¿Qué significa una “mala alimentación”? ¿Revisamos la pirámide alimentaria? Según los expertos, los factores alimentarios que más contribuyen a una mala dieta en la actualidad y que están relacionados con una muerte prematura son: el exceso de sal, la falta de cereales integrales, de frutas y verduras y de frutos secos y semillas. A nivel global tomamos menos de la mitad de la fruta y la verdura que deberíamos comer a diario y menos del 10% de la cantidad de frutos secos y semillas que se considera óptima para una buena salud. ¿Cómo se “arregla” esto? Los estados llevan décadas intentando mejorar la alimentación de la población, y para ello han publicado periódicamente guías con recomendaciones alimentarias. Con el fin de hacerlas más atractivas y fáciles de aprender, estas recomendaciones se han plasmado, de forma gráfica, tanto en “ruedas de alimentos” al principio, como en “pirámides” después y recientemente en “platos”. Las pirámides de alimentos se generalizaron en Estados Unidos a principio de los años 90. El gobierno estadounidense publicó la primera en 1992. Esta fue criticada por numerosos expertos en nutrición, ya que otorgaba a los cereales refinados y a la carne un papel en la dieta mayor del que debería corresponderles, de acuerdo a los estudios científicos del momento. Las sospechas de que había habido presión por parte de la industria cárnica y la industria del azúcar sobre el gobierno estadounidense a la hora de elaborar sus recomendaciones alimentarias siempre acompañaron a la publicación de las pirámides alimentarias. Tanto es así que la Universidad de Harvard y otros centros académicos decidieron publicar pirámides “alternativas” a la oficial, más basadas en la ciencia y más independientes de la presión de la industria alimentaria. La comida no solo debe mantenernos sanos a nosotros sino que debe ser compatible con la sostenibilidad del planeta Casi 20 años después, el gobierno estadounidense cambió la pirámide por un plato. ¿El motivo? La pirámide era confusa, no concretaba qué tipos de alimentos eran más o menos saludables, obligaba a pesar o medir porciones y no estaba consiguiendo sus objetivos de mejorar los hábitos alimentarios de los ciudadanos. El plato es un diseño mucho más sencillo y enormemente más fácil de entender ya que cada porción del plato se corresponde a la proporción de ese grupo de alimentos que deberíamos incluir en nuestra dieta. Desde el principio el plato se dividió en cuatro porciones más o menos equivalentes, que representan las frutas, las verduras, los cereales y los alimentos proteicos (carne, pescado, legumbres, frutos secos y semillas). Desde la publicación del primer plato en el año 2011 el mensaje principal que se ha querido transmitir a la población ha sido que frutas y verduras deberían constituir el 50% de nuestra alimentación, y que al menos un 75-80% de nuestra dieta debería ser de origen vegetal. El plato del gobierno estadounidense también recibió críticas por haber sido diseñado bajo la influencia de la industria alimentaria. Una vez más la Universidad de Harvard se animó a publicar su propio plato, elaborado por expertos independientes de cualquier tipo de presión, y al que llamó “El Plato para Comer Saludable”, aunque mucha gente lo conoce simplemente como “el plato de Harvard”. Estas guías por primera vez recomendaban que la mayoría de los cereales fueran integrales en vez de refinados, aconsejaba evitar la carne procesada y limitar otros tipos de carne roja y reconocía que los lácteos son opcionales y que en todo caso es preferible no abusar de ellos (no más de 2 raciones al día). A lo largo de la última década casi todos los países occidentales están publicando sus guías alimentarias en forma de platos. Todos estos platos son muy similares en el sentido de que otorgan a los alimentos de origen vegetal el papel predominante, mientras que limitan la carne, el pescado y los lácteos a no más del 20% de la alimentación diaria (y siempre con carácter optativo). El plato más recientemente publicado, a principios de 2019, ha sido el del gobierno canadiense. Este plato enfatiza todavía más que los anteriores el papel de los alimentos vegetales en la alimentación diaria y propone elegir preferentemente proteínas vegetales en vez de animales, ya que reconoce que “una dieta rica en frutas y verduras se asocia con un menor riesgo de enfermedad