martes, 22 de marzo de 2016




ANSIA: ECCO COME BLOCCARLA CON LA RESPIRAZIONE A NARICI ALTERNATE

Chi soffre di attacchi d'ansia sa quanto siano difficili da affrontare. Ecco allora, un'antica tecnica di respirazione, definita anche anti-farmaco, per bloccarla all'istante. Ecco come.

L’ansia è la diagnosi più comune di malattia mentale nel paese. Ma seguendo queste indicazioni, si può apprendere la tecnica della respirazione, importante e basilare, per poter superare un attacco d'ansia.
Gli stati d'ansia più comuni sono:
Disturbo d’ansia generalizzato, caratterizzato il più delle volte, da preoccupazione inutile e catastrofica;
Disturbo ossessivo-compulsivo, ovvero l’incapacità di controllare i pensieri o i comportamenti indesiderati;
Disturbo da panico, che si verifica con episodi di intensi stati di paura improvvisi e che possono provocare sintomi fisici, come dolori addominali e palpitazioni cardiache;
Disturbo da stress post-traumatico (PTSD), che si manifesta come una paura che arriva dopo un evento traumatico e persiste a lungo.
Punto fondamentale da tener presente è che la maggior parte di questi attacchi d'ansia trova il respiro o la mancanza dello stesso, come punto debole e centro di causa degli stessi. Quando si è in ansia, la respirazione naturale è inibita quasi ingestibile, tale da sentire il diaframma bloccato, senza riuscire a spostare l’aria verso il basso durante l’inspirazione, così facendo non si lascia ai polmoni la possibilità di espandersi riempendosi d’aria.
“Quando non si ha abbastanza ossigeno, il cervello riceve un segnale di “pericolo”, che perpetua il tuo stato mente-corpo di ansia”, spiega Jonathan Davidson, MD, direttore del Programma di Ansia e Stress Traumatici al Duke University Medical Center . “Il tuo respiro accelera e diventa ancora più superficiale; in un caso estremo questo può portare a un attacco di panico conclamato, in cui la persona comincia a iperventilare.”
Tecnica anti-farmaco per affrontare gli attacchi d'ansia
La parola paranayma racchiude due significati insieme: “prana” che significa energia, forza vitale e “ayama” che significa controllo del respiro.
Tradizionalmente, gli yogi hanno messo in evidenza la pratica del pranayama rispetto a quella di asana (posizioni).
Il pranayama è una delle otto parti dello yoga, con cui la mente controlla il respiro e l’energia universale che ci unisce e alimenta anche le nostre anime.
Il collegamento diretto tra naso e cervello e sistema nervoso
Da sempre, gli yogi indiani, sostengono che molte malattie siano collegate ad un disturbo della respirazione nasale, credendo anche che siamo in grado di regolare il nostro corpo e la nostra mente con le pratiche di pranayama che rallenta e intensifica il nostro respiro.
Questo tipo di respirazione a radici alternate (altrimenti nota come Nadi Shodhana) è particolarmente indicata per l’ansia perché è in grado di bilanciare l’emisfero destro e sinistro del cervello, e calmare i nervi.
Una lenta respirazione diaframmatica, inoltre, è efficace nel ridurre l’ansia come l’imipramina del farmaco antidepressivo!
Vediamo i motivi per cui bisogna praticare questo pranayama nei momenti di panico:
- Attiva il sistema nervoso parasimpatico, porta fuori il sistema “lotta o fuga” che si attiva in risposta allo stress, verso il rilassamento.
- Migliora le funzioni respiratorie: aumenta la forza e la resistenza delle vie respiratorie, che è normalmente una delle prime cose da fare in caso di panico.
- Migliora l’attenzione e le prestazioni di coordinamento motorie: uscire dalla mente e prendere di nuovo consapevolezza del proprio corpo nel momento presente.
I benefici nel praticare il pranayama si vedono anche su altri organi, induce infatti ad una corretta digestione ed eliminazione. E’ indicato fare questa pratica al mattino prima della colazione, ma può anche essere fatto per tutto il giorno, se necessario.
Come si pratica la Respirazione a Narici Alternate.
Sistematevi in un posto tranquillo, sedetevi in una qualsiasi posizione purché sia comoda. Iniziate a rilassare il corpo e a respira naturalmente per qualche istante, agevolando la stabilizzazione del corpo.
Appoggiate la mano sinistra sul grembo o sul ginocchio.
Fate un “segno di pace” con la mano destra. Piegate le due dita estese verso il palmo della mano. Posizionate il pollice delicatamente sulla narice destra e il dito anulare delicatamente sulla narice sinistra.
Chiudete gli occhi e iniziate dolcemente a chiudere la narice destra (con il pollice destro), inspirare lentamente e profondamente, senza interruzioni, con dolcezza e senza sforzo attraverso la narice sinistra.
Chiudete la narice sinistra (con il dito anulare) e aprite la narice destra. Espirare attraverso la narice destra e poi inalate attraverso la narice destra.
Chiudete la narice destra e rilasciate la sinistra. Espirare attraverso la narice sinistra.
Questo completa un ciclo, ma si può continuare a proseguire per tutto il tempo desiderato. Per avere un effetto calmante è consigliabile proseguire per 3-5 minuti.
Appena finito rilassate entrambe le braccia lungo i fianchi, sedete e respirate naturalmente per qualche istante prima di aprire gli occhi e iniziare la giornata.
Se vuoi, puoi decidere di trattenere il respiro tra le parti contando fino a 4. Ad esempio: inspira con la narice sinistra, chiudi entrambe le narici e trattieni il respiro per 4 secondi, poi espirare attraverso entrambe le narici. Prosegui così, prima da un lato e poi dall’altro.
La respirazione a narici alternate è uno dei migliori strumenti da effettuare ogni volta che si rende necessario e soprattutto ovunque ci si trovi. Ai primi sentori di perdita di controllo è consigliabile fermarsi interrompendo qualsiasi cosa si stia facendo, trovare un posto tranquillo e dedicarsi un momento per riconnettersi a se stesso.
Nota: Curare l’ansia con il pranayama può davvero essere d'aiuto nei momenti di perdita di controllo, ma questo non vuole essere un consiglio o un incitamento a sospendere o interrompere qualsiasi aiuto professionale o farmaco, come già indicato dal vostro medico.

FONTE: http://www.faredelbene.net/

No hay comentarios:

Publicar un comentario