jueves, 16 de enero de 2020




CHIODI DI GAROFANO: PROPRIETÀ, USI IN CUCINA E CONTROINDICAZIONI

I chiodi di garofano hanno proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, utili per il mal di denti, gonfiore e per controllare la glicemia. Ecco come usarli in cucina o per preparare un infuso benefico e le controindicazioni.

I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali di un albero sempreverde chiamato Eugenia Caryophyllata, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Malgrado il loro nome, non hanno nulla a che vedere con la pianta del garofano, con la quale condividono solamente la forma una volta essiccati. Le principali aree in cui questi alberi crescono rigogliosi sono Indonesia, Madagascar e Zanzibar.

I chiodi di garofano hanno una tradizione che risale a migliaia di anni fa, venivano infatti usati dai cinesi come ingrediente per profumi o medicinali già nel 1200. Gli antichi romani invece sfruttavano questa spezia per curare il mal di denti, grazie alle sue proprietà antisettiche.

Nel 1500 cominciarono ad essere importati in Occidente e, come la cannella, divennero una delle spezie più preziose e costose in circolazione. I belgi e gli olandesi iniziarono a ricavarne poi un olio successivamente impiegato perlopiù nella realizzazione di prodotti cosmetici.
Tra le proprietà dei chiodi di garofano troviamo sicuramente quella antiossidante, il cui indice è 80 volte più potente di quello di una mela. Il loro profumo è al contempo forte e dolce, leggermente pepato e fiorito; il loro gusto invece ricorda infusi di erbe asiatiche, in particolare il carcadè. Il metodo più diffuso per utilizzarli è tramite la realizzazione di un infuso oppure la masticazione al naturale.

Chiodi di garofano: proprietà e benefici
I chiodi di garofano nel tempo si sono dimostrati utili nella cura di diverse patologie, come ad esempio l’alitosi, e hanno fornito all’uomo alternative naturali a fastidi e dolori come mal di denti e gonfiore addominale.

Tutto questo è possibile grazie all’alto contenuto di nutrienti all’interno di essi, 100gr di chiodi di garofano contengono: 274 kcal; 65gr di carboidrati; 6gr di proteine; 13gr di grassi; 33gr di fibre; Sali minerali come calcio, ferro, magnesio, potassio e zinco; Vitamine fondamentali come la vitamina C, A, D, K e B.

All’interno dei chiodi di garofano troviamo anche delle sostanze bioattive, come per esempio l’eugenolo, dalle proprietà antibatteriche, antinfiammatorie ed antiossidanti. Ecco di seguito alcuni benefici dei chiodi di garofano e come impiegarli come rimedio naturale per diversi disturbi.

Combattono l’alitosi
L’alitosi è una patologia che può essere data da una cattiva digestione, disturbi legati allo stomaco o dalla presenza di batteri nel cavo orale. Fortunatamente esistono molti rimedi naturali e poco costosi a questo problema, inclusi i chiodi di garofano. Possono essere masticati dopo i pasti, oppure macerati e fatti rinvenire in una tazza di acqua calda in modo da creare un infuso utilizzabile come normale collutorio.

Proprietà sgonfianti e digestive
Per favorire il benessere intestinale e stimolare la digestione, mettere in infusione in un bicchiere di acqua calda una manciata di chiodi di garofano e consumare la bevanda a fine pasto. La presenza di enzimi aiuterà ad eliminare i gas in eccesso, riducendo così il gonfiore di addome e stomaco. Questi enzimi sono inoltre utili all’assorbimento di proteine e grassi che generalmente vengono ingeriti durante i pasti.
Azione antibatterica
I chiodi di garofano svolgono una potente azione antibatterica in quanto sono in grado di rallentare la proliferazione di virus e batteri sia all’interno che all’esterno del corpo. Per questo motivo l’olio essenziale, ricco di eugenolo, viene usato in caso di tonsilliti e cistite oppure infezioni della pelle e delle orecchie.

Controllo degli zuccheri nel sangue
In alcuni studi è emerso che il consumo giornaliero di chiodi di garofano nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 e 2, fa diminuire i livelli di glucosio nel sangue. Questa spezia infatti contiene dei composti che hanno delle funzioni molto simili all’insulina ed inoltre favorisce la salute del pancreas, l’organo dedito proprio alla produzione di insulina. Infine, riducono il colesterolo LDL, ottimizzando la produzione di colesterolo “buono”.

Antinfiammatorio naturale
Le proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche dei chiodi di garofano e dell’estratto di chiodi di garofano, sono dovute principalmente all’eugenolo. Questa spezia rappresenta una cura anche per mal di gola, raffreddore e, nel caso dell’olio essenziale di chiodi di garofano, anche per la tosse. Far bollire un paio di chiodi di garofano in 100 ml d’acqua e poi fare dei risciacqui e gargarismi per almeno due volte al giorno.

