jueves, 10 de marzo de 2016





FAGIOLI DALL’OCCHIO: PROPRIETÀ, BENEFICI E COME PREPARARLI

Generalmente poco conosciuti e utilizzati, i fagioli dall’occhio sono in realtà una tipologia di legumi non solo buonissima ma anche ricca di proprietà. Impossibile confonderli, li riconoscerete facilmente dalla piccola macchia nera, appunto l’occhio che hanno sulla parte laterale (nel punto in cui erano uniti al baccello) che li rende davvero caratteristici.

Questi fagioli sono ricchi di vitamine tra cui la A, la C e il gruppo B ma anche di minerali come ferro, magnesio, potassio, calcio, zinco e selenio. In quanto a proteine, 100 grammi di fagioli dall'occhio ne contengono circa 23 grammi.

Ideali anche per chi è a dieta dato che sono ipocalorici, contengono pochi grassi ma contemporaneamente forniscono molte fibre e quindi contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà oltre ad avere effetti positivi su eventuali problemi intestinali.

Inoltre sono un alimento a basso indice glicemico ovvero aiutano a mantenere lo zucchero nel sangue a livelli ottimali e, come gli altri fagioli, contribuiscono a tenere a bada il colesterolo.

I fagioli con l’occhio nero sono molto utilizzati nella cucina americana e africana, tradizionalmente si mangiano il primo dell’anno un po’ come facciamo noi con le lenticchie perché considerati dei portafortuna.

COME PREPARARLI
Come per la maggior parte dei legumi è necessario tenere in ammollo i fagioli dall’occhio per una notte, poi sciacquarli bene e cuocerli in acqua bollente (senza sale). Per renderli più digeribili in caso di problemi di fermentazione intestinale aggiungete all’acqua di cottura un pezzettino di alga kombu prima reidratata.

Una volta pronti (cuociono un po’ più rapidamente degli altri fagioli) possono essere utilizzati in diverso modo, in zuppe di cereali e legumi, uniti a riso o pasta oppure come secondo alternativo alle proteine animali ad esempio ripassati con un bel sughetto al peperoncino preparato in casa o uniti a pangrattato e verdure per realizzare dei vegan burger.

Alla prossima

Francesca

FONTE: http://www.greenme.it/

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