miércoles, 28 de octubre de 2015



OMS: LA CARNE È CANCEROGENA. VORREI CRESCESSE L’EMPATIA PIUTTOSTO CHE LA PAURA DI AMMALARSI”

“Vorrei crescesse l’empatia piuttosto che la paura di ammalarsi”

Prendo in prestito questa frase meravigliosa di uno degli utenti di Facebook del gruppo “Sei vegano se” per esprimere il mio pensiero.

Noi vegani, con il dito sempre puntato contro, costretti ad informarci il più possibile su come mangiare alternativamente e quindi strapreparati in materia di alimentazione, lo sapevamo già. Ma nuove prove confermano le paure peggiori dei carnivori.

La carne rossa ed in particolare quella lavorata e trasformata, come pancetta, salsicce e prosciutti, è una delle principali cause di insorgenza dei tumori al colon, pancreas e prostata.

Nel suo ultimo rapporto, l’OMS l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che alimentarsi di queste carni può aumentare la probabilità di sviluppare il cancro del colon-retto di ben il 18%  equiparandoli all’alcol, l’amianto e le sigarette per i pericoli che comportano per l’umanità.

Naturalmente, questa non è la prima ricerca che evidenzia quali problemi possono sorgere ingerendo animali assassinati. Altri studi hanno dimostrato che il consumo di grandi quantità di carne rossa, può causare danni cardiovascolari, cancro intestinale e generalmente uccidere più velocemente.

Ma ora che succederà? Davvero questa prova scientifica sarà utile per dissuadere le masse a mangiare un hamburger?

Io credo che bisogna affrontare la questione da un altro punto di vista.

Quello che ho imparato nel corso degli anni è che gli esseri umani sono completamente illogici quando devono giustificare le proprie abitudini alimentari. Non solo gli esperti hanno sottolineato che la carne può avere un impatto devastante dal punto di vista della salute, ma che praticamente nulla di buono e sano si possa trarre da questi alimenti, è solo una questione di gusto, voracità ed egoismo.

L’impatto ambientale devastante dell’industria della carne, è stato recentemente portato alla luce nel documentario Cowspiracy. Riscaldamento globale, deforestazione, devastazione, impoverimento del pianeta, sono solo alcune conseguenze degli allevamenti intensivi. Tutto ciò provoca gravi ripercussioni alla nostra stessa sopravvivenza.

Ma l’etica, quel sentimento che dovrebbe smuovere le coscienze in difesa della nostra casa, la Terra e degli esseri più deboli, che dovrebbe aiutarci a distinguere cosa sia giusto e cosa non lo sia, proprio quella, viene a mancare fra chi continua a nutrirsi di sofferenza e morte.

Voglio puntualizzare che la motivazione principale che spinge milioni di persone a diventare vegani è  aver visto l’orrore che si  perpetra nei macelli, un orrore agonizzante, profondo, gratuito e dopo aver aperto gli occhi e preso coscienza che tutto ciò è profondamente ingiusto,  capisci di non voler essere più complice tutta quella violenza, come è successo a me. Si vive benissimo senza carne senza provocare sofferenze ad altri, perché non farlo?

Oramai ogni ricorrenza, ogni festa ( soprattutto religiosa) diventa un’occasione per massacrare ed uccidere milioni di animali innocenti.

L’essere umano vuole illudersi di essere una creatura carnivora, ma l’uomo non è mai stai così lontano dalla natura primordiale della sua reale essenza, da quando ha iniziato a mangiare carne.

Con l’industrializzazione, si è completamente perso il contatto con il processo di come gli animali vengono uccisi. A porte chiuse, gli animali sono trattati come oggetti, maltrattati, mutilati, brutalizzati dimenticando che sono esseri senzienti che provano sentimenti. Potreste mai concepire che quello che avviene nei macelli a 170 miliardi di animali uccisi ogni anno, potesse essere fatto ai vostri cani o gatti? La nostra cultura ci condiziona profondamente ogni giorno, bombardandoci di informazioni errate al solo scopo di indurci ad acquistare prodotti che non ci servono, ma servono a loro, queste aziende di morte, per arricchirsi. 

Tutto questo per cinque minuti della nostra soddisfazione alimentare, non per necessità.

I cosiddetti “carnivori” non hanno più alcun collegamento reale psicologico con il cibo, ancora prendono in giro se stessi affermando che il loro comportamento è giusto e doveroso.

Ma non c’è niente di onorevole e logico nel mangiare carne. Ed ora sappiamo anche che non se ne ricava alcun beneficio per la salute anzi si rischia di perderla.

Spero che con la ricerca dell’ OMS, le persone possano mettere in discussione con coraggio le convinzioni sulle proprie  abitudini alimentari.

Non c’è nulla che possa ancora giustificare la presa di posizione immotivata, che sia necessario mangiare animali. In questo modo, stiamo foraggiando le industrie che li trattano come spazzatura. E ora sappiamo anche che stiamo uccidendo anche noi stessi.

FONTE: http://www.veganlifestyle.it/

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