martes, 22 de noviembre de 2016





UNA PIANTA UNICA: CURA DIABETE, ULCERE, DIARREA, MAL DI TESTA E MAL DI GOLA
Oggi parliamo della salvia e delle sue molteplici proprietà curative.
Sotto la denominazione salvia sono compresi un migliaio di diversi tipi di piante odorose appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, la medesima della menta e del timo.

Quella più comune, il cui nome scientifico è ” Salvia officinalis“, è originaria della zona del Mediterraneo, cresce anche allo stato spontaneo ed è la più ricca di proprietà benefiche.

Usata in cucina fin dai tempi degli Egizi, la denominazione della salvia deriva dal termine latino “salus” ( salute e salvezza) e la sua radice è la stessa del verbo “salvare”.

Per le molteplici proprietà terapeutiche che la contraddistinguono, in passato si riteneva che potesse curare quasi tutte le malattie: gli antichi la veneravano come ” pianta dell’immortalità” e i Romani la coglievano seguendo un rituale particolare: la raccolta doveva venire effettuata da persone scalze in tunica bianca e senza l’intervento di utensili in ferro.

Nel Medioevo veniva considerata la regina delle piante officinali e oggi arrivano dalla scienza ufficiale parecchie conferme delle proprietà terapeutiche di questa preziosa pianta benefica per il mantenimento della salute.

Diciamo subito una cosa importante: la salvia contiene tracce di tujone, un chetone complesso ( si trova, ad esempio, nell’assenzio) dall’odore di mentolo, che può risultare tossico se assunto concentrato o in alte dosi, in quanto può inibire i recettori dell’acido γ-amminobutirrico a livello cerebrale e agire da antagonista dei recettori GABAA.

Ecco perchè la salvia deve essere assunta con moderazione e come aromatizzante e non può essere consumata in insalata, anche se è uno degli alimenti a più alto contenuto di fitoestrogeni, al pari della soia.

Inoltre, va usata con speciale parsimonia in gravidanza, in quanto inibisce la secrezione del latte materno.

Quali sono le proprietà benefiche della salvia?
Ricca di flavonoidi, la salvia contiene un olio etereo che agisce sugli ormoni, moltobenefico per le donne: contrasta i disturbi tipici della menopausa ( vampate di calore), allevia i dolori mestruali e, in caso di amenorrea, favorisce il flusso mestruale;
preserva la salute dei capelli, delle unghie e dell’epidermide e la sua essenza è largamente usata in ambito cosmetico e tricologico;
svolge funzione digestiva e stimola l’azione dei succhi gastrici;
e’ un buon tonico per il cuore;
costituisce un ottimo antibatterico, disinfettante e svolge azione decongestionante.
Indicata per l’igiene orale, la salvia fresca, frizionata su denti e gengive, rinforza le mucose, combatte le carie, rende lucido e più bianco lo smalto e profuma l’alito;
svolge azione diuretica e combatte l’iperglicemia;
allevia gli spasmi con le sue intrinseche proprietà balsamiche e svolge azione benefica per le ghiandole surrenali;
la tisana di salvia è un validissimo dopo-shampoo: i capelli fragili e opachi riacquistano lucentezza e vitalità;
l’ infuso di foglie fresche è indicato anche come tonico astringente per pelli grasse e impure;
in caso di sudore eccessivo, è utile bere una tazza d’infuso alla mattina prima della colazione e alla sera, mentre, per uso esterno, risulta efficace aggiungere 10 gocce di olio essenziale di salvia all’acqua del bagno;
la salvia è particolarmente indicata per prevenire i mali di stagione ed alleviarne i sintomi: fare i gargarismi con l’infuso combatte raucedine, tosse e mal di gola, mentre l’assunzione interna dello stesso contrasta il raffreddore.
Insomma, si può proprio affermare che la salvia è ai primi posti tra le spezie con proprietà curative, ma è meglio cercare di usare le foglie fresche, più ricche di sostanze benefiche per l’organismo di quelle essiccate.

Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

FONTE: http://www.panecirco.com/salvia-cura-diabete-ulcera/

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