jueves, 18 de diciembre de 2014


IL GLUTAMMATO AGGIUNTO NEI CIBI INDUSTRIALI E’ TOSSICO

Il dott. Vincent Bellonzi afferma che il glutammato aggiunto nel cibo industriale è tossico per i neuroni in quanto si tratta di alte concentrazioni di questa sostanza, in contrapposizione alle basse dosi presenti in maniera naturale nel nostro organismo sotto forma di acido glutammico ( che è comunque una molecola chimica diversa da quella del glutammato monosodico ). Afferma che in passato il glutammato monosodico (MSG) veniva usato anche nei latti di formula per neonati e che questo abbia contribuito al crescere della sindrome di autismo e dell’ADHD ( disturbo da deficit di attenzione e iperattività nei bambini ). Il dott. Bellonzi sostiene di aver riscontrato, nella sua pratica clinica, numerosi casi di persone adulte affette da problemi di attenzione, di concentrazione e di stati eccitatori fuori controllo, anche stati emotivi fuori controllo e persino stati depressivi a causa dell’uso alimentare dell’ MSG, il quale esercita una azione eccitatoria sul cervello troppo forte e non controllabile. Quindi dice che anche se in alcuni casi non si arriva alla distruzione dei neuroni, si sviluppano comunque delle sindromi da attenzione e problemi mentali. Il dott. Bellonzi sostiene inoltre che un altro problema legato al glutammato deriva dalle diete moderne prive di nutrienti e sostanze fondamentali. Per esempio egli cita gli aminoacidi ramificati. Quando nella dieta non si introduce un appropriato quantitativo di proteine, non ci sono abbastanza sostanze come gli aminoacidi ramificati che concorrono all’assorbimento del glutammato e di conseguenza questa sostanza agirà in maniera più potente nell’organismo. Anche la carenza di magnesio è citata dal dott. Bellonzi come un fattore che rende l’azione del glutammato molto decisa e fuori controllo. Un nutriente in particolare poi, il calcio, quando è molto presente nel corpo, rende l’azione del glutammato ancora più devastante rendendo difficoltoso il controllo delle proprie emozioni a causa di un alterato funzionamento dello scambio di nutrienti tra esterno ed interno della cellula. Dottor Bellonzi spiega come i ricercatori che studiano il diabete e l’obesità con le cavie da laboratorio, avendo l’esigenza di avere a disposizione dei topi obesi, li fanno ingrassare somministrando loro il glutammato monosodico e procurando uno squilibrio che li fa ingrassare. L’effetto dell’ MSG sugli esseri umani è assolutamente lo stesso ottenuto con le cavie, per il dott. Bellonzi, ovvero ingrassare e diventare obesi. Perchè l’industria alimentare vuole che mangiamo cibi ricchi di glutammato ? Perche in questo modo riescono nello scopo di farci mangiare quasi ogni cosa, cibi privi di nutrienti, cibi semplici da produrre a livello industriale, e cibi che la gente continuerà a mangiare senza controllo. I cibi con glutammato eccitano il sistema della ricompensa nel cervello, le persone mangiano junk food che l’industria può fornire per pochi soldi, al contempo il corpo viene deprivato di nutrienti causando malnutrizione e il glutammato può esercitare la sua azione in maniera potente e incontrastata. Dottor Vincent Bellonzi menziona alcuni casi clinici della sua pratica medica in cui bambini autistici e donne affette da Lupus con forti emicranie hanno riacquistato un ottimo stato di salute semplicemente togliendo dalla dieta tutti i cibi ricchi di glutammato e di aspartame. I bambini autistici talvolta riacquistano la facoltà di parlare in maniera corretta che prima non avevano. Una signora con lupus ed emicrania ha visto scomparire completamente le emicranie e i sintomi del Lupus. Il glutammato monosodico si nasconde anche sotto forma di altre diciture diverse nelle etichette alimentari. Ad esempio la dicitura “proteine idrolizzate” tra gli ingredienti di un prodotto implica la presenza di glutammato. I prodotti derivati dalla soia, come il tofu, hanno sempre il glutammato all’interno della loro preparazione. Quindi avere una alimentazione basata prevalentemente sulle proteine dei derivati della soia potrebbe non essere un buon affare

FONTE: http://www.infofooditalia.org/#!single-post/cedi/86F6EDF0-6176-4F09-A209-CE1EB55BCF5B

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