cardiovascular; comer más frutos secos y productos derivados de la soja puede mejorar los niveles de lípidos de la sangre, mientras que la carne procesada aumenta el riesgo de padecer cáncer de colon”. Y mientras estos cambios se suceden a nuestro alrededor, ¿qué ocurre en España? Pues nuestro país sigue publicando pirámides. La más reciente, elaborada por la Sociedad Española de Nutrición Comunitaria, es del año 2017 y no parece que vayan a verse modificaciones pronto. Esta pirámide tiene los mismos inconvenientes en cuanto a falta de claridad y concreción que tenían las americanas de hace 15 años, pero además no recoge las nuevas recomendaciones para una alimentación saludable que sí están ya incluidas en los demás países de nuestro entorno. La pirámide española concede a las frutas y verduras mucho menor espacio que en el resto de países, insiste en el consumo diario de lácteos sin ofrecer alternativas como hacen otras guías y no recomienda evitar el consumo de carne procesada (probadamente cancerígena según la Organización Mundial de la Salud), sino que sugiere un consumo “moderado”. Esto es muy preocupante ya que la población española es una de las mayores consumidoras mundiales de carne per cápita, y estas guías indirectamente animan a seguir consumiéndola. La población española es una de las mayores consumidoras mundiales de carne per cápita Una alternativa algo mejor es la “Pirámide Alimenticia Saludable” de la Fundación Española del Corazón. Las verduras y las frutas están representadas en la base de esta pirámide lo que nos indica que son por el grupo que más volumen debería ocupar en nuestra dieta. La cantidad de lácteos propuesta es menor (1-2 raciones al día) aunque desafortunadamente no se señala que este grupo es opcional y no obligatorio; y sí que establece que la carne roja y la carne procesada solo se deben consumir esporádicamente. Otro punto positivo es la recomendación explícita de incluir una pequeña ración de frutos secos a diario. La Fundación Española del Corazón se ha animado recientemente a representar estas recomendaciones también en un “Plato Saludable”, mostrando las proporciones de alimentos en vez de cantidades absolutas. Esto es un paso en la buena dirección, pero necesitamos, y de forma urgente, más medidas educativas. Tenemos una de las tasas de obesidad infantil más altas del mundo y esto significa que las próximas generaciones de adultos van a tener una menor esperanza de vida que sus padres y una mayor tasa de enfermedades crónicas. Otro factor que no aparece en las guías alimentarias españolas, pero que ya está presente en las guías de otros países, es el factor medioambiental. La comida no solo debe mantenernos sanos a nosotros sino que debe ser compatible con la sostenibilidad del planeta. Ojalá no seamos los últimos en darnos cuenta. Autora: Miriam Martínez Biarge, Médico Pediatra | www.mipediatravegetariano.com Bueno y Vegano Junio 2019 https://www.buenoyvegano.com/2019/06/18/adios-la-piramide-alimentaria/
L’INQUINAMENTO UCCIDE PIÙ DEL FUMO E NON POSSIAMO EVITARLO: 8,8 MILIONI DI VITIME OGNI ANNO L’inquinamento è causa di 8,8 milioni di morti ogni anno: l’aria contaminata è causa di malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, e respiratorie. Lo smog fa dunque più vittime del tabacco, ma se possiamo scegliere di smettere di fumare, non possiamo certo smettere di respirare aria: siamo dunque condannati. 8,8 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento che respiriamo ogni giorno, questo è il dato allarmante pubblicato dai ricercatori che aggiorna quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che era di 7 milioni. Una strage sotto gli occhi di tutti che fa più vittime del tabacco, ma quest’ultimo è evitabile, dall’aria inquinata invece non possiamo difenderci. Sempre più morti. Utilizzando un metodo che modella gli effetti di varie sorgenti di inquinamento e i tassi di morte, gli esperti hanno scoperto che questo provoca circa 790.000 morti entra ogni anno in Europa. Di queste morti, tra il 40 e l’80% sono provocate da malattie cardiovascolare, come infarti e ictus, che fanno il doppio delle vittime delle malattie respiratorie. “Il numero di decessi per malattie cardiovascolari che possono essere attribuiti all'inquinamento atmosferico è molto più alto del previsto: nella sola Europa, il numero di morti in eccesso è di circa 