jueves, 16 de marzo de 2017




IL MOVIMENTO FA BENE AL CERVELLO E RALLENTA IL DECLINO DELLE CELLULE

Una ricerca italiana dimostra come l’attività fisica blocca il declino delle cellule nervose e crea nuovi neuroni. Anche in età avanzata. La ginnastica non cura l’Alzheimer, ma sicuramente protegge chi è incline a questo tipo di malattie.

Sono sempre di più le ricerche e gli studi che confermano l’importanza decisiva dell’attività fisica per il nostro benessere. Le ultime analisi, però, si stanno indirizzando su uno specifico segmento: come in età avanzata, il movimento, camminare, passeggiare, nuotare, rallenti di fatto l’invecchiamento. Una novità molto importante.

I BENEFICI DELL’ESERCIZIO FISICO PER IL CERVELLO -
Una ricerca tutta italiana, pubblicata sulla rivista Stem Cells, dimostra come l’esercizio fisico blocca il declino delle cellule nervose e favorisce la produzione di nuove cellule staminali che a loro volta creano nuovi neuroni. Un meccanismo che rallenta, appunto, l’invecchiamento, ed è perfino in grado di far ripartire la neurogenesi, cioè la formazione di nuove cellule che finora la scienza riteneva compromessa in modo irreversibile con l’avanzamento dell’età.

COME L’ATTIVITÀ FISICA AGISCE SULL’IPPOCAMPO -
La ricerca si è concentrata su una particolare zona del cervello, l’ippocampo, dove si gioca la partita per la memoria e l’umore. Chi ha un ippocampo più piccolo, o un ippocampo che si riduce in seguito all’invecchiamento, è portato verso fenomeni tipicamente senili, come la depressione o la perdita di memoria. L’attività fisica agisce direttamente proprio in questa zona del cervello. Ciò non significa, per carità, che con la ginnastica possiamo curare l’Alzheimer, ma sicuramente l’attività fisica protegge chi è più incline a contrarre malattie neurodegenerative, come appunto l’Alzheimer.
Per fare prendere aria al cervello non sono necessari neanche sforzi particolari: basta mezz’ora al giorno, all’aria aperta o in una piscina, per due-tre volte alla settimana. Attività a portata anche di persone anziane. Con risultati straordinari, come dimostra lo studio realizzato in Canada su un campione di 4.615 anziani, sotto esame per cinque anni. Bene: chi, tra questi, faceva a piedi due-tre chilometri al giorno, ha sviluppato un rischio di demenza inferiore, rispetto agli altri, del 40 per cento. Ricordatelo sempre: camminare fa bene al corpo e ancora di più al cervello.

FONTE: di ANTONIO GALDO
http://www.nonsprecare.it/benefici-movimento-fisico-salute-cervello-rallentare-invecchiamento

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