viernes, 23 de septiembre de 2016




GAMBERETTI VEGAN: PRESTO IN TUTTE LE TAVOLE!

La tecnologia non cambia solo le icone e lo spessore dei cellulari, a quanto pare c’è chi la sfrutta anche per migliorare questo mondo, renderlo un posto migliore e sostenibile. Il mare secondo alcune fonti e report sono stati sfruttati per oltre 3/4 dalla pesca indiscriminata, che per un kg di pesce ne annienta molti altri, quindi siamo di fronte ad una crisi che avrà un grande impatto.

Un’azienda americana impegnata nella bio-tecnologia, con sede in California, ha brevettato il metodo per produrre gamberetti vegani uguali a quelli originali. Per realizzarli quest’azienda utilizza alghe e altri elementi di origine vegetale, e il risultato è alquanto interessante, questi “gamberetti” hanno la forma, il colore e sapore degli originali.

Cambiare il mondo per salvarlo
La New Wave Food assicura che il prodotto finito grazie alle alghe rosse utilizzate, rende impercettibile la differenza tra un gamberetto vero e uno vegetale, ma posso anche pensare che quello vegetale non puzza di putrefazione come l’originale!

Per ora gli ingredienti totali utilizzati e il processo di produzione sono ancora segreti, saranno svelati probabilmente nel momento in cui sarà avviata la commercializzazione di questa novità vegana, quindi possiamo solo augurarci che avvenga quanto prima.

I gamberetti vegan salvano il mare e la pelle
I crostacei come tutta la fauna marina fa parte di un ecosistema, che non può e non deve essere alterato, depredare indiscriminatamente le acque spesso con metodi distruttivi anche della flora, è ormai da considerare criminale!

Progetti come questo dei gamberetti vegani, ridurranno l’impatto dell’uomo sui mari, ma non sarà l’unico beneficio, infatti, questi gamberi vegetali non hanno un impatto negativo anche sulla salute, magari forse saranno anche nutrienti, lo sapremo quando avremo il dettaglio degli ingredienti.

I gamberetti come molto altri crostacei e pesci, non si differenziano molto dalla carne, sono eccessivamente ricchi di proteine e subiscono il processo putrefattivo come qualunque altro animale, senza contare poi gli inquinanti presenti in mare!

Ecco, due “gamberetti” di alghe me li farei volentieri

FONTE: http://www.vivivegan.com/

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