800.000 all'anno e ciascuna di queste morti rappresenta una riduzione media dell'aspettativa di vita di oltre due anni”, commentano i ricercatori. Più del tabacco. Il fumo di sigaretta è considerato una piaga per la salute poiché è causa di 7,2 milioni di morti ogni anno, secondo i dati OMS del 2015, ma è comunque meno letale dello smog: il vero problema però non è tanto il numero di vittime, quanto il fatto che se possiamo smettere di fumare sigarette preservando la nostra salute, non possiamo smettere di respirare aria, anche se questa è inquinata. Inquinamento ovunque. L’inquinamento raggiunge non solo l’aria che respiriamo, ma anche il terreno in cui coltiviamo il cibo che mangiamo e il mare, ed è provocato principalmente da noi con le industrie, il traffico e l’agricoltura. In Germania, per esempio, l’agricoltura contribuisce al 45% di PM2,5 rilasciati nell’atmosfera a causa del letame e dei fertilizzanti utilizzati nei terreni agricoli: l’ammoniaca da essi prodotta viene rilasciata nell’atmosfera dove reagisce con lo zolfo e gli ossidi di azoto che, associati all’acido solforico e nitrico, forma sali come il solfato di ammonio e il nitrato: “Queste sostanze contribuiscono in modo significativo alla formazione e alla composizione delle particelle fini, interagendo ulteriormente con la fuliggine e i composti organici dell’aerosol”. Perché l’inquinamento fa ammalare. “Il legame tra inquinamento atmosferico e malattie cardiovascolari, così come le malattie respiratorie, è ben consolidato e provoca danni ai vasi sanguigni attraverso un aumento dello stress ossidativo, che porta quindi ad un aumento della pressione sanguigna, diabete, ictus, infarto e insufficienza cardiaca”, fanno sapere gli esperti. PM2,5 sotto accusa. Gli esperti ritengono che i PM 2,5 sono la principale cauda di malattie respiratorie e cardiovascolari e, in Europa, il limite di 10 μg/m3 consentito secondo le linee guida OMS sono è rispettato, basti pensare che in Europa il limite consentito è di 25 μg/m3. Conclusioni. È necessario intervenire per ridurre le concentrazioni di inquinamento per permetterci di avere un futuro in salute, altrimenti il numero di morti provocati dall’aria contaminata è destinato a salire ulteriormente. FONTE: di Zeina Ayache https://scienze.fanpage.it/linquinamento-uccide-piu-del-fumo-e-non-possiamo-evitarlo-88-milioni-di-vittime-ogni-anno/
EL PODER ANTIINFLAMATORIO DE LA SEMILLA DE AGUACATE Muchas veces recurrimos a los fármacos, como los analgésicos, para lograr efectos inmediatos, pero no medimos sus consecuencias en el organismo. Mejor es recurrir a alternativas naturales, como el aguacate o palta en caso de inflamaciones. Conoce los beneficios de la semilla de aguacate El aguacate o palta es muy consumido en varios países del mundo, especialmente en Latinoamércia. Es muy nutritivo, pero poco se habla de los beneficios de su semilla. Investigadores de la Universidad Estatal de Pensilvania de Estados Unidos han revelado que la semilla de aguacate ofrece muchos beneficios, entre ellos sus propiedades antiinflamatorias, que resultan incluso, mejor que los analgésicos. Los analgésicos si bien nos funcionan de manera inmediata aliviando dolores y molestias, éstos pueden hacer que la salud se deteriore con el tiempo, por ejemplo, ocasionar daños en los riñones y demás órganos internos por lo que lo mejor es reemplazarlos por remedios naturales. El artículo publicado en Advances in Food Technology and Nutritional Sciences, detalla además que esta semilla también tiene propiedades que ayudan a evitar el cáncer, mejorar la artritis, las dolencias cardiovasculares o colitis y muchas más. El estudio Para comprobar este hecho se sometió la semilla de algunos aguacates a un estudio donde se revelaron estas propiedades, y se realizó dicho estudio a través de las células del sistema inmunológico como los macrófagos y algunas moléculas que aumentan la velocidad de reacción química, estas siendo las enzimas. Todo este proceso se llevó a cabo en láminas de Petri, y los investigadores que descubrieron esto dicen que este hallazgo puede ser el inicio de un gran avance en la medicina. FUENTE: https://www.ecoportal.net/alimentacion/alimento-estrella/el-poder-antiinflamatorio-de-la-semilla-de-aguacate/ Con información de: https://ignisnatura.org/
