domingo, 28 de junio de 2015




SAN FRANCISCO CONTRO LE BEVANDE ZUCCHERATE: AVVERTENZE IN ETICHETTA

Stessa politica del tabacco. Sulle confezioni ci sarà scritto, «Attenzione: contribuisce a obesità, diabete e carie». Ora si attende la decisione del sindaco

San Francisco è la prima città negli Usa ad attuare una politica sanitaria contro l’eccessivo consumo di bevande zuccherate. Paragonando questa campagna a quella di politica pubblica sul tabacco, i funzionari della città martedì hanno votato all’unanimità un pacchetto di ordinanze per richiedere che sulle etichette delle bevande in questione siano messi annunci di avvertenze sanitarie come si fa per i pacchetti di sigarette.

Prima che possa essere promulgata, la proposta deve prima passare dinanzi alla commissione di vigilanza di San Francisco la prossima settimana, e poi finirà davanti al sindaco. I sostenitori sperano che San Francisco faccia da apripista in questo senso per altre città o stati. Nel pacchetto delle ordinanze c’è l’elenco delle bevande zuccherate, tra cui sono compresi anche alcuni succhi di frutta, alcuni latti aromatizzati e bevande energizzanti con zuccheri aggiunti. 
Allo studio le avvertenze che suonerebbero di questo genere: “Attenzione: bere bevande con zucchero aggiunto contribuisce a obesità, diabete e carie. Questo è un messaggio della città e contea di San Francisco”. Alcuni articoli vietano le pubblicità delle bevande sul suolo pubblico della città di S. Francisco come parchi e pensiline, e il divieto da parte dei dipartimenti del comune di acquistare bevande zuccherate con i fondi pubblici.

La battaglia delle associazioni
I giganti del mercato delle soda: Coca-Cola Co., PepsiCo Inc. e Dr Pepper Snapple Group Inc., protestano. Le vendite per i loro prodotti sono da tempo in crisi: in 10 anni i consumi si sono sbilanciati a favore di acqua in bottiglia e tè. Il consumo pro capite di soda è sceso a 41,4 litri nel 2014, in calo da 52,4 litri nel 2004, secondo l’industria Tracker Beverage Digest. Il pacchetto di ordinanze vengono dopo che nella vicina Berkeley, in California, è stata approvata a grande maggioranza una tassa di un centesimo-per-oncia sulle bevande zuccherate. I residenti di San Francisco hanno votato allora per una tassa di due centesimi per oncia, ma non hanno raggiunto i due terzi di elettori a favore che servivano. 
L’anno scorso Coca-Cola, PepsiCo e Dr Pepper Snapple si sono impegnate a tagliare le calorie delle bevande vendute negli Stati Uniti del 20% entro il 2025 e a promuovere acqua in bottiglia, bevande a basso contenuto calorico e porzioni più piccole. Tale accordo è stato raggiunto tra l’American Beverage Association e l’Alliance for a Healthier Generation, fondata dalla American Heart Association e dalla Fondazione Clinton.

FONTE: di Silvia Turin per http://www.corriere.it/ 12 giugno 2015 | 12:44
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