lunes, 11 de mayo de 2015



L'ANTICONCEZIONALE CON EFFETTI COLLATERALI DISASTROSI

Rick e Karen Langhar, i genitori di una promettente studentessa in legge di 24 anni hanno visto morire la loro figlia, che aveva sempre goduto di ottima salute, dopo una serie di infarti seguiti a un’improvvisa e massiccia embolia polmonare. I due, convinti che ad aver ucciso Erika sia stato Nuvaring, contraccettivo ormonale prodotto dalla Merck e presumibilmente collegato a centinaia di altre morti, hanno fatto causa ai produttori e rifiutato un accordo legale di 100milioni di dollari.

Erika Langhart, 24 anni, stava per cominciare a studiare legge all’Università di Georgetown, a Washington D.C., quando è stata stroncata da un’ embolia polmonare nel 2011.
Quando i dottori hanno chiamato i genitori in Arizona per informarli della tragica notizia, la prima cosa che hanno voluto sapere era se Erika stesse usando qualche contraccettivo. Karen, sua madre, ha affermato che Erika usava Nuvaring e il dottore affermò che era possibile un legame tra l’anello vaginale e l’embolia polmonare.
Ad oggi all’azienda produttrice, la Merck, sono state intentate più di 4000 cause legali e il loro prodotto è satto collegato a 224 morti.

COS’ È NUVARING 
Nuvaring, largamente diffuso in Italia da MSD Italia (consociata italiana di Merck & Co.) è un contraccettivo ormonale  inserito in un anello flessibile che viene inserito e lasciato nel corpo della donna per 3 settimane ogni mese. L’anello rilascia lentamente due ormoni nelle pareti vaginali: l’ etinilestradiolo, un tipo di estrogeno largamente usato nei contraccettivi, e un progestinico chiamato etonogestrel. Ad ogni modo, sono stati riportati importanti effetti collaterali legati al suo uso come trombi, ictus, infarti, pressione alta, problemi di cuore e tumori all’ utero e al seno.

UNA COMPAGNIA FARMACEUTICA DA 686 MILIONI
La Merck ha venduto Nuvaring fin dal 2002. Ma dal 2007 alla compagnia farmaceutica sono state intentate più di 4000 cause da pazienti e famiglie che hanno subito infarti e ictus, fino ad arrivare al decesso, dopo aver usato questo anticoncezionale.

Così, come accaduto in precedenza alla Bayer per la pillola anticoncezionale Yasmin, anche per la Merck un giudice distrettuale del New Jersey ha stabilito un risarcimento collettivo per “chiudere” l’ondata di cause: 100 milioni di dollari in tutto, un prezzo ridicolo se si considera che l’azienda nel 2013 ha guadagnato dalla Nuvaring 686milioni di dollari, cifra che rappresenta meno del 2% degli incassi totali della Merck. «È terribile che vogliano comprarsi così la via d’uscita per sbarazzarsi di ogni responsabilità. Vogliono ottenere la nostra omertà», ha commentato Joe Malone, il papà di Brittany, un’altra vittima del contraccettivo morta a 23 anni.

IL BLACK BOX WARNING
I Langhart, però, hanno detto ai giornali che per loro «non è mai stata una questione di soldi». Rick e Karen vogliono che la Food and Drug Administration (Fda, l’agenzia del farmaco degli Stati Uniti) costringa la Merck a segnalare con il “black box warning” il rischio di morte collegato al NuvaRing. Ma l’ FDA sostiene che non sia necessario nessun tipo di avvertimento.

“Crediamo che la Merck eserciti una forma di controllo sull’ FDA” ha detto Karen Langhart.

LE OMISSIONI DEL BUGIARDINO

A sostenere la stessa tesi è Kristine Kraft, fra gli avvocati che rappresentano l’accusa nel processo. Kraft ha ricordato che nel 2000, l’anno successivo alla commercializzazione dell’anticoncezionale, la Fda voleva includere la trombosi fra i rischi, dato che aveva colpito tre donne dopo alcuni giorni di utilizzo sperimentale. L’azienda però «non ha agito responsabilmente, facendo pressione affinché il bugiardino non parlasse chiaro». E quando nel 2003 il foglio illustrativo del NuvaRing è stato revisionato, la Merck si è rifiutata di prendere in considerazione lo studio di Ojvind Lidegaard pubblicato dal British Medical Journal, che dimostrava come il rischio di trombosi legate ai contraccettivi di quel tipo fosse duplicato rispetto a quelli di seconda generazione, comunque pericolosi.

La contraccezione è importante ma lo è altrettanto la nostra salute. I contraccettivi di tipo ormonale spesso vengono assunti per i benefici asseriti nei disturbi della sindrome premestruale ma è importante valutare bene i pro e i contro. In Italia purtroppo gli effetti negativi di questi contraccettivi non vengono sottolineati abbastanza e i ginecologi li prescrivono spesso a cuor leggero, anche per lunghi periodi di tempo, causando problemi come l’ assottigliamento delle pareti dell’utero, trombosi venose profonde, ipertensione, diabete, calcoli, emicranee, patologie vascolari, anemia calciforme e cancro al seno. Consigliamo fortemente di pensare bene se per evitare gravidanze indesiderate si è disposti ad accettare questi e altri gravi effetti collaterali.

FONTE: Lucia Berdin http://www.dionidream.com/

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