METALLI PESANTI, POLICLOROBIFENILI E CANCRO: IL DOSAGGIO RISCONTRATO IN PAZIENTI ONCOLOGICI NE CONFERMA LA CORRELAZIONE Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo lo Studio Pilota su metalli pesanti e PCB dal Dr. Vincenzo Petrosino – Specialista in Chirurgia Oncologica – Salerno e Dr.ssa Marina Coletta e Dr. Domenico Testa – Clinica Otorinolaringoiatrica – Università di Napoli. Premessa dell’Autore “Alcuni ricercatori hanno trovato le stesse sostanze come metalli pesanti e PCB nel tessuto mammario canceroso, noi invece nel sangue circolante delle ammalate di cancro ( in tutte ) . Queste sostanze indurrebbero la carcinogenesi e sembra che riducano la capacità di azione delle cure. Il nostro studio pilota può considerarsi un tratto di unione tra varie ricerche che confermano l’azione importante e significativa di queste sostanze. Quale sia l’esatto meccanismo per il quale metalli pesanti, PCB e altre sostanze chimiche intervengono nelle varie fasi delle patologie è ancora oggetto anche dei nostri studi. Abbiamo comunque rilevato in tutti i pazienti livelli di metalli spesso almeno tre volte superiori al valore massimo. Dal lato della prevenzione, abbiamo sottolineato l’uso importante degli antiossidanti, il consumo di frutta fresca e verdure, o l’uso del glutatione. Questo lavoro è stato già stampato e diffuso ad oltre 20.000 medici al momento.” Ambiente, inquinamento, metalli pesanti e PCB Negli ultimi cento anni abbiamo prodotto, sotto la bandiera di ciò che chiamiamo progresso, sostanze che non esistono in natura (e le abbiamo smaltite, spesso in modo doloso e colposo), aumentando le produzioni industriali con alti livelli di emissioni, incrementando i trasporti su strada e in aereo e producendo tutte quelle emissioni derivate dalle combustioni. L’ambiente è il mezzo nel quale viviamo e con il quale interagiamo continuamente. La relazione che ogni uomo ha con l’ambiente è strettissima e ovviamente da questo possiamo ricevere qualsiasi tipo di noxae patogene che, agendo in diversi modi sul nostro organismo, possono causare, con meccanismi spesso ancora sconosciuti, alcune alterazioni a breve, medio e lungo termine. Numerosi studi pubblicati suggeriscono sempre di più una relazione causale tra l’insorgenza di cancro e di altre patologie ed esposizione ad inquinanti ambientali, in particolare metalli pesanti, policlorobifenili (PCB) ed altri prodotti. Gli stessi PCB, inquinanti persistenti, mimando, interferendo o bloccando le funzioni di alcuni ormoni, possono modificare il rischio di cancro come quello mammario [2]. Metalli pesanti, PCB e altre sostanze, possono essere presenti in molti contesti di criticità ambientali e specialmente nelle aree in cui vengono negligentemente o volontariamente eliminati i rifiuti. Come agiscono le sostanze cancerogene Queste sostanze, caratterizzate da tossicità e cancerogenicità, si bioaccumulano nel nostro organismo e molte di esse agiscono quali interferenti endocrini o hanno subdola azione sul DNA. La vera correlazione tra l’entità di esposizione a tali elementi e, in particolare, l’insorgenza di patologie neoplastiche è tutt’oggi oggetto di studi. È inoltre estremamente complesso comprendere come interagiscono più elementi chimici, più sostanze complesse tra loro e con il nostro organismo. I PCB I policlorobifenili, sintetizzati all’inizio del secolo scorso, sono stati prodotti attraverso processi industriali; sono composti molto stabili, poco solubili in acqua e sono ricavati a partire dal petrolio e dal catrame. Sono stati utilizzati in numerose produzioni industriali. Venivano usati nei trasformatori di corrente sotto forma di olii, nei condensatori elettrici, in isolanti, vernici, colle, inchiostri per stampe o in qualità di additivi per antiparassitari, guaine per conduttori elettrici, carta per fotocopie, carta carbone e in numerose fibre sintetiche. Possono prodursi anche per incenerimento dei rifiuti, specialmente di oli contenenti PCB. Molti PCB sono stati banditi dopo il 1985, ma la loro presenza in discariche e in molti prodotti di uso ancora comune ha procurato una grave forma di inquinamento poco controllabile, ubiquitaria e tutt’ora presente. Questi PCB sono stati prodotti in milioni di tonnellate e ne troviamo la presenza un po’ ovunque, in sedimenti marini e fiumi, tuttavia la maggior quantità viene introdotta nel nostro organismo attraverso gli alimenti contaminati e l’acqua; tali sostanze hanno la