Cura dei problemi dentali
Per utilizzare i chiodi di garofano per il mal di denti, è utile seguire una di queste ricette:

Sotto forma di olio essenziale, applicato su un batuffolo di cotone e poi sulla bocca
Diluito in un po’ d’acqua con cui si andranno a fare dei risciacqui
In alternativa è possibile macerare i chiodi di garofano, unirli a qualche goccia di olio di oliva e applicarli direttamente sui denti

Fra gli altri benefici del masticare chiodi di garofano troviamo anche la protezione del fegato, grazie all’azione antiossidante che contrasta i radicali liberi; la conservazione della densità ossea e dei minerali all’interno delle ossa che andranno a prevenire l’osteoporosi; il miglioramento del sistema immunitario, grazie all’aumento dei globuli bianchi nel sangue.

Come usare i chiodi di garofano
Come già accennato l’utilizzo dei chiodi di garofano non si limita solo ai rimedi curativi, ma è possibile impiegarli anche a scopo ricreativo infatti possono inoltre essere utilizzati come profumatori per ambienti, se inseriti all’interno di un sacchetto di cotone e lasciati nell’armadio, oppure diluendo l’olio essenziale in una soluzione spray.

Ma vediamo qualche idea per usarli in cucina.

Per aromatizzare dolci e marmellate
Basterà aggiungere qualche chiodo di garofano nel composto di frutta per donare alla marmellata un sapore caldo e un aroma orientale. Chi invece vuole rivisitare anche le più classiche ricette di dolci può aggiungere un pizzico di chiodi di garofano tritati agli impasti di biscotti e torte.

Aggiunti a tè e bevande
L’aggiunta dei chiodi di garofano alle proprie bevande preferite non solo porterà benefici a tutto il corpo, ma anche alla mente, infatti questa spezia ha anche proprietà antidepressive.

Per aromatizzare piatti salati
Per dare un aroma e un gusto particolare anche ai piatti apparentemente più semplici, l’aggiunta dei chiodi di garofano è un porto sicuro per chi vuole fare bella figura con poco. Piatti come zuppe, risotti e insalate di verdura cotta avranno un tocco orientale che sembrerà autentico e ricercato.

Per la preparazione del chai
Il chai è la bevanda tipica indiana, a base di latte e spezie. Nella miscela di spezie usate, i chiodi di garofano sono un ingrediente fondamentale insieme al cardamomo e alla cannella. Per realizzarlo occorrono: 1 tazza di acqua, 1 tazza di latte, 1 cucchiaio di tè nero, 1 cucchiaio di chiodi di garofano, un pezzo di stecca di cannella, 1 bacca di cardamomo, 1 cm di radice di zenzero grattugiata, zucchero q.b.

Facciamo bollire in un pentolino le spezie, il tè e l’acqua. Dopo circa 5 minuti aggiungiamo il latte e lo zucchero e portiamo nuovamente ad ebollizione. Mentre cuoce, durante la bollitura tenderà ad alzarsi, facciamo alzare la miscela per tre volte consecutive (senza farla fuoriuscire dal pentolino), dopodiché spegniamo e filtriamo.

Infuso di chiodi di garofano
Il modo più diffuso per impiegare i chiodi di garofano è quello di realizzare un infuso, da consumare a piacere durante la giornata.

Per la realizzazione di una tazza di infuso di chiodi di garofano facciamo bollire 250ml d’acqua con una scorza d’arancia (a piacere), dopodiché aggiungiamo 5 o 6 chiodi di garofano e lasciamo in infusione per circa 10 minuti.

In alternativa è possibile utilizzare qualche goccia di olio essenziale di chiodi di garofano nell’infuso, ma bisogna fare attenzione a non esagerare poiché dato l’alto contenuto di fenoli l’olio potrebbe causare irritazioni di mucose e cute.

Chiodi di garofano: controindicazioni
Il corretto uso dei chiodi di garofano non ha alcuna controindicazione. Se però si eccede nella dose oppure si hanno reazioni allergiche al prodotto, è possibile andare incontro a diversi disturbi come intossicazioni, eruzioni cutanee e nei casi più gravi difficoltà respiratorie, coagulopatie e danni epatici.

Sono tre le categorie di soggetti a rischio:

Bambini: Ne è sconsigliato l’uso al di sotto dei 12 anni, poiché anche se il grado di tossicità dei chiodi di garofano è ritenuto piuttosto basso, non ci sono garanzie che non possa portare a problematiche più o meno gravi nei soggetti molto giovani.

Donne in gravidanza: Particolarmente sconsigliato l’uso dell’olio essenziale di chiodi di garofano poiché una delle sostanze attive al suo interno, l’eugenolo, è in grado di superare la barriera della placenta e potrebbe provocare danni alla madre e al feto.

Soggetti affetti da epatopatia: Coloro che soffrono di patologie al fegato devono prestare attenzione all’utilizzo di questa spezia poiché potrebbe ridurre la produzione di glutatione, sostanza che aiuta il fegato a proteggersi dai danni dei radicali liberi.

Se si decide di intraprendere un trattamento a base di chiodi di garofano è comunque consigliato il consulto medico previo inizio cura.

FONTE: https://www.vivere-armoniosamente.it/chiodi-di-garofano-proprieta/

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