caratteristica di bioaccumularsi e sono state considerate cancerogene dall’International agency for Research on Cancer. Alcuni PCB agirebbero sul recettore Ahr e sul sistema immunitario, stimolerebbero la risposta dei mediatori dell’infiammazione e agirebbero come interferenti endocrini oltre ad avere effetti genotossici. I metalli pesanti I metalli pesanti non hanno una definizione universalmente accettata, sono una serie di metalli con numero atomico maggiore di 20 o la cui densità è maggiore di 5 g/cm3. I metalli pesanti sono inquinanti che, sebbene presenti in bassissime concentrazioni, possono comportare una vasta gamma di effetti negativi sull’ambiente e sull’uomo. Essi sono presenti nell’aria, nell’acqua, negli alimenti, spesso dispersi nell’atmosfera e nel suolo come effetto di lavorazione industriale: alcuni sono indispensabili, quindi essenziali al nostro organismo, ma in concentrazioni elevate diventano tossici (cromo, ferro, rame, zinco) altri non svolgono ruoli specifici nei processi vitali (alluminio, nichel, arsenico, cadmio, mercurio e piombo). Una serie di contaminanti, tra metalli pesanti e PCB, sono il risultato delle discariche e di materiali inquinanti Sono prodotti di inceneritori, di combustione sia di benzina che di diesel, (auto, autocarri, aerei, navi ecc), di fonderie, vernici, insetticidi, prodotti per agricoltura, quali disinfettanti, e possono essere assorbiti per via inalatoria, orale o anche cutanea in minore quantità: tutti questi metalli ad alte concentrazioni possono provocare effetti di intossicazione acuta e interessare diversi organi e apparati. Numerosi metalli sono stati classificati come cancerogeni certi o probabili dalla IARC (Agency for Research on Cancer); sono cancerogeni l’arsenico, il berillio, il cadmio, il cromo ed il nichel. Scopo della ricerca su metalli pesanti e PCB Lo studio ha avuto come obiettivo la ricerca della presenza di metalli pesanti e PCB nel sangue e nel capello di pazienti con patologie neoplastiche e residenti da almeno 10 anni in alcune aree geografiche della Campania e Basilicata; aree dichiarate a rischio o presumibilmente a rischio di inquinamento ambientale. I metalli che abbiamo dosato nel sangue e nei capelli dei pazienti oncologici sono 14 (alluminio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, ferro, litio, mercurio, nichel, piombo, rame, stronzio e zinco) e 12 PCB nel sangue. Abbiamo con questo studio valutato la presenza e la quantità dei metalli pesanti in due differenti matrici biologiche (sangue e capello) e dei PCB nel sangue. Abbiamo valutato la correlazione tra il dato biochimico e le condizioni patologiche oncologiche anche in riferimento al territorio di residenza dei pazienti. La ricerca è stata effettuata su un campione di volontari con tumori in diversi distretti corporei. Abbiamo già descritto, inoltre, in un precedente studio pilota su 20 volontari, la presenza di metalli pesanti e PCB nei pazienti con tumori del distretto testa collo e patologie tiroidee. Risultati dello studio I risultati delle analisi espressi per i 14 metalli in μg/l sul sangue e in μg/g sul capello e per i PCB in pg/ml sono stati valutati tenendo conto dei riferimenti previsti dai rapporti ISTISAN [Tabella 2] e Who-2005. Dai risultati delle analisi sui 33 pazienti affetti da patologie neoplastiche risulta che tutti presentano un livello di più metalli pesanti superiore di molte unità rispetto al riferimento di soglia massima, raggiungendo anche valori di 4-5 volte superiori. I livelli dei 12 PCB dosati nel sangue presentavano, per alcuni tumori, valori di positività più elevati rispetto al massimo indice di riferimento (pur non essendoci un chiaro riferimento tabellare quantificato secondo i rapporti WHO-2005). Alcuni metalli e policlorobifenili sono presenti costantemente in alcuni tipi di cancro; tipica è la presenza ricorrente in molti volontari ammalati del 2,3,4,4’,5 pentacloro bifenile e 2,3’,4,4’,5 pentacloro bifenile. Per monitorare i risultati dettagliati su tutti i pazienti in osservazione: SCARICA IL PDF COMPLETO DELLO STUDIO CON LE FONTI E LA BIBLIOGRAFIA https://www.ambientebio.it/wp-content/uploads/2019/03/Dosaggio-dei-metalli-pesanti-e-dei-policlorobifenili-in-pazienti-oncologici-Studio-Pilota.pdf FONTE: Scritto da Gino Favola https://www.ambientebio.it/salute/nuove-scoperte/metalli-pesanti-pcb-pazienti-oncologici/